La mostra itinerante per scoprire viole in più di 100 colori tutte fiorite contemporaneamente
Viola, viola del pensiero, violetta… sono molti i modi con cui ci riferiamo a questo fiore, uno dei più conosciuti e amati, fonte di ispirazione per poeti, scrittori, pittori grazie alla sua bellezza e delicatezza.Il significato che la viola ha assunto nel corso degli anni in tutto il mondo è quello di un invito a pensare alla persona da cui è stata ricevuta: donare una viola significa “pensa a me”.
Quindi chi non vorrebbe avere un balcone o un prato fiorito di viole anche in pieno inverno? La mostra itinerante “100 sfumature di viole”, che si tiene in diversi centri di giardinaggio del Centro-Nord Italia nei weekend fino al 5 novembre, propone tantissime idee per un inverno fiorito e un’esplosione di colori in primavera. La mostra torna a Torino sabato 21 e domenica 22 al Garden Center Le Serre, via Marconi 89, a Piobesi Torinese.
Sarà l’occasione unica per ammirare insieme viole in più di cento colori differenti e originali – porpora, giallo-viola, viola occhio bianco, blu lavanda, terracotta cangiante, miele, pesca melba, giallo oro, arancio violetto, rosa fragola, sole di mezzanotte, denim… solo per citarne alcuni – , tutte fiorite contemporaneamente. L’obiettivo della mostra, oltre che culturale, è divulgativo: il pubblico verrà condotto alla scoperta di nuove varietà di viole, con l’aggiunta di suggerimenti ed esempi per la composizione di vasi o aree fiorite, e con curiosità e informazioni sulla loro coltivazione. Ad esempio: sapevate che le viole resistono al gelo dell’inverno?In mostra, quattro famiglie differenti di viole: le Miniviole, le Miniviole ricadenti®, le Viole del pensiero e le Viole cornute. Tutte le viole esposte saranno anche in vendita.
Per informazioni: www.100sfumaturediviole.it

La battaglia dei sessi – Commedia. Regia di Jonathan Dayton e Valerie Farsi, con Emma Stone e Steve Carrell. La partita a tennis, con un seguito televisivo di 90 milioni di spettatori in tutto il mondo, che nel 1973 mise l’uno contro l’altra Bobby Riggs, maschilista oltre misura, che aveva fatto dell’istrionismo la legge del suo stare in campo, e Billie Jean King, tutt’all’opposto, gran combattiva per quanto riguardava la libertà in ogni campo delle donne, all’affermazione di ogni loro diritto. Una gara preda dei mass media in un’America ancora in bilico tra conservatorismo e piena trasformazione. Durata 121 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Grande, Greenwich sala 2, The Space, Uci)
può non avere sentimenti e infelicità, sogni. Ma è anche il racconto della sua vita reale, in piena solitudine, senza ricordi o la fittizia ricostruzione di essi, è l’unione con una compagna virtuale che in qualsiasi momento può esser fatta scomparire, è il disordine e la violenza del cieco scienziato Wallace, che tende a eliminare i vecchi replicanti rimasti per poter creare nuovi esempi, è l’incontro con l’antico agente Harrison Ford, rinato dal cult di Ridley Scott, dall’ormai lontano 1982. Un film che occhieggia ancora verso l’autore Philip K. Dick, che s’impone nella grandezza dei propri ambienti scenografici, che non teme i tempi lunghi, che già le critiche inglesi e provenienti da oltre oceano definiscono come un capolavoro. Durata 163 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico e Harpo anche in V.O., Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)
Brutti e cattivi – Commedia. Regia di Cosimo Gomez, con Claudio Santamaria, Sara Serraiocco e Marco D’Amore. Una banda diversissima da quelle che in passato si possono essere viste sullo schermo. Già i nomi: Papero, Ballerina, il Merda, Plissé Che sarebbe come dire un capo che è senza gambe, la sua donna che si ritrova senza braccia, un rasta strafumato e perdutamente rintronato, un nano rapper. Il tutto concepito come “Freaks” anni 2000 e impaginato come banda dei “Soliti ignoti”. Durata 85 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, The Space, Uci)
importante membro della Lega Anti Cattivi, Gru viene avvertito di avere un fratello gemello, Dru: con lui andrà alla ricerca di Balthazar, il cattivo ossessionato dalla fama e fanatico degli anni Ottanta. Durata 96 minuti. (Massaua, Uci)
