La mostra fotografica “Esodo istriano-dalmata” è allestita nelle vetrine dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14 a Torino) dal 7 febbraio al 4 marzo 2022, in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio.
Le immagini e i materiali esposti provengono dall’archivio della sezione torinese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia ANVGD.
Ad arricchire l’esposizione un plastico, che riproduce il villaggio delle baracche di corso Polonia a Torino (attuale corso Unità d’Italia). Sorto nel 1947sulle rive del Po per ospitare profughi e sfollati provenienti da diverse zone, venne smantellato in vista delle manifestazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia del 1961.
In Piemonte le città che ospitarono le comunità degli istriani, fiumani e dalmati furono prevalentemente tre: Torino, Tortona e Novara. Altri centri di accoglienza venneroi allestiti su tutto il territorio italiano e regionale (come illustra la cartina esposta).
A Torino la maggior parte dei profumi istriani (1500 persone) furono ospitati nelle Casermette di Borgo San Paolo (nell’area dell’attuale caserma dei carabinieri di via Guido Reni angolo via Veglia) che furono sgomberate nel 1966. Dopo quella data, gli istriani si insediarono in varie zone della città: nelle case Fiat del Lingotto, a Falchera Vecchia e soprattutto nel quartiere di Santa Caterina a Lucento (dove ha sede oggi l’associazione).
Nella mostra sono presenti anche immagini d’epoca dei Centri Raccolta Profughi di Tortona (AL), Bari, Laterina (Arezzo), La Spezia, Fertilia (Sardegna), due francobolli celebrativi dell’esodo e il monumento realizzato al Cimitero Monumentale di Torino.
A Chieri riaffiora l’antica chiesa
SANT’ANDREA
Durante i lavori in via Tana sono state rinvenute murature, probabilmente le fondamenta della chiesa progettata da Filippo Juvarra, realizzata intorno al 1730 e distrutta nel 1811
Nell’area occupata dall’edificio della ex scuola di via Tana (la scuola Angelo Mosso), è in corso il cantiere per la realizzazione di un ampio parco già denominato «PATCH-PArcoTessileCHierese», un’area verde, che collegherà il Parco dell’area Caselli con il Parco Tepice del Pellegrino.
Durante i lavori di scavo sono emersi tratti di muratura, riconducibili alla Chiesa di Sant’Andrea, capolavoro progettato da Filippo Juvarra tra il 1728 ed il 1733, e distrutto in età napoleonica.
Il progetto del parco urbano, infatti, già prevedeva la piantumazione di alberi e siepi per richiamare l’impronta della chiesa juvarriana. «Si tratta di una scoperta storica molto importante-commentano le assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Flavia BIANCHI e alla Cultura Antonella GIORDANO-Il ritrovamento di quello che fu un gioiello barocco conferma la bontà della scelta della nostra amministrazione, ovvero di non destinare quell’area alla realizzazione di nuovi alloggi (una cinquantina quelli previsti), ma di procedere alla demolizione dell’ex scuola, dismessa nella seconda metà degli anni Duemila, per realizzare un parco urbano. Con la Variante urbanistica 35, poi, l’area è stata destinata esclusivamente a servizi, riqualificandola a verde, ed il progetto ha ottenuto un finanziamento di 320mila euro della Compagnia di San Paolo. Ora valuteremo come valorizzare questa scoperta, sia sotto il profilo del dibattito culturale sia per rendere più bello il parco che sorgerà in questa zona di Chieri».
NOTA STORICA (a cura di Vincenzo Tedesco, Archivio storico del Comune di Chieri)
La chiesa di Sant’Andrea fu edificata nel secolo XIII dalle monache cistercensi, che in precedenza occupavano un monastero fuori le mura di Chieri in un luogo detto “ad Fontem Stivolatum”. Il monastero sorgeva a ridosso delle mura trecentesche, nei pressi della Porta del Nuovo, detta anche dei Cappuccini, che immetteva sulla via per Pecetto.
Nel corso del Settecento furono rinnovati radicalmente monastero e chiesa: il primo ad opera di ignoto architetto, la seconda su disegno dell’abate Filippo Andrea Juvarra.
Al Museo civico di arte antica di Torino (Palazzo Madama) si trovano alcuni disegni juvarriani relativi alla nostra chiesa:
https://www.palazzomadamatorino.it/it/le-collezioni/catalogo-delle-opere-online/santandrea-chieri
Per l’occasione, le monache ottennero che le case poste davanti alla chiesa venissero demolite e ricostruite con andamento curvilineo, per formare un degno sagrato davanti all’edificio sacro. Nacque, così, il piazzale di Sant’Andrea.
