Dicembre 2016- Pagina 31

Agenzie di viaggio e Web: prove di convivenza

E’ colpa del web? Sta davvero portando le agenzie di viaggio sulla via dell’estinzione?

 

Di Paolo Pietro Biancone*

 

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Quando nelle nostre aule studiamo le aziende, nelle prime lezioni parliamo di azienda e la definiamo un sistema sociale, perché di persone, dinamico, perché in continuo mutamento, aperto, perché influenzabile dal mercato e influente sul mercato. E di esempi per approfondire il concetto ne troviamo sempre molti, in tutti i settori di attività. In questo periodo, un esempio di grande attualità sono le agenzie del turismo e dei viaggi. Partendo dai dati, non possiamo che constatare quanto i numeri ci parlano di cambiamento radicale in atto: 4 anni fa le agenzie di viaggio in Italia erano circa 12.000 e oggi sono 8.500. In altre parole dal 2011 ad oggi, sono sparite 3.500 agenzie, quasi un terzo del totale. E non è ancora finita: si stima che con questo giro di affari, finiranno per rimanerne non più di 6.500. Per il momento le agenzie rimaste in piedi hanno già decimato il personale: sono rimasti solo gli imprenditori, non ci sono più dipendenti. Al loro posto ci sono partite IVA o contratti di collaborazione e i compensi sono spesso legati alle vendite un po’ come gli agenti immobiliari.In molti attribuiscono la colpa agli attentati, che nel tempo si sono succeduti, a partire dal 2001, anno del crollo del torri gemelle, ma non è così. Il settore è condizionato da un mercato che chiede innovazioni.

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E’ colpa del web? Il web sta davvero portando le agenzie di viaggio sulla via dell’estinzione? Non secondo Gianni Rebecchi, il presidente di Assoviaggi, la sigla di Confesercenti che rappresenta appunto le agenzie di viaggio. Rebecchi sostanzialmente conferma che in tanti, in questi anni difficili, hanno dovuto chiudere i battenti. Ma dice: «Oggi come oggi, web e agenzie hanno gli stessi prezzi, anzi in alcuni casi le agenzie riescono anche a fare meglio. In più chi si rivolge a noi

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ha diritto ad essere assistito durante e dopo il viaggio, in caso di problemi. Un vantaggio non da poco». Resta il fatto che il business online, a differenza delle tradizionali agenzie di viaggio, continua ad avere la meglio. Secondo l’Osservatorio sull’Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, il cosiddetto turismo digitale nel 2015 dovrebbe essere arrivato a valere un totale di circa 9,5 miliardi di euro. Gli acquisti online varrebbero già un quinto del totale. Non solo: gli acquisti online, sempre secondo le stime dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, aumentano dell’11% nel 2015 (rispetto al 2014); e 9% nel 2014 (rispetto al 2013); mentre l’intero settore turismo andrebbe più lentamente, facendo registrare una crescita di qualche punto percentuale (+ 3% nel 2015 rispetto al 2014). Questi numeri riguardano tanto la spesa degli italiani per viaggiare in Italia e all’estero, quanto quella degli stranieri per venire nel nostro Paese. On line si acquistano soprattutto trasporti (72%), ma anche soggiorni in hotel e altre strutture ricettive (16%) e pacchetti viaggio completi (12%). Nella stragrande maggioranza dei casi (78%) i viaggiatori comprano direttamente alla fonte (compagnie aeree o alberghi), mentre solo in un caso su cinque (22%) preferiscono affidarsi alla mediazione di una agenzia online o di un qualche aggregatore (tipo Kayak per i viaggi aerei).

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E le tendenze per il futuro sono due: i viaggiatori useranno sempre di più smartphone e tablet per comprare durante il viaggio, scegliendo la meta successiva o il ristorante dove andare a mangiare. Secondo: gli operatori del settore, che già usano abbondantemente le nuove tecnologie, cercheranno di seguire sempre di più il viaggiatore nell’esperienza post viaggio. Sarà competitivo e attraente chi coinvolgerà il viaggiatore prima, durante e dopo il viaggio. E lo strumento più indicato è lo smartphone. Il vantaggio competitivo è nell’anticipare i tempi e nello stimolare il mercato a nuove tendenze. La sfida non è sul prezzo, ma sulla qualità del viaggio: il prezzo e qualità su misura sono la chiave di volta, senza dimenticare la tecnologia. Il web e gli smartphone come opportunità e non come nemici. Questo è adattarsi al cambiamento.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale e presidente del corso di studi in Professioni Contabili

Fuori dall’Osservatorio Torino-Lione. Bagarre per la solidarietà ai no Tav arrestati

tav 333Come aveva anticipato la sindaca Chiara Appendino, il Consiglio comunale di Torino ha approvato (con 26 voti favorevoli e 6 contrari) la mozione che fa uscire Torino dall’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione.Polemiche da parte dell’opposizione e applausi in aula dalla maggioranza pentastellata.  Intanto  a Palazzo civico un presidio di No Tav, alcuni dei quali provenienti dalla Francia, urlava “sarà dura”, lo slogan del movimento che si oppone all’Alta Velocità (vedi video sulla pagina Facebook de IL TORINESE). Nel corso della discussione  la consigliera di M5S Carlotta Tevere ha espresso solidarietà ai 38 No Tav condannati nel maxi processo per gli scontri del 2011.  Dai banchhi della minoranza le urla “Vergogna”. Per il caos in Sala Rossa  il presidente Fabio Versaci ha dovuto sospendere la seduta e  richiamare i consiglieri al rispetto del regolamento . La sindaca Appendino ha detto che la decisione di uscire dall’organismo tecnico la rende orgogliosa. Anche se si tratta di una scelta puramente simbolica.

(Foto: archivio il Torinese)

Le Settimane della Sicurezza

lavoroE’ stato presentato nel grattacielo di piazza Castello a Torino il programma dell’edizione 2016 delle Settimane della Sicurezza. Sono molte le iniziative che si svolgeranno sino al 18 dicembre: oltre alla commemorazione del 6 dicembre al Cimitero Monumentale di Torino (ore 11.30 con il sindaco Chiara Appendino e l’assessore Marco Giusta) c’è il tradizionale Trofeo di calcio “Sicurezza e Lavoro”(sabato 10 dicembre, dalle 14 alle 17), con l’esposizione della mostra “L’Italia che muore al lavoro” (dal 10 al 18 dicembre), gli incontri di calcio a 7 con quattro squadre (rappresentanti delle Istituzioni; amici e familiari vittime ThyssenKrupp; Vigili del Fuoco; Sicurezza e Lavoro e Cit Turin) e gli incontri di calcio a 5 con squadre di dieci istituti scolastici torinesi, già sensibilizzati sul tema della salute e sicurezza sul lavoro e a scuola (Cavour, Passoni, Alfieri, Galileo Ferraris, Pininfarina, Grassi, Copernico, Volta, Levi, Cattaneo).Di particolare importanza sono il convegno “Stress e burn out nelle professioni dell’emergenza: il lavoro in Polizia e nel soccorso pubblico”, con relatori di livello nazionale (mercoledì 14 dicembre alle 8.30 alla Camera del Lavoro di Torino), e la presentazione di una proposta di legge per l’insegnamento della sicurezza sul lavoro a scuola (venerdì 16 dicembre alle 11 al Collegio Artigianelli di Torino), in collaborazione con Apidge – Associazione Professionale Insegnanti Scienze Giuridiche ed Economiche. Per entrambi gli eventi l’ingresso è libero. Sono inoltre previste iniziative per promuovere il lavoro manuale e l’artigianato, sia quello digitale (con gli “Open Lab” al FabLab Pavone di Sicurezza e Lavoro, in via Bellezia 19 a Torino) che tradizionale d’eccellenza (con le “Botteghe aperte”, in collaborazione con Artes aps). Continuano gli incontri gratuiti nelle scuole e nei centri di formazione professionale di Torino e provincia, nell’ambito del progetto “A scuola di sicurezza – Io non rischio”, promosso in collaborazione con il Ce.Se.Di. – Centro Servizio Didattici della Città Metropolitana di Torino. Per aderire con il proprio istituto: contatti@sicurezzaelavoro.org Alla conferenza stampa, oltre a rappresentanti di Istituzioni (i deputatii Antonio Boccuzzi e Umberto d’Ottavio; per la Città di Torino il vicepresidente del Consiglio Comunale Enzo Lavolta e la presidente della Commissione Legalità Carlotta Tevere), Vigili del Fuoco (Gerardo Ferito), Camera del Lavoro (Rocco Pellegrino), enti e associazioni (Pino Morese, Cinzia Caggiano e Jasch Ninni), al coordinatore di Apidge Piemonte, Manuela Martino, sono intervenuti i familiari delle sette vittime del rogo alla ThyssenKrupp che, nel ribadire l’importanza e la partecipazione collettiva alle Settimane della Sicurezza, hanno chiesto alle Istituzioni di costruire al Cimitero Monumentale di Torino una Cappella per i propri cari, come promesso dall’Amministrazione comunale, e di attivare iniziative per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e a scuola con i fondi che Città di Torino, Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte hanno recuperato costituendosi parte civile nel processo ThyssenKrupp. Le Settimane della Sicurezza sono organizzate da Sicurezza e Lavoro in occasione dell’anniversario della tragedia alla ThyssenKrupp di Torino (6 dicembre 2007), in cui morirono sette operai (Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola), per sensibilizzare e coinvolgere attivamente giovani, studenti, sportivi, enti pubblici e privati, amministratori, imprenditori e lavoratori sui temi di salute, sicurezza e diritti sul lavoro e a scuola e della prevenzione dei rischi.

