I giovani (di una volta) e l'educazione dei genitori

padre figlio

Di chi è la colpa della pochezza culturale  di oggi? Perchè ci deve essere una colpa di chi ha prodotto tanta ignoranza. Colpa di Internet? Forse qualche libro letto in più, e forse qualche padre maggiormente presente nella formazione storica e culturale dei figli

 

Mi sono diplomato nell’anno accademico 1976/77. Anni di contestazione, giovanile e studentesca. Volevamo tante, tante cose. Oggi vi può sembrar strano, tra le varie “cose” volevamo studiare “meglio”. Al Liceo si favoleggiava di storie del territorio. Piccole storie che facevano grandi i percorsi di Storie con la esse maiuscole. Storie lette, ma soprattutto raccontate. Scusatemi un ricordo personale. Elementari, la maestra mi dà il compito di una ricerca sull’assedio di Torino. Mia Madre non trova (o non ha cercato) libri appositi in libreria. La ricerca era da presentare il lunedì. Mio padre dopo il lavoro del sabato mattina fu reso edotto del problema. Con la sua calma rispose: domenica mattina ci si alza presto e Patrizio ed io andiamo fino alla Fontana dei Francesi. ovviamente non sapevo dove era. Sapevo che non avevamo l’auto. Dunque mi toccava camminare. Abitavamo in Barriera di Milano. Al mattino partimmo. Mio padre era taciturno. ma ai piedi della collina cominciò a raccontarmi. Ogni sua parola, ogni suo dire, ogni suo raccontare era cadenzato dal ritmo del camminare. Metà mattina e arrivammo alla Fontana dei Francesi. Uno dei massimi punti di vicinanza del nemico.

 

Poi il Monte dei Cappuccini. in particolare l’attenzione si posò sulle palle di cannone ancora conficcate sul muro portante del Convento. Nel pomeriggio questo piccolo viaggio a piedi si materializzò nella più bella ed approfondita ricerca della mia vita scolastica. Arriviamo all’oggi. Il 22 aprile 2015 piccola fiaccolata che dalla via San Donato arriva all’ex poligono di tiro. Chi parla, consigliere di circoscrizione, dice sommariamente dei partigiani fucilati. Tra i presenti ci si guarda: aspettiamo invano una precisazione. Ma finisce tutto con quel generico dire. Torino Medaglia D’oro della Resistenza. Chi legge sa perfettamente dei Martiri del Martinetto, di tutto il CLN  imprigionato e fucilato. Che dire? Che pensare? Sicuramente è tanta la  tristezza. Di chi è la colpa? Perchè ci deve essere una colpa di chi ha prodotto tanta ignoranza. Colpa di Internet? Forse qualche libro letto in più, e forse qualche padre maggiormente presente nella formazione storica e culturale dei figli. Un’ultima cosa a cui tengo molto. Mio padre faceva l’operaio e aveva conseguito regolarmente la 5 elementare, diplomandosi alla scuola dell’avviamento serale. Cambiano le cose, ma non l’impegno nel raggiungerle.

 

Patrizio Tosetto

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