Le monache lasciarono il monastero con le soppressioni del 1802. La chiesa fu demolita circa dieci anni dopo. L’edifico conventuale passò di mano varie volte e dal 1857 al 1901 vi ebbero sede le monache Canonichesse Lateranensi di Torino. Poi, nel 1963, il Comune di Chieri demolì l’antico e vetusto monastero per edificarvi due edifici scolastici.
Sul sito dell’orto delle monache (oggi in parte adibito a parco) sorse la tintoria Vincenzo Caselli, in parte ancora esistente. Sul sito dei rustici pose la sua abitazione l’industriale Caselli, il cui busto campeggia nel giardino.
La chiesa ospitava un organo di Bernardo Antonio Vittone ed una grande tela dipinta, l’Assunta, opera di Sebastiano Taricco (1641-1710) da Cherasco. Gli stalli del coro furono venduti e portati alla chiesa della Madonna del Carmine di Torino.
Molto suggestivo il dipinto di Pietro Fea, pittore casalese, che raffigura la demolizione della chiesa (Palazzo Madama: https://www.palazzomadamatorino.it/en/node/23996).
Sezione A.N.A. Casale Monferrato
Nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini ( 18 ottobre 1872) sancito dal Regio Decreto di Vittorio Emanuele II il pensiero va, con gratitudine e ammirazione, alle tante associazioni alpine italiane che ne custodiscono la memoria e proseguono le attività altamente meritorie.
Tra queste la Sezione di Casale Monferrato, nata ufficialmente il 5/10/1928, attualmente è presieduta dal Cav.Uff. Gian Luigi Ravera, eletto nel 1999 dopo essere stato dal 1973 nel consiglio direttivo, onorando il prestigioso incarico con passione, competenza e abnegazione.
A lui e ai suoi alpini si devono le innumerevoli attività di volontariato con particolare attenzione alle persone fragili bisognose d’aiuto.
Grazie a questo encomiabile impegno la città di Casale ha conferito alla Sezione la Medaglia d’Oro al Merito Civico.
Tra le tante iniziative basti ricordare l’organizzazione del 7°campo di Moggio Udinese per la ricostruzione dopo il terremoto del 1976; la costruzione del centro donato all’ANFASS nel 1988; il soccorso alle popolazioni alessandrine durante l’esondazione del Tanaro nel 1994.
Nel 1999 fu inaugurata la Sede sociale di Casale in via De Cristoforis e si continuò il soccorso agli alluvionati a causa della inondazione del Po.
Nel 2001 si costituì ufficialmente l’unità di Protezione Civile con il motto “Il nostro fronte è la solidarietà”; nel 2004 si completò il recupero del Sacrario degli oltre 4.000 caduti monferrini.
Nel 2006 si raccolsero i fondi per la ricerca contro il mesotelioma pleurico dovuto all’esposizione all’amianto.
Nel 2007 si donò all’associazione Pulmino Amico un mezzo per il trasporto degli ammalati oncologici in terapia, fu attivata l’operazione ”Torna a sorridere” con l’offerta gratuita di protesi dentarie agli indigenti e si realizzò la sala controllo post operatoria; ultimamente si donò la poltrona odontoiatrica per i disabili per la sala dell’ospedale S. Spirito intitolata all’Alpino Dr. Gian Carlo Zoccola.
Nella sede si svolgono anche attività culturali storiche, artistiche, musicali, organizzando convegni e spettacoli.
Fiore all’occhiello la sala museale dedicata al colonnello Paolo Signorini (Casale Monf. 1896- Sebekino 1943) comandante del 6° Reggimento Alpino Divisione Tridentina al fronte Russo, stroncato da infarto alla notizia della distruzione dei suoi reparti durante il ripiegamento del Don, ora sepolto nel Sacrario di Cargnacco.
La prestigiosa Medaglia D’Oro al Valor Militare conferitagli è apposta con venerazione sia sul Vessillo sezionale sia sul Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini, senza dimenticare le 23 medaglie d’argento e le 63 di bronzo attribuite per gli atti d’eroismo agli alpini monferrini.
Grazie alla generosa donazione della nipote Viviana Signorini, il valoroso percorso militare del colonnello è testimoniato dall’importante materiale esposto nella sala che ricorda la partecipazione alle due Guerre Mondiali.
