Migliorare e aggiornare le norme regionali di lotta all’usura, introducendo anche la tutela contro il sovraindebitamento, adeguandosi in questo modo alle ultime leggi statali. Questo l’obiettivo della proposta di legge numero 9, “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento”, che è stata incardinata l’8 maggio in prima Commissione e di cui si è svolta la discussione generale.
Il primo firmatario, consigliere del Pd, ha chiarito che bisogna andare oltre l’attuale normativa regionale, scritta in un periodo durante il quale non si aveva ancora chiara la vastità del fenomeno in Piemonte e soprattutto la presenza di estorsione e racket anche nella nostra regione. Soprattutto, è necessario occuparsi anche del sovraindebitamento, come fenomeno sociale che può portare anche a estreme conseguenze per i soggetti interessati.
Ecco perché la proposta di legge prevede all’articolo 2 la costituzione di un Fondo regionale per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni dell’usura, dell’estorsione e del sovraindebitamento e per la solidarietà alle vittime, finanziato annualmente con la legge di bilancio regionale e ripartito in due quote. La prima quota è destinata a finanziare interventi quali l’assistenza in materia di accesso al credito; l’aiuto psicologico a favore delle vittime; l’erogazione di indennizzi e contributi per il loro sostegno; i contributi per la costituzione di parte civile; attività di comunicazione e sensibilizzazione sugli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento; nonché l’organizzazione di eventi informativi e culturali rivolti agli istituti scolastici e alla cittadinanza.
L’articolo prevede la realizzazione di tali interventi anche in collaborazione o su iniziativa di enti locali, istituzioni scolastiche e formative, associazioni, fondazioni, cooperative e organizzazioni di volontariato operanti in campo sociale. La seconda quota del Fondo è destinata, invece, ad integrare le anticipazioni sull’importo erogabile a titolo di mutuo a favore delle vittime di usura, concesse dal Commissario per il
coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, ai sensi e per le finalità previste dalla legge 108 del 1996 (Disposizioni in materia di usura) fino alla concorrenza del cento per cento dell’importo erogabile; le anticipazioni sull’importo erogabile a titolo di elargizione ai soggetti danneggiati da attività estorsive concesse ai sensi della legge 44 del 1999 (Disposizioni concernenti il fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura) e i contributi a favore dei fondi speciali antiusura costituiti dai consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi) delle associazioni di categoria imprenditoriali e degli ordini professionali, entro un massimo del venti per cento delle erogazioni effettuate dallo Stato mediante il Fondo statale per la prevenzione del fenomeno dell’usura di cui alla legge 108 del 1996.
L’articolo 5 prevede il sostegno, attraverso il Fondo di cui all’articolo 2, alla costituzione di parte civile delle vittime nei processi per i reati di estorsione e di usura, mentre il 9 istituisce, presso il Consiglio regionale del Piemonte, l’Osservatorio sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento. La norma finanziaria stanzia un fondo totale di 300mila euro.Secondo il Movimento 5 stelle siamo di fronte a un iceberg al contrario, perché il racket e l’usura ormai sono la parte meno grossa del problema, mentre il sovraindebitamento è sotto gli occhi di tutti ma sempre più esteso. Il Movimento per la sovranità nazionale ha obiettato che forse le finalità che si perseguono sono troppo vaste rispetto alla dotazione di 300mila euro e che comunque la norma deve essere complementare a quella nazionale, non andare a sovrapporsi; il Movimento democratico progressista ha sottolineato come sia necessario aumentare la prevenzione per contrastare questi fenomeni, mentre Sinistra ecologia e libertà ha ricordato l’importanza dei redditi minimi di autonomia e ha posto l’accento sulla vampirizzazione delle aziende che il racket ormai pone in essere.La discussione dell’articolato e degli emendamenti proseguirà nelle prossime sedute di Commissione.
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GM – www.cr.piemonte.it
Foto. il Torinese
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Il Consiglio di amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, d’intesa con tutti i Soci Aderenti, ha ieri conferito all’unanimità a Valerio Binasco la consulenza per la direzione artistica nel triennio 2018-2020: dal 1° gennaio 2018 Binasco succede quindi a Mario Martone alla guida artistica del Teatro.

Trasporto locale, opere pubbliche e Palazzo unico sono stati i principali argomenti esaminati l’8 maggio dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente.
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