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L’Italia del rugby lotta nella grande sfida contro i leggendari All Blacks

 

Grande spettacolo sabato sera all’Allianz Stadium di Torino, che ha ospitato la partita di rugby tra la nazionale italiana e i leggendari All Blacks, la squadra più iconica e famosa al mondo. La sfida, che si é conclusa con il punteggio di 29-11 per la Nuova Zelanda, ha regalato emozioni indimenticabili agli oltre 40mila spettatori presenti sugli spalti.

Con il ricordo ancora vivo delle ATP Finals, Torino si é confermata ancora una volta capitale del grande sport internazionale, ospitando un evento di prestigio e rilevanza mondiale.

Per la prima volta nella sua storia, lo Stadium ha fatto da cornice al celebre haka degli All Blacks, il tradizionale rito maori che precede ogni loro incontro. Un momento carico di energia, che racchiude significati storici e culturali profondi, e che ha emozionato il pubblico creando un atmosfera unica e di impatto che rimarrà a lungo impressa nella loro memoria.

La partita ha chiuso le Autumn National Series dell’Italia e gli impegni internazionali degli azzurri per il 2024. Di fronte agli All Blacks, avversario storicamente tra i più ostici per la nazionale italiana (con il risultato di oggi, zero vittorie in 18 incontri) ma anche il più affascinante e iconico, gli azzurri hanno dato il massimo disputando una buona partita, e regalando agli spettatori una serata di buon rugby e di grande intensità agonistica.

Uno spettacolo non solo su campo, ma anche sugli spalti, gremiti da un pubblico caloroso che nonostante il freddo ha incitato gli azzurri dall’inizio alla fine del match. Un pubblico estremamente competente e sportivo, che non ha fatto mancare il suo sostegno anche a un avversario così blasonato e ricco di storia e fascino.

Un evento, quello di sabato sera, che resterà nella storia sportiva di Torino e dello stadio della Juventus, che per la prima volta ha aperto le sue porte ad un appuntamento non calcistico. Grazie ad un accordo tra la società calcistica e la Federazione Italiana Rugby, la partita di questa sera non sarà un’eccezione: la Nazionale italiana tornerà infatti a giocare nell’impianto torinese anche nei prossimi due anni.

TORINO CLICK

È tempo di scacchi sotto la Mole

 

di Giuseppe M. Ricci

 

È tempo di scacchi a Torino, dove tra il 26.11 e il 7.12 si svolgerà la più importante manifestazione dell’anno per l’Italia, il Campionato Assoluto 2024 (https://www.ciascacchi2024.it/).

Accade tuttavia che in questo mese di Novembre si avvicendino nella nostra Città, sempre più glamour, attrattiva e dunque amata, eventi di grande importanza e risalto come le ATP Finals e la 42a edizione del Torino Film Festival. Inutile dire che non c’è competizione… ma mettere insieme è meglio che dividere o contrapporre. E dunque, dopo l’abbinamento tra tennis e scacchi (https://www.ciascacchi2024.it/2024/11/14/tennis-e-scacchi-2024-strategie-a-confronto-nelle-atp-finals-e-nel-campionato-italiano-assoluto-di-torino/) ecco questa volta, a riprova di quanto gli scacchi siano trasversali, qualche appunto sul legame tra cinema e scacchi, sicuramente affascinante e ricco di sfumature.

Entrambi sono forme di espressione intellettuale e artistica, capaci di esplorare le profondità della mente umana e di raccontare (e, prima ancora, vivere nella realtà o sulla scacchiera) storie avvincenti di strategia e creatività.

Gli scacchi nel cinema

Gli scacchi hanno spesso trovato spazio nel cinema come metafora di sfide esistenziali, conflitti psicologici o battaglie morali e di riscatto, come nel film The Dark Horse (2014), ispirato alla vita di Genesis Wayne Potini, che lottando col suo bipolarismo aprì in Nuova Zelanda un circolo per i bambini disagiati col motto che “ogni giorno è un buon giorno per imparare”.

Ma la partita a scacchi per antonomasia e rimasta a tutti nella memoria è nel film Il settimo sigillo del Maestro Ingmar Bergman (1957), quando il cavaliere Antonius Block di ritorno dalle Crociate nelle sue varie peripezie si ritrova a giocare una partita a scacchi con la Morte, in una scena che è diventata iconica per la sua intensità simbolica.

Un altro bellissimo film è Sotto scacco (Searching for Bobby Fischer del 1993), basato sulla storia di un giovane prodigio degli scacchi, Joshua Waitzkin, dove si esplora la complessità del talento precoce e le pressioni di varia natura associate al successo, un tema che ritroviamo in molte altre storie anche di sport o di musica.

E poi, ovviamente, The Queen’s Gambit (2020), la serie televisiva che, grazie anche alla splendida interpretazione di Anya Taylor-Joy, ha determinato un nuovo “big-bang” per gli scacchi, quale non si ricordava dai tempi della sfida di Reykjavik tra Fisher e Spassky. La storia di Beth Harmon, la giovane scacchista che lotta contro dipendenze e convenzioni sociali negli anni ’60, ha infatti riportato gli scacchi al centro dell’attenzione globale, ispirando migliaia di nuovi adepti.

Per tutti la serie è nota come La regina degli scacchi, ma in effetti il titolo italiano è rubato ad un altro bel film del 2002 di Claudia Florio con Barbora Bobulova, che narra il dramma di una ragazza adottata tra ossessione per gli scacchi e ricerca della madre naturale.

Attori scacchisti

Molti attori e attrici sono stati appassionati di scacchi trovandovi una fonte di relax, stimolo mentale e ispirazione creativa. Tra tutti spicca la leggenda di Hollywood Humphrey Bogart, che aveva imposto la sequenza di una partita in “Casablanca” (1942 e v. https://unoscacchista.com/2017/09/21/maestro-humphrey-bogart/). Bogie (il nickname affibbiatogli da Spencer Tracy) frequentava l’Hollywood Chess Club ed era anche un forte giocatore. Si ricorda una sua patta con il GM Samuel Reshevsky, sia pure in simultanea, disponibile al link https://www.chess.com/blog/ThummimS/humphrey-bogart-and-chess. Qui sotto, l’attore con gli amori della sua vita…

Un altro grande appassionato è Woody Harrelson, noto per il suo talento istrionico e film come “Proposta indecente”, “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Cohen, la serie di “Hunger Games”. Harrelson adora essere coinvolto in eventi scacchistici, inclusa l’inaugurazione di partite durante tornei internazionali.

Anche Rachel Weisz, vincitrice dell’Oscar per “The Constant Gardener” (2005), ha dichiarato di amare gli scacchi. La moglie di Daniel Craig ritiene – giustamente – il gioco degli scacchi come un esercizio mentale perfetto per stimolare la creatività.

Infine, chi direbbe che ad Arnold Schwarzenegger piace alternare la lotta a cazzotti con sfide mentali, ma non meno accese e accanite sulla scacchiera? Eppure, si giura che è stato visto giocare a scacchi con i colleghi sul set e spesso ha espresso la sua predilezione per gli scacchi che rifletterebbe il suo approccio strategico e per così dire muscolare alla carriera e alla vita.

Il fascino di una sfida senza tempo

Insomma, scacchi e cinema condividono un linguaggio universale, destinato a piacere senza pregiudizi di barriere culturali o sociali. Entrambi propongono un equilibrio tra disciplina e immaginazione, tra intuizione e logica, che ne rappresentano il fascino. Questa affinità spiega perché il gioco degli scacchi sia stato così spesso rappresentato nelle storie cinematografiche e perché molti attori vi trovino un passatempo gratificante.

Che si tratti di una partita simbolica tra la vita e la morte o di un torneo in cui si giocano i destini personali, gli scacchi continueranno a ispirare anche registi e attori, dimostrando che l’arte e il pensiero strategico possono convergere in modi straordinari.

E se non vi sentite abbastanza bravi? Beh, non dimenticate che anche Woody Allen (nei panni di Alvy Singer in “Io e Annie”) era stato escluso dalla squadra di scacchi per la sua statura…

Campionato nazionale master Uisp di pallanuoto

30 novembre – 1° dicembre Piscina Monumentale

Campioni senza tempo, quando l’età non conta, nemmeno nello sport.

Ci sono tantissimi atleti in ogni disciplina, che vivono una seconda carriera, noncuranti del tempo che passa.

Sono gli over, quelli per cui la carta d’identità non conta e trovano il loro spazio nello SportPerTutti della Uisp e si sono innamorati dello sport o l’hanno scoperto tardi e la voglia di mettersi in gioco è davvero più forte delle proprie capacità atletiche.

Sono gli stessi che ritroveremo in vasca da sabato 30 novembre dalle 9 alle 14 e domenica 1° dicembre negli stessi orari alla piscina Monumentale.

Diversamente “giovani” che si confronteranno nel Campionato nazionale master Uisp di pallanuoto e tenteranno di mettere in difficoltà gli avversari a suon di reti nella porta.

L’evento è organizzato dalla collaborazione tra Uisp Piemonte e la Torino ’81, storica società di pallanuoto, nata nel 1924, l’unica in Piemonte ad aver partecipato alla Serie A1 e che al suo attivo ha un nutrito gruppo di atleti master tra i 25 e 52 anni.

 

La pallanuoto è uno sport dove tattica di gioco, contatto fisico, controllo del pallone ed elementi di acquaticità lo rendono una tra le attività sportive di squadra più complesse.

Chi pratica la pallanuoto Uisp, vuole divertirsi e fare sport, dove si coniugano perfettamente valori come prestazione e gioco, movimento, inclusione e salute e non conta il premio, ma partecipare.

Per molti di loro, che provengono da fuori regione, sarà un’occasione di turismo per visitare Torino in veste natalizia e nella giornata di domenica assistere allo spettacolo della Maratona con i grandi campioni.

Il campionato vedrà schierate le squadre vincitrici dei rispettivi campionati regionali dell’Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Toscana, che sfideranno la formazione toscana vincitrice del campionato nazionale in carica, l’Aquatica San Casciano.

Le fasi di qualificazione della manifestazione inizieranno nel pomeriggio di sabato, mentre domenica mattina si assegnerà il nuovo titolo nazionale.

“Sono molto contento che si possa fare questa manifestazione Uisp a Torino – sottolinea Marco Raviolo, vice presidente Torino ’81 – anche perché noi siamo i detentori della Coppa Italia Uisp vinta nel 2023 ad Avezzano. E’ la prima manifestazione nazionale di pallanuoto master Uisp, che si tiene a Torino, la ritengo una bella collaborazione per la promozione del movimento pallanuotistico”.

 

Ufficio Stampa Uisp Piemonte 

Foto RARI NANTES Torino

Torino – Monza 1-1

Il Toro viene contestato dai tifosi dopo il pareggio per 1-1 all’Olimpico grande Torino contro il Monza. In soli quattro minuti nel secondo tempo al 14′ segna Masina per i granata e al 18′ arriva il pareggio con Djuric.

Basket Torino e le scuole: a canestro in salute

Domenica 17 novembre, prima della partita in casa contro la Wegreenit Urania Milano, Reale Mutua Basket Torino ha avuto il piacere di tenere un incontro con i rappresentanti di diverse scuole torinesi: dirigenti scolastici, docenti e studenti di diversi gradi di istruzione, dalle elementari alle superiori.

Al centro del dialogo, un progetto dedicato ai giovani che Basket Torino svilupperà all’interno degli istituti al fine di promuovere una alimentazione ed una vita sana, coordinato dalla nutrizionista Dr.ssa Micol Purrotti. Sarà anche una opportunità per avvicinare sempre più le scuole alla pallacanestro: a tal fine, altre iniziative verranno illustrate prossimamente!

Tutto sempre con l’obiettivo di coinvolgere scuole e realtà locali per trasmettere ai ragazzi i valori corretti dello sport e per avvicinarli sempre di più al mondo gialloblù, trasformando il Pala “Gianni Asti” in un punto di riferimento per tutti i giovani.

Ufficio stampa Reale Mutua Basket Torino

Milan-Juventus 0-0: una partita senza emozioni

Una partita noiosa tra Milan e Juve. Il big match del sabato di Serie A si è rivelato privo di personalità da parte di entrambe le squadre I rossoneri (fischiati al termine del match) si piazzano a 19 punti e devono recuperare un incontro. Thiago Motta porta la sua squadra a quota Lazio e Fiorentina con 25 punti.

Uisp Piemonte e la piscina al femminile

L’INTERVENTO

Caro direttore,

in questi giorni si è parlato di nuovo di piscina al femminile, a seguito di una nuova proposta presentata al Comune di Ciriè dalla Uisp di Bra.

