Paola Gianotti ha concluso con successo la sua ultima impresa di ultracycling. La trentacinquenne eporediese ha concluso domenica 12 giugno, alle ore 20 italiane e con diversi giorni di anticipo, il suo tentativo di stabilire un nuovo Guinness World Record, mai tentato in precedenza: attraversare in bicicletta i 48 stati contigui degli Stati Uniti d’America nel minor tempo possibile. Ma la sfida non era soltanto sportiva: Paola ha portato avanti un importante progetto di solidarietà per le donne in Africa. Attraverso il suo sito Internet ha fino ad oggi raccolto i fondi per acquistare 70 biciclette da donare alle donne in Uganda, dove la bici cambia e migliora la vita di una persona. “Ho vissuto un’altra incredibile esperienza di vita sociale e sportiva! È stata un immensa emozione attraversare tutti i 48 Stati degli Stati Uniti. I momenti di difficoltà sono stati tantissimi ma ogni volta che ne vivevo uno pensavo alle donne in Uganda, al fatto che questo record lo stavo facendo per regalare un sorriso a loro. Riuscire ad acquistare tante biciclette da donare mi fa sentire orgogliosa e felice, soprattutto perché andranno ad attiviste che lottano per i diritti delle donne in una realtà dove la disparità sociale tra uomo e donna è ancora molto sbilanciata. E così, pensando soprattutto a loro, ho continuato senza sosta, senza mai fermarmi neanche un giorno”. La partenza è avvenuta nello stato di Washington all’estremo nord-ovest e si è conclusa del Maine a nord-est; 11.533 chilometri percorsi dal 1° maggio al 12 giugno, per un totale di 43 giorni, nei quali l’atleta ha pedalato per 560 ore, su e giù per 58.000 metri di dislivello. Incredibili i numeri di questa impresa: 500 borracce, 80 banane, 140 panini, 258.000 calorie bruciate, escursione termica da -2 a 40 gradi, 7 controlli da parte di sceriffi, 6 cicloturisti incontrati per strada. Ora si attende l’omologazione da parte della commissione del GWR che avverrà nei prossimi mesi. “Pedalare 43 giorni senza un giorno di riposo, 14 ore al giorno, ti fa vivere una grande sfida e soprattutto un grande viaggio interiore. Tu, la bici, le strade del mondo. Ho avuto tanti momenti di paura per il traffico e momenti di spossatezza. Il paesaggio intorno a me è stato uguale e monotono e le tantissime salite hanno messo a dura prova le gambe; è stata forse la prova più dura che abbia mai affrontato, dal punto di vista fisico e mentale” afferma Paola dopo essersi confrontata con varie condizioni climatiche, dai -4 gradi negli altopiani del Nevada ai 42 della Florida. “Il fattore che mi ha influenzato maggiormente è stato il vento. Pedalare per 4 giorni di fila con raffiche che mi facevano pedalare a 12 km/h è stata una prova mentale che ha lasciato il segno”. Paola a fine luglio andrà in Uganda ad acquistare le biciclette da donare. Il tutto avverrà grazie alla collaborazione con Bicycle Against Poverty (http://bicyclesagainstpoverty.org) e Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo (http://www.africamission.org). La detentrice del record del mondo in bicicletta è stata seguita durante tutto il percorso dal team di supporto formato da Alessandro Ferrio, Egildo Gasparini e Nicodemo Valerio.
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