Massimo Iaretti

 

Chieri, il Comune illustra il bilancio

chieri-arco_di_piazza_umberto_iIl sindaco di Chieri, Claudio Martano e gli amministratori comunali incontrano martedì 6 dicembre, alle ore 20.45 in Sala Conceria i cittadini. Occasione dell’incontro sarà l’illustrazione del bilancio 2017, la cui approvazione costituisce un momento fondamentale per la macchina comunale. L’incontro darà la possibilità, per i cittadini, di essere informati, ascoltare e partecipare all’importante documento e scoprire da dove provengono le risorse economiche e come verranno spese.

Massimo Iaretti

 

Presidio GTT in piazza Castello per turni di lavoro e carenza di personale

TRAM GMADREDomani, mercoledì 7 dicembre, si tiene un presidio dei lavoratori Gtt in piazza Castello, dalle ore 10. Tra loro anche diversi autisti in graduatoria in attesa di assunzione. La manifestazione si svolgerà sotto la sede della Regione. I lavoratori scendono in piazza per i turni di lavoro sfiancanti, turni di servizio che richiedono molto  lavoro straordinario per i guidatori. Un impegno che talvolta raggiunge le dieci ore di guida e che rischia di mettere a repentaglio la sicurezza con l’aumento di casi di assenteismo per malattia. I lavoratori vogliono portare all’attenzione delle istituzioni le difficoltà che riguardano la loro attività,  determinate dalla carenza del personale di esercizio, e chiedono di sbloccare con urgenza la situazione degli operatori di esercizio con requisiti già individuati e in graduatoria, pianificando un percorso strutturale con una politica che garantisca i necessari interventi in previsione del massiccio turnover degli operatori di esercizio Gtt. Il presidio di lavoratori sarà l’occasione per chiedere alla Regione Piemonte l’autorizzazione in deroga per procedere all’assunzione del personale in graduatoria, al fine di garantire anche un niglior servizio agli utenti.

