Novembre 2015- Pagina 30

L’evoluzione del ruolo della donna con Rita El Khayat a Torino e Rivoli

Una delle più note intellettuali del Marocco e del Maghreb, scrittrice, etno-psichiatra, psicanalista e antropologa, sarà protagonista di un doppio appuntamento, promosso dalla Consulta delle Elette del Consiglio regionale del Piemonte

 

elRita El Khayat, una delle più note intellettuali del Marocco e del Maghreb, scrittrice, etno-psichiatra, psicanalista e antropologa, sarà protagonista di un doppio appuntamento, promosso prima a Torino e poi a Rivoli, dalla Consulta delle Elette del Consiglio regionale del Piemonte. Dialogherà con l’ospite Stefanella Campana, responsabile della versione italiana del sito delle Culture del Mediterraneo Babelmed e giornalista de “La Stampa”.

 

Primo appuntamento venerdì 6 novembre, alle ore 16, nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris – via Alfieri, 15 – Torino, occasione in cui Rita El Khayat traccerà un ritratto “a tutto tondo” di sé e delle proprie esperienze. Il secondo incontro, dal titolo:“L’evoluzione del ruolo della donna  in campo artistico e culturale  nello scenario degli ultimi 40 anni” si terrà, invece, sabato 7 novembre,  alle 16 presso la sala conferenze della Casa del Conte Verde, in Via Fratelli Piol, 8 a Rivoli.

“La presenza di Rita El Khayat – sottolinea il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus – testimonia l’attenzione e l’impegno costanti dell’Assemblea piemontese nei confronti delle tematiche femminili e sulla tutela diritti, attraverso l’operato del Comitato per i Diritti umani e degli organismi consultivi regionali”.

 

All’incontro di Torino, con il presidente Laus interverranno la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta delle Elette del Piemonte e la presidente della Consulta delle Elette, Stefania Batzella che, il giorno successivo, coordinerà i lavori dell’appuntamento di Rivoli.

 

“La presenza di una figura così significativa nel campo della lotta per l’affermazione dei diritti e del ruolo della donna – commenta Ruffino  – contribuirà a stimolare il dibattito su tematiche di attualità sociale sulle quali il Consiglio regionale è da sempre sensibile”.

 

“Sono certa che attraverso la preziosa testimonianza di Rita El Khayat – dice Batzella – la Consulta delle Elette fornirà all’opinione pubblica l’occasione di riflettere sull’importanza dell’impegno “al femminile” in campo culturale e sociale”

 

Rita El Khayat ha scritto una quarantina di opere sulla psichiatria e sulla condizione esistenziale delle donne nel mondo arabo. Candidata per ben due volte al Premio Nobel per la Pace detiene molti primati nel suo Paese: prima donna psichiatra, prima donna medico del lavoro, prima voce femminile e produttore presso l’emittente televisiva marocchina ed il centro cinematografico marocchino. Le è stata conferita nel 2006 la cittadinanza onoraria italiana.

Nosiglia alla messa dei defunti: "Disperdere le ceneri è superstizione, la morte non si privatizza"

nosiglia e giovani

L’arcivescovo fa anche riferimento alla “commercializzazione del lutto”

 

Mons. Cesare Nosiglia, durante l’omelia in occasione della messa per i defunti al Cimitero Parco ha lanciato un appello ai fedeli contro quello che si potrebbe definire un eccessivo “individualismo della morte”. Un concetto riferito all’uso della dispersione delle ceneri che l’arcivescovo definisce “privatizzazione e commercializzazione della morte e del lutto”. “La cultura di oggi – dice Nosiglia –  cerca di privatizzare la morte esaltando tipologie e pratiche funerarie come la dispersione delle ceneri e la custodia dell’urna in casa o in luoghi privati, mentre disdegna il cimitero come luogo privilegiato della sepoltura e luogo della memoria e della comunione dei vivi non solo con i propri cari defunti. Il cimitero è dunque luogo di comunione e di comunità. La morte non si deve privatizzare”. L’arcivescovo fa anche riferimento alla “commercializzazione del lutto”, alla pubblicità e alle sale del commiato. Invita tutti, in particolare i sacerdoti, alla preghiera e a considerare “i  luoghi e le cerimonie funebri al di fuori da una concezione superstiziosa”.