L’incredibile vita di Norman –Commedia. Regia di Joseph Cedar, con Richard Gere, Charlotte Gainsbourg, Steve Buscemi, Lior Ashkenazi e Michael Sheen. La professione di Norman Oppenheimer è quella di creare appetitosi contatti tra i mondi finanziario e politico newyorkesi, di mettersi in bella e lucrosa luce con quella comunità ebraica americana che tesse parecchi fili. Più o meno preso sul serio, più o meno veramente in relazione con tutti quelli con cui afferma di essere in contatto. E la vita andrebbe avanti così, se un giorno non s’imbattesse in un deputato israeliano in odore di divenire premier. Che cosa accadrà quando questi, raggiunta la carica, offrirà a Norman un caldo abbraccio proprio davanti a chi conta? Ancora il culto dell’”immagine” (e dei quattrini): ma siamo sicuri che il potere paga (e appaga) sino in fondo? Durata 112 minuti. (Romano sala 3)
IT – Horror. Regia di Andrés Muschietti, con Bill Skarsgård, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor e Jaeden Lieberher. Tratto dal romanzo del “maestro” Stephen King, perla rara nel genere ai recenti botteghini Usa. Durante un temporale, il giovanissimo George guarda la sua barchetta di carta scendere giù per i rivoli d’acqua e scomparire nella fogna di Derry, piccola città del Maine che sembra il ricettacolo di ogni male. Là è nascosto IT, che si nasconde sotto gli abiti e il viso colorati di Pennywise, vero orco per le giovani vittima che scoverà in città. Sette ragazzini pieni di paure, molestati, dalla debole salute, grassi e spaventati, con grosse lenti poggiate sul naso, neri ed ebrei. Tutti pronti a unirsi pur di distruggere il Male. Salvo rimandare la conclusione delle gesta ad un prossimo capitolo, buttato al di là di una trentina d’anni, in un’età più che matura. Durata 135 minuti. ((Centrale V.O., Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche V.O., Uci anche V.O.)
Lego Ninjago – Il film – Animazione. Redia Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan. Terzo episodio a ruotare attorno ai mattoncini della gloriosa ditta danese. Qui Loyd in compagnia dei suoi amici Lego dovrà difendere Ninjago City dagli attacchi del feroce Garmadon sotto la guida di un vecchio saggio: tra assalti e combattimenti compare pure – inspiegabilmente – un gatto in carne e ossa. Durata 101 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)
Il palazzo del viceré – Drammatico. Regia di Gurinder Chadha, con Gillian Anderson, Hugh Bonneville e Manish Dayal. Il nipote della regina Vittoria, Lord Mountbatten, come ultimo Viceré, ha il compito di accompagnare l’India nella transizione verso l’indipendenza. Ma la violenza esplode tra musulmani, induisti e sikh, sfociando in quella che è definita la “Partition” tra Pakistan e India, coinvolgendo anche gli oltre 500 membri dello staff che lavorano al Palazzo. La storia d’amore tra due giovani, musulmana lei, induista lui, rischia di essere travolta dal conflitto delle rispettive comunità religiose. Durata 106 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 2)
Marmaï. Dieci anni fa Jean ha lasciato la famiglia, proprietaria di un grande vigneto in Borgogna, per trasferirsi all’estero. A causa della malattia terminale del padre, lascia l’Australia, dove vive con moglie e figlio, e torna a casa per rincontrare la sorella Juliette e il fratello Jérémie. Ma c’è la morte del padre, c’è la ricerca di una forte somma di denaro per pagare le tasse di successione: sarà l’occasione per i tre fratelli i legami che li hanno tenuti vicini un tempo. Durata 113 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Nazionale sala 2, Uci)
donna giovane e attraente, innamorata di un uomo di vent’anni maggiore di lei. All’improvviso l’uomo muore: è in quel momento che la sua natura transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui vive. Ma lei è una donna forte e coraggiosa, pronta a battersi contro tutto e contro tutti per difendere la propria identità e i propri sentimenti. Durata 104 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Nazionale sala 1)
Delevingne. Una storia che vediamo soltanto oggi sugli schermi ma alla quale l’autore di “Nikita” pensava da almeno due decenni. In un lontanissimo futuro, Valerian e Loreline sono incaricati di una missione presso Alpha, metropoli immersa negli spazi galattici. Creature dai lunghi arti, con contorno di cattivi di vario genere e mostri famelici. Tecniche di ultimissima generazione, musiche assordanti, scenografie pronte a infiammare ogni immaginazione. Durata 140 minuti. (Uci)
L’Arma dei carabinieri impiegherà anche la Fiat Tipo. Delle prime 500 unità, destinate al controllo del territorio
neoazzurro della FIAT Torino. “Washington tornato ai suoi livelli di intensità è un piacere morale per tutti coloro che hanno sempre tifato per Torino e creduto nei suoi livelli di gioco su più piani”, ci dice Silvana rilevando l’assoluta “inefficacia” nei semplici numeri delle statistiche che non possono evidenziare tutto il lavoro “occulto” del nostro grande “spettinato”.