Volontari, tutte le facce di una missione: pura, fragile e preziosa

consiglio lascarisPuro, fragile e prezioso come un diamante. È la metafora che, nella Giornata internazionale del Volontariato, ha fatto da sfondo al convegno “Le sfaccettature del volontariato”, svoltosi lunedì 5 dicembre a Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea legislativa piemontese.L’evento è stato organizzato dal Consiglio regionale del volontariato in collaborazione con il Comitato volontariato 4.0 e il Centro servizi per il volontariato di Torino. “Oggi è più che mai necessario che le istituzioni sostengano il volontariato – ha sottolineato la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino portando il saluto dell’Assemblea – perché è sempre più colonna portante della società italiana e della democrazia”. “È fondamentale – ha ribadito più volte il vicepresidente del Consiglio regionale del volontariato Claudio Eba -chetratto fondamentale e irrinunciabile del volontariato rimanga la gratuità. Diversamente, rischierebbe di snaturarsi”. “Se il volontariato vuole continuare a essere un’esperienza ricca e arricchente – gli ha fatto eco Maria Paola Tripoli del Comitato volontariato 4.0 – non deve avere prezzo. Ne sono convinti gli oltre 6,63 milioni di volontari italiani, pari a un cittadino su otto e al 12% della popolazione”. Pierantonio Minelli di Telefono Amico ha evidenziato che una delle principali caratteristiche del volontariato è “la capacità di andare contro corrente perché interviene làcon reg lascaris dove gli altri sono tentanti di chiudere gli occhi, fa emergere realtà e problemi che sarebbe comodo ignorare e sa coniugare passione civile e solidarietà”.Franco Bagnarol del Movimento di volontariato italiano (Movi) ha ripercorso la biografia e la filosofia del fondatore Luciano Tavazza, secondo cui “educare alla corresponsabilità, a un’etica alta, alla solidarietà, gratuità e al dono è una scelta politica d’impegno nel cambiamento di ciò che può e deve essere cambiato”. Silvio Magliano del Centro servizi per il volontariato di Torino ha sottolineato, da una parte, il ruolo fondamentale dei Centri servizi per la sopravvivenza delle associazioni di medie e piccole dimensioni e, dall’altra, la riluttanza delle associazioni a farsi rappresentare. L’assessore regionali alle Politiche sociali Augusto Ferrari, presidente del Consiglio regionale del volontariato, ha concluso i lavori ricordando “l’importanza del volontariato per creare connessioni e occasioni di cooperazione per le politiche d’inclusione” ed esortando “a vigilare, a livello nazionale, affinché la nuova legge non concorra a disperdere l’anima più autentica del volontariato e le sue esperienze più virtuose e a riuscire, a livello regionale, a rendere sempre più fecondo il ruolo attivo del volontariato nella programmazione delle politiche sociali”.

www.cr.piemonte.it

(foto: il Torinese)

 

 

DOPO IL REFERENDUM. LEGA:”DIRITTO DI VOTO ALLE PROVINCE”. PD: “RENZI RESTI SEGRETARIO”

QUI LEGA NORD

molinari-nuovaReferendum Costituzionale, il giorno dopo. Molinari “Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte”. E aggiunge: “Si restituisca il diritto di voto per le Province. Il centralismo ha fallito”. All’indomani del Referendum Costituzionale, che ha visto una schiacciante vittoria del fronte del ‘no’, è tempo di ringraziamenti e bilanci. “Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti commenta Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Nord Piemont – Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese”.La gioia, però, lascia spazio anche alle proposte per il domani e Molinari avanza una proposta concreta. “La consultazione ha visto la maggioranza schiacciante dei cittadini votare contro ad una riforma pesantemente centralista. La prima cosa da fare è riconsegnare ai cittadini il diritto di voto per le Province, dal momento che il progetto Renzi-Delrio-Boschi è stato respinto dal Popolo sovrano. Gli italiani si sono espressi e hanno dimostrato quanto stia loro a cuore la possibilità di decidere del proprio futuro: è ora di prenderne atto e di restituirci ciò che ci spetta di diritto”.

QUI PD

Davide-GariglioREFERENDUM; GARIGLIO (PD): RENZI RIMANGA SEGRETARIO, NON SI RIPETANO ESPERIENZE DI GOVERNI TECNICI  

“Credo che Renzi debba rimanere a guidare il PD, garantendo la continuità della nostra proposta riformatrice: dopo questa esperienza di Governo, non possiamo tornare alla vecchia politica, alle trattative infinite, alle coalizioni litigiose”. Lo dichiara il segretario regionale del Piemonte del PD, Davide Gariglio, commentando l’esito del voto sul referendum costituzionale di ieri. “Dobbiamo rafforzare il partito – prosegue Gariglio –  dedicare tempo alla sua riorganizzazione sul territorio, aprirne le porte a tutti coloro che si sono impegnati nei comitati per il SI, fare un congresso che si esprima sulla linea delle riforme da perseguire. Dobbiamo assicurarci che nel futuro – sottolinea -, salva la libertà di coscienza dei singoli, non sia più possibile che chi sta dentro il partito si allei con i peggiori avversari esterni per far cadere il proprio leader. Poiché siamo la forza di maggioranza relativa nei due rami del Parlamento – rimarca – abbiamo l’onere di garantire che venga approvato la legge di stabilità e che proseguano gli interventi a favore delle popolazioni colpite dai terremoti e dall’alluvione. Il prima possibile si torni però a dare voce agli elettori, che si devono esprimere per indicare chi debba guidare questo Paese nei prossimi cinque anni. Non si ripetano esperienze di anni di governi tecnici o di grandi coalizioni – conclude Gariglio – siano gli italiani a stabilire il loro destino”.

 

Dopo – Renzi, Chiamparino rassicura: “non ci sono problemi per i fondi alle zone alluvionate”

po111Le dimissioni di Matteo Renzi dalla carica di premier dopo l’esito del referendum preoccupa per i progetti avviati in Piemonte, (come il Patto per Torino)  che potrebbero rischiare di arenarsi. Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, rassicura almeno per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità naturale, che il Piemonte vuole indirizzare al governo per i danni causati da maltempo dei giorni scorsi, “fa parte del disbrigo degli affari correnti, quindi non viene messa in discussione dalle vicende del governo” precisa il governatore  su Facebook  e aggiunge: “I tempi di approvazione dipendono solo dalla ricognizione dei danni che i nostri tecnici assieme alla protezione civile stanno ultimando in questi giorni e che dovrà essere allegata alla dichiarazione stessa durante la prima riunione utile del Consiglio dei Ministri”.

Nuova moda: rubare le 500 Enjoy e vantarsi sui social

car sharing33Rubavano  le auto Enjoy per farsi belli sui social network. Tre ragazzini  arrestati, due di 19 anni e uno di 20 anni, e cinque minorenni denunciati, tra i 15 e i 17 anni lo hanno confessato ai carabinieri. Pare sia una nuova e poco raccomandabile tendenza negli ambienti giovanili, il cui più recente episodio risale a due giorni fa in corso Traiano a Torino, dove alcuni ragazzi sono stati fermati a bordo di una  500 Enjoy rubata, a bordo della quale i carabinieri hanno sequestrato attrezzi da scasso e due pistole che sparano biglie di acciaio.

 

(foto: il Torinese)

Un libro malandrino: “Una panca per due omicidi perfetti”

“Una panca per due omicidi perfetti” di Eleonora Calvi (Guida editori, euro 18, disponibile anche sul web)  narra della storia della morte del  padre  dell’autrice, nel 1985. Allora il pubblico si divise  tra innocentisti e  colpevolisti, come sempre accade quando i contorni di una grave vicenda non  sono chiari. Alfredo Calvi fu un imprenditore di successo, importò nel dopoguerra i primi entrobordo, le prime Jeep americane, il kevlar (materiale isolante multifunzionale). Fu il primo a metter su strada in Svizzera un’auto elettrica.  Nato da una famiglia ricchissima di Milano già nella prima guerra, si ritrovò povero.

