Novembre 2017- Pagina 36

Arrestato il rapinatore seriale di farmacie

Gianluca Cammarata, di 41 anni, è il rapinatore seriale arrestato dai carabinieri della Compagnia Oltre Dora, che ha compiuto  sette colpi nelle farmacie in quindici giorni, con il volto coperto e brandendo un coltello. Le rapine sono avvenute tra il 4 e il 20 ottobre, ha rubato in tutto  3.370 euro. Nell’arco del  2017 i carabinieri hanno arrestato 94 rapinatori  autori di 124 rapine nella sola Torino.

Arte e occulto alla Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il suo percorso di ricerca sul tema del collezionismo e presenta PARANORMAL. TONY OURSLER VS GUSTAVO ROL, una raccolta ideale costituita dalle opere dell’artista americano e da una selezione di oggetti appartenenti alla sua enorme collezione legata al mondo dell’occulto, posti in relazione all’attività paranormale e alle opere presenti nelle collezioni torinesi di Gustavo Rol, attivo a Torino nella seconda metà del Novecento.

Le opere sono state individuate da Tony Oursler insieme al curatore della mostra Paolo Colombo e inserite in un ambiente concepito dall’artista stesso che in questa occasione presenterà anche una serie di nuovi lavori, gli Ex Voto, ispirati alla visita alla Chiesa della Consolata di Torino. Marcella Pralormo, Direttrice della Pinacoteca Agnelli, si è occupata della sezione della mostra dedicata a Gustavo Rol, con un lungo lavoro di ricerca delle persone che lo hanno conosciuto e frequentato, rintracciando e selezionando insieme a Tony Oursler e a Paolo Colombo i dipinti e gli oggetti appartenuti a Rol, presenti nelle collezioni private torinesi.

 

Ideatore della video-scultura, Tony Oursler è uno dei più innovativi artisti a utilizzare il video come mezzo espressivo. Le sue opere non si limitano a esprimersi attraverso l’immagine video, ma utilizzano e sovrappongono scultura, design, installazione, proiezioni multimediali, proiezione singola (single channel projection), registrazioni e performance interagendo anche con lo spettatore. Tra i suoi lavori più noti troviamo le proiezioni di volti su superfici di tessuto arrotondato e su altri materiali, eterogenei quanto effimeri, come il fumo; volti che declamano testi solitamente poetici utilizzando un linguaggio criptico e che sono a tutti gli effetti apparizioni proiettate su degli oggetti con presenza scultorea.

 

Oursler ha collezionato per anni oggetti, pubblicazioni, ephemera legati al paranormale, lasciandosi profondamente ispirare per molte sue opere: fotografie di fantasmi, testi di pseudo-scienza, tecnologia primitiva per la creazione di illusioni visive, hanno arricchito negli anni un archivio che oggi conta oltre 15.000 elementi.

Un interesse che ha una profonda radice nella storia familiare dell’artista: suo nonno, Charles Fulton Oursler, scrittore, giornalista e sceneggiatore – autore tra le altre cose di “La più grande storia mai raccontata” (1949) che ha ispirato il celebre film degli anni Sessanta – aveva frequenti interazioni con Sir Arthur Conan Doyle, scrittore inglese sostenitore dello spiritualismo e del paranormale ed è stato grande amico di Harry Houdini, che ha sostenuto nella sua battaglia contro le frodi dei falsi medium durante gli anni Venti, fino alla pubblicazione del libro “Spirit Mediums Exposed” (1930), che rivelava proprio le tecniche di frode.

 

Un percorso che trova innumerevoli legami con la figura di Gustavo Rol, nato nel 1903 da una famiglia della ricca borghesia torinese. Un personaggio fuori dal comune, amante delle arti e pittore egli stesso, colto e carismatico: dopo aver lavorato come giornalista e bancario si è dedicato per tutta la vita alla sua grande passione, l’occulto. I suoi sostenitori gli hanno attribuito proprietà paranormali, i suoi critici hanno parlato di “mentalismo”, ma Gustavo Rol si è sempre dichiarato semplicemente un ricercatore e sperimentatore, con l’unico obiettivo “di incoraggiare gli uomini a guardare oltre l’apparenza e a stimolare in loro lo spirito intelligente“. Un uomo che ha attraversato il Novecento lasciando una traccia profonda nell’immaginario collettivo e nelle numerose personalità internazionali con cui è entrato in relazione: da Walt Disney a Marcello Mastroianni, da alcuni presidenti della Repubblica Italiana, come Giuseppe Saragat e Luigi Einaudi, al presidente John Fitzgerald Kennedy fino alla Regina Elisabetta II. Federico Fellini – di cui in mostra possiamo ammirare due disegni – lo definisce “sconcertante”, legandosi a lui con una profonda amicizia. 

