Di scena anche Torino Spiritualità e il Prix Italia. E il congresso “Italia è cultura” all’Università
Complice il Bike Pride, che ha portato in centro città quasi 40 mila ciclo-turisti, ieri, la vigilia della settimana europea è stata molto affollata: tantissimi i visitatori dei musei e delle mostre, come quella su Roy Lichtenstein, inaugurata sabato alla Gam, la prima delle iniziative legate all’Expo 2015. I preparativi fervono alla Reggia di Venaria, che sarà il cuore di Torino Capitale della cultura, mercoledì e giovedi di questa settimana, evento torinese clou nell’ambito della presidenza tricolore del semestre europeo. Sono in corso i sopralluoghi per la sicurezza dei 28 ministri della Cultura europei e si stanno allestendo i saloni che ospiteranno il vertice. Ma non si tratterà solo di diplomazie al lavoro. I dignitari di stato avranno modo di visitare anche Torino e di partecipare allo spettacolo Circa, dedicato all’arte circense, di scena al Teatro Carignano.
Altro appuntamento di livello che sarà ospitato dalla nostra città, questa volta venerdì e sabato, all’Università degli Studi, Campus Luigi Einaudi, il congresso “Italia è cultura”, Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese. Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti.
Durante la Settimana della Cultura si svolgeranno anche Torino Spiritualità e il Prix Italia. La Mole, le piazze e i monumenti storici saranno illuminati di blu in onore della bandiera europea. Nella Notte blu i musei torinesi resteranno aperti a rotazione fino a mezzanotte.
E mentre Torino si appresta a diventare capitale, una curiosità: oggi a Palazzo Lascaris si terrà un convegno su quando la nostrà città, capitale non fu più. Nel periodo in cui “prima città d’Italia” divenne Firenze nel 1864, prendendo il testimone dalla città della Mole. In quell’occasione in piazza San Carlo ci furono 52 morti tra i cittadini torinesi che si scontrarono con i regi carabinieri, protestando per quello che ritenevano essere uno scippo ai loro danni. Cerchiamo per una volta nella storia di mantenere il ruolo di capitale (della cultura, dell’innovazione…) e non solo per pochi giorni.
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