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calvi“Mio nonno spiega Eleonora calvi –  ricostruì il patrimonio ma nella seconda guerra, a seguito dei bombardamenti su Milano, persero nuovamente tutto. Fu mio padre, che aveva avuto occasione di studiare diplomandosi, a ricostruire una ‘fortuna’. Memore del passato, cercò di dislocare le sue attività in più Stati. Da ciò ebbe modo di frequentare ambienti diversi. Rilevante fu la conoscenza di lingue straniere, delle leggi diverse ma in primo luogo, l’istinto del buon venditore. E già nel dopoguerra, quando non esistevano grandi Società di ricerca di mercato, egli da solo intuiva le potenzialità future dei suoi investimenti. Non da ultimo una corretta visione politica complessiva, lo aiutò nel suo successo. Quello che comunemente si suole affermare come ‘un precursore dei tempi’. Uomo schivo, amava tutto ciò che viene definito ‘ bello’ sempre mantenendo una misura adeguata nel gustarsi i benefit che il suo status sociale gli consentiva. Era affascinato nell’evoluzione dei motori e i suoi pochi amici prediletti, erano del settore in America.  Aveva una curiosità spasmodica per ciò che sarebbe accaduto dopo il 2000 nei confronti della tecnologia. Seppur appartenesse a una famiglia molto longeva (sua sorella morì a 102 anni) e fosse già anziano benché agile e sportivo, non ebbe modo di soddisfare quel desiderio dato che fu barbaramente assassinato per danaro. Non gli fu mai resa Giustizia”.

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“Dopo molti anni dallo sconvolgente omicidio di mio padre – aggiunge Eleonora – fatto che allora fu oggetto di acceso dibattito sui media internazionali – vengo a scoprire una realtà completamente diversa a seguito di una frase proferita al telefono da parte di mia sorella nel 2007 e da un articolo pubblicato al tempo da La Stampa di Torino”. Lungo il percorso per scoprire la verità e la realtà giuridica tristemente poco soddisfacente. Nel 2015 suscita  la mia curiosità un omicidio – molto simile a quello di mio padre- di un avvocato di Milano: l’avvocato Cosima Corinna Schutterle. Dopo indagini, ne  scopro il nesso”. Un libro avvincente, di cui non sveliamo i misteri, e la cui trama si dipana  tra luoghi prestigiosi del bel mondo internazionale. Da St. Moritz, a  Montecarlo, al Liechtestein. Sullo sfondo delle vicende la giustizia divisa  tra la verità e la necessità di una Sentenza, l’interesse di Stato. Il lettore  viene coinvolto nell’analisi di ogni singola prova, senza mai aver la  sensazione di arrivare a una conclusione certa.

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Così, dopo il primo omicidio,  anche il calvi-25secondo, assi simile, conferma ai lettore la sensazione che gli  accordi internazionali, seppur sottoscritti, non vengano rispettati nell’ interesse nazionalistico degli Stati che appartengono all’Unione europea.  Conclude l’autrice: “Se un omicidio imperfetto diviene perfetto, c’e’  certamente qualche cosa da cambiare  dato che e’ sul sangue dei morti  dell’ultima guerra mondiale che e’ stata firmata una Carta sulla quale e’ nata  l’Unione europea…o almeno cosi’ e’ in apparenza. Il mio racconto quindi non  e’ una critica ai Magistrati che han fatto parte di questi eventi ma una  critica a Leggi che mancano. Cosi’ tanto lontano siamo andati dal ricordo di  quell’originario sangue versato che noi cittadini europei occupandoci del  nostro orticello, abbiamo perso di vista l’importanza di migliorare la Legge  per la vita e la pace. Spero tanto che la nostra tanto desiderata Unione  Europea non cada dalla base di marmo candida che la sorregge: la difesa della  vita umana.”  Un libro tutto da leggere, che lascerà anche un po’ di amaro in  bocca. Senza mai però tralasciare ironia, umorismo e fiducia in un futuro migliore.