Zanzara tigre: massima allerta in Piemonte fino al 26 luglio

Secondo i dati di Vape Foundation divulgati da Anticimex, nella settimana dal 20 al 26 luglio, indice potenziale di infestazione a livello 4 ad Alessandria, Asti, Novara e Vercelli; tendenza futura in crescita in quasi tutte le province e indice di calore compreso tra i 41 e i 54 gradi ad Alessandria, Asti e Vercelli

 

Clima infuocato in gran parte d’Italia. In più, se ciò non bastasse, l’aumento delle temperature spesso porta con sé l’impennata di un altro termometro temuto ogni estate: quello della zanzara tigre. Quali saranno le aree più attaccate nei prossimi giorni dall’insetto striato della famiglia Culicidae, genere Aedes?

 

Secondo i dati del bollettino meteo di Vape Foundation divulgati da Anticimex, azienda internazionale specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientalenella settimana dal 20 al 26 luglio in Piemonte sono Alessandria, Asti, Novara e Vercelli le province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto, in una scala di intensità da 0 a 4. Nelle altre province, a Cuneo, Torino e Verbano-Cusio-Ossola si registra invece un livello medio-alto (3) mentre a Biella l’attesa è medio-bassa (2). In quasi tutte le province, eccetto Verbano-Cusio-Ossola, la tendenza futura è in crescita mentre l’indice di calore è compreso tra i 41 e i 54 gradi ad Alessandria, Asti e Vercelli; tra i 32 e i 40 gradi a Biella, Cuneo, Novara e Torino; inferiore ai 27 gradi a Verbano-Cusio-Ossola.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Nelle altre regioni, nel Lazio l’allarme più alto si concentrerà su tutte le province tranne Rieti (indice 1); in Friuli Venezia – Giulia su Pordenone e Udine, seguite da Trieste (livello 3); inAbruzzo su L’AquilaChieti e Pescara, con Teramo all’indice 3; in Liguria su Genova Savona, preferite ad Imperia e La Spezia (livello 3). Termometro massimo in PugliaUmbriae nelle Marche, interamente prese d’assalto, in Sicilia, dove a salvarsi è la sola Caltanissetta, mentre in Basilicata saranno sia Matera sia Potenza a registrare l’indice 4. Calabria e Campania quasi al completo, dato che ad essere attaccate saranno tutte le province, ad eccezione di Cosenza per la prima e di Avellino e Caserta per la seconda. Anche la Sardegna nel mirino del livello 4 con CagliariCarbonia IglesiasMedio CampidanoNuoro, Olbia – Tempio e Oristano, e a seguire le province di Ogliastra Sassari, al livello medio-alto (3). In Lombardia gli insetti famelici faranno la loro comparsa manifestandosi principalmente sui territori di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, e Pavia, sfiorandoVarese, che presenterà invece un indice medio-alto (3). Se in Veneto a soffrire saranno tutte le province tranne Belluno (livello 1), in Toscana ad avvicinarsi all’indice più alto saranno Arezzo, Firenze, Lucca e Prato (livello medio-alto 3), in coda alle restanti di livello 4 (Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Siena).

 

Come si può limitare il fenomeno e ostacolarne la diffusione?

“Prevenire è sempre il rimedio più consigliato – sottolinea Valeria Paradiso, Responsabile Tecnico di Anticimex Italia – Le zanzare possono essere molto fastidiose. Spesso rinunciamo al piacere di stare sul terrazzo o nel giardino di casa per evitare le punture; altre volte ancora rappresentano un problema per la salute pubblica. Per liberare seriamente le nostre città dall’invasione delle zanzare occorre pianificare interventi mirati e continuativi almeno da marzo a tutto ottobre, avvalendosi di esperti del settore e del coinvolgimento attivo dei cittadini, che giocano un ruolo fondamentale per le aree private. In particolare, per evitare di dover gestire in “emergenza” il problema delle zanzare, è bene intervenire con anticipo attraverso cicli di interventi con prodotti antilarvali, che consentono di eliminare in breve tempo un grande numero di “potenziali” zanzare adulte.”  

 

I consigli dell’esperto

Per quanto riguarda gli accorgimenti per prevenire e contenere il fastidioso problema zanzara nella quotidianità, bisogna tenere conto di alcune regole precise. “Per impedire che si crei terreno fertile per la colonizzazione larvale di questi insetti, è importante evitare di lasciare accumulare acqua nei contenitori esterni (vasi da fiori, bottiglie e altri contenitori che possano contenerla), oppure lasciare accumulare i rifiuti invece di buttarli via in sacchetti di plastica chiusi, conservati in bidoni della spazzatura coperti – consiglia Valeria Paradiso – Quando zanzariere o repellenti inoltre non bastano, per fortuna oggi esistono sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di intervento, in assoluta autonomia.”

 

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