A Claviere la seconda guerra mondiale è finita solo nel 1974

yaltaIn quella data il paese venne finalmente ricongiunto interamente all’Italia. Nel 1947 una parte era passata alle autorità francesi dopo il Trattato di Pace

 

In Piemonte, per la precisione in Valsusa, la seconda guerra mondiale non è terminata nel 1945, bensì nel 1974. Non si tratta di qualche soldato che, isolato sui monti, non si è arreso agli Alleati, bensì di una questione di posizionamento del confine in quel di Claviere. Era una questione che ignoravo e che ho appreso, per la prima volta leggendo le note durante la visita ad una fortezza già savoiarda sul fronte francese delle Alpi.

 

Spintomi poi in auto sino a Claviere per avere delucidazioni, le informazioni richieste portarono però a nulla, nessuna delle persone interpellate, tutte abbastanza giovani ne sapeva qualcosa. Le risposte sono venute leggendo un bel libro di Gian Vittorio Avondo e Marco Comello “Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte” (Edizioni del Capricorno) nel quel viene rievocato quel che avvenne dopo la fine della seconda guerra mondiale sia in Val Roya che in Valsusa con l’arretramento del confine a favore dei cugini d’Oltralpe fino (e oltre) la firma del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947, entrato in vigore il 15 settembre dello scorso anno. In quella data entrarono in paese, senza alcun preavviso, autorità civili e militari francesi per il passaggio di consegne ed il paese rimase tagliato in due dalla nuova linea di confine. I due autori sottolineano che il 10 febbraio 1964 “La Valsusa (periodico diocesano, ndr) annuncia che i paese è finalmente riunito e il confine verrà arretrato per permettere a sedici caseggiati del nucleo centrale di Claviere di ritornare all’Italia”.

 

Passeranno, però, ancora alcuni anni prima che la parola fine cali sulla vicenda. Il 28 agosto 1971, sono ancora i due autori a citare La Valsusa per annunciare che “dopo 25 anni di laboriose trattative nove ettari di terreno e 500 metri di strada torneranno all’Italia”. Si è dunque, quasi alla fine, del lungo percorso: finalmente il 24 luglio 1973 la Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto che sancisce l’arretramento del confine di Claviere verso Monginevro e l’anno successivo, quarant’anni fa esatti, finalmente il villaggio e ricongiunto. A questo punto cala il sipario della storia e subentra l’oblio, anche se il non dimenticare il travaglio di questo pezzo di Piemonte (e di Italia, naturalmente) sarebbe sempre buona cosa.

Massimo Iaretti

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