STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Continuo a stupirmi pensando a chi, facendo politica a tempo pieno, prevedendo un possibile esaurimento della spinta renziana, non abbia sollecitato il Pd di Venaria ed i suoi alleati a cercare altro candidato
Può anche darsi che gli elettori abbiano torto. Noi apparteniamo alla vecchia scuola del Presidente Sandro Pertini che diceva che preferiva la più imperfetta delle democrazie che la più perfetta delle dittature. In democrazia, poi, ha ragione chi vince ed ha torto chi perde. Nel caso di Venaria c’è qualcosa di più. Partiamo dalla durezza dei numeri.Falcone, il vincente, passa dal 17,3 al 69,1 dei voti. Salvatore, dal 38,5 al 30,9. Hanno votato il 47,5%, pari a 13.500 votanti. Chi ha perso risiede a Venaria, chi ha vinto a Torino. Chi ha perso è da molti anni in politica, chi ha vinto no.
Venaria, storica roccaforte della sinistra torinese. Giustamente qualcuno ha fatto notare che Druento, Nichelino e Venaria insieme fanno oltre 100 mila abitanti diventando un significativo campione. Forse il segretario del pd torinese dovrebbe essere preoccupato, solo un po’ preoccupato. Poi, azzardo ipotesi, in questi ultimi 15 giorni qualcuno ha cambiato proprio voto: viceversa non saprei darmi spiegazioni. Dunque a Venaria si è assommato lo sbiadimento dell’effetto Renzi con la scelta sbagliata del candidato del centrosinistra. Vedremo che succederà. Continuo a stupirmi pensando a chi, facendo politica a tempo pieno, prevedendo un possibile esaurimento della spinta renziana, non abbia sollecitato il Pd di Venaria ed i suoi alleati a cercare altro candidato. Venerdì sono stato a Venaria incontrando onorevoli del Pd e partecipando ad una amabile passeggiata con il governatore Sergio Chiamparino. Ha scoperto che Il candidato del centro sinistra prima era di Forza Italia.
Forse – ripeto forse – almeno in Piemonte simili errori non verranno più fatti. Forse e ripeto forse, per ritornare in paradiso bisogna passare dall’inferno. Vedremo come i grillini governeranno, questo è il bello della democrazia.Ma qualcosa nel Pd di Venaria e di Torino dovrà cambiare.