Novembre 2017- Pagina 8

Natale a Carmagnola con bovini e porro

Il 10 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:00 – Piazza Italia, Foro Boario XXV Fiera Regionale del bovino da carne di razza piemontese e della Giora. E dalle ore 10:00 alle ore 18:00 – Salone Antichi Bastioni IX Mostra-Mercato del porro lungo dolce di Carmagnola



Come ogni anno, nel periodo natalizio a Carmagnola sono tante le iniziative legate ai prodotti tradizionali del territorio. Il 10 dicembre 2017 il Comune dedica un’intera giornata alla zootecnia, alla gastronomia ed al commercio proponendo la “XXV Fiera Regionale del bovino da carne di razza Piemontese e della Giora”, la “IX edizione della Mostra/Mercato del Porro Lungo Dolce di Carmagnola”, mercatini degli agricoltori ed altre gustose iniziative e novità, come il “Bollito Misto Days”, il “Bollito da Passeggio”, il “Nuovo Parlapà edizione speciale Fiera della Giora” e la grande degustazione a scopo benefico intitolata “La Giora e il Porro si incontrano ai Bastioni”.


Al Foro Boario di Piazza Italia si svolge la XXV edizione della FIERA REGIONALE DEL BOVINO DA CARNE DI RAZZA PIEMONTESE E DELLA GIORA, grande manifestazione fieristica-zootecnica che vede, come di consueto, l’esclusiva partecipazione di bovini di razza piemontese, secondo un programma espositivo riservato agli allevatori e alle associazioni di produttori. Alle ore 8.00 si inizia con le iscrizioni dei capi partecipanti al concorso e si termina alle ore 12.00 con la valutazione ad opera della Commissione Giudicatrice e le Premiazioni. 
La Giora, vacca di razza piemontese a fine carriera riproduttiva ed adeguatamente ingrassata, fornisce tagli pregiati, al pari del bue, per le tradizionali ricette natalizie. Il salame che se ne ricava, definito “Salame di Giora di Carmagnola”, rientra nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Piemonte e nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino.
Quest’anno la Fiera propone una gustosa novità con il “Bollito da passeggio”, un panino caldo e fragrante con i sapori di una volta, proposto dal Bar Trattoria Bric di Viale Garibaldi 35, angolo Piazza Italia.
Sempre in fiera ci sarà anche un’area per l’esposizione e la vendita del Porro Lungo Dolce di Carmagnola, a cura degli studenti dell’Istituto Agrario Baldessano-Roccati e in concomitanza con la Mostra Mercato in svolgimento presso gli Antichi Bastioni.
Inoltre, i ristoratori appartenenti alla Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero” presentano il “Nuovo Parlapà edizione speciale Fiera della Giora”, un’idea gastronomica di un piatto che segue le stagioni e racchiude il lavoro dei soci contadini e artigiani. Inoltre, presso i ristoratori del Progetto Parlapà, dal 1° dicembre, si potrà gustare l’Edizione Speciale Natale del Parlapà.
Il Parlapà è l’hamburger di Carmagnola che nasce dall’idea di alcuni ristoratori e produttori locali per rappresentare la città di Carmagnola e le persone che lavorano sul territorio. Ogni ingrediente è rappresentato da un’azienda locale con l’intento di offrire il massimo della qualità ad un prezzo accessibile a tutti, proprio perché le materie prime provengono direttamente da ciascun produttore e a km zero.
Per l’occasione i ristoranti della SOMS “D. Ferrero” riproporranno anche i Bollito Misto Days, nei giorni 9 e 10 dicembre, con un ricco menù degustazione a 16 euro, abbinato a specialità ai Porri. 
Domenica 10 dicembre, i produttori agricoli e gli artigiani della SOMS “Domenico Ferrero” proporranno il Mercatino di Natale in via Valobra, in Zona Bussone dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (che verrà riproposto anche domenica 17 dicembre in Piazza IV Martiri). Negli stessi orari la tettoia storica di Piazza IV Martiri ospiterà il mercato degli agricoltori di Campagna Amica, con i prodotti a km 0.