 

Nella lunga intervista presente in catalogo, Paolo Colombo ragiona insieme a Tony Oursler   su numerosi aspetti della sua collezione e del suo agire artistico anche in relazione ai dipinti di Rol, alcuni dei quali pare si animassero, come quel paesaggio con un uomo lungo la strada che capitava si spostasse in punti diversi del dipinto nel corso del tempo. “Quella storia per me è stata la chiave del progetto: l’immagine in movimento. Si lega al balzo tecnologico e la tecnologia è il trauma contemporaneo a cui faccio riferimento […] : l’essere umano contro la macchina” – sostiene Oursler. Un trauma che dialoga con gli eventi drammatici raccontati negli ex voto presenti al Santuario della Consolata di Torino, fonte di ispirazione per gli ultimi lavori di Tony Oursler, realizzati appositamente per questa mostra. “In questa serie, manualità e uso dei macchinari vanno di pari passo. Passo così tanto tempo davanti a un computer che mi piace davvero poter dipingere o comunque poter fare qualcosa di manuale […]. Negli ex voto più antichi si vedono i guai provocati dai primi fallimenti tecnologici, bombe, scontri automobilistici. Uno, che amo particolarmente, mostra un uomo che rischia di essere maciullato perché i suoi vestiti sono rimasti incastrati in un ingranaggio. Da qui c’è un salto, ed ecco le mie nuove opere e i nostri traumi odierni: intelligenza artificiale, scorie radioattive, pensiero magico, […].

 

L’allestimento della mostra è progettato da Marco Palmieri che nel percorso espositivo affianca le installazioni video di Tony Oursler ai dipinti di Gustavo Rol, i contributi e le testimonianze di quanto accadeva in presenza di Rol alla collezione sul paranormale di Oursler, articolando un racconto per immagini che permette allo spettatore di osservare da un nuovo punto di vista – e forse provare a comprendere – fenomeni inspiegabili.

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PARANORMAL

TONY OURSLER VS GUSTAVO ROL

a cura di Paolo Colombo

dal 3 novembre 2017 al 25 febbraio 2018

 

Il catalogo della mostra è edito da Corraini. Gucci è partner della mostra.

 

 

Collezione Permanente e Mostra Temporanea
Biglietti ingresso: Intero €10; Ridotto €8 gruppi, over65, convenzionati; Ridotto speciale €4 scuole e ragazzi 6-16 anni; Gratuito 0-6 anni non compiuti, disabili, Abbonati Musei Torino Piemonte e Torino+Piemonte Contemporary Card

Chemioterapia, Sant’Anna: stop alla caduta dei capelli

Per la prima volta all’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino arriva una rivoluzionaria apparecchiatura per aiutare le pazienti sottoposte a chemioterapia a non perdere i capelli, grazie all’Associazione “Insenoallavita” Onlus. Si chiama “Paxman Scapl Cooling” e serve a contenere uno degli effetti più comuni ed angoscianti provocati dalla chemioterapia: la caduta dei capelli, che si verifica a causa dell’atrofia parziale o totale della radice del bulbo pilifero, ‘attaccato’ dal farmaco.

