Un modo per onorare Carla sarebbe quello di dar attuazione ad una delibera del Comune di Torino, sindaco Fassino, che prevedeva una lapide in ricordo di Aldo Viglione sull’edificio del Consiglio Regionale, prima che ci sia qualcuno a palazzo civico che revochi anche quella delibera rimasta senza risposta
Di Pier Franco Quaglieni
I funerali di Carla Spagnuolo hanno dimostrato l’affetto di tanta gente per la donna straordinaria che era stata presidente del Consiglio Regionale del Piemonte. Per una volta ha vinto la Politica con la p maiuscola nei confronti dell’antipolitica, come ha detto bene, in un sentito discorso Enzo Ghigo. Oggi la politica viene sottovaluta, non riconosciuta per il valore che invece ha per la comunità .Cosi ,in fondo, viene colpita la stessa coscienza civile dei cittadini, lasciando spazio alla protesta rozza e urlante della piazza che si rivela inconcludente. Carla Spagnuolo rappresentava una politica innervata di cultura, quella appresa alla gloriosa Facoltà di Giurisprudenza torinese, alla scuola di maestri come Allara, Grosso ,Conso. Una cultura giuridica che l’ha preparata ai compiti di pubblico funzionario prima e di pubblico amministratore poi.
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Gli interventi di Ghigo, Cota, Cattaneo hanno ribadito il calibro politico e umano di Carla Spagnuolo I garofani rossi che ricoprivano la sua bara rappresentavano la tradizione socialista a cui Carla si è formata, alla scuola di Aldo Viglione. La presenza di Giuseppe La Ganga stava a testimoniare quella fedeltà, mai venuta meno in lei, come in tanti socialisti che ,di fronte alla drammatica fine del PSI ,hanno fatto scelte diverse, rimanendo se’ stessi. Coerente con l’antipolitica, ma incoerente con lo stile istituzionale , l’assenza totale del Comune di Torino che non ha inviato neppure il Gonfalone della città e non si è fatto rappresentare da nessuno. Ben diverso l’atteggiamento della Regione Piemonte e del Consiglio regionale con il Gonfalone abbrunato e i vicepresidenti Reschigna e Boeti. E’ inutile evidenziarlo ulteriormente , ai pentastellati manca totalmente il senso delle istituzioni.
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Tanti torinesi che sono saliti in un pomeriggio di pioggia battente sulla collina astigiana di Villa San Secondo, ne hanno trovato conferma anche nei funerali di Carla assessore al Comune di Torino per due mandati. A Lei la città non ha riservato neppure un pensiero, segno della barbarie politica a cui si è arrivati. Un modo per onorare Carla sarebbe quello di dar attuazione ad una delibera del Comune di Torino, sindaco Fassino, che prevedeva una lapide in ricordo di Aldo Viglione sull’edificio del Consiglio Regionale, prima che ci sia qualcuno a palazzo civico che revochi anche quella delibera rimasta senza risposta. Onorare Carla significa anche onorare il suo maestro di politica e di moralità civile Aldo Viglione .Era una cosa a cui Carla Spagnuolo teneva moltissimo.
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