Un’attività sportiva importante, raccontata negli anni anche attraverso articoli e servizi televisivi, della quale ci fa piacere ricordare il vero obiettivo e valore. La proposta della Uisp di Bra trae spunto dall’esperienza torinese.

Nella primavera del 2007, Uisp Torino promuove un progetto dal titolo “Lo Sport quotidiano delle donne”. L’obiettivo era organizzare attività, nelle palestre e nelle piscine, dedicate e attente alle diverse esigenze e ai tempi di donne, di tutte le età e di diverse culture, con la possibilità di portare con sé i propri figli, usufruendo dell’organizzazione in contemporanea di attività adatte alla loro età.

Tra le diverse proposte c’era quella di riservare, per un giorno alla settimana, quattro delle sessanta ore di apertura di una piscina ad un’attività dedicata alle donne. La proposta riscuote successo e si iscrivono tante giovani donne, ragazze e intere famiglie, tante mamme con i loro bambini e le loro nonne. Tutte apprezzano questa nuova dimensione dell’attività, una grande vasca con uno spazio dedicato al gioco, uno alla scuola nuoto con corsie diverse per bambini e adulti e uno al fitness in acqua.

In questi 17 anni nella piscina di Torino sono passate tante donne di culture e religioni diverse, italiane, egiziane e marocchine che portavano il velo per scelta, ma anche donne che lo hanno ripudiato e ne hanno combattuto l’imposizione. Tra di loro e con loro, studentesse universitarie, professioniste con incarichi importanti, anche alcune suore italiane e tante donne impegnate contro il patriarcato, nella difesa e nell’affermazione dei loro diritti.

Insieme a loro, un gruppo di donne siriane arrivate dal corridoio umanitario tramite la chiesa valdese, un’associazione che si occupa della tratta delle donne nigeriane, le quali hanno frequentato i corsi di nuoto con la loro psicologa, diverse donne operate al seno, un’associazione che ha accompagnato donne somale occupate come badanti, affette da gravi problemi alla schiena per le quali il nuoto era consigliato dai medici.

In diversi casi abbiamo riscontrato che proprio lo sport è stato un primo passo per uscire di casa: stare con altre donne e imparare a nuotare.

La piscina femminile è un luogo per le donne dove si discute, ci si confronta, si parla di diritti e si acquisisce consapevolezza. Durante la pandemia del Covid 19 una donna ha usato la chat della piscina per chiedere aiuto: era chiusa in casa con un uomo violento.”

(Patrizia Alfano, Presidente regionale Uisp Piemonte APS)

“La piscina delle donne è stata dichiarata Buona pratica all’interno della Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport e in vari altri progetti europei fatti in collaborazione con associazioni che lavorano nel campo del rispetto dei diritti delle donne, associazioni sportive ed enti locali ed europei. Recentemente, nel 2024, all’interno del progetto Sentry Sport (https://www.sentrysport.org/…/SENTRY_bestpractises_03.pdf) è stato validato come progetto di successo e presentato ad un congresso internazionale a Saint Denis (una delle sedi dei Giochi Olimpici e Paralimpici). Questa metodologia non vuole esser ghettizzante, né tanto meno escludente, ma vuole essere un luogo in cui ogni donna si senta a proprio agio, donne con storie personali di violenza fisica e psicologica, donne con problemi di disturbi alimentari, donne con disabilità e anche donne con fedi religiose differenziate o con culture di origine diverse. Come UISP ci siamo sempre battuti per dare alle donne (a tutte le donne) pari opportunità nel mondo dello sport, ma dobbiamo farlo anche nel rispetto che si deve a culture, sensibilità personale e fedi religiose differenti, come sancito anche nella nostra costituzione”

Daniela Conti

responsabile politiche per l’interculturalità e la cooperazione UISP Nazionale APS

La Nazionale di Rugby in visita all’Istituto di Candiolo – IRCCS per “Life is BLU”

