Torino- Pagina 61

Aste giudiziarie, la Guardia di Finanza scopre illeciti sugli immobili

La Guardia di Finanza di Torino, al termine di un’indagine durata oltre un anno, coordinata dal Procuratore Aggiunto, Enrica Gabetta, e diretta dal Pubblico Ministero Laura Longo della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive nei confronti di 3 agenti immobiliari torinesi accusati di aver turbato il regolare svolgimento delle aste giudiziarie immobiliari.

Le investigazioni svolte dai finanzieri anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno disvelato come i due soci e il rappresentante legale di un’impresa immobiliare con sede nel capoluogo piemontese, attraverso la pubblicazione sul proprio sito web di annunci riguardanti decine di immobili soggetti a procedure di aggiudicazione mediante aste giudiziarie a un prezzo di vendita sensibilmente inferiore rispetto a quello indicato dal Tribunale di Torino, disincentivavano la partecipazione all’incanto dei soggetti interessati all’investimento con la promessa di significativi risparmi se, invece, avessero trattato l’acquisto con l’agenzia.

Grazie all’intervento degli immobiliaristi, le previste aste di aggiudicazione andavano deserte con la conseguente riduzione automatica del prezzo di vendita degli immobili e il correlato danno arrecato ai soggetti attinti dalle singole procedure esecutive ovvero ai debitori proprietari degli immobili in vendita.

In un’occasione, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno simulato l’interessamento all’acquisto di un immobile fissando un appuntamento per la visione dello stabile. Dal colloquio hanno ottenuto la conferma che l’agenzia era solita interporsi in “maniera scorretta” nelle procedure di vendita sia svolgendo un ruolo di intermediazione immobiliare, non consentito, sia utilizzando appositi stratagemmi come quello di fissare un incontro con l’Istituto Vendite Giudiziarie per visionare gli appartamenti alla stregua di qualsiasi privato cittadino, ma di fatto procedendo, poi, nella sua veste di agenzia immobiliare ovvero accompagnando la reale persona interessata all’acquisto e percependo un compenso per la relativa mediazione.

All’esito degli accertamenti esperiti, è emerso, altresì, che gli indagati, nonostante l’esito delle attività investigative e la notifica del rinvio a giudizio, a distanza di un anno hanno continuato nella loro attività illecita, così da indurre il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Torino a emettere, su richiesta del magistrato inquirente, l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari interdittive del divieto, per 12 mesi, sia di esercitare la professione di agenti immobiliari sia di pubblicizzare, sul sito della società, appartamenti oggetto di vendita mediante procedura pubblica dell’Autorità giudiziaria.

L’operazione della Guardia di Finanza di Torino si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a contrastare ogni illecito connesso al corretto svolgimento delle procedure pubbliche a danno del bilancio dello Stato e a tutela dei cittadini, in particolare di quella fascia di popolazione che, causa il mancato reperimento delle risorse finanziarie necessarie per corrispondere agli impegni assunti, ha dovuto porre in vendita la propria abitazione.

Strisce pedonali sbiadite in corso Grosseto

Caro Direttore, diversi cittadini mi hanno segnalato ed ho constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che le strisce pedonali in corso Grosseto angolo via Confalonieri sono sbiadite, di conseguenza il passaggio dei pedoni è pericoloso.

I cittadini di Madonna di Campagna non solo convivono ormai da anni con il cantiere, ma da diversi mesi devono attraversare con timore e sperare che le auto in transito vedano i passaggi pedonali.
Su quasi tutto il corso le strisce pedonali sono sbiadite, tranne in pochi punti, bisogna intervenire subito per la sicurezza di tutti”.
 Paolo Biccari, cittadino attivo della circoscrizione 5

Covid, Torino e Piemonte verso la zona arancione

È probabile che il Piemonte torni arancione da lunedì 

La regione e il suo capoluogo sono rimasti quattro settimane in zona gialla, ma dalla prossima settimana – si saprà ufficialmente solo oggi –  potrebbe esserci una nuova stretta con bar in funzione solo per l’asporto e divieto di spostarsi da un comune all’altro. Infatti i contagi settimanali monitorati  dal ministero della Salute e dal Comitato tecnico scientifico, dal 15 al 21 febbraio, sono 5744, aumentati  rispetto ai 5127 di quella prima . L’indice Rt che si era fermato a 0,96 è ora in avvicinamento a quota 1, in base alla quale scattano le restrizioni.

