Sicurezza, Pecetto sperimenta il controllo di vicinato

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“L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione

 

Furti e truffe a Pecetto Torinese sono un problema che è piuttosto sentito. L’amministrazione comunale, in raccordo con la polizia locale e l’Arma dei Carabinieri, ha messo in atto una serie di pratiche di sicurezza urbana, seguite all’incontro pubblico che si era svolto alcuni mesi orsono. Adesso stanno valutando un nuovo strumento che in Piemonte sta prendendo piede, a passo non velocissimo (ma progressivo ed in crescita costante negli ultimi mesi) : il Controllo del Vicinato. Venerdì scorso, mentre era in corso a Castel Ritaldi in Umbria il secondo Congresso europeo dell’Eunwa – associazione che raggruppa che diverse realtà che in Europa si occupano della materia della sicurezza urbana e residenziale – il referente per il Piemonte e responsabile dell’Ufficio stampa dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, ha in municipio  Adriano Pizzo, sindaco di Pecetto Torinese (NELLA FOTO CON LA VICE), la giunta (c’erano il vice Annalisa Falchero Bemporad, gli assessori Luigi Naretto e Carlo Vitale, mancava Cecilia Savio) e il comandante della polizia municipale Cosimo Calò. L’incontro era di carattere informale e conoscitivo richiesto dall’amministrazione comunale all’Associazione per avere elementi di valutazione del progetto di Controllo del Vicinato,che è anche fortemente sostento dalla Compagnia Carabinieri di Chieri. Iaretti, che a settembre era stato anche a Santena per incontrare il sindaco Ugo Baldi, insieme al referente per la Città Metropolitana di Torino di ACDV, Ferdinando Raffero, consigliere comunale a San Mauro, dove è stato il proponente del progetto e lo sta coordinando per il Comune, ha spiegato che il Controllo del vicinato meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano). Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine. In sostanza di far diventare sistema quello che,  probabilmente, molti fanno già spontaneamente (ad esempio togliere la posta al vicino quando è assente da casa per troppo tempo, naturalmente d’intesa con lui, oppure affacciarsi alla finestra quando si sente suonare un allarme, oppure ancora se si vede una persona sospetta o un’auto girare prenderne nota ed, eventualmente, avvertire le forze dell’ordine). Il Controllo di Vicinato è una pratica che ha anche necessità, pur partendo spesso da gruppi spontanei, della collaborazione dell’amministrazione comunale. Al termine dell’incontro, che si è svolto in un’atmosfera di massima cordialità, si è convenuto che l’Associazione invierà del materiale illustrativo al sindaco e che l’amministrazione, dopo aver dato una informativa alla Commissione Sicurezza costituita presso il Comune di Pecetto Torinese, valuterà un’audizione di Iaretti e Raffero davanti alla stessa.

 

Massimo Iaretti

 

 

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