Una delegazione di giocatori della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS per sostenere la cura e la ricerca contro i tumori maschili e per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione oncologica, accompagnata dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli.
A due giorni dalla sfida attesissima contro gli All Blacks, in programma sabato 23 novembre all’Allianz Stadium di Torino, una delegazione della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS. Accompagnati dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, i giocatori hanno esplorato gli spazi dove medici e ricercatori si impegnano quotidianamente nelle attività di cura e ricerca sul cancro.
La visita si inserisce nell’ambito della collaborazione tra la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione, la ricerca e la cura dei tumori maschili. Durante il mese di novembre, in concomitanza con le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series, gli Azzurri sono stati protagonisti della campagna della Fondazione “Life is Blu”, attraverso una serie di attività a sostegno dell’iniziativa.
Allegra Agnelli ha dichiarato: “Siamo onorati di accogliere la Nazionale Italiana di Rugby nel nostro Istituto. La loro visita rappresenta un importante segnale di vicinanza e supporto alla nostra missione. La collaborazione con la FIR è un esempio virtuoso di come sport e ricerca possano unirsi per promuovere la prevenzione e sostenere la lotta contro il cancro.”
Vittorio Musso, Consigliere Federale FIR, ha guidato la delegazione azzurra in rappresentanza del Presidente Duodo: “La Federazione Italiana Rugby è impegnata a contribuire attivamente al miglioramento della società e siamo orgogliosi di affiancare la Fondazione nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori maschili Life is BLU. L’Istituto di Candiolo è un’eccellenza nazionale ed è stato un privilegio poterlo visitare e andare alla scoperta di una struttura che dà lustro al nostro Paese“.
I giocatori, particolarmente colpiti dall’eccellenza delle strutture e dall’impegno di medici e ricercatori, hanno confermato la volontà di proseguire il sostegno alla Fondazione, ribadendo l’importanza di fare squadra anche fuori dal campo per obiettivi cruciali come la prevenzione e la salute.
Inoltre, la Fondazione, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby, offre a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto della partita la possibilità di effettuare una visita di prevenzione gratuita dedicata ai tumori maschili. Le visite si terranno presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS nelle giornate del 28-29 novembre, 5-6 dicembre e 12-13 dicembre. Sarà possibile prenotarsi attraverso il sito della Federazione Italiana Rugby: https://federugby.it/

Prende il via il Progetto “Edusport”

Il progetto, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, coinvolgerà nella Città di Settimo Torinese oltre 300 studenti e due scuole. Il Presidente Csen Piemonte: “Un grazie a chiunque ci sostenga in questo viaggio, volto a stimolare la socializzazione”

 

Un nuovo progetto, pronto a prendere il via. Un unico obiettivo: sfruttare un veicolo potente come lo sport per contrastare, prevenire e ridurre i fenomeni di discriminazione e disuguaglianza sociale, favorendo l’integrazione di persone a rischio marginalità. Prende il via il Progetto “Edusport”, creato sul territorio regionale dallo Csen Piemonte – grazie al lavoro in sinergia con l’Assessora con deleghe alle Politiche Giovanili e alla Scuola di Settimo Torinese Chiara Gaiola – e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’iniziativa è stata presentata mercoledì 13 novembre presso Settimo Circo, con un “Secret Show” in cui si sono ripercorsi il ruolo sociale e l’evoluzione dello sport negli ultimi anni. Un vettore che oggi è in grado di generare un circolo virtuoso di inclusione, di abbattere barriere e sensibilizzare dell’esclusione e sulle pari opportunità.
All’evento, assieme al Presidente di CSEN Piemonte Gianluca Carcangiu, hanno partecipato anche il Vicesindaco con Deleghe all’inclusione sociale e allo sport Giancarlo Brino e il responsabile tecnico del progetto Antonio Augelli. Quest’ultimo si occuperà della parte di coordinamento e del calendario di tutte le attività legate all’iniziativa.

Inoltre, sono intervenuti anche il Dirigente Scolastico Massimo Sapia, Cinzia Piazzese, Dirigente dell’ASD Fuori Onda e coach della “Pallavolo unificata” e il Presidente di Anffas Torino A.P.S. Angelo Faiella.

