Per il ciclo «Giorni Selvaggi»: presenta il suo bestseller “La ferrovia sotterranea”

Lo scrittore americano Premio Pulitzer Colson Whitehead è a Torino sabato 21 ottobre 2017 perGiorni Selvaggi, il ciclo d’incontri con grandi autori internazionali organizzato dal Salone Internazionale del Libro e dal Circolo dei lettori in collaborazione con Colti (Consorzio Librai Indipendenti Torinesi), le Biblioteche civiche torinesi, la Scuola Holden e Torino Rete Libri.
Whitehead a Torino tiene due incontri: uno alle ore 21 alla Scuola Holden per il pubblico generalista, e uno alle 12.30 espressamente dedicato agli studenti presso l’Aula magna del Liceo Classico Vittorio Alfieri (Corso Dante, 80).
Sono già oltre 300 gli studenti prenotati, cui si aggiungono 50 fra genitori e insegnanti. Provengono
daquattro istituti scolastici di Torino: l’Alfieri, il Liceo Scientifico Carlo Cattaneo, l’Istituto di Istruzione Superiore Gobetti Marchesini Casale Arduino e il Liceo Scientifico Galileo Ferraris.
Colson Whitehead, newyorkese classe 1969, è fra gli scrittori americani più importanti di oggi. Il suo romanzo La ferrovia sotterranea è fra le letture consigliate da Oprah Winfrey e Barack Obama, e ha già venduto più di un milione di copie. Per ritmo e colpi di scena ricorda i western pulp di Tarantino. È entrato nella testa delle classifiche italiane ed è il primo, dopo vent’anni, ad essersi aggiudicato nel 2017 i due più prestigiosi premi letterari statunitensi: il Pulitzer e il National Book Award. È la storia di una giovane schiava, Cora; della sua fuga dagli orrori di una piantagione della Georgia; del suo arduo viaggio verso la libertà e delle persone che, organizzate in una rete clandestina, la aiutano e aiutano gli altri schiavi come lei a fuggire dagli Stati del Sud.
La formula dell’incontro con gli studenti è quella del Salone Off 365: la classe 2a B dell’Alfieri, nelle settimane precedenti, ha letto La ferrovia sotterranea. Ne ha discusso a scuola in tre incontri con due tutor della Scuola Holden. Alla presentazione i ragazzi saliranno sul palco assieme all’autore, al quale porranno le loro domande e con il quale dialogheranno. Introducono: Marco Pautasso, vice-direttore Salone Internazionale del Libro di Torino, e Marco Cassini, Sur edizioni. I librai del consorzioColti predisporranno un piccolo bookshop con i titoli dell’autore.


