Ogni arte è contemporanea, ovvero come si può cancellare il tempo

rama-iso-del-ponte“Negli anni la manifestazione è cresciuta in maniera esponenziale sia dal punto di vista qualitativo che numerico confermandosi come una fiera dalle presenze internazionalmente prestigiose”. Sono soddisfatte Stefania Poddighe e Ginevra Pucci che hanno ieri presentato nella sede prestigiosa di Palazzo Bricherasio, sede oggi di Banca Patrimoni Sella – è la banca del Gruppo Banca Sella specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionallongari-isoe -per il terzo anno consecutivo sponsor della manifestazione, la loro creatura ovvero “Flashback” felicemente giunto alla sua quarta edizione e saggiamente fissato a quel marchio di fabbrica che suona “all art is contemporary” desideroso di scavalcare le regole del tempo. Un momento ormai consolidato di mercato come pure un’occasione di riflessione culturale che sfocia quest’anno in un “nuovo sincretismo”, ovvero “l’incontro tra culture ed epoche diverse, che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei che si verificano soprattutto in seguito a grandi migrazioni di popoli”. Una nuova contemporaneità offerta anche al pubblico dei più piccoli, un crescente panorama che vedrà unirsi alle esposizioni nuove indagini sulla tradizione e le evoluzioni della musica folk come interessanti talks, a cura aleandri-isodegli stessi artisti, quali “Quando la cultura cambia la vita” o le differenti visioni di “Arte, etica e morale” o “Arte e religione”, sino a giungere allo special project “Opera Viva Barriera di Milano”, a cura di Christian Caliandro, punto di incontro la rotonda di piazza Bottesini, un percorso artistico per sei artisti confrontatisi su un cartellone di 6 metri per 3 nel quartiere più multietnico torinese, luogo di contaminazioni e linguaggi differenti, percorso che avrà il suo punto finale nel lavoro di Alessandro Bulgini.

E’ cresciuto il numero delle gallerie che dal 3 al 6 novembre esporranno al PalaIsozaki, 43 gallerie presenti (14 nuovi nomi vanno ad aggiungersi all’edizione dello scorso anno) in rappresentanza non soltanto italiana ma provenienti pure da Ginevra e Londra, da New York e St Moritz. Tra le curiosità che affascineranno il visitatore, la Galleria Aleandri di Roma presenterà una “Madonna con il bambino in gloria tra i santi Rocco e Sebastiano”, tela commissionata al Guercino dal conte Antonio Maria Sartori e donata all’oratorio di Nonantola come ex voto per essere scampato alla peste del 1630, opera prima vittima di un non eccellente restauro e poi andata dispersa, quindi ritrovata a Spoleto dallo storico dell’arte Bruno Toscano. La veronese Galleria dello Scudozabert-iso presenterà opere di de Chirico e Severini, la torinese Galleria del Ponte sottolineerà un percorso di Carol Rama attraverso le opere di vari periodi, in parallelo alla mostra prossima della Gam, la Galleria Zabert, ancora un esponente torinese, esporrà l’Astrolabio di Jean Fusoris (1365 – 1436), presentato per la prima volta in Italia, conosciuto alla Biennale di Parigi nel 1992, poco dopo il suo ritrovamento. Ancora, nella lista degli espositori, Alinari con l’Archivio Storico della loro collezione, presente per la prima volta alla manifestazione torinese, Biasutti & Biasutti, Luigi Caretto, la Galleria Giamblanco, Gian Enzo Sperone, Robilant & Voena, Caretto & Occhinegro, Longari Arte di Milano che presenterà “Olimpo e la caduta dei Giganti”, bozzetto preparatorio per la decorazione (l’affresco venne terminato presumibilmente entro i primi mesi del 1749) del soffitto del grande salone di Palazzo Falletti-Barolo di Torino, realizzato da Mattia Bortoloni.

Elio Rabbione

CREDITS

GALLERIA DEL PONTE, TORINO

CAROL RAMA Si geme si fa del bop –1968, tecnica mista su carta 104×72 cm

LONGARI ARTE, MILANO

MATTIA BORTOLONE Olimpo e Caduta dei giganti –ca 1747-1749 Olio su tela, 94×84 cm

Bozzetto preparatorio per la decorazione del soffitto del grande salone di Palazzo Falletti di Barolo a Torino

ALEANDRI ARTE MODERNA, ROMA

GUERCINO Maria con il bambino in gloria e i santi Rocco e Sebastiano 1630 circa

ZABERT, TORINO

JEAN FUSORIS Astrolabio, 1390- 1416

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

La terra d’Irlanda e le delicate suggestioni di Serena Zanardo

Articolo Successivo

Comunicare in chiave commerciale

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta