Il Piemonte è flagellato dagli incendi. Non voglio fare polemica strumentale. Questo è un gioco che non mi è mai piaciuto. Però la gestione del fenomeno non può essere fatta prevalentemente in termini di comunicazione come stiamo assistendo per l’ennesima volta da parte di Chiamparino. Non serve a molto la foto con la camicia a scacchi e la pacca sulla spalla. Come mai si è aspettato prima di chiedere lo stato di calamità e comprendere la gravità della situazione? Non si poteva intervenire in modo più massiccio per evitare questo inferno? Qual è la strategia da seguire per salvare il nostro patrimonio boschivo ed agire, se possibile, in prevenzione? Per esempio, farsi carico di un sistema di monitoraggio capillare attraverso la protezione civile. Ancora, approvare un programma per incentivare un’azione di pulizia che da anni non viene fatta.Cento anni fa i nostri boschi erano più puliti di oggi perché i proprietari li curavano. Sono degli esempi , però, la sola visita nelle zone colpite non basta.
Roberto Cota
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