Piccole imprese danneggiate dalle tensioni geopolitiche nei Paesi arabi, ma resistono

tunisi terrorismo

Dice Corrado Alberto, presidente Api: “e’ evidente che le tensioni internazionali generano incertezze nei mercati, insicurezza negli scambi con talune aree del globo, difficolta’ ad effettuare previsioni e programmi

 

In Piemonte le piccole e medie imprese riescono a resistere (almeno in parte) alle pesanti  ripercussioni delle crisi internazionali. A incidere sono soprattutto gli effetti dei conflitti in corso nei Paesi Arabi: il 20% circa delle aziende  ha gia’ subito danni e di queste il 6,3% in maniera diretta). Sono i dati che emergono da un sondaggio effettuato dall’Api Torino. Tra le ripercussioni negative si riscontrano la perdita commesse, il calo del giro d’affari, le difficolta’ nella consegna delle merci. Il 13,8% degli imprenditori si sente minacciato dalla attuale situazione geo-politica internazionale. “Oltre a tutto questo – dice Corrado Alberto, presidente Api  – e’ evidente che le tensioni internazionali generano incertezze nei mercati, insicurezza negli scambi con talune aree del globo, difficolta’ ad effettuare previsioni e programmi di investimento che, alla lunga, potrebbero accrescere le difficolta’ e precludere canali di sviluppo importanti e interessanti. Esistono comunque  possibilita’ di sviluppo in molti Paesi inesplorati dal punto di vista commerciale e produttivo, ma che le imprese possono raggiungere solo con una adeguato accompagnamento in grado di far affrontare loro l’incertezza di un mercato sconosciuto”.

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