Topo d’auto si finge amico del proprietario del veicolo. Scoperto dalla Polizia

Pluripregiudicato arrestato per tentato furto aggravato

 

Nel giorno di martedì grasso, completamente travisato con mascherina e cappello tanto da far scorgere a malapena gli occhi, e tutto vestito di nero, non si era mascherato da ladro ma lo era e stava commettendo un furto su auto. L’uomo è stato notato dagli agenti della Squadra Volante che nella notte stavano transitando in via Madama Cristina, mentre in piedi, esternamente al veicolo, rovistava all’interno dell’abitacolo. Quando però ha scorto i poliziotti si è seduto a lato passeggero e alla richiesta di spiegazioni ha riferito di essere in attesa del proprietario del veicolo, suo amico. Peccato che quest’ultimo proprio in quegli istanti si era affacciato al balcone della sua abitazione chiedendo agli operatori cosa stessa accadendo dato che si trattava della sua auto. Il ladro, un cittadino marocchino di 32 anni con precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

Dall’agrifood all’aerospaziale, ecco il piano degli industriali per il rilancio di Torino e del Piemonte

Automotive, agrifood, aerospaziale e tessile i settori chiave. Dalle tecnologie 4.0
all’intelligenza artificiale le sfide per essere attrattivi, infrastrutture e partenariato pubblico-privato per riavviare la crescita

 Tornare a crescere del 3% l’anno, aumentando il Pil regionale di 42 miliardi. Sono questi gli obiettivi che fissa il Piano industriale del Piemonte realizzato da Confindustria Piemontee presentato  al Presidente della Regione Alberto Cirio, proseguendo il percorso di confronto e condivisione iniziato a settembre 2020. Un “open plan” da integrare e aggiornare periodicamente, che vuole essere anche uno strumento di lavoro per concordare, in primis, con l’Unione Europea i filoni prioritari di sviluppo e finanziamento.

A cominciare dal Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e dal piano Next Generation EU, che potrebbero portare in Piemonte fino a 16 miliardi. Risorse che saranno una leva strategica di sviluppo per l’intera economia regionale. La pandemia ha infatti ridotto di ulteriori 11 miliardi il Pil regionale, su cui già gravava un differenziale di 31 miliardi rispetto alle regioni europee comparabili. Un divario pro capite di 7.136 euro, che nell’ultimo decennio è stato determinato da 3,9 miliardi annui di minori investimenti pubblici legati all’economia. Un deragliamento vero e proprio, che però non si è accompagnato a un calo degli investimenti in edilizia, macchinari e impianti, che sono nella media europea. Ancora migliore la propensione delle imprese all’investimento manifatturiero, che è stato pari al 6,6% del Pil, un valore tra i più alti in Europa, e che colloca il Piemonte al primo posto in Italia.