 

L’iniziativa – Il progetto abbraccerà oltre trecento studenti sul territorio di Settimo Torinese, coinvolgendo l’Istituto Complessivo Settimo III, nello specifico i due plessi “Martiri della Libertà” e la Scuola Primaria “Morante”.
Sono previste attività quali eventi sportivi di diverse discipline, manifestazioni a tema, incontri per i giovani tra i 14 e i 18 anni e tavoli tecnici di progettazione. Sarà inoltre organizzato un flashmob dal titolo “Il futuro ha bisogno di Amore”, nel mese di aprile, in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace.
L’obiettivo è appunto l’integrazione, sempre attraverso lo sport, di persone in condizioni di povertà, giovani delle periferie urbane degradate, persone diversamente abili, migranti, bambini, donne e anziani.

 

Dott. Gianluca Carcangiu, Presidente CSEN Piemonte: “Innanzitutto mi preme ringraziare chiunque ci ha sostenuto nella realizzazione di questo progetto in cui crediamo molto. Con lo CSEN Piemonte da anni sosteniamo l’importanza dello sport, che può veramente essere un motore di cambiamento in grado di accorciare le distanze e di unire le persone. Per questo credo che ‘Edusport’ possa davvero avere un importante impatto sociale. Grazie anche al Comune di Settimo, che ci accompagnerà in questo viaggio di integrazione e inclusione”.

 

Giancarlo Brino, vicesindaco di Settimo Torinese: “Lo sport è uno straordinario strumento di integrazione – aggiunge il vicesindaco di Settimo Torinese Giancarlo Brino – Da tempo a Settimo cerchiamo di valorizzare soprattutto questa sua vocazione, non solo realizzando nuove strutture, ma anche e soprattutto supportando chi opera in questo contesto. Lo scopo finale è sempre costruire una società più equa e inclusiva”.

 

About CSEN Piemonte – Centro Sportivo Educativo Nazionale in Piemonte. Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, opera nel campo della formazione sportiva e organizza su tutto il territorio nazionale corsi e seminari. Il Comitato Regionale Piemontese è uno dei più importanti centri di formazione nazionale e organizza corsi riguardanti Arti Marziali, Fitness e Body Building, Functional Training, Discipline Bio-Naturali, Cinofilia, Danza Sportiva fornendo le conoscenze e le abilitazioni necessarie.

Assoluti invernali da incorniciare per Lucia Tassinario

Due finali tra le migliori d’Italia

Un’edizione dei Campionati Italiani Assoluti invernali letteralmente da incorniciare quella di Lucia Tassinario: una finale A, una finale B, tre piazzamenti tra le prime 16 in Italia, quattro volte al primato personale in tre giorni di gare.

Nella prima giornata, il risultato più alto di questo intenso appuntamento tricolore in vasca corta a Riccione. Nei 50 farfalla, dopo aver ottenuto il sesto posto nelle batterie del mattino abbassando il personale a 26”87, ha confermato la sesta posizione in finale A siglando 26”91. Nella stessa giornata, ha migliorato il personale dei 100 misti a 1’02”95 e piazzandosi in 15^ posizione.

Nel secondo giorno di gare, Lucia ha disputato i 100 farfalla. Nelle batterie, ha migliorato il personale a 1’00”05 (32”23 ai 50) chiudendo in 10^ posizione a soli 4/100 dalla qualificazione alla finale A. Al pomeriggio, in finale B ha ancora limato qualche centesimo al suo personal best, toccando al terzo posto in 1’00”01 (32”14 ai 50 metri).

Giornata conclusiva dedicata ai 50 stile libero: per la portacolori della ValleBelbo Sport, è arrivato il 25° posto con il crono di 25”91.

Con il doppio ingresso in finale, Lucia Tassinario ha portato punti preziosi al Team Dimensione Nuoto che ha chiuso al 25° posto la classifica riservata alle società civili.

Gli Assoluti Open, primo appuntamento nazionale di rilievo della stagione, hanno sancito un ulteriore salto di qualità da parte di Lucia Tassinario, che ha proseguito nel costante processo di crescita evidenziato lo scorso anno: i risultati sempre più importanti, la solidità anche ad altissimi livelli, una costanza di rendimento diventata ormai il suo marchio di fabbrica, sono frutto del lavoro costante e quotidiano coordinato da Pino Palumbo, direttore sportivo della ValleBelbo Sport, con il supporto di Adele Corapi, che si occupa della preparazione atletica, che proseguirà in vista dei prossimi appuntamenti in vasca corta della stagione invernale e che sarà finalizzato all’appuntamento tricolore più prestigioso della stagione, gli Assoluti Primaverili in vasca lunga.