Sul bus ragazzo di 17 anni punta bottiglia rotta alla gola di una donna

bus caselle

Ha anche avuto una discussione con l’autista e ha lanciato la bottiglia contro la cabina di guida

 

Un ragazzo cubano di 17 anni ha puntato una bottiglia rotta alla gola di una passeggera a bordo di un bus della linea 63 per obbligare l’autista ad aprire le porte del veicolo. L’episodio è avvenuto a Mirafiori. Gli agenti di polizia sono intervenuti e hanno arrestato il ragazzo, che era ubriaco. Ha anche avuto una discussione con l’autista e ha lanciato la bottiglia contro la cabina di guida. Il conducente aveva fermatole porte in attesa che giungesse la polizia.
   

Lapo Elkann: "Un mio rientro in Fca? Mai dire mai"

lapo

Ha poi annunciato la prossima apertura di una nuova  fondazione: si chiamerà LAPS

 

Lapo Elkann parla di un suo possibile rientro in Fca. Lo dice l’Ansa, riportando dichiarazioni dalla tv francese Canal Plus.”Se un marchio del gruppo mi chiama o mi offrissero delle opportunità, chissà… Mai dire mai”. Il nipote dell’Avvocato ha anche parlato del del fratello John, il giovane presidente di Fca: “E’ l’uomo giusto al posto giusto. Mio nonno ha fatto un’ottima scelta. Siamo legatissimi, con lui e Ginevra”. Lapo ha poi annunciato la prossima apertura di una nuova  fondazione: si chiamerà LAPS e si occuperà anche di di housing sociale.

Chiampa fuori dal buco: Palazzo Chigi lancia il decreto salvagente per il rosso da 6 miliardi

chiampa BICI

“Una Regione con un bilancio in questa situazione – dice Chiamparino – non può fare da guida a tutte le Regioni. Mi devo dedicare di più al lavoro nella Regione Piemonte”

 

La buona notizia potrebbe arrivare  lunedì, quando il Consiglio dei ministri, varando il decreto ‘salva-regioni’, potrebbe dare una boccata di ossigeno ai conti in rosso della Regione Piemonte.  Sergio Chiamparino, in polemica non apertamente dichiarata con il premier Matteo Renzi, aveva presentato il 22 ottobre le proprie dimissioni da presidente della Conferenza delle Regioni, irrevocabili ma congelate fino a quando non sarà concluso l’esame della legge di stabilità.

 

Le motivazioni della decisione, aveva detto il governatore,  sono legate al giudizio della Corte dei Conti sul bilancio 2014 del Piemonte, che aveva certificato un buco di quasi 6 miliardi di euro. “Una Regione con un bilancio in questa situazione – ha sostenuto Chiamparino – non può fare da guida a tutte le Regioni. Mi devo dedicare di più al lavoro nella Regione Piemonte. La questione delle anticipazioni ai fornitori legata al dl 35 non riguarda solo il Piemonte, che è stata solo la prima Regione a incappare nel procedimento. Il decreto che avevamo concordato non prevede spalmature del debito, ma modalità di contabilizzazione di quel disavanzo che non deve essere restituito due volte dalle Regioni, che già lo stanno restituendo attraverso i rispettivi stati patrimoniali”.