«La programmazione europea ha sempre avuto un Psr, un Piano di sviluppo rurale, ma non ha mai previsto per i territori un Piano di sviluppo industriale – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto CirioLa conseguenza è che ognuno di questi settori – agricoltura, industria, artigianato – è rimasto spesso in compartimenti stagni, senza quella interazione reciproca che invece è indispensabile. Per questo il lavoro che Confindustria Piemonte ci ha presentato oggi, un lavoro concreto e ingegneristico, è prezioso. Lo raccogliamo felici che sia il primo passo di un importante momento di concertazione e dialogo che, a partire da giovedì, faremo con tutto il territorio, per definire insieme le priorità che guideranno le politiche economiche nei prossimi 10 anni. Da una parte la nuova programmazione 2021-2027, con l’obiettivo di arrivare a un accordo con tutti gli interlocutori del partenariato economico, sociale e istituzionale entro la fine dell’anno. E dall’altra il Recovery Plan: entro aprile il Governo italiano dovrà trasmettere all’Europa il proprio Piano di investimenti e noi entro marzo manderemo a Roma le nostre linee di indirizzo, che non saranno scritte dentro i palazzi, ma condivise sul campo con i nostri sindaci e i nostri imprenditori che del Piemonte sono l’anima».

«Oggi diamo seguito al percorso di confronto iniziato a settembre, presentando un Piano industriale che mette il treno Piemonte sui binari giusti – commenta il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay– Serve una visione europea, questa è la direzione che vogliamo. Il ritardo accumulato pesa sulla nostra capacità di competere, di crescere ed essere attrattivi. Nei prossimi anni si può recuperare, partendo dagli investimenti e dalla capacità di sviluppare un partenariato pubblico-privato, che deve essere in grado far crescere l’industria piemontese e attrarre investimenti da fuori, portando le aziende a insediarsi qui, grazie alla grande capacità del territorio di esprimere innovazione».

Per tornare a crescere al 3%, e colmare il gap con il resto d’Europa, il piano in questa prima stesura individua quattro settori verticali: automotive, che occupa 60 mila persone e fattura 20 miliardi escludendo le case costruttrici, e che deve puntare sulla mobilità sostenibile; l’agrifood dove operano 100 mila persone, che deve legarsi anche al turismo e al Bio; l’aerospaziale che impiega 14.800 persone e fattura 4 miliardi, che deve incalzare il progresso tecnologico con nuovi materiali e robotica; il tessile, con ampi margini di espansione nel bio tessile e smart-textile. A questi si aggiungono due ambiti orizzontali di applicazione tecnologica: le tecnologie 4.0 per sviluppare un’industria sempre più sostenibile, e l’intelligenza artificiale, un mercato che cresce del 30% l’anno. Tra le nuove opportunità il piano individua la bioedilizia, dove il Piemonte ha possibilità di creare una nuova filiera.

Gli strumenti operativi per realizzare queste indicazioni sono una progettazione integrata delle partecipazioni pubblico-private all’interno di una revisione della missione di Finpiemonte. Suggerito un maggiore ricorso all’appalto pre-commerciale, il partenariato per l’innovazione e l’appalto di soluzioni innovative. Nel comparto delle infrastrutture il piano ne censisce un gruppo di subito cantierabili per un valore di 7,43 miliardi, infine sul fronte della formazione si auspica una riduzione della dispersione scolastica, e un’implementazione della formazione tecnica superiore. Tutte direttrici che si intrecciano con le richieste fatte dalla Regione al Governo per i fondi Next Generation Eu: circa 8 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 miliardi per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 miliardi per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.

Juventus di nuovo protagonista in campionato

Ha fatto bene anche al morale,non solo per la classifica l’ottima vittoria ottenuta tra le mura amiche dell’Allianz Stadium di Torino contro il Crotone, la Juventus si prepara già ad affrontare l’insidiosa trasferta del Bentegodi contro l’Hellas Verona di Ivan Juric.

Per la prima volta dopo diverse settimane, i bianconeri hanno avuto davanti a sé cinque giorni utili per preparare l’anticipo di sabato sera, che, in caso di ulteriori tre punti, permetterebbe ai campioni d’Italia di accorciare ulteriormente in classifica, portandosi momentaneamente a -5 dall’Inter capolista ed a -1 dal secondo posto occupato dal Milan.

Ricordiamo che i bianconeri dovranno sempre recuperare la gara contro il Napoli rinviata causa covid.

