Maggio 2017- Pagina 31

BERSANO, LA CULTURA DEL VINO

Bersano,  storica casa vinicola piemontese, nasce nel 1907 nella zona più vocata per la produzione della Barbera d’Asti. Fino dagli esordi il fondatore, Arturo Bersano,  ha creduto in questo vitigno acquisendo le cascine e i vigneti migliori, investendo  energie e risorse nella rinascita della Barbera che definiva “cosa viva, che bisogna conoscere e meritarsi come tutto quanto è vivente.” 

La tradizione continua con gli attuali proprietari le Famiglie Massimelli e Soave che,   da quasi trent’anni, seguendo il motto di Arturo “se vuoi bere bene comprati un vigneto”  hanno consolidato una imponente realtà di cascine, oltre 230 ettari vitati dislocati nei migliori crus del Piemonte,  dove si producono uve di qualità facendo di Bersano una delle più importanti realtà vitivinicole del paese. E’ passato quasi un secolo da quanto Arturo ha legato il nome  Bersano a due grandi vitigni piemontesi:  Barbera e Barolo. Da allora  una attenzione particolare viene da sempre riservata ai legni per l’invecchiamento,  vero e proprio patrimonio aziendale. Le nostre imponenti Cantine custodiscono grandi botti di rovere di Slavonia, essenza rara e pregiata, e tonneaux di rovere francese di Allier che, complici la temperatura e l’umidità costanti,  garantiscono al vino le condizioni ottimali per l’affinamento e l’invecchiamento. 

L’incontro con il mondo contadino fa crescere in Arturo Bersano il desiderio di ricerca, approfondimento e collezione di quanto ha fatto grande il nostro vino.     Da qui la nascita dei Musei Bersano delle contadinerie e delle Stampe che conservano oggetti, attrezzi e documenti ritrovati nelle cascine nel corso degli anni,

Durante la visita imponenti e rari torchi, zappe, grandi e raffinate botti scolpite, brente e utensili di cucina  illustrano la poetica e cruda quotidianità della vita contadina. Più raffinata e ricercata è la collezione delle Stampe Antiche, una  vera raccolta di opere d’arte dalle etichette inizio secolo vergate a mano sino alle carte geografiche, alle vedute di castelli,  ai menù dell’800 e ai cartelloni pubblicitari primi ‘900. Nei vigneti, nelle cantine e nel museo si riconosce ciò che Bersano è oggi:  una realtà produttiva,  etica e culturale,  fatta di terre, uomini e tradizioni, protesa al futuro ma forte della sua irrinunciabile identità.

www.bersano.it

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Informazione commerciale

Dimore storiche, un tuffo nel passato

Domenica 21 maggio 2017 ritorna la Giornata Nazionale ADSI, l’iniziativa promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane che prevede la possibilità di visitare gratuitamente castelli, palazzi, ville, cortili e giardini del Piemonte, spesso poco conosciuti e non aperti al pubblico, appartenenti a Soci dell’Associazione impegnati in un grande lavoro di tutela per sostenere e proteggere le residenze di cui sono proprietari e condividere con tutta la collettività il loro importante valore storico, artistico e culturale.

L’evento, giunto alla sua settima edizione e diventato una tradizione dal grande successo di pubblico, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e si propone di continuare ad accrescere la consapevolezza dell’importanza dei beni culturali privati, che attualmente godono di un sostegno limitato da parte del settore pubblico. L’ADSI, nata nel 1977, ha festeggiato i 40 anni di attività organizzando il 5, 6 e 7 maggio a Roma un fine settimana ricco di eventi volti ad approfondire le ragioni dell’indiscutibile importanza del patrimonio storico-artistico di proprietà privata per il “sistema Italia”. Le numerose dimore storiche presenti nel nostro Paese rappresentano infatti una forte attrazione per i turisti, italiani e stranieri, interessati non solo a visitare le più famose città d’arte, ma soprattutto a conoscere i borghi e i centri secondari lungo itinerari che offrono anche la possibilità di scoprire e degustare prodotti eno-gastronomici di grande qualità, eccellenza e tradizione. Le 21 dimore storiche del Piemonte che prendono parte all’iniziativa sono dislocate in varie province del territorio: nel Torinese aprono ai visitatori il Castello di La Loggia, il Castello di Marchierù, il Castello di Osasco, il Castello di Pavarolo, il Castello Romagnano, Palazzo dei Conti Filippa, Palazzotto Juva e Villa Lajolo; nell’Alessandrino il Castello di Gabiano, il Castello di Ozzano Monferrato, il Castello Sannazzaro e la Tenuta La Marchesa, nell’Astigiano il Castello di Montemagno, il Castello di Robella e Palazzo Gazelli, nel Biellese il Castello di Massazza e Palazzo La Marmora, nel Cuneese la Casaforte Gondolo del Villasco, il Castello di Sanfrè e la Tenuta Berroni e nel Novarese il Podere ai Valloni.

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La Giornata Nazionale ADSI di domenica 21 maggio 2017 permette ai visitatori di accedere gratuitamente alle dimore storiche aderenti in due fasce orarie, al mattino dalle ore 10 alle ore 13 e al pomeriggio dalle ore 14:30 alle ore 17:30. Per conoscere nel dettaglio gli eventi organizzati dalle singole dimore, gli orari delle visite guidate e i recapiti per le prenotazioni è possibile consultare questo link: http://www.adsi.it/piemonte-vdaosta-2017/

Di seguito l’elenco completo delle dimore storiche del Piemonte che apriranno gratuitamente al pubblico domenica 21 maggio 2017:

 

Alessandria

  • Castello di Gabiano – Gabiano (AL)
  • Castello di Ozzano Monferrato – Ozzano Monferrato (AL)
  • Castello Sannazzaro – Giarole (AL)
  • Tenuta La Marchesa – Novi Ligure (AL)

 

Asti

  • Castello di Montemagno – Montemagno (AT)
  • Castello di Robella – Robella (AT)
  • Palazzo Gazelli – Asti (AT)

 

Biella

  • Castello di Massazza – Massazza (BI)
  • Palazzo La Marmora – Biella (BI)

 

Cuneo

  • Casaforte Gondolo del Villasco – Peveragno (CN)
  • Castello di Sanfrè – Sanfrè (CN)
  • Tenuta Berroni – Racconigi (CN)

 

Novara

  • Podere ai Valloni – Boca (NO)

 

Torino

  • Castello di La Loggia – La Loggia (TO)
  • Castello di Marchierù – Villafranca Piemonte (TO)
  • Castello di Osasco – Osasco (TO)
  • Castello di Pavarolo – Pavarolo (TO)
  • Castello Romagnano – Virle Piemonte (TO)
  • Palazzo dei Conti Filippa – Castagnole Piemonte (TO)
  • Palazzotto Juva – Volvera (TO)
  • Villa Lajolo – Piossasco (TO)

 

Per maggiori informazioni e per prenotare le visite alle dimore storiche:

http://www.adsi.it/piemonte-vdaosta-2017/

“Jass. Ovvero quando il jazz parlava siciliano”

17 maggio – ore 20.00 – Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, via Nizza 280

 

Mercoledì 17 maggio, alle ore 20, con lo spettacolo gratuito “Jass. Ovvero quando il jazz parlava siciliano” di Franco Maresco e Claudia Uzzo all’AuditoriumGiovanni Agnelli del Lingotto prenderà il via la prima edizione di NARRAZIONI JAZZ, il nuovo festival culturale orientato alla mescolanza di linguaggi, alle produzioni originali con anteprime ed esclusive.  

Narrazioni Jazz esordisce collaborando fin dall’inaugurazione con un importante evento culturale torinese col quale condivide l’apertura: il Salone Internazionale del Libro di Torino. Il Festival, infatti, si svolgerà in modo parallelo e intrecciato, da mercoledì 17 a domenica 21 maggio, armonizzandosi con le esigenze della Fiera e contribuendo, nello stesso tempo, alla diffusione della rassegna in città attraverso il programma ‘Jazz per la Città 2017 e ‘Torino Jazz Night/Oltre i confini della notte che, per l’intera serata di sabato 20 maggio, porterà musica e letteratura nelle piazze, per le strade, nelle sale da concerto e nei locali.