FOCUS di Filippo Re
particolarmente sentita e vissuta in questi giorni soprattutto a Gerusalemme con seminari e conferenze. Le celebrazioni sono iniziate a giugno quando i frati si sono recati in uno speciale pellegrinaggio commemorativo a San Giovanni di Acri, sulla costa settentrionale di Israele (oggi Akko), dove i primi religiosi francescani sbarcarono nel 1217 guidati da frate Elia da Cortona. Due anni più tardi, nel 1219, li avrebbe raggiunti Francesco d’Assisi. Da allora il saio francescano è
presente in Terra Santa dove i frati si dedicano alla custodia dei luoghi della cristianità e aiutano la popolazione più povera. Scortati da frate Elia, un primo gruppo di frati arrivò nel porto crociato di Acri dove ancora oggi turisti e pellegrini possono visitare le rovine del porto dell’antica città dal quartiere medievale “pisano”. Qui, frate Elia ha accolto Francesco, partito da Ancona, secondo una tradizione storicamente accertata. Ad Acri si trovano due chiese francescane ma la più importante è quella che si trova davanti alle mura antiche della città sferzate dalle onde del
Mediterraneo. É una piccola chiesa bianca intitolata a San Giovanni Battista, di cui si scorge il semplice e basso campanile, che nasconde sottoterra una splendita cripta d’epoca crociata, al livello del mare. I francescani padre Raffaele, padre Simon e suor Giuseppina svolgono qui le loro attività da parecchi anni fino al giorno in cui torneranno in Italia per lasciare il posto ad altri Frati Minori. La cripta è stata appena restaurata dopo anni di lavoro e ospita mostre e incontri tra studiosi. Le chiese medioevali erano talmente belle che venivano apprezzate anche dai musulmani che ogni tanto ne portavano a casa qualche pezzo, come accadde per la chiesa crociata acritana di Sant’Andrea, il cui portale fu staccato da un sultano mamelucco e portato al Cairo per abbellire la sua tomba. Dopo un breve soggiorno ad Acri Francesco avrebbe proseguito il suo viaggio per mare lungo la costa palestinese verso Damietta, sul delta del Nilo in Egitto dove sarebbe arrivato nell’estate del 1219 mentre infuriava la Quinta Crociata. Dalla tragedia della battaglia di Hattin il 4 luglio 1187 e della caduta di Gerusalemme il 2 ottobre 1187 il Regno Latino di Gerusalemme
contava solo più su alcune città ancora ben fortificate e su qualche fortezza sulla costa della Palestina e del Libano. Frate Egidio di Assisi fu in realtà il primo frate a mettere piede in Terra Santa nel 1215 e a visitare il Santo Sepolcro a Gerusalemme in un periodo in cui, per i cristiani, era assai difficile arrivarci e i religiosi cristiani vivevano trincerati nelle fortezze crociate. Anche tra i Francescani non mancano esempi di martiri in Terra Santa, uccisi dai musulmani, come frate Filippo di Le Puy, martirizzato ad Ashdod (località sulla costa meridionale di Israele) nel 1288. I festeggiamenti dei francescani non si fermano qui perchè il vero obiettivo della Custodia di Terra Santa è quello di realizzare una serie di iniziative anche nei prossimi due anni, per arrivare a commemorare l’incontro tra San Francesco e il sultano Malek-El-Kamel a Damietta in Egitto nel 1219. E’ dalla visita di Francesco nel Vicino Oriente che inizia quel legame speciale e intenso tra i Francescani e la Terrasanta che continua ancora oggi con profondi valori sia umani che culturali.
Infatti un anno fa la moglie di un imprenditore edile ha detto alla polizia che il marito, prima di morire, le aveva confessato che lo zio era coinvolto nel lontano omicidio della giovane. Dopo il ritrovamento del cadavere della giovane prostituta, in effetti l’uomo lasciò l’Italia per andare in Sud America. Del delitto si accusò Carlo Campagna, figlio di un industriale a quei tempi molto affermato che operava nel settore delle macchine calcolatrici. Venne chiamato in causa da una collega di Martine che lo riconobbe come l’uomo che aveva caricato il corpo della ragazza in macchina. Ma la prova non venne ritenuta valida, e l’uomo, dapprima autoaccusato si ma che poi ritrattò dicendo di essere ubriaco al momento della confessione, fu scagionato. 

comunque tiene bene il campo e cerca pure qualche pericolosa sortita offensiva. Quando ormai sembra che il pareggio sia consolidato Allegri ha l’intuizione giusta e azzecca la mossa perfetta: dentro Douglas Costa per Sturaro, il brasiliano va a sinistra, riceve il suo primo pallone, crossa in maniera impeccabile e… gol di Mandzukic, 2-1 per la Juve e fantasmi che finalmente si dissolvono. Ancora qualche piccolo rischio nel finale ma risultato che va in porto, contro una squadra comunque rognosa e Juve che ora andrà a Lisbona con la consapevolezza di poter anche giocare per il pareggio… anche quest’anno il passaggio del primo turno sembra davvero a portata di mano!
Ecco le formazioni e il tabellino della gara:
I cittadini, le associazioni e le imprese di quartiere, la città stessa diventano tutti soggetti attivi in modo inclusivo e partecipato, di questa iniziativa che prende il via con un CONTEST


“Luci e ombre”. Questo il titolo della sfilata di moda che si terrà oggi pomeriggio dalle 18.30 al Teatro Educatorio della Provvidenza in corso Govone 16.