La IX edizione della MOSTRA/MERCATO DEL PORRO LUNGO DOLCE DI CARMAGNOLA si svolge invece nel Salone Antichi Bastioni, tra le ore 10.00 e le ore 18.00.
L’apertura avverrà con la presenza dei produttori carmagnolesi, dell’Associazione Ex Allievi AmbienTiAmo e degli studenti dell’Istituto Agrario Baldessano-Roccati, che durante la giornata offriranno degustazioni gratuite di insalatina di porro lungo dolce di Carmagnola e toma, in collaborazione con la Pro Loco e fino ad esaurimento scorte. I produttori di porri presenti alla Fiera saranno i F.lli Giraudi Mario e Marco, i F.lli Scotta, Traversa Giacomo e Giraudi Piero
Il porro lungo dolce di Carmagnola, caratterizzato da una notevole tenerezza e da un sapore spiccatamente dolce che si accompagna ad una facile digeribilità, è anch’esso parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Piemonte.

La giornata terminerà con l’evento LA GIORA E IL PORRO SI INCONTRANO AI BASTIONI.
A partire dalle ore 19:45 nel Salone Antichi Bastioni, si svolgerà una grande degustazione a scopo benefico e con intrattenimento musicale del gruppo Ij Stick. I due prodotti principi dell’inverno carmagnolese verranno preparati e serviti dalla Confraternita del Gran Bollito Misto alla Piemontese di Carmagnola e dai Macellai della Garavella, in collaborazione con la Pro Loco. 
I proventi della serata saranno devoluti all’Associazione Oami Carmagnola per il completamento della struttura “Casa Roberta”, residenza per l’accoglienza di chi non è in condizioni di vivere autonomamentewww.casaroberta.wordpress.com.
Questo il menù: salsiccia alla crema di porri – salame di giora – battuta al coltello – insalatina fresca di porro lungo dolce di carmagnola – brodo di carne con tortellini – gran bollito misto piemontese accompagnato dalle sue salse con contorno di purè – bunet – acqua – vini – caffè
Il prezzo è di € 23,00 e per i bambini da 6 a 12 anni di età € 10,00. 

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I biglietti si possono acquistare presso i seguenti negozi, entro il 7 dicembre:
–    Abrate Riccardo – via Valobra,18 – tel. 011.9723581
–    Bertero Elio – via Valobra, 14 – tel. 011.9723298
–    Burzio Mario – via Valobra, 35 – tel. 011.9721575
–    Chicco La Macelleria – via Valobra, 3 – tel. 011.9771245

Conferenza governativa sul problema amianto

Venticinque anni fa il Parlamento votava e l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, promulgava una legge la numero 257 che era l’inizio di una concreta presa di coscienza del dramma amianto. Il cammino, però, era iniziato più avanti nel tempo, sin dagli anni Ottanta, con le lotte sindacali, le diagnosi che puntavano il dito sull’Eternit, la coraggiosa ordinanza del sindaco di Casale Monferrato Riccardo Coppo che metteva al bando l’amianto. Oggi, nel 2017, la città di Sant’Evasio ha ospitato la terza Conferenza governativa sull’amianto e le patologie correlate. Due giorni, venerdì e sabato in cui si è fatto il punto al Teatro Municipale, con i partecipanti suddivisi in tre grandi aree tematiche di lavoro: “Ambiente”, “Salute” ed “Aspetti sociali e del lavoro”, sviluppato nel corso della prima giornata e ad inizio della mattinata della seconda e poi esposti e tramutati in osservazioni utili al Governo per la definizione del Piano nazionale amianto. La conferenza segue quelle di Roma e di Venezia e ha avuto, come era giusto, in quella che è la “Città martire dell’amianto”, vocazione che i casalesi ed i monferrini non hanno certo cercato. Nella sostanza è stato l’intervento di Titti Palazzetti, primo cittadino casalese, in veste di coordinatore della sottoarea “Gestione economica – finanziaria”, che ha girato al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, la richiesta di Oristano di diventare sin – Sito di interesse nazionale, come Casale, la corresponsione di incentivi per la discariche da amianto, la necessità di un’idonea formazione per i tecnici comunali anche nei comuni di fuori dai Sin, di mantenere i fondi per le bonifiche al di fuori del patto di stabilità e la loro erogazione direttamente ai comuni senza il tramite delle regioni per evitare lungaggini. E proprio sulle Regioni, Palazzetti ha che “la loro autonomia deve servire a cercare di trovare il modo migliore per risolvere una criticità, non per non fare niente” cogliendo su questo passaggio parecchi applausi. Il ministro Galletti, dal canto suo ha evidenziato che “qui si è portato il lavoro svolto in questi anni, anche a Casale Monferrato. Abbiamo utilizzato l’esperienza acquisita qui anche a livello nazionale, mettendo in campo diversi strumenti, dall’ecobonus per chi bonifica la propria abitazione dal’amianto, al credito d’imposta per le aziende, rifinanziato il Fondo per le vittime, siamo andati avanti sul monitoraggio, con circa 90mila siti in Italia dove è presente amianto, si è lavorato molto sulle bonifiche, che erano poco più di 2600 ed oggi ne sono state effettuate più di 10mila, poi è stata introdotta la norma sugli ecoreati, che è una norma di civiltà, raddoppiandone il periodo di prescrizione”.

