MERCOLEDI’ 21 SETTEMBRE ALLE ORE 18 NELLA SALA UNAR A ROMA (VIA ULISSE
ALDOVRANDI, 16 E 16B), MICHELE CANONICA, PRESIDENTE DEL COMITATO DI ROMA
DELLA SOCIETA’ “DANTE ALIGHIERI”, PRESENTERA’, IN DIALOGO CON IL
CURATORE LO STORICO PIER FRANCO QUAGLIENI, LA RIPUBBLICAZIONE
ENRICO MORBELLI, PRESIDENTE DELLA FAMIJA PIEMONTEISA DI ROMA; ON. GILBERTO PICHETTO
FRATIN, VICE MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO; UGO NESPOLO, AUTORE
DELLA COPERTINA DEL LIBRO; PIETRO NOCITA, PRESIDENTE SEZIONE DI ROMA AMI
– “LA TERZA ROMA”; MICHELE POLINI, COMPONENTE LA SEGRETERIA NAZIONALE
DEL PRI; EGLE PASQUALI, DELEGATO DELLA FONDAZIONE “GIUSEPPE GARIBALDI”.
AL TERMINE, CONCERTO DEDICATO A MAZZINI CON MUSICHE DI ROSSINI, BELLINI,
DONIZETTI E VERDI.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA DA EFFETTUARE UNICAMENTE TRAMITE SMS O
WHATSAPP AL N. 3495487626.
L’INIZIATIVA, PATROCINATA DAL CENTRO “PANNUNZIO”E DALL’UNAR PER
RICORDARE I 150 ANNI DALLA MORTE DEL GRANDE PATRIOTA, RAPPRESENTA UNA
SCELTA PRECISA : OFFRIRE L’OCCASIONE PER UNA RIFLESSIONE SUI DOVERI CHE
MAZZINI VEDEVA COME PREMESSA INDISPENSABILE PER LA REALIZZAZIONE DEI
DIRITTI, CHE APPARE MOLTO ATTUALE IN UN’EPCA COME QUELLA CHE STIAMO
VIVENDO IN CUI I DOVERI SONO QUASI SCOMPARSI ED I DIRITTI SEMBRANO
ESSERE L’UNICA PRIORITA’.

Sono i numeri di un grande vino piemontese, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, una lunga storia iniziata nel dopoguerra con due milioni di bottiglie. Oggi sono oltre 10.000 gli ettari di vigneti diffusi tra Monferrato e Langa e disseminati in una cinquantina di comuni nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. È un gran bel compleanno per l’Asti Spumante e il Moscato festeggiato con la mostra “90 anni di bollicine” allestita a Palazzo Mazzetti, ad Asti. La rassegna fa rivivere i primi 90 anni di storia dei produttori dell’Asti uniti sotto il simbolo del Consorzio attraverso una piacevole e interessante esposizione di immagini pubblicitarie. Una galleria di manifesti che presenta la crescita e la trasformazione dello storico spumante italiano alla vigilia del suo 90esimo anniversario, il prossimo dicembre. In vetrina le campagne di comunicazione che hanno fatto conoscere in tutti i continenti l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti. Dalle prime pubblicità ai poster di artisti come Armando Testa e Leonetto Cappiello, dai Caroselli televisivi degli anni ’50, in bianco e nero, agli spot degli anni 2000, rimasti saldamente nella nostra memoria anche per la presenza di grandi divi del cinema e star di Hollywood. Il Consorzio di tutela è nato ad Asti nel 1932 ed è tra i più antichi d’Italia. Si ammirano manifesti pubblicitari che partono dall’inizio del Novecento, pubblicità televisiva e fotografie, una storia quasi centenaria narrata per tappe lungo un percorso curato da Pier Ottavio Daniele, con la collaborazione di Giancarlo
Ferraris, Andrea Triberti, Massimo Branda, Luca Percivalle, Zeta Solution, Designstudio25. C’è il manifesto “Moscato Spumante” disegnato da Saccaggi per Gancia alla fine dell’Ottocento, il primo in Italia nel settore del vino, un Bacco bambino in sella a un asinello di Rodolfo Paoletti del 1920 e locandine che spaziano dai primi del ‘900 fino agli anni Sessanta con le grandi aziende spumantiere, da Bosca a Cora, da Cinzano a Riccadonna, da Contratto a Martini&Rossi. Una sezione della mostra presenta inoltre gli spot raccolti in un video con i “Carosello” anni Sessanta, con Paolo Ferrari e Scilla Gabel che brindano Asti Spumante oppure gli spot più recenti con George Clooney e Naomi Campbell. Non mancano, nell’ultima parte della mostra, le ricette a base di Asti e Moscato scritte da Alessandro Borghese e dagli chef piemontesi. La mostra “Novant’anni di bollicine” è aperta a Palazzo Mazzetti (Asti) fino al 16 ottobre, da martedì a domenica, 10-18, ingresso gratuito.
“Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944”: questo il celebre incipit de “I 23 giorni della Città di Alba”, la suggestiva raccolta di racconti che segnò l’esordio letterario di Beppe Fenoglio (Alba, 1 marzo 1922 – 18 febbraio 1963, Torino) e che dà il titolo – dopo i molti ed eclettici eventi estivi titolati “Un giorno di fuoco” – alla nuova stagione di celebrazioni dei cento anni della nascita del celebre scrittore-partigiano di Langa. Tantissimi ancora e sempre di varia natura gli eventi promossi per l’occasione dal “Centro Studi Beppe Fenoglio” e da una fitta rete di partner pubblici e privati. Si inizia giovedì 8 settembre (ore 18,45) con un importante incontro alla “Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo” di Santo Stefano Belbo dal titolo “From C. to C. Poems by Cesare Pavese translated by Beppe Fenoglio”. In occasione del “Pavese Festival”, nella serata che ospita anche il reading musicale con Neri Marcorè, Valter Boggione approfondirà le figure di Pavese e Fenoglio quali appassionati traduttori dalla lingua inglese. “Sono circa cento – sottolinea Bianca Roagna, direttrice del “Centro Studi” di piazza Rossetti ad Alba – gli appuntamenti su tutto il territorio nazionale a cui abbiamo partecipato attivamente. Ora abbiamo davanti a noi altri sei mesi impegnativi fatti di collaborazioni importanti, ricchi di offerta culturale, di approfondimento e scoperta”. E Margherita Fenoglio, figlia di Beppe: “Da sempre penso che mio padre sia un autore particolarmente amato, ma l’accoglienza che il pubblico mi ha riservato ad ogni evento cui ho potuto partecipare personalmente è stata così appassionata e calorosa da darmene la certezza; gli incontri si sono susseguiti in molte parti d’Italia, da Alba e dalle Langhe sino a Palermo, ed in ogni occasione ho potuto constatare che mio padre è uno scrittore che ha ancora molto da dire, soprattutto alle nuove generazioni”. Tantissimi, si diceva, gli eventi progettati in un calendario in continuo divenire e sempre aggiornato sul sito del “Centenario Fenogliano”, consultabile su:
documenti autografi (originali o in riproduzione), immagini fotografiche e audiovisive, opere d’arte, manifesti e materiali diversi (da libri a cimeli e ad oggetti fra i più vari). Sabato 24 settembre (ore 17) il “Centro Studi” presenterà la prima fase del progetto “Atlante Fenogliano” che mira alla realizzazione di un percorso digitale tale da permettere un nuovo modo di relazionarsi con le opere di Fenoglio. L’obiettivo è di proporre a studiosi, lettori e appassionati, uno strumento che possa permettere di “visitare i luoghi delle opere di Fenoglio e conoscere i suoi personaggi in un modo interattivo e alternativo rispetto alla sola lettura dei suoi testi”. E non mancherà pur anche un interessante connubio con l’alta gastronomia: in occasione, infatti, della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, domenica 9 ottobre (ore 20,30), l’eccezionalità del “Tuber magnatum Pico” sarà associata alla letteratura grazie alla “cena insolita” organizzata dallo chef Ugo Alciati, proprio in occasione del “Centenario” dello scrittore, presso la Sala Beppe Fenoglio nel “Cortile della Maddalena”. Un lungo treno di appuntamenti che, mercoledì 19 ottobre si sposterà addirittura oltralpe, arrivando all’“Istituto Italiano di Cultura” di Parigi. In occasione del “Centenario Fenogliano”, infatti, i “Cahiers de l’Hôtel de Galliffet” gli rendono omaggio pubblicando una raccolta dei suoi racconti finora sconosciuta al pubblico francese: “L’herbe brille encore et autres nouvelles” con la traduzione di Frédéric Sicamois e la prefazione di Luca Bufano.
Torino – Asti: distanti 56 km ma vicine per una tradizione storica e culturale rappresentate dal rito dell’aperitivo a base di vermouth ( o Wermut, nome tedesco dell’artemisia, l’erba principale dalla quale si realizza il liquore) .