Rari documenti, fotografie, divise, manoscritti, gli sci da discesa, la piccozza, i ramponi lo rammentano come istruttore alla scuola militare di Aosta, campione nazionale di sci e di penthatlon.
Nelle apposite vetrinette sono custoditi tanti oggetti personali, l’orologio, l’accendino, la macchina fotografica, fotografie della sua famiglia e, a dimostrazione dei suoi interessi non solo militari ma anche culturali, i minuscoli breviari dell’Istituto NazionaleItaliano che trattano di letteratura, storia, religione, viaggi e di tante altre discipline.
Sono contenute anche alcune lettere scritte ai suoi cari, in particolare l’ultima sua lettera inviata alla moglie che denota tenerezza e nostalgia sopportata con forza d’animo e senso del dovere.
Altri spazi documentano il valore di figure di Alpini quali Felice Ferraris sepolto a Nairobi e don Luigi Lavagno, cappellano militare, di cui sono esposte le lettere dal campo di prigionia e la corrispondenza con il Vescovo Angrisani della Diocesi di Casale.
La visita al museo offre un accrescimento di conoscenza storica e culturale altamente educativa, in particolar modo per i giovani e per le scuole in uno spazio appositamente a loro dedicato.
Giuliana Romano Bussola
Ogni settimana i Musei Reali di Torino offrono ai visitatori una fitta agenda di appuntamenti. Alle mostre si aggiungono sempre visite speciali come quelle ai Giardini Reali del Lunedì Green o appuntamenti per gli abbonati per approfondire, tra cultura e relax, i grandi patrimoni artistici. Tutto nell’incantevole cornice di uno dei luoghi simbolo di Torino.
Il calendario delle attività per i tesserati dei Giardini Reali
È disponibile sul sito il calendario delle attività speciali dedicate al tema dei Giardini Reali, riservate ai possessori di una delle tessere solidali. Fino a marzo 2022 è possibile prendere parte a percorsi e visite in esclusiva con le curatrici, i curatori e le restauratrici dei Musei Reali. Sono previsti incontri a tema green anche per tutto il pubblico, con tariffe agevolate per i sottoscrittori della tessera. Le tessere sono acquistabili nel bookshop dei Musei Reali o scrivendo all’indirizzo: mr-to.sostienici@beniculturali.it
Sabato 5 febbraio alle ore 10.30 e alle ore 15.30, la visita Legni Reali: le piante dai nobili legnami porterà i visitatori alla scoperta delle varietà vegetali in arte e natura. Un percorso avvincente che partirà dalla nobiltà delle essenze lignee delle collezioni dei Musei Reali, fino alle specie arboree che hanno popolato i Giardini Reali. Info e prenotazioni: mr-to.sostienici@beniculturali.it
Lunedì 7 febbraio alle ore 11 e alle ore 15 si terrà la visita Il Giardino di Levante e la Cavallerizza nell’ambito dei Lunedì Green, che fino a marzo faranno vivere ai tesserati e al resto del pubblico ogni lunedì la magia dei Giardini Reali a porte chiuse. Un ciclo di visite esclusive alla scoperta della storia dei Giardini, delle stratificazioni nei secoli e delle loro specie vegetali. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: mr-to.sostienici@beniculturali.it
I Martedì dell’Abbonato
Martedì 8 febbraio alle ore 17 proseguono i Martedì dell’Abbonato. Tutti abbiamo sentito parlare di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, tanto per la sua arte quanto per la sua tormentata storia personale. Ma la sua figura di artista ha fortemente influenzato anche l’immaginario degli artisti suoi contemporanei e di quelli delle generazioni successive. Questo percorso tematico vuole sottolineare l’influenza di Caravaggio nelle opere presenti all’interno delle collezioni sabaude, in un viaggio chiaroscuro tra arte e storia.
Costo dell’attività € 10. Riservata ai titolari dell’Abbonamento Musei.
Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/
Le attività con CoopCulture
Sabato 5 febbraio alle ore 15.30 e domenica 6 febbraio alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.
Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Fino al 31 marzo 2022
Ogni venerdì alle ore 15.30, il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni sabato alle ore 15.30, Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia-Soissons, un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Settecento e Novecento.
Ogni domenica alle ore 15.30 è possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.
Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).
Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Ciprotour. Oltre il confine
Fino al 3 marzo 2022 il pubblico può godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, terminata il 9 gennaio. Il progetto prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parla di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si tengono incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonde in città le informazioni sugli eventi in programma.
Le mostre in corso ai Musei Reali
Prorogata fino a domenica 13 febbraio 2022, In Between è la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale, che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è visitabile con il biglietto dei Musei Reali.
Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino a domenica 20 febbraio, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene. Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.
Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.
La Biblioteca Reale
La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.
Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)
Caffè Reale
Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.
Museum Shop
Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.
È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).
L’accesso ai Musei Reali e alle mostre è consentito unicamente esibendo il Super Green Pass (Green Pass rafforzato ad esito di vaccinazione o guarigione da Covid-19) e indossando la mascherina chirurgica, secondo le norme di sicurezza previste dal Decreto-legge del 24 dicembre 2021, n. 221.
A CURA DI TORINO STORIA
Il palazzo di via Stampatori è, assieme al Duomo di San Giovanni, l’unico esempio di arte rinascimentale in città, decorato da affreschi seicenteschi.
Torino, si sa, non è una città dove il Rinascimento abbia lasciato grandi tracce. Se il barocco è quasi onnipresente, così come altri stili che si sono affermati in epoche più recenti, ad esempio il neoclassico o il liberty, le architetture d’impianto rinascimentale sono molto rare, anzi, non sono più di due.
Una è il Duomo di San Giovanni, disegnato sul finire del Quattrocento dall’architetto Amedeo di Francesco da Settignano (detto Meo del Caprino) su commissione del cardinale Domenico Della Rovere.
Per trovare l’altro testimone del Rinascimento dobbiamo allontanarci dal Duomo, percorrere qualche centinaio di metri e inoltrarci tra le strette stradine che compongono il reticolo del Quadrilatero Romano. Qui, in via Stampatori 4, è necessario alzare gli occhi e arretrare di qualche passo per ammirare la facciata ricoperta di affreschi del Palazzo Scaglia di Verrua, unico esempio di architettura civile di stampo rinascimentale in città e anche unico palazzo torinese che abbia conservato la decorazione pittorica esterna.
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Al via il corso per volontari dei Beni Culturali
Duemila anni di storia alle spalle, un patrimonio artistico invidiabile, un Castello Sabaudo riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco, un centro storico di impianto medievale: Moncalieri sorprende chi percorre le vie del suo nucleo più antico per l’eleganza, la compostezza, la ricchezza di testimonianze storiche e scorci tutti da scoprire.
Il Castello è già apprezzata meta di visitatori ma l’intero centro storico è ancora tutto da scoprire. L’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’associazione Progetto Cultura e Turismo di Carignano, propone un corso volto a formare volontari dei beni culturali, con l’obiettivo di tenere aperti alle visite alcuni monumenti civili e sacri del centro storico, e di condurre residenti e visitatori che volessero approfondire la conoscenza della Città. Il corso si terrà presso la Biblioteca Arduino, in Via Cavour 31 e sarà articolato in quattro lezioni frontali con esperti del territorio, storici dell’arte e dell’architettura, e con la possibilità di collegamenti in videoconferenza con restauratori e storici (tra questi, il dott. Simone Baiocco, conservatore del Museo di Palazzo Madama a Torino, che racconterà del nesso tra una tela di Antoine de Lonhy e la Collegiata). Le lezioni si terranno il 9 e 16 febbraio, il 2 e il 16 marzo. Il corso si chiuderà idealmente a fine marzo-inizio aprile con due uscite didattiche, che avranno lo scopo di ammirare “dal vivo” le architetture e le arti narrate nel corso.
La partecipazione al corso è libera e gratuita, con iscrizione obbligatoria. E’ obbligatorio presentare all’ingresso il certificato verde rafforzato e utilizzare la mascherina FFP2 durante tutta la durata delle lezioni. Al termine del corso sarà consegnato un attestato di partecipazione. Chi dei partecipanti se la sentirà potrà, infine, mettere a disposizione il proprio tempo per accompagnare i turisti durante gli eventi organizzati dalla Città di Moncalieri.
“Stiamo lavorando intensamente, con entusiasmo e ottimi riscontri, per riannodare i fili del rapporto tra la comunità residente e il patrimonio storico-culturale così unico di Moncalieri – commenta l’assessore Laura Pompeo – L’iniziativa del corso per volontari dei Beni Culturali si inserisce in un programma più ampio di promozione e definizione dell’immagine di Moncalieri percepita dal visitatore esterno. I futuri volontari, adeguatamente valorizzati, saranno una risorsa preziosa perché questo lavoro metta radici. La carta vincente del progetto è la declinazione specifica di questi assi tematici nel senso del Barocco e delle sue eredità: senza dubbio l’epoca che più di tutte ha lasciato la sua affascinante firma sull’aspetto del nostro centro storico, e su cui si focalizza buona parte dei contenuti del corso”. Il corso è realizzato con la preziosa collaborazione della Biblioteca Civica di Moncalieri e del Centro Studi Piemontesi: per iscriversi, occorre inviare una mail a carignanoturismo@gmail.com, lasciando i propri dati, oppure telefonare ai nn. 3485479607 o 3381452945. Per accedere alla Sala Riunioni della Biblioteca, occorrerà esibire il “certificato verde rafforzato” e utilizzare la mascherina FFP2 per tutta la durata della lezione.
Buon compleanno Torino ma quando è nata davvero la città? Il suo anniversario dovrebbe essere il 30 gennaio, almeno secondo le ultime recentissime ricerche che datano la nascita di Torino al 30 gennaio dell’anno 9 a. Cristo ma l’origine del capoluogo piemontese è sempre stato un mistero avvolto nella nebbia nonostante i numerosi studi condotti sull’argomento.
Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Vittoria Poggio: «Pronti a raccogliere la sfida, progetto ambizioso ma abbiamo le forze per realizzarlo»
Il sindaco di Nichelino Tolardo e il consigliere regionale Sarno: «Orgogliosi di questa candidatura, Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio»
Il recupero del complesso di Stupinigi è ufficialmente uno dei progetti bandiera che la Regione Piemonte candiderà sui fondi del PNRR: lo ha definito la Giunta regionale, con una delibera che conferma la volontà di investire su questo grande piano di riqualificazione che, dopo quello che ha interessato la Reggia di Venaria, sarà il più grande per il sistema culturale e turistico piemontese.
Il progetto sarà quindi presentato a bando sulla misura 2.1 «Attrattività dei Borghi» finanziato dal Governo con i fondi del PNRR, con l’obiettivo di creare dei poli di interesse turistico-culturali capaci di stimolare anche il ripopolamento.
Le risorse a disposizione di ogni Regione sono 20 milioni, che in Piemonte saranno impiegati per il recupero dell’area della Palazzina di caccia, ma anche per creare una vera e propria cittadella adiacente con negozi, attività artigianali e commerciali.
L’investimento complessivo previsto è di 25 milioni di euro, 20 nell’ambito appunto del PNRR e altri 5 nell’ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, con l’obiettivo di non frammentare le energie di queste risorse, concentrandole in un grande intervento dalle ricadute storiche per l’intero territorio piemontese e italiano.
«Il Piemonte – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è pronto a raccogliere questa sfida, il progetto è ambizioso ma abbiamo le capacità e le forze per farlo crescere e per portarlo a compimento. Stupinigi non ha nulla da invidiare ai Castelli della Loira, diventerà una seconda Reggia di Venaria, un polo attrattivo non solo per le sue bellezze. E se Venaria ha principalmente una vocazione culturale e artistica, per il concentrico di Stupinigi immaginiamo una configurazione innovativa e particolare, storica e architettonica, ma allo stesso tempo rurale ed esperienziale. Il progetto di recupero, infatti, non coinvolgerà solo la Residenza reale, ma anche le sue cascine e le antiche botteghe».
«Siamo orgogliosi di questa candidatura – affermano entusiasti Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino e Diego Sarno consigliere regionale e già assessore alla cultura nichelinese -. Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio: in questi anni ci siamo impegnati, anche attraverso il Protocollo dei Sindaci, per valorizzare l’area dal punto di vista storico-artistico e come polo culturale e ambientale con eventi di interesse internazionale come Stupinigi Sonic Park. L’esito positivo del bando, grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte, permetterà a Stupinigi di continuare ad essere motivo di orgoglio del territorio, diventando sempre di più punto di riferimento culturale dell’intero Piemonte, e a noi di mantenere un impegno preso con il nostro territorio».
Il programma «Stupinigi 2030» ha tutti i requisiti richiesti dalle linee di indirizzo ministeriali su questa specifica misura: riconoscibilità storica della struttura, borgo a rischio abbandono, comune localizzato in una area protetta, comune localizzato in area di valore paesaggistico e l’interesse culturale (fa parte di un sito UNESCO di interesse internazionale e nazionale e appartiene a reti e itinerari riconosciuti).
AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI 28 gennaio – 3 febbraio 2022
DOMENICA 30 GENNAIO
Domenica 30 gennaio CHIUDE LA MOSTRA LUIGI ONTANI. Alam Jiwa & Vanitas GAM – Ultimo giorno ANNULLATO Finissage con l’artista a causa dell’attuale situazione sanitaria l’evento previsto per sabato 29 gennaio è stato annullato. Ultimo giorno per visitare la mostra dedicata a Luigi Ontani allestita negli spazi della Wunderkammer della GAM. Forse nessun altro artista avrebbe potuto più di Luigi Ontani restituire a quel nome i molti suoi significati originari. Questa mostra è un ambiente-mondo attraversato da un’unica ghirlanda allegorica di innumerevoli figure e significati, sacri e profani, della cultura d’Oriente e d’Occidente. Sono simulacri intrecciati tra loro per principio di analogia e per gusto sincretico che si rispondono da un capo all’altro della stanza prendendo di volta in volta forma di scultura, di fotografia acquarellata, di immagine lenticolare, di maschera, di burattino da teatro d’ombre o di acquerello. Vi sono esposte più di 130 opere su carta alle quali Ontani ha rimesso mano negli ultimi due anni, ultimando e dipingendo disegni a china realizzati negli anni Ottanta e Novanta. Info: https://www.gamtorino.it Domenica 30 gennaio 16 FAMIGLIE IN MOSTRA. Pomeriggio con Giovanni Fattori GAM – attività per famiglie In occasione della nuova mostra dedicata a Giovanni Fattori la GAM propone un pomeriggio dedicato ai bambini. Si parte dalla visita degli spazi espositivi per conoscere alcune delle opere più interessanti e curiose dell’artista livornese e dar vita a momenti di osservazione e prime critiche personali. A seguire, spazio alla sperimentazione sull’incisione, attività di Fattori meno conosciuta, che diventa il punto di partenza per scoprire come la tecnica pittorica a macchia, unita all’incisione su lastra di rame, può creare opere uniche e originali. L’attività è riservata ai bambini; i genitori possono scegliere di lasciarli con i nostri operatori fino alle ore 17:30 e possono usufruire del servizio di visita guidata delle ore 16:30 (durata 60 minuti) al costo aggiuntivo di 6 euro. Costo: bambini 7 euro, adulti biglietto di ingresso alla mostra 6 euro; gratuito per i possessori di Carta Junior e Abbonamento Musei Torino Piemonte Valle D’Aosta Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 30 gennaio ore 11 e ore 16 FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE MAO – attività per famiglie In occasione del capodanno cinese e dell’entrata nell’anno della tigre, i Servizi Educativi del MAO propongono una divertente attività per famiglie con laboratorio. Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei) Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it. GIOVEDI 3 FEBBRAIO
Giovedì 3 febbraio ore 16 DEGUSTAZIONE DI TÈ MAO – attività per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese Theatrum Sabaudiae, in collaborazione con The Tea, propone una visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, a cui seguirà una degustazione di tè condotta da Claudia Carità. La visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino permette di illustrare i meravigliosi kakemono, rotoli verticali pensati per essere appesi durante occasioni speciali o utilizzati come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno, che mostrano diversi soggetti – uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori – dipinti su carta o seta. I kakemono appartengono alla collezione Perino e sono datati tra la metà del XIV e i primi decenni del XX secolo. A seguire nei giardini giapponesi Claudia Carità propone un itinerario sensoriale di degustazione di wakōcha, il tè nero moderno e inusuale nell’offerta del tè Giapponese che per 800 anni ha prodotto solo tè verde. L’esperienza confronterà due tè rari dalle note aromatiche molto diverse per terroir e cultivar. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di prodotti giapponesi e del territorio. Il servizio è adeguato alle normative in vigore, ogni partecipante riceverà un servizio composto da un piccolissimo vassoio in simil grafite con tazza di porcellana. Costo: 18€ a partecipante (+ biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei). Prenotazioni 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Giovedì 3 febbraio ore 18.30 HAKI – L’AUTUNNO IN HAIKU MAO – conferenza seguita da scrittura creativa A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa. Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro Info e prenotazioni: mao@fondazionetorinomusei.it Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.
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