L’alopecia ha un impatto negativo sulla qualità di vita dei malati di cancro, indipendentemente dal sesso e dall’età, induce un cambiamento dell’immagine corporea e, in particolare, dalla donna è vissuta come una diminuzione di femminilità in termini di estetica e sensualità. Presso il Day Hospital Oncologico dell’ospedale Sant’Anna, dopo un periodo di training formativo per lo staff infermieristico con il dottor Saverio Danese e la dottoressa Elisa Picardo, è in funzione per le pazienti il nuovo dispositivo, donato grazie al contributo di una paziente, come spiega il primario della Ginecologia e Ostetricia ospedaliera e Presidente dell’Associazione, dottor Saverio Danese: “L’alopecia viene vissuta come una continua dimostrazione della propria malattia, alterando le relazioni sociali e familiari. Questo problema fisico ed emozionale può portare ad una riluttanza o rifiuto a sottoporsi a trattamenti chemioterapici”.  L’apparecchiatura è dotata di due postazioni, che vengono impiegate in contemporanea alle sedute di chemioterapia, alle pazienti viene fatta indossare una cuffia, simile ad un casco da parrucchiera, che abbassa la temperatura del cuoio capelluto, producendo una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi, preservandoli in questo modo dalla distruzione. “Come Day Hospital Oncologico – sottolinea Danese – abbiamo formulato un preciso protocollo di utilizzo di questo strumento, per poterne studiare i risultati e garantire alle nostri pazienti la possibilità di accedere al trattamento col massimo del beneficio atteso“. L’utilizzo di questo strumento e la sua diffusione rappresentano una speranza di migliorare la qualità di vita delle pazienti sottoposte a chemioterapia.

Come nasce la cuffia Paxman

La storia degli imprenditori Paxman inizia negli anni ’50 del secolo scorso, con l’invenzione di un sistema di raffreddamento per la birra. La produzione dell’azienda, però, è destinata a mutare radicalmente. La moglie del figlio del fondatore, infatti, si ammala di tumore al seno. E il consorte Glenn, aiutato dal padre Eric e dal fratello Neil, decide di investire tutta la propria conoscenza nel campo dei sistemi di raffreddamento per plasmarli e renderli utili ai malati di tumore che devono sottoporsi alla chemioterapia. Stando vicino alla moglie malata, Glenn si rende conto ben presto di quanto sia difficile accettare, soprattutto per una donna, la perdita dei capelli durante i trattamenti chemioterapici. Un dolore che lui vuole riuscire ad evitare a chi soffre già per una malattia grave. La moglie diventa la prima donna a sperimentare la ‘cuffia’, anche se su di lei lo strumento, ancora ‘primitivo’, non sortisce l’effetto sperato. Dopo alcuni mesi la malattia, inesorabilmente, strappa a Glenn l’amore della moglie per la quale ha tanto lottato. Ma, ormai, la famiglia ha segnato la propria storia. Dopo diversi studi e ricerche, nel 1997, la Paxman produce il primo prototipo ufficiale della ‘cuffia’ che viene installata presso la Huddersfield Royal Infirmary. Oggi Paxman è l’unico produttore di questo tipo di tecnologia. Il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto è utilizzato in Gran Bretagna. La ‘cuffia’ è stata installata anche in alcuni ospedali di Svizzera, Francia, Germania e Giappone.
Come funziona la ‘cuffia’ refrigerata

Il requisito fondamentale di un farmaco chemioterapico (il termine deriva dalla parola greca ‘chemio’ che significa chimica ed il suffisso terapia) è la selettività del bersaglio, che lo porta all’eliminazione delle cellule neoplastiche, preservando il più possibile la salute di quelle sane. Si tratta, però, di un requisito puramente ideale, dal momento che non esistono farmaci chemioterapici in grado di agire esclusivamente sulla massa tumorale e non presentare effetti collaterali su altri tessuti dell’organismo anche se, solitamente, questi ultimi sono in grado di tornare alla normalità al termine della terapia. Paxman non è altro che una cuffia di silicone morbido, collegata ad un impianto frigorifero compatto, che viene posta sulla testa del paziente prima, durante e dopo il trattamento chemioterapico. La temperatura del cuoio capelluto viene abbassata gradualmente, facendo circolare un refrigerante speciale all’interno della cuffia, ed è mantenuta costante per tutto il periodo del trattamento, partendo da circa 20 minuti prima e continuando anche a fine seduta per un periodo di tempo che può variare da 45 minuti sino a 2 ore. La perdita dei capelli a seguito di alcuni trattamenti di chemioterapia si verifica a causa dell’atrofia parziale o totale della radice del bulbo pilifero, “attaccato” dal farmaco. Il sistema del raffreddamento produce invece una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi, preservandoli in questo modo dalla distruzione. Il sistema Paxman può essere efficace su una vasta gamma di farmaci chemioterapici.

