Ben venga l’autarchica salvaguardia delle tradizioni e dell’idioma locale, per carità. Ma lascia perplessi che il sito dedicato all’evento internazionale principe per la nostra città non sia tradotto nella lingua di quella che i curatori del sito considerano ancora, evidentemente, come la “perfida Albione”
Se avessero scritto “Turin” 2015 Capitale europea dello sport non avrebbero probabilmente inteso pronunciarlo, più o meno, “Tiùrin” all’inglese, o “Turèn” alla francese, bensì “Turìn”, alla piemontese. Ben venga l’autarchica salvaguardia delle tradizioni e dell’idioma locale, per carità. Ma lascia perplessi che il sito dedicato all’evento internazionale principe per la nostra città non sia tradotto nella lingua di quella che i curatori del sito considerano ancora, evidentemente, come la “perfida Albione”. A dire il vero una dicitura anglofona il sito la riporta: “Press Area” che, nelle intenzioni degli esperti web nostrani, forse sta a significare “area presse”, in omaggio alla tradizione industriale della città della Mole. Qui siamo tutti consapevoli dell’importanza di un evento “globale” che potrebbe rilanciare il capoluogo sabaudo oltre i confini daziari.Sarebbe opportuno che ne fossero a conoscenza anche gli internauti di Londra, Parigi, e magari pure di Pechino che, sebbene fuori dall’Unione Europea, qualcosa conta per chi vuole promuovere la propria immagine. Invece il sito ufficiale di “Torino 2015” si ferma alla lingua di Dante. La più bella, non c’è dubbio, ma non certo la più diffusa. “Scegli lo sport, sorridi” è lo slogan (in italiano potremmo dire “ritornello”?) che campeggia sulla homepage del sito. C’è ben poco da sorridere.
CB
(Foto: il Torinese)
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