Il jazz – riconosciuto come “la  più libera tra le musiche” (Eduardo Galeano) – nel 2017 festeggia un compleanno importante: i 100 anni della registrazione del primo disco 78 giri di musica jazz. A inciderlo fu Nick La Rocca, siciliano di seconda generazione nato a New Orleans. Una ricorrenza che Stefano Zenni, direttore Artistico di Narrazioni Jazz, ha voluto celebrare con un evento di grande qualità.

Franco Maresco coglierà l’occasione per raccontare la storia dei musicisti siculo-americani immigrati in America e del loro fondamentale apporto alla nascita del jazz. Dall’incontro fra la tradizione musicale della minoranza nera – con i suoi gospel, le marcette militari e i canti di lavoro nei campi – e quella siciliana fatta di musica da banda, opera lirica e reminiscenze arabe, nascerà la miscela esplosiva che prenderà il nome di jass. Lo spettacolo, scritto da Claudia Uzzo e da Franco Maresco, uno dei più importanti registi indipendenti del cinema e del teatro italiano, racconta una storia che parte da Palermo e, attraversando l’Oceano sul piroscafo Florio, giunge a New Orleans: la storia di Nick La Rocca e del ruolo che i musicisti siculo-americani hanno avuto per il jazz.

Una rappresentazione multimediale, che mescola diversi linguaggi (video, fotografie, interventi recitati, il clarinetto di Gabriele Mirabassi e il piano di Salvatore Bonafede) per raccontare un episodio davvero importante. Negli Stati Uniti nomi quasi sconosciuti come Nick La Rocca (al secolo Domenico La Rocca), Vincent Rose (Vincenzo Cacioppo), Pete Rugolo (Pietro Rugolo), Joe Venuti (Giuseppe Venuti) e giganti come Frankie Laine (Francesco Paolo Lo Vecchio), Tony Scott (Anthony Joseph Sciacca), Louis Prima e Frank Sinatra, lasciarono un segno indelebile nel firmamento della musica del Novecento. Nel racconto di Maresco e Zenni non mancheranno riferimenti alla cosiddetta Mano Nera e a Cosa Nostra, che allora dominava incontrastata diversi settori, tra cui il mercato del contrabbando illegale di alcool e il giro dei bar clandestini; i goodfellas si infiltrarono ben presto anche nel business della musica, divenendo spesso agenti e produttori di affermati artisti italoamericani. Anche il cinema occupa un ruolo essenziale all’interno di questo denso affresco: dai film dei primi anni ’10, che avevano per oggetto il cliché dell’italiano violento e rissoso, sino alle grandi maestranze italoamericane negli anni d’oro.

“Narrazioni Jazz è un festival del tutto nuovo: nella collaborazione con il Salone Internazionale del Libro, nel concentrarsi sul rapporto con le altre arti, nelle modalità di coinvolgimento organizzativo e artistico del territorio – afferma Stefano Zenni, direttore artistico della rassegna –. È un festival fatto di eccellenze nazionali e internazionali che, tra produzioni originali ed esclusive affronta, tra le altre cose, due temi chiave del jazz: l’eredità della schiavitù e la natura multietnica di una musica plurale. Per questo Narrazioni Jazz è saldamente legato, in chiave artistica, spettacolare e critica, al nostro mondo contemporaneo”.

“JASS. OVVERO QUANDO IL JAZZ PARLAVA SICILIANO”

Uno spettacolo di Franco Maresco e Claudia Uzzo. Franco MarescoStefano Zenni, voci narranti. A eseguire uno straordinario repertorio di classici saranno tre affermati musicisti: Salvatore Bonafede (piano), Gabriele Mirabassi (clarinetto) e Alessandro Presti (contrabbasso, tromba), mentre l’attore Melino Imparatointerpreterà una selezione di testi scelti per l’occasione, tra cui brevi frammenti di Franco Scaldati. Sullo sfondo la proiezione di rari materiali video. Ad arricchire l’evento, le luci di Cristian Zucaro.

 

Ingresso gratuito, con possibilità di prenotazione € 5,00  – I tagliandi di ingresso ancora disponibili saranno distribuiti gratuitamente 45 minuti prima dell’inizio.

