Maggio 2017- Pagina 19

Le Olimpiadi dei giochi dimenticati

Domenica 21 maggio 2017, dalle ore 10 alle 19

Campana, corsa coi sacchi, tiro alla fune: i passatempi di una volta sono protagonisti della terza edizione delle Olimpiadi dei giochi dimenticati, una grande festa in programma domenica 21 maggio 2017 al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), a Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), al Bosco di San Francesco ad Assisi (PG) e al Monastero di Torba a Gornate Olona (VA) e pensata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano per trasmettere ai più piccoli e alle famiglie il piacere di mettere in moto la fantasia. Una giornata all’aria aperta, lontano da tv, social network e videogame, per riscoprire un prezioso patrimonio culturale dal significato altamente educativo, che si fonda sulla consapevolezza del valore della creatività e del fare squadra.

 

Al Castello e Parco di Masino dalle ore 10 alle 19 i ragazzi dai 4 ai 14 anni potranno partecipare a tornei di giochi a squadre e gare di abilità. Oltre ai “grandi classici” come il tiro alla fune, lunga ben 80 metri, rubabandiera e le corse con i sacchi, non mancheranno l’uovo nel cucchiaio, un due tre stella, la carriola, lo sparviero, la pentolaccia e il tris umano. Si riscopriranno così le attività tradizionali popolari che si praticavano nelle piazze e nei cortili: semplici passatempi che richiedevano velocità, destrezza e fantasia e favorivano lo stare insieme.

All’interno del parco monumentale saranno presenti, inoltre, stand gastronomici e sarà attiva la caffetteria.

 

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Caravino e Città d’Ivrea.

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2017”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il quinto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione.

 

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Giorno e orario: domenica 21 maggio dalle ore 10 alle 19

 

Ingressi: Ingresso parco e giochi: Intero: € 6; Bambini (0-3 anni): gratuito; Bambini (4-14 anni): € 3; Biglietto famiglia (2 adulti e fino a 4 bambini 4-14): € 15; Iscritti FAI: € 3

Ingresso parco, castello e giochi: Intero: € 11; Bambini (4-14 anni): € 5; Biglietto famiglia (2 adulti e fino a 4 bambini 4-14): € 27; Studenti universitari fino ai 26 anni e soci Carta musei: € 7,50; Iscritti FAI: € 3

 

Per informazioni: tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it; www.castellodimasino.it

www.fondoambiente.it

208 mila diagnosi di tumore. E il costo dei farmaci è in aumento

In Piemonte e Valle d’Aosta sono state registrate nell’anno 2015 280mila diagnosi di tumore, rispetto ai 3 milioni in Italia. Il dato emerge dal convegno torinese dell’Associazione di Oncologia Medica (Aiom) sulle reti oncologiche regionali. Le reti sono state create per aumentare efficienza e qualità di cura, anche se ci sono problemi come  l’accesso a farmaci costosi. Il Piemonte fa affidamento  su 12 Asl, 3 presidi, 3 aziende ospedaliere e  3 aziende ospedaliere universitarie.  Il  caso del Cottolengo per quanto riguarda l’oncologia  ha contato 973 visite, 1072 nel 2017, mentre gli interventi alla mammella sono stati 224 nel 2015 e 400 quest’anno. I costi dei farmaci, stabili nel 2015/2016, salgono  +29% nel primo trimestre 2017.

Corecom in prima fila contro il cyberbullismo

“Il legislatore ha lavorato per produrre una legge che consenta ai cittadini, in particolar modo ai minori, di avere un primo strumento di difesa. Sarà la legge migliore del mondo? Lo vedremo, ma cominciare con critiche pleonastiche, di sicuro non giova a chi ha il dovere di educare e men che meno alle vittime”. Così Alessandro De Cillis, presidente di Corecom Piemonte, ha voluto precisare, in seguito all’intervista di Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), sull’inutilità della legge approvata dalla Camera, pubblicata dal quotidiano La Stampa. “È necessario riflettere – ha proseguito De Cillis – su un aspetto fondamentale: le famiglie sono spesso ignare del comportamento dei propri figli online e il Corecom Piemonte ha evidenziato questo dato nel corso di una recente ricerca. In ogni caso la scuola è un punto di riferimento importante e si avverte la necessità di uno sforzo comune per colmare il vuoto educativo. Al Salone del Libro di Torino la senatrice prima firmataria del provvedimento divenuto legge, poserà la palla per dare il calcio di avvio della partita contro il cyberbullismo. Ora non possiamo più stare in panchina a guardare.” Venerdì 19 maggio, alle 11, in Arena Piemonte, è infatti previsto il dibattito “Cyberbullismo: se lo conosci puoi sconfiggerlo”, organizzato dal Comitato per analizzare e prevenire i rischi legati alle informazioni che il mondo multimediale mette a disposizione dei ragazzi.

