A Torino si apre il processo nei confronti dei quattro attivisti no Tav accusati di terrorismo
Il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, Mario Virano, pochi giorni fa aveva ribattuto quasi scandalizzato alle affermazioni del movimento no Tav, secondo le quali il progetto dell’alta velocità si sarebbe presto arenato. A dargli manforte, oltre ai lavori per la linea ferroviaria che (anche se in Francia, per ora) stanno procedendo a passo spedito, sono oggi gli industriali piemontesi che hanno visitato il cantiere di Chiomonte.
Erano circa venti gli imprenditori presenti, guidati dalla presidente dell’Unione, Licia Mattioli. A suo parere l’opera, una volta realizzata, porterà grandi benefici al territorio attraversato e all’economia piemontese in generale. Si stima che possano essere più di 5mila i posti di lavoro creati e che le ricadute dei finanziamenti per le opere di compensazione sull’area interessata ammonteranno nel corso di un decennio a oltre cento milioni di euro.
Intanto, a contrastare l’opera non ci sono solo i no Tav tradizionali: il candidato regionale controcorrente di Forza Italia Roberto Salerno scriverà una lettera a Silvio Berlusconi per spiegargli le ragioni del suo no.
Il tutto mentre a Torino si apre il processo nei confronti dei quattro attivisti no Tav accusati di terrorismo per avere attaccato il cantiere di Chiomonte. Tra le parti offese anche l’Unione Europea.
(Foto: il Torinese)
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