 

Evasione fiscale di 30 milioni, autotrasportatore nei guai

Utilizzava camionisti romeni e il regime fiscale e previdenziale più vantaggioso della Romania, per offrire i propri servizi a prezzi inferiori rispetto a quelli dei concorrenti italiani. All’autotrasportatore viene ora contestata una evasione fiscale di oltre trenta milioni di euro. Sono tre le persone denunciate dalla guardia di finanza, tra cui l’attuale amministratore, accusato di avere emesso fatture false e falsi contratti di locazione degli automezzi. L’amministratore della società deve rispondere di dichiarazione fraudolenta con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione della dichiarazione e omesso versamento dell’Iva. Rischia fino a  6 anni di carcere. Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza 79 lavoratori erano formalmente dipendenti delle imprese romene ma la loro attività era riconducibile alla società piemontese.

Il Premio della Rosa conquista il castello reale

Sabato 13 e domenica 14 maggio nel “Giardino delle Rose” del castello di Moncalieri si svolgerà la prima edizione del concorso dedicato alla rosa, regina dei fiori, al giardinaggio e alla creatività, riprendendo l’iniziativa promossa un   secolo fa dalla Principessa Maria Letizia Bonaparte di Savoia che volle in questo Giardino un concorso per la rosa più bella.

Oggi il Premio viene ripreso e proposto insieme ad una mostra-mercato e ad altri eventi sui tanti significati e presenze di questo splendido fiore. Il concorso sarà dedicato alla “Rosa da amatore”, alla presenza della giuria costituita da Marco De Vecchi, Agronomo Docente Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, Elena Del Santo, giornalista e scrittrice, Nathalie Dautel, responsabile dei parchi e giardini della Città di Baden Baden (Germania). L’antica area della rimessa per le carrozze, che le principesse vollero trasformare in un accogliente giardino, ospiterà le proposte di vivaisti, artigiani e creativi, ma anche laboratori, momenti di danza che coinvolgeranno anche il centro storico della Città, un’installazione artistica musicale del musicista-pittore Giangi Parigini, performance musicali dal vivo a cura della Fondazione Dravelli e, in un salottino con antichi arredi da giardino, conversazioni e presentazioni di pubblicazioni dedicate al verde. Il giardino accoglierà un raffinato angolo ristoro a cura del Maestro del Gusto Virgilio, i gelati di rose e di fiori di Nivà e le “fragole reali da passeggio”. La manifestazione, a ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico sabato e domenica dalle 10 alle 19.

 

Programma:

Sabato 13 maggio 2017

     Ore 11. Inaugurazione

  • Ø Ore 11,00-12.00 laboratorio per bambini “Dalla lattuga alla rosa” a cura di Casa Zoe
  • Ø Ore 11,00 Visita della giuria composta dall’agronomo Marco De Vecchi, dalla giornalista Elena Del Santo e da Nathalie Dautel responsabile di giardini e parchi a Baden Baden (Germania).
  • Ø Ore 12.00 Premiazione del concorso “Rosa da amatore”
  • Ø Ore 12,15 Performance di danza a cura di Eclectica Danza
  • Ø Ore 15,00-18,30 All’Ombra della magnolia: conversazioni sul verde e le rose.
  • Ø Ore 15,00-18,30 laboratori di acquerello naturalistico, a cura della pittrice Laura Santanera.
  • Ø Ore 17 Performance di danza a cura di Eclectica Danza
  • Ø Ore 17,30-18,30 laboratorio didattico “La rosa di carta” a cura di Casa Zoe

Domenica 14 maggio 2017

  • Ø Ore 11,00-12.00 laboratorio per bambini “Dalla lattuga alla rosa” curato da Casa Zoe
  • Ø Ore 11,00 Presentazione del volume “Storie di rose antiche” a cura del prof. Piero Amerio, curatore del Roseto della Sorpresa di Castell’Alfero (At) di cui ricorrono i trenta anni di attività.
  • Ø Ore 12,00-18,30 All’Ombra della magnolia: conversazioni sul verde e le rose.
  • Ø Ore 16,00 Visita guidata al centro storico di Moncalieri
  • Ø Ore 17 Performance di danza a cura di Eclectica Danza
  • Ø Ore 17,30-18,30 laboratorio didattico “I mille colori della rosa” a cura di Casa Zoe
  • Ø Ore 18 Voci&Volti–Oltre il confine, performance di musica contemporanea popolare (a cura della Fondazione Dravelli). Due grandi chitarristi si incontrano per un appuntamento fra suono e immagini dove modi apparentemente lontani come il flamenco, la classica e il fingerstyle, si uniscono perfettamente in un canto corale che diventa colonna sonora di un racconto fra sogno e realtà.

La manifestazione dedicata alla rosa, simbolo frequente nell’iconografia sabauda sin dagli anni di Cristina di Francia quando la rosa divenne il simbolo dell’autorità regia dei Savoia sull’isola di Cipro, è ideata e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, con l’organizzazione dell’Associazione Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri in collaborazione con il MiBACT.

La manifestazione si colloca in un più ampio programma promosso dal Comune con il contributo della Compagnia di San Paolo per rilanciare l’immagine di Moncalieri città green valorizzando i percorsi della collina, i giardini e le antiche vigne che ne impreziosiscono il panorama, le piste ciclabili e il parco del castello. Il Sindaco Paolo Montagna afferma che “si punta su una proposta culturale che renda Moncalieri vero centro di attrazione turistica, mettendo anche in luce la storica vocazione di questa terra per l’orto-florovivaismo”. L’ Assessora alla Cultura e al Turismo Laura Pompeo aggiunge: “Il “Giardino delle Rose” accoglie nel corso dell’anno numerosi appuntamenti che, insieme alle tante iniziative dedicate a arte e storia, tradizioni e natura, letteratura e scienza, memoria e curiosità, valori paesaggistici e panoramici offrono occasioni per vivere la Città, scoprirne e riscoprirne ancora il genius loci, l’anima ricca di storia e di storie”.

Meditazioni (recluse) sul Cantico dei Cantici

Il valore degli affetti e il senso di incompiutezza che accompagna i sentimenti di chi vive la reclusione, la loro rappresentazione attraverso i sogni, le fantasie di donne e uomini detenuti e le parole d’amore del Cantico dei Cantici.

E’ l’idea di METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici, l’evento teatrale realizzato da Teatro e Società, con la regia di Claudio Montagna, e il sostegno della Compagnia di San Paolo, che sarà proposto al teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino il 9, 10, 11, 12, 15 e 16 maggio, ore 21.00, a un pubblico di centocinquanta spettatori a sera.

Con METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici, per la prima volta in venticinque anni di regia, Claudio Montagna realizza una rappresentazione esclusivamente ispirata ai temi dell’affettività in carcere, in particolare, degli affetti famigliari e coniugali. «Perdere l’altra metà, chiunque essa sia, genitori, figli, amici, amori, “dimezza” nell’anima e forse nel corpo – spiega Claudio Montagna –  E poi chissà se a fine pena, pur ritrovando l’altro, riusciranno a ritrovare la parte di sé che avevano perduto? Se no, che faranno di sé? E che farà la società?».

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è l’opportunità per donne e uomini detenuti di condividere i sogni che celebrano affetti “allontanati”, di solito vissuti in solitudine ma, per una sera, meno sterili perché qualcun altro vi assiste. L’ascolto, sul terreno comune degli affetti, offre al pubblico nuovi punti di osservazione sui reclusi e, più in generale, sulla funzione riabilitativa della pena: «perché – spiega ancora Montagna – solo pensando i detenuti come uomini e donne sarà possibile dopo il carcere accoglierli come cittadini».

E la voce della società civile, con i suoi giudizi, le ragioni e le paure rispetto alla realtà carceraria, sarà rappresentata dagli interventi di un gruppo di studentesse del corso di Filosofia del Diritto, del prof. Claudio Sarzotti – Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, nell’ambito del laboratorio teatrale condotto da Franco Carapelle di Teatro e Società.

Il tema dell’affettività è di attualità e argomento di analisi e proposte degli “Stati Generali dell’Esecuzione Penale”: «Secondo la nostra Costituzione – spiega il prof. Claudio Sarzotti –  il carcere dovrebbe privare il condannato esclusivamente della libertà personale. In realtà lo priva di ben altri diritti e beni sociali. Tra queste privazioni illegittime quello dell’affettività. Diritto che, tra l’altro, coinvolge persone che non hanno commesso alcun reato: i familiari delle persone recluse. Una questione importante, affrontata in altri Paesi europei con lo strumento delle visite coniugali, e che ancora aspetta una risposta dal nostro legislatore».