dr – www.cr.piemonte.it

Palazzo Carignano, il mistero del padiglione sotterraneo dimenticato

Di  Pier Franco Quaglieni*
Il numero di maggio 2017  del mensile “Torino storia” “dedica il suo principale articolo ad un fatto scandaloso: l’esistenza di un padiglione creato negli anni ’80 dall’architetto Andrea Bruno,progettista di fama internazionale, sotto il cortile di palazzo Carignano “sepolto  e dimenticato” da molti anni. Si tratta di un padiglione modernissimo da 300 posti a sedere o 700 persone in piedi . Era un’idea che aveva iniziato a prendere forma per iniziativa del Presidente della Regione Aldo Viglione, così attento al restauro e al rilancio del patrimonio storico-artistico del Piemonte,a cominciare dalle residenze sabaude e dal Museo del Risorgimento. Ne parlò lo stesso prof. Bruno, quando venne a ricordare Viglione al Centro “Pannunzio” una decina di anni fa. Il lavoro costò 13.945.000 euro e si protrasse dal 1987 al 1994,scoperchiando il cortile di palazzo Carignano e scavando fino a 11 metri. Viglione morì nel dicembre 1988. E’ diventato un pezzo modernissimo  di archeologia sommersa,come ironicamente afferma il prof. Bruno. Venne infatti ricoperto da pesanti lastroni di metallo per occultare i lucernari, in modo da impedire che si potesse vedere dall’esterno la sua esistenza.  La spesa dell’opera, il suo non utilizzo per tanti anni che ha privato palazzo Carignano di una struttura molto importante,l’occultamento del lavoro ci portano necessariamente a pensare a precise responsabilità. Non sappiamo di chi siano state,ma sicuramente ci sono. Se l’opera non venne utilizzata neppure un giorno,non fu un fatto casuale,ma il frutto di una scelta . Chi fece questa questa scelta ? Quali sono stati i motivi dell’occultamento? Qualcuno si accorse che il lavoro era inutile e che furono gettati al vento ingenti fondi pubblici? E perché ,invece di far porre lastroni,non ha segnalato la cosa alla Procura della Repubblica ? Noi chiediamo che il Consiglio Regionale si faccia carico, in primis, di far chiarezza. Il Museo del Risorgimento rimase chiuso per anni per lavori di rifacimento per presentarsi con un nuovo allestimento in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011.Si spesero fondi ingenti. Sarebbe importante-ribadiamo – stabilire  chi fece  mettere i lastroni metallici per occultare il padiglione sotterraneo inutilizzato.Ad un certo momento la dott. Cristina Vernizzi direttrice del Museo per molti anni venne improvvisamente sostituita,non si è mai saputo in base a quali motivi.La sua rimozione suscitò scalpore. La democrazia comporta chiarezza e non consente zone d’ombra. Noi chiediamo che il numero di “Torino storia” n. 18 venga acquisito agli atti e venga ascoltato in seduta pubblica  il prof. Andrea Bruno. Grazie per l’attenzione e molti cordiali saluti. Siamo certi che un fatto del genere  non verrà sottovalutato nella sua gravità.
                                                                                 

                                                                          * Direttore del Centro “Pannunzio”

Si barrica in casa e minaccia di sparare, tutto in diretta su Facebook

Alla periferia di Torino  uomo si è barricato in casa, al quinto piano di un condominio in via Borgaro. “Chiamate l’esercito”, ha scritto su Facebook dove sta riprendendo la scena in diretta con un telefonino e minaccia di sparare. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Non è ancora chiaro che cosa abbia fatto reagire così l’uomo, di origini calabresi, che dice  di essere perseguitato, urlando dal balcone frasi sconnesse contro la mafia. Chiede di parlare con i giornalisti.Ha ammassato sedie, tavoli e mobili contro la porta d’ingresso dell’ appartamento e sul letto ha  una pistola, come si vede dalla diretta Facebook. I carabinieri ritengono possa essere una scacciacani.

