La Juventus sconfigge la Fiorentina e si porta ad un solo punto dalla conquista matematica del quarto scudetto consecutivo. La partita ha visto nuovamente sugli scudi l’artefice principale di questo campionato della squadra allenata da Allegri, Carlitos Tevez che ha realizzato una doppietta prima della rete del momentaneo pareggio di Fernando Llorente. L’arbitro Banti, nel corso dell’incontro, ha decretato due penalty in favore della Viola, il primo realizzato e il secondo sbagliato da Rodriguez.
L’Apache ci ha messo davvero poco a ritornare decisivo. Dopo l’opaca prestazione fornita sia contro il Monaco ma anche con il Torino, Carlitos Tevez è risultato nuovamente decisivo per il risultato finale contro la Fiorentina. È proprio lui la miglior notizia per Massimiliano Allegri che, da perfezionista quale è, non sarà del tutto soddisfatto della prestazione complessiva della squadra ma che può contare, in vista della partita decisiva di Champions League di martedì prossimo contro i Galattici del Real Madrid. La partita di ieri sera poteva, se la Lazio non avesse vinto contro il Parma, già decisiva per la conquista dello scudetto. Così non è stato ma la festa è solamente rinviata di poco. La matematica dice che basterà realizzare un solo punto per conquistare il tricolore con qualche giornata di anticipo rispetto alla conclusione del torneo. Si vedrà se il punto necessario arriverà sabato prossimo da Genova, nella partita che vedrà impegnati i bianconeri a Marassi con la Sampdoria o se si dovrà aspettare quella casalinga del 9 maggio con il Cagliari. Dicevamo che il 3 a 2 con cui la Juventus ha battuto in rimonta la Fiorentina regala buone indicazioni al tecnico livornese oltre al suo uomo di punta, arrivato a quota 20 gol in campionato, 28 in stagione.
Questa partita non poteva essere troppo attendibile in vista del Real, ma la Vecchia Signora si è dimostrata in discreta forma. Un super Barzagli, artefice di eccellenti interventi, Lichtsteiner ed Evra in progresso. Qualche dubbio sulla condizione di Pirlo, Marchisio e Vidal. I centrocampisti dovranno migliorarsi per cercare di impensierire i Blancos. La Fiorentina, ha disputato una buona gara almeno fino al vantaggio su rigore di Gonzalo Rodriguez, ma ha rallentato il suo cammino in campionato e si è vista passare davanti in classifica il Genoa di Gasperini. Gli rimane l’occasione storica di vincere l’Europa League: col Siviglia sarà un doppio confronto bello, interessante e molto equilibrato. Da parte sua, Allegri ha confermato l’assenza sia di Vidal che di Morata, oltre allo squalificato Bonucci. Montella ha rinunciato a Borja Valero, per il resto ha schierato la squadra tipo, compreso un Salah che, come da copione ha creato, soprattutto nel primo tempo, parecchio fastidio alla Juve. Nella prima mezz’ora le due squadre si sono studiate a vicenda. La prima palla gol è di un convincente Llorente, che si girava su Rodriguez e impegnava Neto. La Viola passava alla mezz’ora esatta di gioco. Il tocco di Pirlo, subito dentro l’area sul dribbling di Joaquin è netto, Rodriguez dal dischetto realizzava l’1-0. I bianconeri reagivano immediatamente: contatto dubbio tra Sturaro e Neto fuori dall’area, punizione di Pirlo e testata vincente di Llorente, che sovrastava Savic: 1 a 1. La Fiorentina soffriva ogni volta che la sfera si alzava: prima Evra impegnava Neto, poi era Tevez a saltare sul cross del francese, molto positivo da alcune partite, sull’ultima azione del primo tempo e insaccava alla destra del portiere brasiliano.
Si andava al riposo sul 2 a 1. Dopo dieci minuti di gioco Allegri decideva di sostituire Pirlo. La partita continuava con sprazzi di gioco da una parte all’altra. Da registrare le forti accelerazioni di Joaquin e Salah. Lo spagnolo si conquistava il secondo rigore della serata, ubriacando con una finta Chiellini nell’uno contro uno. Stavolta Gonzalo calciava fuori, sprecando l’ennesimo calcio di rigore (1 su 6 in campionato). Subito dopo, per una vecchia ma sempre valida legge del calcio, gol sbagliato gol subito, la partita si chiudeva quando Marchisio (300 partite in bianconero) smarcava con un lancio millimetrico Tevez, freddando l’incolpevole Neto. Per l’occasione, i movimenti di Basanta e Rodriguez non sono risultati perfetti. Lo Stadium, nonostante la punizione finale di Ilicic che ha fissato il risultato finale sul 3 a 2, si rilassa in attesa della gara con CR7 e la sua corazzata capitanata di Carlo Ancelotti. Sperando che la prestazione fornita nell’occasione dall’Apache sia più positiva rispetto a Montecarlo.
Dario Barattin
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