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è allestito da un gruppo di quattordici detenuti del Padiglione A della Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino, che partecipano al laboratorio teatrale avviato a settembre da Franco Carapelle di Teatro e Società. Al loro fianco sul palco, per la prima volta, otto donne della sezione femminile del laboratorio di canto e recitazione corale, condotto dai musicisti Nicoletta Fiorina e Giovanni Ruffino, con la collaborazione di Adriana Bianco e Maria Paola Melis dell’Associazione Gruppo Abele Onlus. La realizzazione di costumi, arredi e oggetti di scena è stata affidata a una trentina di studenti del Primo Liceo Artistico Torino – Sezione Carceraria mentre si esibirà un gruppo di acrobatica ed espressione corporea, costituito da Diego Bertin, Luca Buccheri, Gloria Giraudo, Francesco Marra, Deborah Palmas coordinato, per la rappresentazione, da Marcello Piras.

Le nuove sinergie sono state possibili grazie all’importante impegno della Direzione, degli educatori e del Personale di Polizia Penitenziaria. «Il tema dell’affettività in carcere – spiega il direttore Domenico Minervini – è di fondamentale importanza, non solo per la popolazione detenuta ma per noi operatori penitenziari, che possiamo valorizzarlo come formidabile leva per stimolare processi di rivisitazione critica degli atti criminali. Non potendo attendere le auspicate modifiche legislative in materia, ho voluto dare massima attenzione all’affettività in carcere, superando stereotipate limitazioni e realizzando modifiche organizzative e strutturali che potessero agevolare i rapporti affettivi».

Nelle sei serate sarà aperto al pubblico il RISTORANTE LIBERA MENSA interno alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è realizzato da Teatro e Società nell’ambito del progetto “IL TEATRO PER UN DIALOGO TRA I DETENUTI E I CITTADINI  SUL VALORE DEGLI AFFETTI”, è promosso con il contributo della Compagnia di San Paolo e condiviso operativamente dalla Direzione, dagli educatori e dagli agenti della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino nell’ambito della Cattedra di Filosofia del Diritto del prof. Claudio Sarzotti.

Tutte le informazioni sul sito:www.teatrosocieta.it

Il Tar sospende concorso per infermieri alla Città della Salute

Il Tribunale amministrativo regionale  del Piemonte ha sospeso il concorso per l’assunzione di infermieri di Città della Salute di Torino, Mauriziano, Asl Unica Città di Torino e Asl Torino5. Il Tar ha infatti ritenuto accoglibile il ricorso presentato da 19 candidati che erano stati esclusi dopo la preselezione avvenuta suddividendo i candidati in tre gruppi. Il ricorso sostiene che, a seguito del presunto comportamento illecito di alcuni candidati dei primi gruppi, che avrebbero pubblicato su Facebook i questionari, i candidati successivi sarebbero venuti a conoscenza di alcune domande. L’Azienda Città della Salute sta accertando eventuali responsabilità e prenderà  immediati provvedimenti.

 

(foto: il Torinese)

Calcio, Champion’s League. La Juve vola a Cardiff!

Poche parole, un’unica gioia, un unico sentimento: la Juve vola a Cardiff per la finale… e speriamo sia la volta buona!

LA GALLERIA FOTOGRAFICA COMPLETA SU: WWW.FOTOEGRAFICO.NET – di Claudio Benedetto


I bianconeri superano di slancio anche la partita di ritorno contro il Monaco e tornano in finale due anni dopo la delusione di Berlino, ora più consapevoli, probabilmente più forti, sicuramente decisi a non mollare… fino alla fine! Della serata di stasera, magica e ricca di gioia mi sento di segnalare poche cose: l’infortunio di Khedira, innanzitutto, il perno del centrocampo che dopo un’annata ricca di gioia e povera di soste cede sul più bello, speriamo non sia nulla di grave, poi i due gol di Mandzukic, sempre caparbio, e Dani Alves, al volo da fuori area, potente e bellissimo e infine il bruttissimo fallo di Glik nei confronti di Higuain, davvero pericoloso e gratuito, molto rischioso per il Pipita, tanto che mi viene da chiedere… ma perché tutto questo astio e questa cattiveria dai, cuore Toro va bene, nei derby non ti sei mai risparmiato ma così, caro Kamil, è davvero un po’ troppo!

Per tornare alla partita c’è da dire che la Juve, dopo i primi tentennamenti iniziali, con azioni pericolose da parte dei monegaschi, ha messo in cassaforte la qualificazione già nel primo tempo per poi controllare nel secondo. Bello, caparbio e liberatorio il gol di Mandzukic che poi è andato ad esultare fin dentro la curva dei suoi sempre più affezionati tifosi, stupendo

quello di Dani Alves dal limite dell’area al volo, per lui di nuovo una gran partita! Nel secondo tempo il gol di M’Bappè, uno dei gioielli più preziosi della squadra monegasca, che interrompe a 690 minuti l’imbattibilità di Gigi Buffon e poi la grande festa  finale dello Stadium… ce ne andiamo a Caaardiff, ce ne andiamo a Caaardiff!

Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net

Cultura sotto la Mole, Librolandia e non solo: sabato Musei aperti fino alle 22,30 a 1 euro

Sabato 20 maggio torna a Torino la Notte Europea dei Musei. Una serata ricca di iniziative, per celebrare il ricco patrimonio artistico e culturale della città. Consulta gli orari dei musei più richiesti e scopri quelli che aderiscono all’iniziativa : http://bit.ly/nottemuseiTO17 #nottedeimusei#nottedeimusei2017

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Cos’hanno in comune la Camera Orba, una cintura di castità, le sale da bagno e reperti archeologici ritenuti scabrosi? Fanno tutti parte del patrimonio “indicibile”, cioè quelle testimonianze del patrimonio materiale e immateriale che per motivi politici, storici, ideologici, religiosi, etici o di identità sono state emarginate o addirittura escluse dall’esposizione museale e dal racconto al pubblico, divenendo così espressione di negazione e (auto)censura: il “non detto”, “l’indicibile” appunto.Pensando a questo tema, scelto da ICOM -International Council of Museums come fil rouge dell’edizione 2017 della Festa dei Musei e della Notte Europea dei Musei, i Musei Reali di Torino sabato 20 e domenica 21 maggio propongono un fine settimana ricco di attività e appuntamenti per permettere a tutto il pubblico, bambini e adulti, di scoprire la parte insolita delle raccolte.In più sabato 20 maggio i Musei Reali eccezionalmente prolungano l’apertura fino alle 22,30 e offrono al pubblico la possibilità di visitare tutto lo straordinario complesso al costo di 1 Euro (dalle ore 18,30; chiusura biglietteria un’ora prima).Tutti coloro che prenderanno parte alla grande festa collettiva sono invitati a condividere foto, commenti e post con gli hashtag #FestadeiMusei2017 e #museirealitorino.

 

IL PROGRAMMA

 

SABATO 20 MAGGIO

Palazzo Reale

dalle ore 10 alle 13 Il Patrimonio per i bambini: Disegna con noi!

Attività per bambini con i ragazzi del Primo Liceo Artistico di Torino: disegno dal vero al primo piano di Palazzo Reale all’interno di alcuni insoliti ambienti come la Camera Orba, la Sala del Lavaggio, il Gabinetto delle Scritture Private del Re (Farmacia) e la Sala da Ballo.

 

Palazzo Reale – Rotonda dell’Armeria Reale

ore 17 Il racconto del Patrimonio

Una strana memoria: il “Guarda Onore” tra mito e verità con Giorgia Corso

Presentazione di un curioso cimelio celato nei depositi dell’Armeria Reale: un’occasione per interrogarsi sulla datazione, l’autenticità e il significato culturale delle cinture di castità, sfatando false credenze e ripercorrendo l’invenzione ottocentesca di un mito conturbante.

 

Museo di Antichità

ore 18 Il racconto del Patrimonio

Il “Gabinetto segreto” con Patrizia Petitti

Nei musei dell’800, la pruderie relegava gli oggetti ritenuti osceni o pornografici in spazi nascosti e di difficile accesso anche per gli studiosi, ma l’autocensura del museo su temi delicati o scabrosi come questo non passa necessariamente attraverso il “sottrarre alla vista”: il Museo di Antichità invita a un breve percorso con l’archeologo alla ricerca di reperti a soggetto erotico “invisibili” pur se esplicitamente esposti.