Appendino & Chiamparino: “Il Salone del Libro è parte della storia di Torino e dei torinesi”

Primo giorno affollato per Librolandia, con lunghe code alle biglietterie e agli ingressi del Lingotto,   file per i controlli con il metal detector e per gli accrediti. La prima giornata del Salone Internazionale del Salone del Libro di Torino ha visto il taglio del nastro alla presenza dei ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli e del presidente del Senato Pietro Grasso. Un inizio positivo per la XXX edizione, la prima dopo la rottura con Milano “Però ai abbassare la guardia, mi sono ripreso solo questa mattina vedendo le fila alle casse”, osserva il direttore dell’evento  Nicola Lagioia. “L’augurio è che questi cinque giorni di passione per il libro uniscano Torino e il Paese al suo Salone” dice invece il presidente Massimo Bray. “Il Salone è la dimostrazione più bella, più evidente che Torino non solo è la città del libro ma una comunità che ha saputo lavorare per proteggere qualcosa che ritiene prezioso. Un vero e proprio pezzo della propria storia e della propria identità”. Questo il commento della sindaca Chiara Appendino, alla quale si associa il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, seppur all’insegna del suo motto “esageroma nen”:  “Di inaugurazioni come questa ne ho già fatte tante, qualcuno potrebbe dire troppe, ma questa la vivo con particolare emozione, c’è stato uno scatto d’orgoglio di comunità che mi ricorda il periodo delle Olimpiadi. Ricordo mio nonno che quando giocavo a bocce diceva i punti si contano quando le bocce si fermano. Se il buongiorno si vede dal mattino, penso possa essere una bella giornata.  Oggi  pensare che a Torino in primavera non ci sia il Salone  è come pensare allo skyline  senza Mole”.

 

(foto: il Torinese)

 

Lions Club, al Salone del Libro un ricco calendario di eventi

Ricchissimo il calendario di eventi organizzato dai Lions nell’ambito della trentesima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, al Lingotto dal 18 al 22 maggio

“E’ un appuntamento al quale non potevamo mancare – precisa Gabriella Gastaldi, Governatore del Distretto 108 Ia1 del Lions Club International, che comprende circa 2.400 soci di 73 Club – in un anno importante come questo, in cui ricorre il centenario della più grande associazione di servizio del mondo”. Presenti con uno spazio espositivo di 24 metri, nel padiglione 2, i Lions mirano, con il loro stand e le tante iniziative organizzate, a far conoscere le attività dell’Associazione al grande pubblico. Due, in particolare, gli eventi di grande importanza: sabato 20, ore 13,30, sala Argento, “Donne, la sfida per i prossimi 100 anni. Impegno per la parità o parità per l’impegno?“, con la partecipazione, tra gli altri, dell’assessora regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti; domenica 21, ore 10,30, sala Argento: “Cento anni di Lions: la cultura del servire“. Gli appuntamenti organizzati dai Lions sono anche tanti altri.

Si incomincia giovedì 18, giorno dell’inaugurazione del Salone, alle 10,30 con il caffè letterario “Papà, perché non mi compri il cellulare?”, in cui il professor Nicola Limardo, esperto di fisica quantistica, illustrerà l’effetto che telefoni cellulari e wifi possono avere sulla nostra salute. Sempre giovedì, alle ore 15, conferenza di Marina Federici su “Figure femminili alle Olimpiadi”; alle 16 spazio all’illustrazione del progetto “Tutti a scuola in Burkina Faso, bambini nel bisogno”, avviato 10 anni fa; mentre alle 18 Luciano Fiammengo parlerà di “Alfabetizzazione alimentare”. Si prosegue il giorno successivo, venerdì 19. Alle 12 appuntamento in Sala Rossa con “Olivetti: l’industria oltre il profitto”; alle 14,30 allo stand Luisa Benedetti presenta il libro “Le nebbie di Frisco, il mistero del prescelto”; alle 16 conferenza di Andrea Mazzanti sul “Libro parlato Lions”; alle 17,30 incontro con Anna Mormile, autrice del libro “La furia di Giada”.

Sabato 20 alle 10 incontro con il Centro italiano Lions per la raccolta degli occhiali usati, dal titolo “Guardare a quattro occhi”; alle 11 incontro con il poeta Guido Oldani, che presenta “Luci di posizione”; alle 15 conferenza di Gianfranco Ferradini “Spremere la conoscenza”; alle 17 conferenza di Teresa Mazzini su “Elogio del rispetto”; alle 18 appuntamento con Beppe Gandolfo e “Un anno in Piemonte”.

Domenica 21 alle 11 incontro con Idolo Castagno, autore di “Il Lionismo”; alle 14,30 tocca a Corrado Buscemi, autore di “Il caso De Maj”.

Lunedì 22 alle 10,30 nello spazio incontri appuntamento con “Favole di terra e di aria” e le autrici Claudia Ferraris e Giulia Pretta; alle 16 “C’è un Lions con te”, Renata Florian e Manfredo Barberis illustrano il progetto avviato per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani tra 18 e 29 anni; alle 18 in Sala Rossa “Progetto lavoro giovani in azienda”, autorità a confronto sul tema dell’inserimento di personale giovane e qualificato nel mondo del lavoro, con la partecipazione dell’assessore regionale Gianna Pentenero, dell’On. Luigi Bobba e del presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo.