 

Ora il tanto auspicato decreto, ideato su misura per il Piemonte ma che darà sollievo anche ad altre Regioni, per sanare a contabilizzazione delle anticipazioni dello Stato per pagare i debiti della pubblica amministrazione, dopo l’intervento della Consulta

Harridge Deimille: non solo uno store, ma un vero e proprio Club

 Sono  ben 7 i corners presenti , dall’Arte Contemporanea alla Gioielleria, dai Libri ai Profumi , dai Sigari all’Intimo, che rendono Harridge Deimille un vero e proprio concept store sulla scia di esperienze internazionali come Colette a Parigi o Bergdorf&Goodman a New Yorkherridge2herridge1

 

Nell’ottica di sviluppare sempre più il concept di Gentleman Club , Harridge Deimille, dopo 9 mesi dall’apertura del suo primo concept Store di Torino, ha  presentato la nuova collezione uomo 2015 con una festa dedicata allo stile maschile ed ai suoi piaceri. Non solo uno store,ma un vero e proprio Club è quello che Harridge Deimille ha saputo costruire in questi primi mesi. Grazie anche alla collaborazione con altri prestigiosi Brands, lo spazio di Via Giolitti 45g è oggi a tutti gli effetti un ritrovo per una clientela selezionata ed attenta ai valori di un certo modo di intendere l’abbigliamento e la moda. Sono infatti ben 7 i corners presenti , dall’Arte Contemporanea alla Gioielleria, dai Libri ai Profumi , dai Sigari all’Intimo, che rendono Harridge Deimille un vero e proprio concept store sulla scia di esperienze internazionali come Colette a Parigi o Bergdorf&Goodman a New York. A completare l’atmosfera una prestigiosa collaborazione con la Lavazza per l’angolo ospitalità dove i Soci Harridge Deimille troveranno tutti i sabati personale dedicato a questo esclusivo benefit a loro riservato.La collezione ispirata dal film di Alberto Sordi “Fumo di Londra”, rilegge i classici del british style con un occhio alle nuove tendenze della moda internazionale senza tralasciare l’amore per il made in Italy. Per lanciare il concept è stata avviata una collaborazione con il collettivo Overtake Studio, formato da ex alunni IED, che hanno ripensato il concept di vetrina avvicinandolo all’esperienza scenografica.Infine seguendo un fil rouge di ricerca che contraddistingue la giovane azienda Torinese, è stata dedicata una zona dello store ad una capsule Donna di ricerca composta da maglieria in purissimo cachemire, pantaloni ed accessori in grado di completare l’offerta del punto vendita anche per la crescente clientela femminile.

 Torino, Via Giolitti 45g.

 

CV

A Cavagnolo il cinema di una volta

cinema sala

Per due fine settimana al mese il teatro viene trasformato in una sala cinematografica, con proiezioni alle ore 17 ed alle 21, sino al 26 dicembre. La prossima pellicola, patrocinata ed offerta dal Comune di Cavagnolo, è previsto per mercoledì 4 novembre

 

Un tempo il cinema, che fosse quello di paese, quello dell’oratorio, quello di città con le sale eleganti dove si proiettavano le prime visioni in centro o quelle fumose di periferia era parte integrante della vita di tutti. Al sabato pomeriggio, magari al sabato sera per i più mondani, o alla domenica, si andava con gli amici, o con la morosa, a vedere qualche pellicola (i più piccoli con i genitori) e trascorrere un paio d’ore completamente fuori dalla quotidianità. A Cavagnolo ci si è chiesti perché non fare in modo che questa belle consuetudine riprendesse, anche se limitata, perché non fare in modo che per almeno due ore, nel fine settimana, si lasciassero a casa personal computer, cellulari o altri dispositivi tecnologici e assistere ad uno spettacolo come ai “vecchi tempi”. Così è nato “C’era una volta il cinema” a cura del Circolo culturale Cesare Martini. Per due fine settimana al mese il teatro viene trasformato in una sala cinematografica, con proiezioni alle ore 17 ed alle 21, sino al 26 dicembre. La prossima pellicola, patrocinata ed offerta dal Comune di Cavagnolo, è previsto per mercoledì 4 novembre è “Suite Francese” drammatico di guerra, con la regia di Saul Dibb. Seguiranno il 14 novembre “Selma” con la regia di Ava DuVernay, drammatico/storico, il 28 novembre “Mune” di animazione con la regia di Heboyan Philippon, “Ruth e Alex”, drammatico, con la regia di Richard Loncraine e nel cast attori come Morgan Freeman e Diane Keaton che verrà proiettato il 12 dicembre. Infine si chiude il 26 dicembre con “L’ultimo lupo”, film di avventura con  la regia di Jean Jacques Annaud

 

Massimo Iaretti

 

“Della Resistenza”: il 28 novembre a Omegna

E’ il più importante premio letterario dedicato alla Liberazione

 

omegna1Sabato 28 novembre verrà assegnato il premio letterario “Della Resistenza” – Città di Omegna , il più importante premio letterario italiano dedicato alla lotta di Liberazione. La manifestazione si terrà nel pomeriggio, probabilmente al cinema Teatro “Sociale” della città sul lago d’Orta  dov’è nato Gianni Rodari. Al mattino dello stesso giorno, ci sarà un incontro con gli studenti delle medie superiori. Il premio, che può essere assegnato anche ad un autore straniero la cui opera sia però tradotta in italiano, è riservato a libri di narrativa, poesia o saggistica che “coniugando valori letterari e impegno civile, abbia dato risalto a una delle questioni fondamentali del nostro tempo”. Novità per l’edizione 2015, la menzione speciale che verrà assegnata nell’occasione del 70° della Liberazione.

 

Dal 1959 al 1974,questo premio Letterario dedicato alla Resistenza rappresentò un appuntamento alto della cultura italiana e internazionale.omegna3 “ Nato da un incontro tra l’allora sindaco Pasquale Maulini con Cino Moscatelli, Mario Soldati e Mario Bonfantini – ricorda il giovane assessore alla cultura di Omegna, Alessandro Buzio –  in tredici successive edizioni vide la collaborazione di prestigiosi nomi della cultura italiana.Della Giuria fecero parte scrittori e intellettuali importanti. Tra i tanti si ricordano Guido Piovene, Mario Soldati, Carlo Salinari, Paolo Spriano, Gianni Rodari, Cesare Zavattini, Rossana Rossanda, Orio Vergani, Raffaele De Grada, Italo Calvino, Franco Fortini”.

 

Una rapida visione del  “libro d’oro” dei premiati ofre l’idea del valore e dell’importanza del premio. Vennero via via premiati, Henry Alleg (1959), Jean Paul Sartre (1960), Gunther Anders (1961), Frantz Fanon (1962), Blas De Otero (1963), Roberto Battaglia (1964, alla memoria), Paul M.Sweezy e Leo Huberman (1965), George Jackson (1971), Camilla Cederna (1972), Pietro Secchia (1973, alla memoria), Alexandros Panagulis (1974).

 

omegna2Nel 1995, il Premio venne ripreso in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione– continua Buzio – con un’edizione straordinaria che vide  vincitore “Appunti Partigiani 1944-1945″ di Beppe Fenoglio.Il successo dell’iniziativa convinse l’Amministrazione Comunale a rieditare in via definitiva dal 1996, con una formula rinnovata, il Premio Letterario intitolato alla Città di Omegna”. Da allora sono stati premiati,tra gli altri,  Gherardo Colombo e Tahar Ben Jelloun, Vincenzo Cerami e Roberto Benigni,Ryszard Kapuscinski e Nuto Revelli, Susan Sontag e Guido Craiz, Angelo Del Boca e Roberto Saviano, Marco Paolini e Giuseppe Catozzella.

 

L’attuale giuria , attualmente composta da Laura Pariani , Alba Andreini, Michele Beltrami, Oreste Pivetta, e Giovanni Cerutti renderà noto a breve il nome del vincitore mentre il premio “Omegna Giovani”, verrà scelto da una giuria di studenti delle scuole medie superiori ( lo scorso anno è stato assegnato a “Io ho visto” di Pier Vittorio Buffa).

 

Marco Travaglini

CI SCRIVE APIDGE: "POTENZIAMENTO E… RINFORZI"

Classe studenti

Eppure c’è ancora chi crede che la scuola possa essere un dominio a se stante, un’istituzione impermeabile e autoreferenziale, in cui le discipline di insegnamento procedano autonomamente, avulse dal contesto sociale in cui operano, indifferenti alle specificità dei diritti e dei bisogni di apprendimento

 

Dopo anni di aspettative e di lotte, siamo davvero sul punto di avere almeno un docente di diritto in ogni scuola superiore. Per noi un innegabile successo, un passo avanti della Scuola italiana verso la cittadinanza attiva di tutti i suoi componenti, un decisivo momento di apertura e di appartenenza al territorio.

 

Eppure c’è ancora chi crede che la scuola possa essere un dominio a se stante, un’istituzione impermeabile e autoreferenziale, in cui le discipline di insegnamento procedano autonomamente, avulse dal contesto sociale in cui operano, indifferenti alle specificità dei diritti e dei bisogni di apprendimento. Lo studio del diritto e dei diritti viene così negato a milioni di studenti-cittadini per il solo fatto che qualcuno, in sede politica, abbia reputato poco importante o inutile l’inserimento di una disciplina curricolare specifica.

 

La nuova Legge n. 107 del 2015 prevede l’acquisizione di una dotazione organica straordinaria di insegnanti destinati al potenziamento in ogni scuola per la programmazione di interventi volti a garantire un miglioramento dell’offerta formativa: l’art. 1 comma 7 della legge 107/15 riporta tra gli obiettivi formativi prioritari lo “sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; il potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali“.

 

Ecco perché APIDGE ha da subito ritenuto importantissimo orientare questa attività di “potenziamento” dell’organico in modo da far riallineare i sistema di istruzione e di formazione italiano rispetto a quello delle altre Nazioni europee, dove lo studio delle discipline giuridiche così come quello dell’economa politica rappresenta una priorità nella formazione degli alunni. L’Italia è anche inadempiente nell’applicazione della Raccomandazione n.962 del 2006 sulle “competenze chiave dell’apprendimento permanente”. In quell’occasione si individuarono otto precipue aree di istruzione nell’iter formativo degli studi superiori, tra cui quelle sociali e civiche, che includono “le competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo nella vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere sin da bambini i codici di comportamento e le maniere da adottare nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitiche (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica”. E ancora, si riteneva essenziale “comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea».

 

Una scelta, quella di APIDGE, condivisa addirittura in Parlamento: con l’approvazione dell’ordine del giorno n. 9/02994-B/003 , allegato al d.d.l. 2994-B “Buona scuola”, la Camera ha impegnato il Governo a “garantire a tutti i docenti assunti pari dignità professionale e l’assegnazione a compiti che siano strettamente correlati con la funzione docente e con i propri titoli professionali e relative competenze“, inoltre, “stante l’importanza e l’urgenza di assicurare a tutte le istituzioni scolastiche di secondo grado nell’adempimento di quanto disposto nei commi 33-44 del ddl A.C. 2994-B si raccomanda che venga assicurata ad ogni scuola la presenza di un docente di Discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A019)“.

 

I nuovi docenti di Diritto e di Economia Politica inseriti nel recente piano straordinario di assunzioni nella scuola pubblica rappresentano dunque molto più di un semplice inquadramento di pubblici dipendenti nel loro ambito lavorativo: APIDGE tuttavia ricorda come siamo invece ancora lontani dall’obiettivo minimo prefissato, ovvero lo studio e l’insegnamento del diritto e dell’economia come discipline curricolari sia nelle scuole medie che nei bienni delle superiori.

 

Ezio Sina

Presidente Nazionale APIDGE

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