Massimo Iaretti

 

 

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Le anime della resistenza autonoma e cattolica

Ad Alassio, per la prima volta, la riunione della Giunta Nazionale della FIVL

Presso l’Auditorium “Roberto Baldassarre” della Biblioteca Civica di Alassio, si è tenuta la riunione ​della Giunta Federale della Federazione Italiana Volontari della Libertà, l’organizzazione che fu fondata nel 1948 da figure come il gen. Raffaele Cadorna, Enrico Mattei, Mario Argenton, Aurelio Ferrando Scrivia ed Enrico Martini Mauri e raccoglie le numerose associazioni partigiane che si richiamano alla Resistenza autonoma, militare, liberale  e cattolica. A ricevere i consiglieri, provenienti da molte regioni d’Italia, l’assessore Lucia Leone, che ha portato i saluti del sindaco della città ligure. Hanno partecipato all’incontro il Presidente della Federazione, Francesco Tessarolo, dell’Associazione Volontari della Libertà di Vicenza), il Vice Presidente Carlo Scotti, del Raggruppamento Autonomo Padano di Voghera, il Segretario Nazionale Roberto Volpetti, dell’Associazione Partigiani “Osoppo – Friuli” di Udine, nonché Paolo Rossetti, del Raggruppamento Divisioni Patrioti “Alfredo Di Dio” di Busto Arsizio, Gianfranco Cagnasso , presidente dell’Associazione Volontari della Libertà Liguria, Lino Pogliani, dell’Associazione “Brigate del Popolo” di Senago, Francesco Binotto, dell’Associazione Volontari della Libertà di Vicenza, Attilio Ubaldi, dell’Associazione Liberi Partigiani Italiani di Parma; in teleconferenza, ha partecipato anche il Vice Presidente Roberto Tagliani, dell’Associazione “Fiamme Verdi” di Brescia. Ha organizzato l’incontro la Vice Presidente della sezione di Alassio della FIVL Chiara Spadoni. Il Presidente Quaglieni ha incontrato il giorno prima a Savona la Giunta ,non potendo partecipare ai lavori. Era anche presente Carlo Speranza, figlio del compianto vicepresidente Nazionale della FIVL Lelio Speranza, figura carismatica del Ponente Ligure, partigiano combattente decorato al valor militare.Tra gli argomenti affrontati dalla Giunta, l’or mai prossima cerimonia di Beatificazione di Teresi Olivelli, figura centrale di quel mondo della Resistenza cattolica che la Federazione rappresenta e raccoglie nelle sue più articolate forme, e la preparazione del Consiglio Federale che si terrà nel Settantesimo Anniversario di fondazione della FIVL e che rappresenterà un’occasione importante non solo per rinvigorire le molte Associazioni che la compongono, ma anche per rilanciare i principi morali e le ragioni ideali che l’hanno ispirata. Il Sindaco di Alassio  Enzo Canepa ha espresso la soddisfazione di ospitare  nella perla del Ponente la Giunta Nazionale del FIVL con tanti autorevoli esponenti  della Resistenza.

Salvini presenta ‘Piemonte Autonomo’

Verrà presentato ufficialmente ad Alessandria il comitato promotore per il referendum dell’autonomia del Piemonte

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Dopo la nascita, a Chivasso lo scorso mese, viene presentato ad Alessandria il “Comitato Promotore per il Referendum sull’Autonomia del Piemonte”, alla presenza del Segretario della Lega Matteo Salvini e del Segretario Nazionale del Piemonte Riccardo Molinari. Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni regionali in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria terra. “Vogliamo che siano i Piemontesi a poter decidere del proprio futuro commenta Molinari – e per farlo serve l’approvazione in tempi rapidi di una legge che permetta il referendum”.

“Dal 2001, data dell’entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione, nessuna regione è riuscita a ottenere nulla dalle trattative previste dall’articolo 116 nei confronti dello Stato centrale: anche il Piemonte ci aveva provato nel 2004, ma si è arrivati ad un nulla di fatto prosegue Molinari abbiamo chiesto alla maggioranza in Regione del PD di calendarizzare una proposta di legge che disciplini il referendum consultivo, indispensabile per poter indire il Referendum sull’autonomia. Soltanto con la forte legittimazione data dal voto popolare il governo regionale potrà pretendere da Roma la più ampia autonomia legislativa e fiscale prevista dalla Costituzione. Serve mobilitare l’opinione pubblica fuori dal palazzo per pungolare il presidente Chiamparino e garantirci il diritto al voto, per trattenere parte dei 10 miliardi di euro di tasse che il Piemonte regala allo Stato centrale ogni anno. Solo così queste risorse potranno rimanere sul nostro territorio, per creare sviluppo e favorire una maggior assistenza sociale e sanitaria nella Regione Piemonte. Del resto conclude Molinari i risultati e laffluenza del referendum di Veneto e Lombardia, dello scorso 22 ottobre, parlano chiaro: i cittadini vogliono poter esprimere la propria opinione su una questione tanto importante”. Il comitato è libero apartitico e aperto a tutti i cittadini, associazioni ed enti locali.

 Martedì 28 Novembre al Cinema Teatro “Ambra” D.L.F. in Viale Brigata Ravenna, 8 ad Alessandria: saranno presenti Matteo Salvini e Riccardo Molinari. Seguirà incontro pubblico alle ore 18.00 nel medesimo luogo.

German Cup, sette medaglie piemontesi nella prima gara internazionale della stagione

Si è conclusa  a Warendorf la German Cup, primo appuntamento internazionale della stagione per quanto riguarda il nuoto per salvamento. Tante le medaglie conquistate dalla nazionale azzurra di cui hanno fatto parte anche tre atleti piemontesi della Rari Nantes Torino: Jacopo MussoDavide Petruzzi Federico Gilardi. Quest’ultimo è tesserato anche per le Fiamme Oro e ha concluso la German Cup due ori individuali, raccolti nei 200 ostacoli di ieri, con il tempo di 1’57″54, e nei 200 super lifesaver di oggi, con il tempo di 2’07”28. Tre i podi individuali per Jacopo Musso, primo nei 100 manichino pinne e torpedo, ieri in 51”21, e oggi secondo in due occasioni; nei 200 super lifesaver ha terminato la prova in 2’08”30, nei 100 manichino pinne dietro l’australiano Matt Davis con il crono di 46”51. Da segnalare che lo stesso Davis ha poi stabilito il nuovo record del mondo nei 100 percorso misto, nuotando in 58”85.

Federico Gilardi e Jacopo Musso hanno preso parte a cinque gare individuali – come Davide Petruzzi – e alle tre staffette. Ieri nella prima giornata della German Cup hanno vinto un argento e un bronzo in squadra con Daniele Sanna e Francesco Ippolito. Nella 4×50 ostacoli hanno concluso al secondo posto in 1’38”96, per un solo centesimo alle spalle dell’Australia e davanti alla Germania padrona di casa; nella 4×25 manichino gli azzurri sono arrivati terzi in 1’09”52, dietro a Germania e Australia. Oggi sono tornati in acqua per la 4×50 mista insieme a Davide Petruzzi, senza però raccogliere medaglie.

