La Grande Torino parte con 20 milioni di debiti

provinciaLa carenza di risorse si rivelerebbe a dir poco preoccupante, in particolare per quanto riguarda la riapertura delle scuole e la manutenzione delle migliaia di km delle strade provinciali

 

I Comuni sono 315, quelli della ormai defunta Provincia di Torino. Sarà questo il territorio della Città metropolitana, la cui amministrazione sarà affidata a 18 super – consiglieri che verranno eletti dai sindaci e dai consigli comunali.

 

Ma la nuova entità amministrativa parte già con il piede sbagliato. E’ una questione di conti a preoccupare il sindaco dei sindaci, Piero Fassino. Le alienazioni lasciate in eredità dalla Provincia potrebbero saltare creando un buco di 20 milioni di euro, così, tanto per incominciare. Riguardano il Centro agroalimentare, la Sitaf e la Sagat.

 

La legge prevede che le province restino operative fino a fine anno e la carenza di risorse si rivelerebbe a dir poco preoccupante, in particolare per quanto riguarda la riapertura delle scuole e la manutenzione delle migliaia di km delle strade provinciali.

 

Fassino, ricordando che la Città metropolitana sarà operativa solo dal gennaio 2015 rimarca appunto che questa deve essere messa in condizioni di poter lavorare. Il che significa poter garantire i servizi in precedenza erogati dalla Provincia. La mega città conterà oltre 2 milioni e 200 mila abitanti, 3 mila km di strade e più di 150 scuole per 90 mila studenti.

 

Nel 2013 tra le ultime risorse investite in capo all’amministrazione provinciale sono da rimarcare i 100 milioni di euro per la formazione professionale, 35 per i trasporti e 16 per la manutenzione di scuole e strade.

 

(Foto: il Torinese)

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