 

 

La Juve vince la Coppa Italia

Di Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

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La Juve vince la Coppa Italia, la dodicesima della sua storia, la terza consecutiva. Allegri mette in cascina il primo obiettivo, in attesa del possibile tricolore nel week-end e poi… chissà!

I bianconeri, ringalluzziti e tonici dopo la recente sconfitta con la Roma, giocano un’ottima partita davanti ad una altrettanto ottima Lazio e chiudono i conti già nel primo tempo con i gol di Dani Alves, di nuovo il migliore in campo, e Bonucci. Prima e dopo i due gol, una bella partita, combattuta, con molte occasioni su entrambi i fronti, con un palo iniziale colpito dal laziale Keita e belle parate di entrambi i portieri. Il tutto al cospetto di uno Stadio Olimpico stracolmo di gente, di colori e di entusiasmo, con una scenografia davvero molto molto bella. La Lazio, nonostante una bella partita, alla fine paga cara la differenza tecnica, amplificata dagli sfortunati infortuni dell’ultima settimana, e la soprattutto fame dei bianconeri, sempre più cannibali quando il risultato conta davvero.

La strada verso il Triplete è davvero cominciata!

FINALE TIM CUP 2016-2017: JUVENTUS VS LAZIO
Giorgio Chiellini alza la Coppa Italia                                (Foto by Salvatore Fornelli – Activa Foto)

 

ISLAM: IN PIEMONTE UNA NUOVA LEGGE PER IL CENSIMENTO DELLE MOSCHEE E CREAZIONE DELL’ALBO DEGLI IMAM

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Giro di vite del Piemonte sui centri culturali islamici. Il Movimento nazionale per la sovranità ha presentato una proposta di legge di regolamentazione dei centri culturali islamici che per la prima volta introduce il referendum comunali sugli edifici di culto e li sottopone ai vincoli introdotti dalla legge regionale n. 7 del 1989, sui luoghi di culto. Verranno introdotti anche un registro delle moschee presenti in Piemonte ed un albo regionale degli Imam .

 

“Il progetto di legge in esame intende regolamentare le attività pertinenti alle pratiche religiose delle comunità musulmane in maniera conforme all’ordinamento italiano, regolamentando edificazione, ristrutturazione, cambio di destinazione d’uso dei luoghi di culto islamici, sia il censimento degli imam” si legge nel testo della relazione della proposta di legge, presentata in conferenza stampa da Gian Luca Vignale, primo firmatario e da Marco Botta, coordinatore regionale del MNS.

 

Oggi la proposta di legge inizia l’iter di discussione in II Commissione consiliare.

 

Le nuove regole valgono per i centri culturali nati dopo l’entrata in vigore delle norme, mentre per quelli esistenti già prima, la possibilità di svolgere attività legate al culto è vincolata all’adeguamento a quanto previsto dalla PdL n. 211 entro 180 giorni dall’approvazione.

 

La concessione per la costruzione di nuovi edifici di culto per le confessioni che non hanno sottoscritto un’intesa con lo Stato, verrà concessa dalla Regione Piemonte previa consultazione da parte della popolazione del comune interessato.

 

Viene previsto anche un registro regionale delle moschee e degli Imam. Ciascun Imam dovrà essere noto alla Regione, indicando anche eventuali finanziatori italiani o esteri.

Tra i requisiti indispensabili per provvedere all’iscrizione, vi sono la residenza legale in Italia per almeno cinque anni, la maggiore età, il non aver riportato condanne penali, nonché la conoscenza e la condivisione dei principi ispiratori del processo di integrazione della comunità degli immigrati di fede islamica nella comunità nazionale italiana. L’iscrizione viene revocata in caso di condanne penale o se il comportamento dell’imam pregiudica l’ordine o la sicurezza pubblica.

 

I Comuni avranno la possibilità di vigilare sullo svolgimento delle attività compiute all’interno della moschea.

 

“Questa proposta di legge – spiega Gian Luca Vignale, capogruppo in Regione Piemonte del Movimento Nazionale per la Sovranità – risponde alla duplice esigenza di garantire contemporaneamente la trasparenza e la sicurezza di tutti i luoghi di culto, dando ai Comuni regole certe su centri culturali che spesso sono vere e proprie moschee senza alcuna regolamentazione, né sicurezza per i fedeli”.

 

“ Le ultime notizie – conclude Marco Botta, coordinatore regionale del MNS – su infiltrazioni terroristiche nei luoghi di culto o su attività di fiancheggiamento creano insicurezza e paure. Per riportare il dialogo e rassicurare i cittadini servono norme certe. D’altronde con questa norma non facciamo altro che applicare anche alla fede islamica paletti e regole certe che hanno tutti gli altri istituti di culto presenti in Italia e far emergere dall’anonimato decine di luoghi di preghiera”.