Di Patrizia Polliotto*
Riguardo all’home banking, molti si chiedono se l’invio di una semplice e-mail. O della documentazione contrattuale via e-mail sia sufficiente a garantire l’esigenza di informazione corretta di correntisti e consumatori. Le piattaforme di online banking hanno prodotto nei rapporti con la clientela una progressiva dematerializzazione delle comunicazioni periodiche, nonché della documentazione contrattuale relativa ai servizi forniti. Ecco, dunque, il quesito più importante posto in incipit di rubrica. Sul tema è intervenuta la Corte di Giustizia dell’Unione europea con la sentenza del 25 gennaio 2017 nella causa C-375/15 (BAWAG), specificando grazie a quali modalità, secondo quanto previsto dalla direttiva sui servizi di pagamento nel mercato interno (Direttiva 2007/64/CE), un fornitore di servizi di pagamento può comunicare ai consumatori le condizioni contrattuali del servizio prestato e le eventuali modifiche alle stesse. Riguardo a ciò, la Corte europea ha stabilito che, alla presenza di determinate condizioni, una email può rappresentare il “supporto durevole” mediante il quale far pervenire le informazioni contrattuali ai consumatori. A tal proposito, le condizioni da soddisfare sono due: la piattaforma deve consentire all’utente di memorizzare le informazioni a lui personalmente dirette in modo da potervi accedere e riprodurle in maniera identica, per un periodo di congrua durata, senza possibilità di alcuna modifica unilaterale del loro contenuto da parte del prestatore o da parte di altro professionista. La seconda condizione, invece, punta l’accento sul fatto che, se l’utente di servizi di pagamento è costretto a consultare la piattaforma per poter avere le informazioni di specie, la trasmissione di tali informazioni deve necessariamente prevedere un comportamento attivo da parte del prestatore di servizi di pagamento, finalizzato a far sapere all’utente che sulla piattaforma sono disponibili le informazioni a esso riservate.
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* Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori
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