Piazza San Carlo, arrivati gli avvisi di garanzia: indagati anche la sindaca e il questore

E’ in corso la notifica degli avvisi di garanzia per la tragica notte del 3 giugno in piazza San Carlo, quando per la calca creatasi durante la proiezione della finale di Champions, rimasero ferite oltre 1500 persone e in seguito una donna morì. Al momento gli avvisi consegnati sono una decina, compresi – come riportano i principali siti web di informazione – quello alla sindaca Chiara Appendino, al suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana e al questore Angelo Sanna. Gli altri sono destinati a funzionari comunali che si occuparono della macchina organizzativa della serata. La procura della Repubblica, dopo avere ascoltato negli ultimi 5 mesi centinaia di testimoni, ha puntato le indagini sulle presunte carenze nella sicurezza, ad incominciare dalla presenza di transenne metalliche troppo pesanti e delle bottiglie di birra che causarono, rompendosi, tanti feriti. Altri avvisi di garanzia (in tutto una quindicina)  potrebbero essere consegnati a funzionari delle diverse istituzioni coinvolte nell’organizzazione della serata, durante la quale la “catena di comando” non ha tragicamente funzionato.

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AGGIORNAMENTO I provvedimenti giudiziari notificati sono inviti a comparire relativi a un  prossimo interrogatorio. La procura procede per i reati di lesioni, omicidio colposo e disastro colposo. La sindaca Appendino scrive in un post su Facebook: “Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno”

 

(foto: il Torinese)

La Regione dà il via alla campagna antinfluenzale. Vaccino gratis per le categorie a rischio

La campagna regionale che partirà il 6 novembre rammenta che “l’influenza è una malattia stagionale che rappresenta un problema di salute da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio”. E’ quindi importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Da lunedì 6 novembre la campagna stagionale di vaccinazione, con la quale l’Assessorato regionale alla Sanità intende raggiungere il 75% dei soggetti interessati, proporrà gratuitamente la vaccinazione a chi, a causa del proprio stato di salute, si trova in

condizioni di maggior rischio: persone dai 65 anni in su; coloro che hanno tra i 6 mesi ed i 64 anni e soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni. La Regione ricorda che, oltre alla vaccinazione, misure efficaci per prevenire le infezioni respiratorie sono: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto. Vengono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno ai medici e ai pediatri i vaccini che l’Asl di appartenenza del medico ha deciso di utilizzare. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione. Lo scorso anno in Piemonte l’influenza ha colpito 560.000 persone e ha fatto aumentare gli accessi al Pronto soccorso ed i ricoveri in ospedale, è stata una rilevante causa di assenza dal lavoro. Durante la stagione sono state somministrate 640.000 dosi di vaccino. Informazioni dettagliate ed aggiornate sono disponibili su www.regione.piemonte.it/sanita e possono essere richieste direttamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta o ai servizi vaccinali delle Asl

In 10 mila nel weekend alle Ogr

Per il fine settimana dell’arte contemporanea le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino hanno accolto 9.946 persone
Diversi gli appuntamenti in programma: la grande mostra “Come una falena alla fiamma” organizzata in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; il convegno di AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) sull’impatto del digitale sull’arte contemporanea e sui musei; la programmazione di Club to Club e agli otto concerti antologici dei Kraftwerk .
I concerti si chiuderanno martedì 7 novembre mentre la mostra proseguirà fino al 14 gennaio.
Un dettaglio dei numeri:
– 150 partecipanti al convegno AMACI
– 5.896 ingressi alla mostra “Come una falena alla fiamma”
– 4.900 presenze ai concerti
– tra questi 326 appartenenti alla stampa e ai media

Le nostre amiche mele

Sabato 11 novembre, ore 14 – 18 e Domenica 12 novembre, ore 9 – 18, con il patrocinio della città di Ciriè

La mostra per scoprire le varietà più adatte alla coltivazione del frutteto famigliare. Mele moderne, Mele resistenti alle malattie, vecchie Mele piemontesi

Da molti anni Ata organizza il corso di frutticoltura per hobbisti. Lezioni teoriche, in cui si spiega come avere cura delle varie piante da frutto , e pratiche, per vedere da vicino come potare per tenere sana la pianta e farla fruttificare al meglio. A coronamento del progetto l’annuale mostra delle mele. Si possono vedere circa un centinaio di mele differenti , colori e sapori che ormai ci sembrano perduti ma che grazie alla passione di Riccardo Mellano, curtore dell’esposizione, ed alla pazienza di tanti frutticultori possiamo riscoprire. Chi ha delle mele da esporre (3-4 per tipo) contatti Riccardo Mellano 011 215272 346 2190442. Ingresso libero

 

Un Gran Tour dedicato a creatività e industria

Prenotazioni obbligatorie su www.abbonamentomusei.it, al numero verde 800329329 e presso Infopiemonte – Torino Cultura

L’edizione 2017 di Gran Tour si conclude con il tema “Creatività, Industria, Artigianato e Design” proposto quest’anno a partire dal riconoscimento di Torino come “Città Creativa UNESCO per il Design”. Gli itinerari proposti a Torino offrono l’opportunità di fare un viaggio nella “città che cambia” con percorsi che mettono al centro il patrimonio storico esistente e le numerose riqualificazioni in atto nel capoluogo piemontese. Il programma prevede originali passeggiate nei quartieri di Torino, tra passato e futuro, evidenziandone la trasformazione come nelle zone di Borgo Aurora – con opere come la “Nuvola” dell’azienda Lavazza-, il parco Dora sulla Spina3, i Quartieri Militari, la zona intorno alla stazione di Porta Susa e la straordinaria riqualificazione degli spazi delle OGR Officine Grandi Riparazioni che hanno recentemente riaperto al pubblico. Nel territorio regionale si avrà inoltre occasione di conoscere esempi di artigianalità e industrie d’eccellenza, capaci di coniugare tradizione e innovazione, oltre a esempi significativi di ri-uso di spazi produttivi e di archeologia industriale. Tra i percorsi proposti sono previsti un viaggio nella storia tessile del biellese, un originale itinerario dedicato alle testimonianze dello stile Liberty nella città di Asti, la visita all’azienda Borsalino di Alessandria e la scoperta di Carignano e Virle Piemonte, tra barocco e contemporaneo. Infine, la Regione Piemonte – Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport propone, per la prima volta nell’ambito di Gran Tour, uno speciale percorso del progetto BiblioTour Piemonte costituito da itinerari destinati a valorizzare  le biblioteche piemontesi o i luoghi d’importanti scrittori legati al territorio regionale. Il primo appuntamento previsto coinvolgerà la Biblioteca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, all’interno di  un percorso che condurrà alla scoperta del rapporto millenario fra territorio, cibo ed enologia a Bra, nel cuore del Cuneese. Come sempre chi possiede l’Abbonamento Musei Torino Piemonte può aderire a tutti i percorsi usufruendo di una tariffa scontata, oltre ad accedere liberamente ai musei aderenti visitati in alcuni itinerari.

 

Polemiche d’artista sulle luci distrutte a sassate alle Vallette

Colpi di sassi hanno  gravemente danneggiato nel quartiere delle Vallette, una delle opere di Luci d’artista. Su Fb un post di  Luca Beatrice, critico d’arte molto conosciuto e presidente del Circolo dei Lettori dice: “Per decenni le Luci d’Artista sono state rispettate e amate dai torinesi. Ma ora a qualcuno per puro spirito demagogico è venuto in mente di portarle in periferia. Ci sono luoghi dove la bellezza e la cultura non arrivano; vanno lasciati al loro destino”. C’è il sospetto che la polemica sia stata studiata ad (non a caso) arte, come provocazione nei confronti dei benpensanti che – infatti – hanno immediatamente urlato allo scandalo. Massimo Giovara, consigliere comunale M5s e presidente della commissione Cultura in Municipio, l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi e il senatore Pd Stefano Esposito hanno sottolineato via social il loro disappunto per le dichiarazioni del critico, che sarebbero un insulto per l’intero quartiere periferico e la sua popolazione.

Cairo: “Mai pensato di sostituire Mihajlovic”

Poco prima della partita a San Siro contro l’Inter, finita 1-1, il presidente granata Urbano Cairo, come riporta l’Ansa, ha dichiarato: “Mihajlovic era in un momento di difficoltà di risultati ma noi non abbiamo mai pensato a una sua sostituzione in panchina. L’abbiamo sempre appoggiato, come  facciamo da sei anni. E mandarlo via sarebbe stata una sciocchezza: io non ci ho mai pensato”.