“Questo lavoro apre una finestra, dal 1400 ai giorni nostri, sulla storia delle comunità ebraiche in Piemonte che parte da Abramo e Amedeo Foa fondatori a Savigliano della prima di queste comunità. Una storia che passa attraverso lo Statuto Albertino e la follia della shoah.”
Con queste parole si è espresso il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti – con delega al Comitato Resistenza e Costituzione che ha promosso la pubblicazione con la Comunità ebraica e l’Amicizia ebraico-cristiana di Torino – aprendo il 15 dicembre, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, la presentazione del volume “Gli ebrei in Piemonte”, lezioni di Alberto Cavaglion.
Il vicepresidente ha poi ricordato che il recente conferimento della medaglia d’oro al merito civile alla Regione Piemonte deriva anche dalle “gesta compiute dalla popolazione piemontese, durante la Guerra di Liberazione, per proteggere gli ebrei dalla furia nazifascista”.
Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, riallacciandosi a quanto affermato dal vicepresidente Boeti, ha evocato la figura del partigiano piemontese ebraico, Emanuele Artom, ed ha parlato dell’opera di Cavaglion come “di un volume agile per scopi didattici e divulgativi, necessario per ricordare che la presenza ebraica non è limitata solo alle tragiche vicende della Seconda guerra mondiale”.
Maria Chiambretto, vicepresidente Amicizia ebraico-cristiana Torino, ha colto l’occasione per ricordare Paolo Debenedetti, recentemente scomparso e che aveva sempre incoraggiato questa pubblicazione mentre, Chiara Pilocane, docente di Lingua e letteratura ebraica presso l’Università di Torino, prendendo l’abbrivio dalle affermazioni di Disegni, ha evidenziato “l’abilità letteraria di Alberto Cavaglion, veramente fuori dal comune, dove la capacità nel raccontare e spiegare si sposa con il rigore scientifico, conferendo al libro quella chiarezza espositiva che ne permette la fruibilità anche da parte dei non addetti ai lavori”.
L’opera più che avere una pretesa di completezza è destinata a fornire uno spaccato di mezzo millennio di presenza ebraica in Piemonte, raccogliendo una serie di conferenze e lezioni tenute da Cavaglion all’inizio degli anni 2000, pubblicate in una prima edizione semplificata, adesso rivista dallo stesso autore. “per raccontare la continuità di mezzo millennio di presenza nella nostra regione che ha anche vantato personalità di grande valore e un intrecciarsi di storie ed aneddoti unici”, come affermato dallo stesso autore.
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Foto: il Torinese
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