Al Valentino confronto su Po e collina

Po alberi imbrunireDal 2012 ad oggi la Biennale Creare Paesaggi si unisce con “PaesaggioZero”, iniziativa dell’Ente di Gestione del Parco regionale del Po e Collina Torinese. I due enti collaborano nella cornice di un protocollo a cui partecipa anche Regione Piemonte attraverso il suo Assessorato all’Urbanistica. Dal 13 al 16 ottobre 2016 la Biennale Creare Paesaggi & PaesaggioZero organizzano varie attività con ospiti internazionali. Come Soggetto co-organizzatore Il Parco del Po e Collina Torinese propone per quest’edizione il Convegno “The Biosphere City: Case History dell’Urban Mab CollinaPo”: giovedì 13 ottobre (ore 15-18) presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino, Facoltà di Architettura di Torino, con interventi su case history e buone pratiche della Riserva di Biosfera Mab UNESCO CollinaPo. Il seminario è aperto a tutti, l’ingresso libero sino ad esaurimento posti. Tra i relatori del Convegno: l’architetto Diego Martino del Ministero dell’Ambiente, il geografo svizzero Claude Raffestin, il docente e teorico di design sistemico Luigi Bistagnino, Marco Devecchi dell’ Osservatorio del Paesaggio del Piemonte, Barbara Biale, Assessore all’Ambiente e Attività Economiche del Comune di Sanremo,   EugenioPO COLLINA Gambetta, Sindaco del Comune di Orbassano, Paolo Cugini, Sindaco del Comune di Gassino, Beppe Valesio, Vice-Sindaco Comune di Brusasco, Piero Robiola, Ufficio Tecnico Pianificazione territoriale del Comune di Carmagnola, il Presidente della Fondazione per l’architettura di Torino Giorgio Giani e Valter Giuliano, Presidente Ente di Gestione del Parco regionale del Po Torinese. Le conclusioni sono affidate a Enzo Lavolta Vice Presidente vicario del Consiglio Comunale di Torino. Modera l’incontro Ippolito Ostellino, Direttore del Parco regionale del Po e Collina Torinese e Responsabile Riserva Mab UNESCO CollinaPo. Tra i temi trattati: la progettazione di un parco in base alle richieste dalla committenza o alle esigenze funzionali, il parco pubblico come strumento sia di rinnovamento ambientale, urbano e sociale, l’area verde pubblica come garante delle funzioni ambientali e ricreative, la pianificazione e progettazione del verde come “sistema” insieme alle infrastrutture verdi, reti verdi-blu, greenways, parchi lineari e altro ancora.

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

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