A cura di Elio Rabbione
Alvin superstar nessuno ci può fermare –Animazione e avventura, regia di Walt Becker. Quarto capitolo delle avventure dello scoiattolo striato Alvin e dei suoi due fratellini Simon e Theodor. I tre credono che a New York Dave sia sul punto di chiedere la mano della sua nuova fidanzata e di piantarli in asso. Avranno solo tre giorni per fermare la proposta del loro amico. Durata: 86 minuti (Massaua, Space, Uci)
Assolo –Commedia. Regista e interprete Laura Morante, con Francesco Pannofino, Angela Finocchiaro e Piera degli Esposti. Con l’aiuto di una psicanalista, la protagonista cerca di rimettere ordine nella sua vita di single, dopo due matrimoni, due figli, una nuova relazione e un cane. Tra debolezze e imperfezioni, tra ironia e grazia, dovrà riconquistare una eccellente dose di autostima. La Morante è alla sua seconda esperienza dietro la macchina da presa dopo Ciliegine. Durata: 99 minuti (Eliseo blu, F.lli Marx sala Chico, Romano sala 1).
Carol –Tra commedia e melodramma. Regia di Tod Haynes, con Kate Blanchett e Rooney Mara. Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Claire Morgan), è la narrazione della passione tra una donna newyorkese, alle prese con la fine di un matrimonio e l’affidamento della sua bambina, e una giovane impiegata. Grande gara di bravura fra le due attrici (Mara ha vinto il Palmarès all’ultimo festival di Cannes), con certezza in prossima area Oscar. Durata: 118 minuti (Ambrosio sala 3, Centrale (VO), Massimo 1, Due Giardini Ombrerosse).
La corrispondenza –Drammatico. Regia di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Amy, una giovane studentessa universitaria, che sbarca il lunario facendo la stuntwoman per la televisione e il cinema, ha una relazione con il suo professore di astrofisica. Improvvisamente, lui scompare e quell’amore diviene l’immagine di quelle stelle che non esistono più ma che noi continuiamo a vedere nel cielo. Solo la tecnologia li tiene legati, sms, skype, dvd, e ancora lettere e fasci di fiori: a raccontarci la speranza dell’eternità di un amore. Durata 116 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo sala grande, Reposi, Romano sala 2, Space, Uci)
Creed – Nato per combattere –Drammatico. Regia di Ryan Coogler, con Sylvester Stallone e Michael B. Jordan. La storia di Adonis Johnson, figlio sconosciuto di Apollo Creed, desideroso di salire sul ring come suo padre. Raggiungerà Philadelfia per cercare quel Rocky Balboa prima rivale e poi grande amico di suo padre e convincerlo a diventare il suo allenatore. Gran bel ritratto di Stallone, che già s’è accaparrato il Golden Globe e forse spera pure in un prossimo Oscar. Durata 132 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, Space, Uci)
Daddy’s home –Commedia. Regia di Sean Anders, con Will Ferrell e Mark Wahlberg. Brad è un padre speciale e premuroso per i figli che sua moglie Sarah ha avuto dal primo matrimonio, tutto consigli per la scuola e partite di calcio. Tutto si complica quando un giorno il “vecchio” papà torna a casa e vuole riconquistare i “suoi” figli. Durata 96 minuti. (Uci)
Dio esiste e vive a Bruxelles –Commedia. Regia di Jaco Van Dormael, con Benoît Poelvoorde. Un Dio cattivo e antipatico che vive nella capitale belga, ben intenzionato a far digerire all’uomo dispetti e catastrofi, una figlia ribelle che distribuisce ad ognuno di noi la data della propria morte. Uno sberleffo piuttosto scomodo. Durata: 113 minuti (Massimo 2)
Francofonia –Dramma. Regia di Aleksandr Sokurov. Il regista dell’Arca russa, ripensando all’occupazione nazista di Parigi, ci offre un discorso sull’arte e il potere, nello scontro/collaborazione tra il direttore del Louvre ed un alto ufficiale prussiano, attualizzando la sua visione e rimandandoci alle distruzioni di Palmira e alla tragedia dell’archeologo decapitato dall’Isis. Durata: 87 minuti (Nazionale 2)
Franny – Dramma. Opera prima di Andrew Renzi, con Richard Gere e Dakota Fanning. Milionario con sensi di colpa, una coppia di amici morti in un incidente d’auto, volontà di espiare prendendo sotto la propria ala protettrice la figlia dei defunti e relativo marito: beneficienza a oltranza, depressione e malattie, ricoveri ospedalieri e contenitori di pastiglie senza fine. Prova d’attore un po’ sopra le righe di Richard Gere e scene madri per tutti i fan. Durata: 90 minuti. (Greenwich sala 3)
La grande scommessa –Commedia drammatica. Regia di Adam McKay, con Christian Bale, Ryan Gosling e Brad Pitt. Tratto dal libro “The big short” del giornalista Michael Lewis, il film racconta la storia di alcuni operatori finanziari che avevano compreso la fragilità dei mutui bancari già anni prima della grande crisi del 2008. Un piccolo capolavoro di satira creato con intelligenza di attori e regista, sceneggiatura sovraffollata di parole, relativamente “facile” per quanti con il mondo delle banche hanno poca dimestichezza. Durata: 130 minuti. (Greenwich sala 1, Ideal, Massaua, Reposi, Space, Uci)
Irrational Man –Drammatico. Regia di Woody Allen, con Joaquin Phoenix e Emma Stone. Ancora una volta Allen alle prese con vita quotidiana, divertimento e ironia, pagine di filosofia gettate al pubblico per la sopravvivenza. Un professore universitario diviso tra una giovane studentessa innamorata e una più o meno matura collega in area nuova relazione cercasi. Sulle tracce di un ben più maturo “Match point”, il nostro ha anche modo per la personale ragione di vivere di mettere in cantiere l’idea, e non solo, di un omicidio. Ma i risultati non sempre riescono come il professore desidererebbe. Durata: 95 minuti. (Greenwich 3)
La isla minima –Thriller. Regia di Alberto Rodriguez. Nella Spagna degli anni Ottanta, due ragazze scompaiono nel nulla. Due poliziotti della capitale sono spediti nella piccola località per fare luce sui fatti. Durata: 105 minuti. (Classico)
Il labirinto del silenzio – Drammatico. Regia di Regia di Giulio Ricciarelli. Opera prima di un autore italo/tedesco finora soltanto attore e produttore, è la storia, ambientata a Francoforte, del procuratore Radmann che a tredici anni dalla fine del conflitto cerca una sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa le colpe e le responsabilità dei tedeschi durante la guerra, immergendosi nella ricerca di quanti avevano operato nel campo di Auschwitz. Candidato all’Oscar per il miglior film straniero. Durata 124 minuti. (Nazionale 1)
Little sister –Drammatico. Regia di Hirozaku Kore-Eda. Tre sorelle vivono nella loro grande casa, quando il padre, che le ha abbandonate tempo addietro risposandosi, muore, conoscono la loro sorellastra. Ne nasce un rapporto felice, una storia di piccoli atti quotidiani, di intimità, di sentimenti. Durata: 128 minuti. (Romano 3)
Macbeth – Drammatico. Regia di Justin Kurzel, con Michael Fassbender e Marion Cotillard. Ancora una volta sullo schermo la vicenda del generale che passo dopo passo, uccisione dopo uccisione, raggiungerà tra valore e ambizione il trono di Scozia. C’è chi lo ha definito la più bella trasposizione Shakespeariana, c’è chi lo considera un lavoro di maniera: comunque lo si giudichi, si avrà sempre la certezza di trovarci davanti a due attori tra i più perfetti e coinvolgenti del cinema di oggi. Durata: 113 minuti. (Lux sala 2, Uci )
Il ponte delle spie –Drammatico. Regia di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Mark Rylance. A cavallo tra i 50 e i 60, in piena guerra fredda, l’avvocato Donovan è incaricato di trattare il rilascio di Gary Powers, abbattuto con il suo aereo U-2 durante un’operazione di sorvolo dell’Unione sovietica. Alla sceneggiatura hanno collaborato i fratelli Coen. Durata: 140 minuti. Papabile agli Oscar. (Reposi, Romano 3, Uci Lingotto)
Perfect day –Commedia drammatica. Regia di Fernando Leòn de Aranoa, con Tim Robbins e Benicio Del Toro. In Bosnia la guerra è appena terminata e un gruppo di operatori umanitari deve rimuovere un cadavere da un pozzo per evitare contaminazioni dell’acqua del villaggio. Ma non si tratterà solo di questo. Durata: 106 minuti. ( Nazionale 2)
Il piccolo principe –Animazione. Regia di Mark Osborne. Dall’omonimo romanzo l’amicizia tra un anziano aviatore e una bambina. Durata: 107 minuti. (F.lli Marx sala Harpo, Ideal, Lux 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci,)
Quo vado –Comico. Regia di Gennaro Nunziante, con Checco Zalone. Da impiegato nell’ufficio provinciale di caccia e pesca a precario: Checco dovrà accettare più di un trasferimento, nazionale o lontano all’estero, per non dover rinunciare al posto fisso. Durata: 86 minuti. (Massaua, Reposi, Ideal, Space, Uci, Lux 3, F.lli Marx sala Harpo, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo rosso)
Revenant – Avventuroso/drammatico. Regia di Alejandro Gonzales Iňàrritu, con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Tratto da una storia vera. L’America dei grandi paesaggi e delle pianure sterminate, i pionieri alla ricerca di nuovi confini e delle pelli degli orsi. Uno di questi, Hugh Glass, nel 1823, viene attaccato da un grizzly mentre i suoi compagni lo abbandonano senza armi né cibo: il perfido Fitzgerald (Tom Hardy) gli uccide il figlio che ha avuto da una donna indiana. Di qui la sete di vendetta del protagonista, le imboscate, le uccisioni, gli stenti superati. Di Caprio, finalmente, in odore di Oscar, dopo essersi di recente già assicurato il Globe. Durata 156 minuti. (Ambrosio sala 1 e 3, Centrale v.o., Classico, F.lli Marx sala Groucho, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
Star wars – il risveglio della forza –Fantascienza. Regia di J. J. Abrams, con Harrison Ford. Riprende con la stessa forza di un tempo la saga di George Lucas: tutti sono invecchiati, non il successo, e i nuovi personaggi – come Lupita Nyong’o – portano ancora note del tutto positive. Durata: 136 minuti. (Ideal, Reposi, Massaua, Uci, The Space)
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE