Il corteo è partito da Porta Susa attraversando il centro di Torino fino a giungere in piazza Castello, per il comizio conclusivo del leader Uilm Rocco Palombella. Fim Fiom e Uilm hanno promosso la protesta unitaria dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Chiedono di migliorare il potere d’acquisto dei salari, di rilanciare l’occupazione e le condizioni nei luoghi di lavoro. La Fiom afferma che alla Alenia di Caselle ha aderito allo sciopero il 90% del turno del mattino e il 70% a Torino, 85 all’ Avio e alla Microtecnica il 75. Migliaia gli operai giunti nel capoluogo operai da tutto il Piemonte. «Il rinnovamento contrattuale non è quello proposto da Federmeccanica: bisogna rilanciare l’economia e far ripartire gli investimenti, e soprattutto mettere soldi nelle tasche dei lavoratori introducendo nuovi diritti all’interno delle aziende”, sostengono i sindacati. Con i metalmeccanici anche Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino e Cadigia Perini, responsabile lavoro provinciale: “sosteniamo le ragioni dello sciopero generale dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e partecipiamo alla manifestazione. Una vertenza ancora aperta dopo oltre sei mesi per la inaccettabile posizione di Federmeccanica che di fatto vuole svuotare il contratto nazionale togliendogli il valore universale di tutela di diritti e dei salari per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore. Le associazioni di categoria padronali vogliono dividere i lavoratori e far perdere la funzione solidaristica e ugualitaria del contratto nazionale, aiutate in questo dalle politiche liberiste dei governi di centro-destra e centro-sinistra degli ultimi anni”.
(Foto: il Torinese)
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