Il ragazzo, ventenne, è stato arrestato dalla polizia
L’impronta del morso che la vittima gli aveva lasciato su una mano ha incastrato uno scippatore marocchino. Il ragazzo, ventenne, è stato arrestato dalla polizia nel quartiere Barriera di Milano. Il ladro aveva avvicinato un passante di 64 anni con una scusa e gli aveva messo una mano sulla bocca. Intanto un complice gli aveva strappato la catenina dal collo. Ma l’anziano aveva morso lo scippatore e successivamente chiamato una volante che poi ha raggiunto uno dei due malviventi. Visti i segni sulla mano, non ci sono stati dubbi sulla colpevolezza ed è scattato l’arresto.
(Foto: il Torinese)



Tutto il fascino del Valentino imbiancato in queste immagini scattate e inviate al “Torinese” da Ele Tommasi Russo.
Tra le tradizioni della Pasqua cristiana c’è quella, assurda, di mangiare carne dell’agnello sacrificato. Sono cifre spaventose quelle che documentano l’autentico massacro perpetrato nel nostro Paese, l’Italia, ai danni di questi animali, costretti, nella loro breve vita, a subire sofferenze indicibili e gratuite, in ossequio a un’anacronistica e crudele tradizione. Con l’avvicinarsi della Domenica delle Palme, è stato organizzato un presidio informativo in Piazza CLN per chiedere a coloro che intendono cibarsi delle loro giovani carni, di fermarsi a riflettere e di riconoscere in quel “cibo” degli esseri senzienti, sensibili e sofferenti e quindi di voler risparmiare loro la vita, quale importante primo passo verso un’alimentazione etica. Al tavolo informativo corredato da mostra fotografica, gli attivisti allestiranno una scenografia rappresentante il crudele destino dell’agnello, dalla riproduzione della “scena del crimine” alla tavola imbandita. Si invita la cittadinanza a partecipare. Quest’anno festeggia Pasqua senza agnello nel piatto. Contribuisci ad evitare l’ingiusto e inutile sacrificio di vite innocenti: lascialo vivere.
Il consigliere Tronzano, capogruppo azzurro, si è espresso ai nostri microfoni sui candidati in corsa più discussi, Fassino e Appendino. Lei come vede questo duello?
L’omicidio avvenuto qualche giorno fa in Barriera di Milano secondo lei lo testimonia?
Sono sei gli antagonisti arrestati in mattinata dalla polizia di Torino per due fatti di violenza avvenuti a novembre ai danni di studenti del Fuan al campus universitario Luigi Einaudi. Fanno tutti parte del centro sociale Askatasuna. Un altro antagonista avrà invece l’obbligo di firma. L’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale. Ora gli antagonisti ai domiciliari. L’inchiesta è stata condotta dalla Digos, coordinata dal pm Manuela Pedrotta. Lo scorso 25 novembre, gli antagonisti del centro Askatasuna imbrattarono l’aula del Campus riservata al Fuan e intitolata a Paolo Borsellino e poi aggredirono esponenti del Fuan.


TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!
Buongiorno carissimi lettori, è finalmente arrivato il momento di parlare dell’importanza del corso di addestramento. E’ sicuramente un modo nuovo di pensare, che ancora non tutti “accettano”, ma indubbiamente si sta diffondendo, specialmente per chi non è alla prima esperienza di un cane, maggiormente se il precedente è stato immacolato e non ha fatto danni, tende a dare tutte le colpe al cane presente, che invece sta distruggendo casa, è irrequieto e disobbediente. Ebbene si, i cani, come le persone, hanno un carattere e quindi è normale che ogni storia è a sè; sin dal terzo o quarto mese del cucciolo è bene iniziare un corso di addestramento, in maniera da poter ottenere il miglior risultato possibile, e sfruttare ogni momento per costruire una convivenza felice da
entrambi i lati; è importante iniziare in questo periodo perché il cucciolo ha ancora tutto da scoprire, ha una capacità di reazione migliore rispetto ad un suo simile anche solo di un una decina di mesi, è più stimolato a rapportarsi con chiunque e qualsiasi cosa. Mi capita spesso di ricevere clienti con cani di uno, due o cinque anni, e chiedermi: “è tardi per risolvere questo problema?”, che dire, non è mai troppo tardi, chiaro è che se con un cucciolo in due, tre mesi costruisci un bel rapporto, qui ci andrà molto più tempo in rapporto alle problematiche, allora si inizia, con i proprietari molto motivati, ma arriva sempre il giorno in cui mi dicono: “avessi iniziato prima..”, questo è il punto in cui scatta qualcosa, cambi il modo di pensare, ti rendi conto quanto tu puoi dare al cane e quanto più lui può dare a te. Un corso base di addestramento non è semplicemente imparare il seduto, il terra o il resta, bensì vuol dire tirar giù una comunicazione chiara e comprensibile ad entrambi, imparare a sapersi rapportare in maniera corretta, perché è
vero che noi vogliamo il meglio per i nostri cuccioli, ma non sempre ciò che per noi è il meglio lo è anche per loro, ricordiamoci che loro pensano in maniera diversa. Diffidate da chi fa corsi di gruppo, quando si lavora col cane, la concentrazione deve essere totale su di lui, per non perdere alcun dettaglio su postura, atteggiamento e reazione dell’interessato. Studiare la quotidianità e trovare il modo migliore di organizzare le giornate, dare i giusti tempi di interazione ed i giusti tempi di riposo, conoscerlo, sapere come far scaricare la sua iperattività e come placare i momenti di affanno, difficoltà. Detta così può sembrar brutto, non è che voglia fare un paragone, ma come noi sin da bambini dobbiamo apprendere come funziona il mondo, a partire dalle scuole e da li a crescere con hobby e ritagliarsi un posto nel mondo del lavoro, anche il cane ha bisogno di imparare per sapere, quindi finire un corso base e vedere che tante altre porte si possono aprire, attività agonistiche e non, agility dog, frisbee dog, obedience, balance fit, ricerca ed ancora altre. “Lavorare” insieme al proprio cane vuol dire diventare il suo parco giochi, fargli brillare gli occhi quando ci vede, fare scampagnate senza paura di distrazioni ed annullare stress, ansie e fobie, che affronteremo al prossimo appuntamento.

