Si conclude il processo di confronto con gli amministratori locali piemontesi e le realtà associative sul nuovo disegno di legge regionale sulle Politiche Giovanili. A Torino l’assessora Monica Cerutti ha incontrato sindaci, assessori, consiglieri, rappresentanti dei centri di aggregazione giovanile, associazioni, giovanili: «Anche per quella che sarà la nuova legge sulle Politiche Giovanili in Piemonte abbiamo voluto adottare una modalità partecipata, incontrando oltre 200 amministratori locali di tutte le province della regione. Ciò è avvenuto dopo che abbiamo realizzato giovani» – ha dichiarato l’assessora. «Sono molte le riflessioni che ci sono state sottoposte e che abbiamo accolto elaborando la bozza finale del disegno di legge regionale. Ci è stato chiesto di valorizzare le realtà aggregative utili a coinvolgere i giovani nella vita delle comunità locali; creare un registro delle associazioni giovanili; affrontare il tema della mobilità, non solo quella internazionale, che è fondamentale per i nostri ragazzi e ragazze; potenziare la funzione degli Informagiovani; aprire una riflessione sulla fascia di età della popolazione destinataria del provvedimento; agire sul tema dell’inclusione, integrazione e sensibilizzazione alla socialità e al contrasto dei pregiudizi contro ogni discriminazione; pensare al tema del lavoro giovanile anche immaginando il potenziamento di strutture come i co-working; chiarire i criteri di selezione dei rappresentanti che devono essere coinvolti nell’organismo regionale di coordinamento delle politiche giovanili» – ha continuato Monica Cerutti, assessora alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte. «Le politiche giovanili sono anche luoghi. Come Regione Piemonte abbiamo avviato e completato un primo censimento dei 60 centri di aggregazione giovanili presenti sul territorio piemontese con lo scopo di ricostruire una mappa delle realtà giovanili sul territorio. Abbiamo anche invitato i Comuni a rispondere ad un primo bando di sostegno alle loro progettualità che già realizzano i contenuti del disegno di legge, vale a dire azioni volte a diffondere e favorire la partecipazione giovanile e il protagonismo attraverso la cittadinanza attiva. I Comuni finanziati sono 54 per un totale di 183.000. Le provincie più rappresentate sono Torino con 26 Comuni, Cuneo e Alessandria con 9. Ma tutte le province hanno risposto, con un risultato assolutamente positivo» – ha proseguito l’assessora alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte. «Dobbiamo partire da un concetto che deve essere chiaro a tutti noi che operiamo nelle istituzioni a favore dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze: i giovani sono una risorsa, non un problema da affrontare» – ha concluso Monica Cerutti.
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