tutta la squadra.. con due grandi chicche… i crossover di Garrett (mamma mia!) e Sasha (Vujacic ndr) che si butta per terra rischiando di sbucciarsi le ginocchia (da un 2 volte campione NBA un grande esempio). Quest’anno ci siamo…eccome”. Questo il commento di Simone che come sempre riesce a vedere anche negli angolini delle partite. “Sono contenta perché Torino ha carattere, e non è mai morta, Torino non crolla mai, almeno fino ad adesso, e grazie al lavoro silenzioso di Deron Washington unito al grande compito svolto da tutti gli altri avremo sicuramente spazio per future soddisfazioni”, commenta Sabrina dalla balaustra. Sicuramente abbiamo tre star quasi consolidate: Patterson, Garrett, Mbakwe che non dovremo mai dare per scontati ma contenti di averli in squadra. Un “animale” da competizione quale pochi altri: Sasha Vujacic. Un campione senza bisogno delle mie parole, con uno sguardo da ragazzo che adora ciò che fa e adora il pubblico che a sua volta lo ricambia. Un vero guerriero, può anche sembrare non al massimo ma quando la gara si fa dura lui esce alla “stragrande”, e sembra proprio vivere per quei momenti! “Una squadra con tante figure eccellenti e tanti campioni “occulti”: Jones e Iannuzzi su tutti!” un commento dalla mail di Giovanni, e direi che non si può che essere d’accordo con lui. Jones è probabilmente molto più solido di quello che la situazione estiva avesse fatto sembrare e direi complimenti a chi l’ha scelto: non sono solo quelli delle altre squadre a guardare lontano, ma si sa, per qualcuno l’erba del vicino… . 
La situazione delle micropolveri inquinanti è critica e il Comune invita ad evitare, per salvaguardare la salute dei cittadini, di aprire porte e finestre.
Pantelleria, battuta dal vento, è la “perla nera” del Mediterraneo. La quinta isola italiana per superficie, composta da rocce di origine vulcanica, si trova in mezzo al mare, a metà strada tra due continenti, più vicina alle coste della Tunisia che a quelle siciliane.
Durante questo periodo, viene girata e scelta più volte manualmente per favorire il migliore appassimento. Verso la metà di settembre avviene la seconda vendemmia. L’uva fresca viene pigiata delicatamente insieme all’uva “passolata”, selezionata ancora una volta con accuratezza da mani pazienti. Dopo la macerazione e fermentazione in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, il passito, raggiunto l’equilibrio tra alcol e zuccheri e la concentrazione aromatica desiderata, resta per otto mesi in tini d’acciaio, per poi continuare ad affinarsi in bottiglia per altri tre mesi. E’ così che nascono le circa ottomila bottiglie da mezzo litro di questo vino giallo dorato con riflessi ambra. Al profumo, come scrivono gli esperti sommelier, con un tocco lievemente poetico “emergono intense le note iniziali di albicocca e pesca, che continuano poi con fichi secchi, frutta candita e miele fino ad arrivare a note mediterranee
balsamiche”. Un gusto pieno, equilibrato, intenso e soprattutto elegante. A collaborare con Salvo Gorgone in questa avventura c’è un famoso enologo, lombardo di nascita e piemontese d’adozione – Donato Lanati – che conosce bene l’isola di Pantelleria e – oltre ad aver studiato una nuova tecnica per produrre il passito – ha chiesto ed ottenuto che un altro piemontese, il grande Giorgetto Giugiaro, disegnasse l’etichetta della bottiglia di “Dietro Isola”. Un mix ben combinato d’ingegno e professionalità, di legame forte con le tradizioni del territorio pantesco e le migliori tecnologie enologiche, dove il connubio tra Sicilia e Piemonte conferiscono quella qualità al prodotto necessaria per offrire a chi lo berrà gioia e piacere.
Tra forbici, rasoi, profumo di brillantina e clarinetti, apre la prima stagione de Le Musichall il Teatro Necessario con l’esilarante NUOVA BARBERIA CARLONI.
In segno di lutto stop al mercato di libero scambio di via Carcano e canale Molassi nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 ottobre
Protagonisti il prof. Alessandro Barbero, ordinario di Storia medievale all’Università del Piemonte Orientale, il prof. Marco Di Giovanni docente di Storia contemporanea all’Università di Torino e il prof. Giovanni Cerino Badone aggiunto di Storia moderna all’Università del Piemonte Orientale
Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito ha introdotto i relatori ricordando come “
tattica o strategica si affiancano a non meno importanti considerazioni di natura sociale, politica ed economica. Se vi furono errori di valutazione, non mancarono iniziative innovative quali ad esempio la creazione degli Arditi. I relatori hanno convenuto che anche a distanza di un secolo sarebbe velleitario emettere un giudizio univoco e storicamente inconfutabile, anche alla luce della frequente contraddittorietà delle fonti. Se Caporetto fu una cocente sconfitta dal punto di vista militare, fu probabilmente una disfatta in termini di immagine, alimentata dalla sfiducia di alcune componenti di un Paese che vedeva disgregarsi un pezzo della propria storia.