 

Musei Reali di Torino

ore 19,30 – 22,30 (orario biglietteria 18,30-21,30)

APERTURA STRAORDINARIA SERALE

Ingresso € 1,00

 

 

DOMENICA 21 MAGGIO

 

Palazzo Reale

ore 10 e 11,30 Il Patrimonio per tutti

Regali Stanze da bagno con Valeria Amalfitano

Speciali visite guidate alle sale da bagno in uso tra fine Ottocento e inizio Novecento: il percorso svelerà ambienti, destinati all’igiene personale e solitamente chiusi al pubblico, degli appartamenti storici del Piano Terreno e del Secondo Piano.

 

Palazzo Reale

dalle ore 15 alle 18 Il Patrimonio per i bambini: Disegna con noi!

Attività per bambini con i ragazzi del Primo Liceo Artistico di Torino: disegno dal vero al primo piano di Palazzo Reale all’interno di alcuni insoliti ambienti come la Camera Orba, la Sala del Lavaggio, il Gabinetto delle Scritture Private del Re (Farmacia) e la Sala da Ballo.

 

 

Tutte le attività sono incluse nel biglietto d’ingresso ai Musei Reali.

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MUSEI REALI TORINO

www.museireali.beniculturali.it

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FESTA DEI MUSEI 2017 AL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO 

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino  partecipa anche quest’anno alla Festa dei Musei, in programma  sabato 20 e domenica 21 maggio 2017.

L’iniziativa è organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Tema di quest’edizione Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei.

Due le iniziative in programma:

 

–         Sabato 20 maggio apertura straordinaria fino alle ore 21 (ultimo ingresso alle ore 20)

 

–         Domenica 21 maggio ore 16 e ore 17, visita guidata alla mostra “Dai ’60s ai ’60s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia, la Pop Art” con l’obiettivo  di scoprire se l’arte può raccontare l’indicibile. La mostra infatti mette a confronto, in un allestimento audace e inconsueto, due epoche che sembrano non avere particolari punti in comune. Un cortocircuito di immagini e suggestioni tra l’Italia dell’unificazione e quella del boom economico.

 

In entrambe le giornate  si entrerà  a pagamento secondo la normale tariffa di ingresso che è di 10 €; percorso con visita guidata tematica 12 € (8 € per il biglietto d’ingresso + 4 €  per la visita guidata).

 

Info: www.museorisorgimentotorino.it

 

L’etica del coraggio

DAL CENTRO DI AUTOFORMAZIONE, UMANIZZAZIONE E EFFICIENZA AZIENDALE, NATO SU INIZIATIVA DI MARCO CASALEGNO, TITOLARE DEL RELAIS ROCCA CIVALIERI A QUATTORDIO (AL), ROBERTO ROSSI, HUMAN COACH, PROPONE ALCUNE PILLOLE ISPIRATE ALL’ ”ETICA DEL CORAGGIO”, CHE IMPRONTA IL SUO METODO DI AUTOFORMAZIONE

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

  1. Esistono le persone insostituibili: diventa difficile rinunciare a loro perché sono libere nella mente, grandi nel cuore ed aperti ad affrontare l’imprevisto.
  2. Essere ostili e attaccare ogni volta fa aumentare il disagio, ci mette a rischio e lasciamo emergere le nostre debolezze. A volte il silenzio ci aiuta a risolvere ciò che sembra già perduto.
  3. E’ vero: sul nostro cammino siamo circondati da intrighi, menzogne e cattiverie che creano dolore ma c’è anche la speranza che va verso gli audaci.
  4. Per non essere tristi occorre molta umiltà. Serve ad abbattere le barriere provocate dalle voci interiori spesso liberate dalle nostre insicurezze.
  5. Stupore e meraviglia si provano quando c’è pienezza nella nostra anima.
  6. Il rabbioso uccide se stesso con il suo rancore: se non si cambia si diventa impotenti e refrattari a tutto.
  7. L’audacia nel trovare nuove strade incomincia mettendo gli obiettivi lontani dalle illusioni.