Vincenzo Grassano 

Questo è il Piemonte, bellezza!

AL VIA IL PROGETTO CHE UNISCE CINEMA E PERFORMING ARTS PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE
Fino al 24 marzo aperto il bando per registi e videomaker
Foto e grafiche del progetto a questo link https://tinyurl.com/g98jsepl

Alcuni dei più importanti luoghi-simbolo d’arte e cultura del Piemonte diventeranno set cinematografici d’eccezione per dieci compagnie di teatro, musica, danza e circo contemporaneo, grazie a “CIAK! Piemonte che Spettacolo”.
Il progetto ha l’obiettivo di rilanciare il territorio anche in chiave turistica e far ripartire i comparti dello spettacolo e delle produzioni audiovisive messi a dura prova dalla pandemia.
E’ stato ideato e messo in campo da Fondazione CRT, Film Commission Torino Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo, per promuovere le eccellenze del patrimonio storico, architettonico, paesaggistico e i talenti delle performing arts, attraverso la realizzazione di dieci clip e cortometraggi d’autore destinati alla diffusione locale, nazionale e internazionale. Un’iniziativa che unisce il valore culturale a quello economico-occupazionale, con
Fino al 24 marzo è aperto il bando che selezionerà registi e videomaker. Le dieci location, diffuse in tutte le province del Piemonte, saranno individuate all’interno di una rosa che comprende: le OGR, il Museo di Scienze Naturali, Palazzo Madama, l’Armeria Reale, il Planetario InfiniTo, Stupinigi, il Castello di Rivoli (Torino); il Parco Paleontologico Astigiano e il complesso di beni gestito dalla Fondazione Asti Musei (Asti); il Castello di Casale Monferrato (Alessandria); il Castello di Racconigi, il Castello di Govone, Bene Vagienna con Casa Ravera, Palazzo Lucerna di Rorà e la Confraternita dei Disciplinati Bianchi (Cuneo); il Broletto di Novara; il Museo Borgogna (Vercelli); Villa Giulia (Verbania), il Ricetto di Candelo (Biella).
A ognuna delle dieci sedi sarà abbinata una compagnia di performer dal vivo e una produzione cinematografica, che “abiteranno” gli spazi d’arte e cultura con progetti site-specific, parte integrante della narrazione video.
“Riaccendiamo i riflettori sulle molte eccellenze culturali del territorio, con un progetto anticiclico in collaborazione con le istituzioni: un segnale concreto per far fronte alla crisi e accelerare la ripresa, per costruire una nuova normalità fondata sulla fiducia”, ha detto il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Per Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte “Il progetto non solo è innovativo e originale, ma riesce ad attivare il settore economico-occupazionale in un momento in cui far ripartire i comparti dello spettacolo e delle produzioni audiovisive, messi in ginocchio dalla pandemia, è fondamentale. La bellezza delle dieci location che verranno scelte, spaziando in tutte le province del Piemonte, non farà che rafforzare la promozione turistica del nostro territorio attraverso le seduzioni dell’arte cinematografica.”
“E’ un patto stretto fra artisti, autori e istituzioni per salvaguardare alcuni valori: Il primo è il valore creativo nell’offerta digitale che si è inflazionata di questi tempi e non sempre con prodotti di qualità, il secondo restituire in Italia e all’estero l’immagine del Piemonte più bello”, ha detto Matteo Negrin direttore di Piemonte dal vivo
Secondo il Presidente di Film Commission Torino Piemonte Paolo Damilano “questo progetto sintetizza al meglio la naturale connessione tra cultura e turismo, tra audiovisivo e valorizzazione del territorio. Il rilancio turistico di luoghi e architetture passa e parte spesso proprio dal cinema, che ne enfatizza egregiamente la bellezza e l’unicità.

Il bando e i documenti per partecipare sono disponibili sul sito di Piemonte dal Vivo alla pagina dedicata: www.piemontedalvivo.it/ciak.

Bibliotecari a confronto nella prima tappa del Convegno Stelline

Si terrà a Torino, il 25 e il 26 febbraio prossimi, la prima tappa del Convegno Stelline, il principale evento nazionale di formazione e incontro dedicato ai bibliotecari. Ad aprire la tappa torinese sarà il filosofo David Weinberger, uno dei più autorevoli studiosi degli impatti di Internet sulla società, con una riflessione sul ruolo sociale delle biblioteche nell’era dell’Intelligenza Artificiale.

 

Il 25 e 26 febbraio a Torino, prima tappa del Convegno Stelline, aperta dal filosofo David Weinberger. Il 26 tavola rotonda, con la presentazione dei risultati parziali di un’indagine nazionale sulla percezione della biblioteca da parte degli utenti

 

È in arrivo a Torino, il 25 e il 26 febbraio prossimi , la prima tappa del Convegno

Stelline , il principale evento nazionale di formazione e incontro dedicato ai bibliotecari. Ad aprire la tappa torinese sarà il filosofo David Weinberger , uno dei più autorevoli studiosi degli impatti di Internet sulla società, che porrà subito al centro la domanda chiave: qual è oggi, nell’era dell’ Intelligenza Artificiale, il ruolo sociale delle biblioteche?

Giunto quest’anno alla sua ventiseiesima edizione, il convegno sperimenta un nuovo format: quattro tappe e una formula mista che prevede che tutto il programma sia fruibile online – previo pagamento di una fee di iscrizione valida per tutto il ciclo – ma anche, qualora le condizioni sanitarie lo permettessero , in presenza, a ingresso gratuito.

 

Quattro le città ospitanti: dopo Torino sarà la volta di Napoli (22-23 aprile) e Firenze (giugno), mentre il tradizionale appuntamento di Milano al Palazzo delle Stelline è previsto quest’anno per la fine di settembre, a chiusura del ciclo.

Al convegno interverranno specialisti ed esperti del settore da ogni parte del mondo e sarà perciò occasione privilegiata per fare il punto sul ruolo sociale delle biblioteche, sul loro sviluppo e le strategie future.

 

In parallelo al programma principale, venerdì 26 si svolgerà il Convegno Scuola, partecipazione gratuita . L’appuntamento sarà dedicato alle attività e ai servizi delle Biblioteche scolastiche in Italia, con un focus sull’esperienza torinese e la presentazione del nuovo Manifesto IFLA, che consentirà di offrire approfondimenti sulla situazione delle Biblioteche scolastiche nel mondo, raccontando esperienze che si propongono di presentare la biblioteca scolastica come centro di promozione culturale.

 

Al convegno sono collegati alcuni workshop tematici che intendono offrire occasioni di formazione agli insegnanti su temi che vanno dalla organizzazione di attività didattiche in biblioteca, all’educazione e al sapere libero nella biblioteca scolastica, alla biblioteca digitale.

 

Per iscrizioni: https://www.convegnostelline.com/iscrizioni

 

Per approfondimenti sul programma e per consultare il profilo dei relatori: convegnostelline.com/area-stampa

 

Per approfondimenti sul Convegno Scuola: https://www.convegnoscuola.com/

 

 

 

 

PROGRAMMA

 

GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO ore 14.30 – 18.00

Indirizzo di saluto

FRANCESCA PAOLA LEON, Assessora alla Cultura del Comune di Torino

ROSA MAIELLO, Presidente Nazionale Associazione italiana Biblioteche

Coordina STEFANO PARISE, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano

DAVID WEINBERGER, Senior Researcher at Harvard’s Berkman Klein Center for

Internet & Society – Oracoli, biblioteche e Intelligenza Artificiale

(prevista traduzione simultanea)

GINO RONCAGLIA, Università Roma Tre – Quali piattaforme per la cultura?

ROSSANA MORRIELLO, Servizio Programmazione Sviluppo e Qualità, Politecnico di

Torino – Piattaforme bibliotecarie aperte e resilienti

MARCO MELLIA, SmartData@Polito Coordinator, Politecnico di Torino

MAURIZIO VIVARELLI, Dipartimento di Studi storici, Università di Torino

Reading (&) Machine. Identità della biblioteca e Intelligenza Artificiale

DISCUSSIONE

 

VENERDÌ 26 FEBBRAIO ore 9.30 – 13.00

Coordina MASSIMO BELOTTI, Direttore di Biblioteche oggi

CECILIA COGNIGNI, Biblioteche civiche torinesi – Biblioteche pubbliche, dal 2021 guardando al futuro. Prospettive e scenari partendo da Torino

LUCA DAL POZZOLO, Osservatorio Piemonte Orientale – Biblioteche e beni culturali: cosa insegna la lezione del Covid

SERGIO PACE, Referente del Rettore per i Servizi bibliotecari, archivistici e museali, Politecnico di Torino – Il ritorno della fenice. Spazio reale e spazio simbolico nell’architettura delle biblioteche contemporanee

ALESSANDRO BOLLO, Direttore del Polo del ’900 – Piattaforme collaborative: un progetto fondato sull’integrazione

DISCUSSIONE

Nel corso delle sessioni sono previste brevi interviste video a cura delle biblioteche civiche di Torino

 

ore 14.00 – 16.00

TAVOLA ROTONDA

La biblioteca per te: utenti, stakeholder, decisori (e bibliotecari) a confronto

In anteprima la presentazione di un’indagine nazionale promossa da Rete delle Reti, AIB, La Sapienza Università di Roma

 

Coordina ENZO BORIO, Comitato esecutivo nazionale AIB

Partecipano:

MASSIMO BRAY, Assessore alla Cultura della Regione Puglia

CHIARA FAGGIOLANI, La Sapienza Università di Roma

EUGENIO GIANI, Presidente Regione Toscana

ROSA MAIELLO, Presidente Nazionale AIB- Associazione Italiana Biblioteche

PAOLO RAMBELLI, Commissione Cultura ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa

PAOLA PASSARELLI, Direttore generale Biblioteche e Diritto d’autore, Mibact

VINCENZO SANTORO, Responsabile Cultura ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani

MARINO SINIBALDI, Presidente CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura

GIANNI STEFANINI, Coordinatore Rete delle Reti

VITTORIA POGGIO, Assessora Cultura, Turismo, Commercio di Regione Piemonte

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ore 16.00 -18.00

CONVEGNO SCUOLA – Verso una rete integrata di biblioteche scolastiche

Partecipazione gratuita

PROGRAMMA:

FRANCESCA LEON, assessora alla Cultura Città di Torino

GABRIELLA CARRÉ, responsabile attività ragazzi e scuole

TIZIANA CERRATO, TorinoReteLibri Piemonte

Sistemi integrati BS – Biblioteche civiche: Il sistema Torino

FABIO VENUDA, Università degli Studi di Milano Statale e FRANCO FRANCAVILLA, Dirigente Scolastico Liceo D’Azeglio di Torino

Poli e reti di biblioteche in Italia: il Coordinamento Reti di Biblioteche Scolastiche

LUCIA MEGLI e MARGHERITA PORENA, Istituto Comprensivo Perlasca – Roma

La biblioteca scolastica innovativa come centro di promozione culturale

LUISA MARQUARDT, Commissione nazionale biblioteche scolastiche AIB

La biblioteca scolastica per tutti e di tutti: il nuovo Manifesto Ifla

14.00-16.00 Workshop

ANGELO BARDINI, Dalla biblioteca in rete alla biblioteca diffusa

DANIELA MARANTA-CONCETTA APRIGLIANO, Docenti e studenti crescono in RETE

MARIO PRIORE, Attività didattiche in biblioteca

LUIGI CATALANI, L’educazione al sapere libero nella biblioteca scolastica

DONATELLA LOMBELLO, Imparare a imparare nella biblioteca scolastica al tempo del digitale

A cura di MLOL Scuola, MLOL SCUOLA. Nuove prospettive per la didattica

In manette due giovani pusher nel quartiere Barriera di Milano

Avevano in casa denaro contante, droga e diverso materiale per confezionare lo stupefacente

L’attività info-investigativa svolta dagli agenti del Commissariato Barriera Milano ha consentito di trarre in arresto due cittadini stranieri per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Complessivamente, sono stati sequestrati 3356 euro in contanti, oltre 70 grammi di droga e diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Era chiaro agli agenti che i ragazzi all’interno del loro appartamento celassero sostanza stupefacente. Così gli operatori hanno provveduto a fermare uno dei due poco dopo che aveva lasciato l’alloggio. Quest’ultimo, all’atto del controllo, ha deglutito probabili dosi di stupefacente. Lo stesso è stato trovato in possesso di 745 euro in contanti. È scattata così la perquisizione domiciliare che ha consentito di identificare l’altro giovane e rinvenire all’interno della tasca di un giubbotto riposto nell’armadio due sacchetti contenenti, uno 11 dosi di cocaina per un peso di 10 grammi, e l’altro 8 involucri termosaldati con all’interno oltre 7 grammi di crack. Sempre nello stesso giubbotto sono stati trovati 1670 euro in banconote di piccolo taglio, altri 430 euro sono stati rinvenuti all’interno di un comodino. Gli operatori venivano a conoscenza che i due giovani all’interno dello stesso comprensorio immobiliare sfruttavano un altro alloggio il cui contratto però era intestato ad una terza persona. La perquisizione dell’abitazione in questione ha permesso di rinvenire all’interno di due calzini altri 55gr di droga, si trattava di eroina e crack già suddivisa in dosi. Inoltre, è stato trovato diverso materiale in cellofan utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione, diverse lamette e forbici e 511 euro in contanti rinvenuti in varie mazzette posizionate all’interno di un marsupio, di un salvadanaio e nell’armadio della camera da letto.

I due ragazzi, entrambi cittadini senegalesi di 23 anni e con precedenti specifici, sono stati arrestati venerdì pomeriggio per spaccio.

Locatelli (Prc-Se): “basta divisioni a sinistra”

“Per le prossime amministrative in corso d’opera una aggregazione larga, di cambiamento al sistema Torino”

C’è bisogno di una aggregazione larga rivolta a tutte le forze alternative, non di divisioni, preclusioni, protagonismi personali di chi non sa andare oltre la propria esistenza, la dimensione di piccola nicchia. Per questo qualche settimana fa, in previsione delle prossime amministrative di Torino,  abbiamo lanciato la proposta di una coalizione  unitaria di tutte quelle forze politiche e di movimento che in questi anni si sono battute contro la supremazia del privato sul pubblico, le esclusioni sociali, le grandi opere speculative, il disconoscimento dei diritti e della dignità del lavoro, la distruzione dell’ambiente. Detto in breve, l’unità di tutti coloro che si battono contro il sistema Torino. Una proposta la cui attuazione è oggi ancora più necessaria a fronte di uno schieramento trasversale di governo – la stragrande maggioranza delle forze che siedono in Consiglio Comunale – funzionale alla finanza, all’impresa, al mercato.  Funzionale per l’appunto, in sede locale, al sistema Torino. Nel corso di tutta una serie di incontri avuti in queste settimane abbiamo incrociato tutta una serie di disponibilità che ci fanno sperare di poter andare avanti in questo senso. Nei prossimi giorni concorderemo un incontro di bilancio e concretizzazione di un percorso che consideriamo aperto a tutte le forze sociali, culturali, politiche che lottano e lavorano per il cambiamento.

Ezio Locatelli segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino