La presidente di A.C.T.A Jolanda Bonino, che da due anni opera contro le truffe affettive: “ In questi anni si è lavorato intensamente con le persone intrappolate nei vari raggiri informatici in Internet, creando un vero e proprio movimento, nato in Piemonte, ma che ha coinvolto anche persone residenti in altre regioni italiane e in Svizzera”
Nella rete si può rimanere pericolosamente incagliati. Stiamo parlando del web, dove le truffe online possono essere sottili e fare leva su emozioni e sentimenti. Spesso allo scopo di estorcere ingenti cifre di denaro, colpendo persone non necessariamente “deboli”. La Regione Piemonte diventa promotrice di iniziative per la sensibilizzazione e il contrasto del cosiddetto cybercrime. Organizzerà così in autunno un seminario internazionale, che è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa nel Palazzo della Giunta.
Le iniziative contro il cybercrime vogliono promuovere la conoscenza e la ricerca sulle truffe affettive e non, perpetrate via web; organizzare iniziative per la prevenzione e il contrasto del fenomeno; promuovere attività per contrastare stereotipi e pregiudizi connessi a questo tipo di frodi; promuovere attività per sviluppare la cooperazione internazionale contro le truffe affettive; promuovere attività di accoglienza, assistenza e consulenza rivolte alle vittime, compresa l’assistenza legale e la costituzione in giudizio.
L”assessora regionale alle Pari Opportunità, Monica Cerutti, dice che occorre mettere in campo gli strumenti necessari per contrastare chi si rende protagonista delle truffe affettive. La Regione Piemonte ha promosso un tavolo di lavoro regionale di “Lotta al Cybercrime Truffe Affettive Italia”, che si costituisce in associazione dando vita ad A.C.T.A (Associazione Contro le Truffe Affettive).
La presidente di A.C.T.A Jolanda Bonino, che da due anni opera contro le truffe affettive: “ In questi anni si è lavorato intensamente con le persone intrappolate nei vari raggiri informatici in Internet, creando un vero e proprio movimento, nato in Piemonte, ma che ha coinvolto anche persone residenti in altre regioni italiane e in Svizzera”. “Siamo soprattutto donne – ha continuato Bonino – che, come me, vittima di una vicenda sentimentale finalizzata ad estorcermi denaro, considerano fondamentale denunciare pubblicamente le truffe, affinché altre persone non si trovino nella medesima fregatura”.
“Abbiamo raccolto – ha concluso la vicepresidente di A.C.T.A, Simona Manis Algisi – tante testimonianze e abbiamo trascritto le vicende sul nostro profilo Facebook ‘ACTA Lotta Cybercrime CVCPI Italia’, sottolineando di volta in volta stereotipi e pregiudizi che rendono spesso difficile e doloroso il percorso che porta alla denuncia di queste truffe”.
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