Gli azzurri hanno chiuso la German Cup con 19 medaglie divise in 4 ori, 8 argenti e 7 bronzi; e al di là del medagliere hanno potuto verificare la loro condizione in un contesto importante, in questa prima fase della loro preparazione. Con una formazione completamente diversa rispetto a quella di Warendorf la nazionale italiana si appresta a partecipare all’Orange Cup, altro meeting internazionale in programma a Eindhoven nel prossimo fine settimana. Faranno parte del gruppo anche i piemontesi Andrea Allais (Libertas Nuoto Chivasso), Greta Pezziardi Cristian Barbati (Rari Nantes Torino). Sabato 9 e domenica 10 dicembre, poi, i riflettori si accenderanno sulla piscina Daniela Samuele di Milano, sede del Campionato Italiano Assoluto.

Denunciata blogger, avrebbe istigato le “seguaci” all’anoressia

Istigazione al suicidio e lesioni gravissime, per queste ragioni la polizia di Ivrea ha denunciato la creatrice di un blog su internet, una 19enne marchigiana di Porto Recanati. Attraverso il sito ragazze, anche minori, erano a quanto sembra istigate al disturbo alimentare, poiché sarebbero state indotte a seguire diete o effettuare terapie che conducono all’anoressia.La denuncia presentata dalla mamma di una ragazza di 15 anni residente a Ivrea che seguiva assiduamente il blog ha fatto esplodere il caso La giovane aveva avuto gravi disturbi alimentari ed era dimagrita tanto da essere costretta ad affidarsi alle cure di uno psicologo. L’indagine è iniziata quasi un anno fa. I poliziotti si sono finti adolescenti verificando così i suggerimenti della blogger pro-anoressia. Il blog è stato chiuso.

Londra più vicina con il nuovo volo British Airways

Oggi i passeggeri in attesa del decollo hanno festeggiato con una torta celebrativa tagliata da Isabel Wagner, Customer Service Duty Manager di British Airways e Francesca Soncini, Responsabile Relazioni Esterne dell’Aeroporto di Torino. Il volo collegherà ogni sabato e domenica Torino con il terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow per tutta la stagione invernale, permettendo ai turisti inglesi di raggiungere facilmente le stazioni sciistiche delle Alpi Occidentali e ampliando le opportunità dei piemontesi per volare, oltre che nella capitale britannica, anche in Nord America. Si arricchisce così l’offerta di British Airways sullo scalo di Torino: la compagnia serve infatti anche la rotta con l’aeroporto di Londra Gatwick.

Nuovi incendi in montagna

La Valle di Susa è’ ancora colpita dagli incendi. Nella notte i vigli del fuoco e i volontari Abi erano già al lavoro per spegnere le fiamme nei boschi di Caprie e Villardora. In questo ultimo centro abitato, scrive Repubblica, una donna era stata fatta evacuare dalla casa lambita dall’incendio, ma  ha già fatto rientro nella propria abitazione. Con la luce del giorno sarà più facile spegnere i focolai residui, ma preoccupa il forte vento di queste ore che alimenta le fiamme. Un rogo è divampato ieri anche a Rubiana. Sugli incendi c’è sempre l’ombra dei piromani.

 

(foto archivio)

Gtt in panne come il bus. Ma Pantalone non c’è più

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Complimenti a chi ha fotografato, la foto dei passeggeri che spingono il bus in panne ha fatto il giro del web. Immediatamente diventata sintesi di ciò che è GTT. Sintesi tra inefficienza ed incapacità E,  come per tutte le sconfitte, non ci sono responsabili. Invece come per tutte le sconfitte ci sono molti e diversi responsabili che non pagheranno.  Eppure sembrava che tutto si fosse messo sulla strada giusta.  Il governo ha stanziato i fondi necessari – o perlomeno i fondi di sua competenza –  anche perché il piano industriale è stato presentato dall’amministratore delegato e presidente che si è avvalso di una società esterna. Ma è proprio qui che le cose si complicano.  Sia la Regione Piemonte che le banche non sono convinte e hanno chiesto maggiori specifiche per un piano industriale atteso da alcuni anni. Tutte le cose rinviate nel tempo nella loro  soluzione, si complicano e non si risolvono.  Eppure la Chiara Appendino ha rinnovato la sua fiducia all’ amministratore Walter Ceresa che non si è voluto dimettere, proprio lo stesso che da alcuni anni amministra la società che ha tergiversato.  Viene spontanea una domanda: perché in presenza di in piano straordinario non si sono attuate delle scelte da parte della politica, di carattere straordinario? Eppure, eppure, la nostra sindaca conosce bene la materia amministrativa. Laureata alla Bocconi, al Comune in commissione bilancio, e poi arriva dal mondo dell’ Unione industriale. E forse già questo è un problema. Ha un rapporto di stima verso Ceresa su cui “pende ” un avviso di garanzia per falso in bilancio come ai  sindaci e agli alti funzionari.  Sono colpevoli? Non tocca a noi  garantisti dirlo ora, ma ci limitiamo nel sottolineare che la credibilità di un piano industriale sta anche in chi lo presenta.  Fassino ci aveva tentato nel vendere quote ai privati che di fronte a conti non molto chiari hanno mandato deserta la gara. Strano è il destino di queste aziende pubbliche.  Ben lungi da me osannare i privati, cioè i “padroni”, ma quando i conti non tornano generalmente loro ricapitalizzano cambiando i vertici aziendali. Insomma non può essere chi ha gestito il passato, valido anche  per il futuro. Viene voglia di sostenere: tanto paga Pantalone. Ma mi sa che Pantalone non c è più. Rimangono i lavoratori con il loro diritto al lavoro. Rimangono gli utenti di fronte ad un insufficiente servizio. Utenti che sono anche contribuenti e pagano due volte. Questa foto evidenzia l’utente-cittadino che spinge il pullman in avaria sulle rotaie, dove impediva il transito dei tram e degli altri utenti-cittadini. Dopo il danno la beffa. Non pagano i
vertici ma pagano i lavoratori.
Patrizio Tosetto

Gianfranco Ferrè. Sotto un’altra luce: gioielli e ornamenti

FINO AL 19 FEBBRAIO 2018

La mostra, ideata per essere itinerante, presenta in anteprima mondiale in Palazzo Madama a Torino, il Gianfranco Ferrè (Legnano 1944-Milano 2007) meno noto e celebrato, ma non per questo meno intrigante e suggestivo per la genialità artistica e la sontuosa eccentricità delle creazioni esposte: del grande “architetto della moda” – come Ferrè era spesso soprannominato per essersi laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1969 – esponente di punta del made in Italy, l’aulica Sala del Senato del Palazzo subalpino presenta infatti i gioielli e gli ornamenti da lui ideati e disegnati per accompagnare gli abiti nel magico rituale della sfilata. Un Ferrè dunque visto e raccontato “sotto un’altra luce”. Non il Ferrè delle collezioni moda universalmente conosciute, degli abiti creati attraverso una visione stilistica grandiosa e strutturata o delle celebri camicie bianche (capo icona delle sue creazioni, su cui tre anni fa fu anche progettata al Museo del Tessuto di Prato la grande retrospettiva “La camicia bianca secondo me”) o ancora delle “vesti scultura” realizzate per la maison Christian Dior, per le cui linee femminili fu Direttore Creativo dal 1989 al 1996; ma il geniale inventore di quegli “orpelli” da sogno, gioielli-ornamento frutto di una rigorosa mai anarchica creatività “che entra subito in simbiosi – scrive bene Rita Airaghi, direttore della Fondazione Gianfranco Ferrècon l’abbigliamento, in un intreccio impossibile da sciogliere in termini di progettazione e ispirazione, sperimentazione e fascinazione”. Organizzata e prodotta dalla Fondazione Gianfranco Ferrè (nata nel 2008 con lo scopo, fra gli altri, di gestire un archivio vestimentario di circa 3mila fra capi e accessori appartenenti alle collezioni Gianfranco Ferrè Donna, Uomo e Alta Moda) e Fondazione Torino Musei, la rassegna presenta ben 200 di quegli oggetti-gioiello che ripercorrono per intero la vicenda professionale e artistica del celebre stilista italiano. Realizzati per sfilate dal 1980 al 2007, sono esposti insieme ad alcuni capi “in cui è proprio la materia-gioiello a inventare e costruire l’abito, diventandone sostanza e anima”. Del resto, furono proprio “bijoux” e “accessori” a rappresentare il primo momento creativo di Ferrè: “Ne realizzò alcuni all’Università – ricorda ancora Airaghi – bracciali e collane in cuoio, molle industriali, minuterie metalliche,troppo all’avanguardia per un tempo in cui il bijou che volevano le ‘sciure’ era il falso oro, il falso argento, la falsa perla”. E lo stesso Ferrè testimonia a parole, negli appunti per le sue lezioni tenute in tutto il mondo (nel marzo 2007, pochi mesi prima della scomparsa, fu anche nominato Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera), la grande passione per un campo sperimentale come quello legato all’oggetto ornamentale approcciato sempre con la geometrica rigorosità dell’architetto ma anche con una sorta di esotico misticismo trasmesso forse a Ferrè dai lunghi e frequenti soggiorni in India. “Il gioiello – scriveva– ha avuto in passato straordinarie valenze rappresentative, come simbolo di ricchezza, potere, prestigio, autorità. Ora è soprattutto un mezzo per la rappresentazione di se’. Come l’abito e forse più dell’abito”. E aggiungeva: “Non sento la minima differenza fra ‘sognare’ un abito o un gioiello”. E di ciò si ha netta percezione nella mostra a Palazzo Madama, dove la curatrice Francesca Alfano Miglietti ci presenta “pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, nel susseguirsi di un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, bracciali, monili”. Di grande interesse anche l’allestimento della rassegna affidato a Franco Raggi, costretto a mediare e a mettere insieme due dati oggettivi, spesso contrastanti: l’imponenza del Palazzo ospitante e le “curiosità formali” e gli “azzardi estetici” dei gioielli dello stilista. Mediazione risolta con bizzarro acume,“in una serie ordinata – precisa Raggi – di sei contenitori in struttura di ferro”, vere e proprie “gabbie” nelle quali “imprigionare e difendere queste creature fragili e strane”; gabbie volutamente “arrugginite” , brutalmente esposte alla loro “povertà materiale” (Pop Art) per non “competere con la grandiosità dello spazio e la ricchezza degli ornamenti” e tutte e sei appoggiate su una pedana tecnica, anch’essa arrugginita. ” A Gianfranco – conclude Raggi – la ruggine piaceva molto. Non so perché”.

Gianni Milani

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“Gianfranco Ferrè. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti”

Palazzo Madama – Sala del Senato, piazza Castello, Torino, tel. 011/4433501; www.palazzomadamatorino.it

Fino al 19 febbraio 2018

Orari: lun. – dom. 10/18; chiuso il martedì

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Nelle foto, dall’alto:

– Gianfranco Ferrè: “Collana medaglie”, 1991, ottone galvanizzato oro lucido, strass Swaroski, crystal, vetro

– Gianfranco Ferrè: “Bracciale leone”, 1992, ottone galvanizzato bronzo

– Gianfranco Ferrè: “Collana leoni”, 1993, ottone galvanizzato oro lucido, strass Swaroski, crystal, pietra in vetro, resina sintetica

– Gianfranco Ferrè: ” Collana ricciolo”, 1985, ottone galvanizzato oro lucido

– Gianfranco Ferrè: ” Collana foglie”, 1993, ottone galvanizzato oro opaco

– Gianfranco Ferrè: “Spille piume”, 1991, ottone galvanizzato oro lucido, strass Swaroski, crystal