Dopo la chiusura imposta per arginare l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, ha riaperto oggi il Museo Nazionale del Risorgimento. Per tutta la settimana fino a domenica 8 marzo i visitatori potranno entrare con un biglietto di ingresso alla tariffa speciale di 5 euro.
Restano in vigore le altre agevolazioni tariffarie:
ragazzi dai 15 ai 19 anni: € 4
bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni: € 2.50
minori di 6 anni- visitatori con disabilità (compreso un accompagnatore) – insegnanti – possessori di tessere Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e Royal Card: gratuito
In questo periodo non saranno distribuite le audioguide. Come ausilio alla visita, il pubblico potrà scaricare sul proprio dispositivo la App MuseoRisorgimento.
Per informazioni: www.museorisorgimentotorino.it.
Marzo leva la mano sinistra: accenna un gesto di saluto. Come la primavera, attesa da tutti a marzo, arriva, sicura di sé, tra persone che stanno aspettando il suo ritorno. Come sapete, per questa uscita sulla Fontana dei Mesi di Torino, la rubrica dedicata ad analizzare le dodici statue allegorie dei mesi a fattezze femminili che compongono la corona della Fontana al parco del Valentino, più belle che mai dopo la fine dei lavori di restauro del marzo scorso (2019), tratteremo del mese di marzo


Prende il via sotto il segno di Giambattista Bodoni nel giorno dei sui 280 anni la collaborazione tra le città di Saluzzo e di Parma siglato nel 2019 da un protocollo di che guarda agli eventi dell’anno in cui la città emiliana è Capitale italiana della cultura.
Sicuramente non era intenzione di Curto scalpellare via il nome dei Savoia da una storia che appartiene al Piemonte e che nessuno può disconoscere. Curto è infatti uno studioso che perpetua la tradizione di suo padre, nobilmente espressa al Museo Egizio, anch’esso voluto dai Savoia, e come tale si è comportato anche questa volta.
L’intervento del gruppo Palazzetti. Nel Salone delle Guardie Svizzere a Palazzo Reale
attraverso le sale del palazzo. Una dignità che, finalmente, torna a parlarci del nostro territorio e della sua ricchezza, rimettendo a vista, dopo un restauro durato tre mesi e per cui sono occorse 774 ore di lavoro, la bellezza dei marmi usati (di “musicalità di colori” parla ancora Pagella), taluni oggi scomparsi. Dieci persone all’opera, sotto la guida di Annarosa Nicola, le radici ad Aramengo, la competenza e la passione riunite in una sola famiglia ed in un gruppo vincente, un accanito lavoro di pulizia, una webcam a riprendere giorno dopo giorno le tante tappe dei risultati raggiunti, la salvaguardia di questo piccolo gioiello ma imponente e prezioso, l’alternarsi di marmi policromi e di pietre dure, una struttura nobilitata da colonne binate, dai putti di Quadri (forse un riciclo di epoca più antica) e dai busti antichi di imperatori romani (Giulio Cesare al centro, di sapore ellenistico quello a destra di chi guarda), in marmo bianco di Carrara, l’eleganza e il gusto modernamente legati alla corte da Carlo Emanuele II, sovrano mecenate pronto a riunire a Torino quelle opere antiche che andava acquistando durante i suoi viaggi a Roma.
L’evento, a cura dell’Istituto Storico Parri, si svolgerà nella sala Viglione di Palazzo Lascaris ed è patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione. Dopo i saluti istituzionali del Consiglio regionale e di Dario Disegni, Presidente della Comunità ebraica di Torino, gli autori dialogheranno con Silvia Girolami, docente e guida del Memoriale della Shoah di Milano.