Si ipotizza il superamento degli attuali confini comunali per passare a “Comunità” di maggiore dimensione
Chivasso e Castagneto Po hanno iniziato un percorso che dovrà prevedere la fusione con incorporazione del secondo comune nel primo. Ma questo è sufficiente per rendere l’area del Chivassese competitiva nella Città Metropolitana di Torino, soprattutto proprio rispetto a Torino. L’interrogativo lo pone l’incontro “Democrazia a km0” organizzato venerdì 19 febbraio, alle ore 18, alla Biblioteca MoviMente, in piazza XII Maggio 1944, dall’associazione Identità Comune con il patrocinio del Comune di Chivasso. Dopo l’apertura di Carlo Fontgana, presidente dell’associazione, che da anni “predica” il superamento degli attuali confini comunali per passare a “Comunità” di maggiore dimensione, i lavori verranno introdotti da Sergio Conti, presidente della Società geografica italiana e dalla presentazione del libro che da il titolo all’incontro, da parte dell’autore Tomas Carini, in collegamento video da Vienna dove oggi vive. Seguirà un focus “Alla ricerca dell’identità – dalla Zona omogenea del Chivassese alla Comunità ?”, con i sindaci di Chivasso Libero Ciuffreda, Casdtagneto Po Giorgio Bertotto, Lauriano Matilde Cesa, Caluso Mariuccia Cena e Gassino Paolo Cugini. Le conclusioni verranno tratte dal consulente amministrativo, Luca Beccaria, che è anche capogruppo di minoranza a Camagna Monferrato, paese che ha avviato (con la votazione delle rispettive manifestazioni di interesse da parte dei rispettivi consigli comunali) un analogo procedimento con Casale Monferrato. Qui, però, la situazione è entrata in una fase di richieste, soprattutto nel piccolo comune monferrino, di fare retromarcia, che hanno avuto nei giorni scorsi un’eco anche nella terza rete Rai con un servizio al Tg3 Piemonte e sulla stampa nazionale, sul Corriere della Sera.
Massimo Iaretti
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