Riunione allargata della commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti, nel corso della quale è stato fatto il punto delle iniziative
“Il Controllo del Vicinato è importante perché ha, da un lato, l’obiettivo di non lasciare sole le forze dell’ordine, dall’altro responsabilizza il cittadino”. Con queste parole il vice ministro della Giustizia Enrico Costa, ha espresso un apprezzamento ampiamente positivo per la versione italiana del neighbourhood watch, sottolineando anche la necessità di una adeguata formazione per chi vi si avvicina e ricordando di avere recentemente organizzato un incontro sulla sicurezza in quel di Saluzzo. L’importante riconoscimento da parte dell’esponente governativo a questo metodo è arrivato venerdì 7 agosto, nel corso di una riunione allargata della commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti, nel corso della quale è stato fatto il punto delle iniziative che l’amministrazione di Fabrizio Brignolo ha intrapreso e intende avviare per aumentare il senso di sicurezza percepita dei cittadini e contrastare i fenomeni criminali ai vari livelli, compresa la microcrminalità. All’incontro hanno preso parte anche il senatore Michelino Davico e il deputato Paolo Nicolò Romano. Ma erano anche invitati, per essere sentiti ed illustrare il modello del Controllo del Vicinato, il referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti e Ferdinando Raffero, consigliere comunale di San Mauro ed aderente allo stesso sodalizio, che hanno illustrato l’applicazione del modello, in particolare nella città di San Mauro Torinese dove ha registrato nei primi mesi dei risultati lusinghieri, come evitare la spaccata della vetrina di una parafarmacia o individuare un vandalo. “Le parole del vice ministro Costa – dicono entrambi – sono state un importante riconoscimento alla validità di questo modello che sta incominciando a prendere piede anche in Piemonte e che, anche negli interventi dei vari consiglieri che si sono succeduti ha avuto una buona accoglienza. Se Asti lo adotterà sarà il primo capoluogo di provincia nella regione subalpina e, da parte nostra, siamo disponibili a fornire tutto l’appoggio per la formazione e lo sviluppo del sistema”. Gli interventi erano stati introdotti dal consigliere Neri Baglione, che aveva preso i primi contatti con l’Associazione e aveva annunciato l’intenzione dell’amministrazione di adottare il Controllo del Vicinato in una precedente riunione della commissione sicurezza.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE