Il ministro Lupi: “confermo davanti al Parlamento che le spese sono statie fissate”
Telefonata del Premier Matteo Renzi al senatore Pd Stefano Esposito, di prima mattina: “Ore 7,45, Renzi in partenza per l’Australia, per chiedermi notizie sulla mia posizione sul tema dei costi Tav”. A scriverlo è lo stesso parlamentare torinese, su Facebook. Dice Esposito. “Mi ha chiesto entro oggi una nota puntuale e mi ha dato appuntamento, al suo rientro dall’Australia, tra martedi’ e mercoledi’ per fare il punto e chiarire quanto avvenuto. Dopo la pessima giornata di ieri un segnale di attenzione che mi conferma di aver fatto bene a non arrendermi alla superficialita’ sui costi della Torino-Lione.Non posso che ringraziare il presidente Renzi per l’attenzione”. In effetti la vicenda dei costi della Tav è un gran pasticcio.
«Il costo finale della Torino-Lione non è ancora determinabile con precisione: ci sono fattori ancora incerti e soltanto quando ci sarà una certificazione si potrà stabilire con certezza». È quanto afferma Marcello Messori (nella foto) presidente del gruppo Fs durante l’audizione alla commissione Trasporti del Senato sui costi lievitati o presunti tali non si sa della Torino-Lione.
Per Messori esiste anche incertezza sui ricavi futuri dell’opera perché l’analisi costi benefici è stata fatta prima della crisi e ora il quadro è cambiato decisamente. Comunque l’opera è tra quelle considerate strategiche dall’Ue e proprio per questo motivo è indispensabile una certificazione terza per poter chiedere fondi all’Ue.
Sulla necessità dell’opera non ha dubbi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi: “Tra le priorità del Governo c’è la Torino-Lione e confermo che i costi sono stati fissati e che a febbraio-marzo su questi costi Francia e Italia chiederanno il co-finanziamento all’Europa”. Lo ha detto ieri in Parlamento.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE