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Cuore Reale, rimonta da -22 e batte Milano

Torino, venerdì 24 ottobre 2025 – La reazione d’orgoglio che ci voleva dopo la sonora sconfitta ad Avellino. Così la Reale Mutua Basket Torino ritrova il successo davanti al proprio pubblico, una vittoria che fa benissimo al morale dell’ambiente gialloblù, maturata dopo un’altra grande rimonta, simile a quella dell’esordio stagionale contro Cividale. Infatti, dopo un inizio preoccupante, con un atteggiamento timoroso e sfiduciato che si era visto anche ad Avellino, capitan Schina e compagni hanno cambiato faccia nella seconda metà di gara, con una progressiva rimonta da -22 che ha portato poi al primo sorpasso a soli 28 secondi dalla sirena finale. Una vittoria al fotofinish per 70-67 che ha fatto esplodere di gioia il Pala Gianni Asti. Decisivi gli adattamenti difensivi schierati da coach Moretti, con una zona per contenere Alessandro Gentile, dominante per tre quarti (34 punti alla fine), e la grande energia di Robert Allen (27 punti e 13 rimbalzi).

QUINTETTI
Torino: Schina, Teague, Tortù, Allen, Bruttini
Milano: Sabatini Taylor Cavallero Gentile D’Almeida

Un inizio complicato per la Reale Mutua che subisce la partenza agguerrita da parte di Gentile e del grande ex Kevion Taylor. I gialloblù fanno anche fatica a trovare concretezza in attacco, dopo cinque minuti di gioco coach Moretti chiama timeout sul 4-13. Un accenno di reazione torinese con l’ingresso in campo di Massone viene subito interrotto dagli Wildcats che continuano a controllare e incrementano il gap portandolo in doppia cifra. Il primo quarto si chiude sul 10-23.

Torino continua ad accusare i colpi del duo Gentile-Taylor, mentre dall’altra parte prosegue la produzione offensiva insufficiente degli uomini di coach Moretti. L’enorme fatica in costruzione di gioco è evidente e i gialloblù affondano sul -22 dopo la tripla di Cavallero (16-38). Gentile è impossibile da contenere e sale a quota 20 punti ancora prima della pausa lunga. Si va negli spogliatoi sul 29-44.

La Reale Mutua rientra in campo con il piglio giusto, affidandosi ad Allen e a un finalmente sbloccato Teague per provare ad accorciare le distanze, ma l’Urania risponde con l’energia di Cavallero e soprattutto un immarcabile Gentile. Torino però sembra più intraprendente e inizia a prendere fiducia: ancora Allen e Severini portano i torinesi sul -10 alla chiusura del terzo periodo: 50-60.

Cambia la musica in apertura di ultimo quarto: Torino rientra definitivamente in partita, con la difesa sempre più attenta, schierata a zona da coach Moretti, oltre la precisione di Severini e la solita energia nel pitturato di Allen. Di colpo, la Reale Mutua si ritrova a un solo possesso di distanza dalla Wegreenit (61-64), con il pubblico del Pala Gianni Asti che inizia a scaldarsi. L’attacco milanese si inceppa e arriva il primo sorpasso torinese proprio a 30 secondi dalla fine, con un tap-in vincente di Allen per il 68-67. La difesa gialloblù regge, Teague è glaciale in lunetta e arriva così la vittoria al fotofinish. Finisce 70-67.

Coach Moretti in sala stampa: “Nel primo tempo sembravamo la squadra scesa in campo ad Avellino. Sono molto contento di questa reazione d’orgoglio che poi si è riversata anche sul piano tecnico. Abbiamo cambiato marcia dal punto di vista dell’intensità, abbiamo controllato i rimbalzi. Non è una cosa banale aver rimesso in piedi una partita del genere, ci siamo riusciti come con Cividale, sono davvero soddisfatto di questa vittoria.”

Reale Mutua Torino – Wegreenit Urania Milano 70-67 (10-23, 19-21, 21-16, 20-7)

Reale Mutua Torino: Robert Allen 27 (11/14, 0/4), Macio Teague 14 (2/6, 2/6), Federico Massone 11 (4/7, 0/5), Giovanni Severini 6 (0/1, 2/3), Marco Cusin 4 (2/4, 0/0), Lorenzo Tortu’ 3 (0/0, 1/5), Davide Bruttini 2 (1/4, 0/0), Umberto Stazzonelli 2 (1/2, 0/0), Matteo Schina 1 (0/2, 0/1), Dario Zucca 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 13 / 15 – Rimbalzi: 30 9 + 21 (Robert Allen 13) – Assist: 17 (Robert Allen 5).

Wegreenit Urania Milano: Alessandro Gentile 34 (15/21, 0/0), Ion Lupusor 9 (4/6, 0/4), Kevion Taylor 7 (3/7, 0/3), Matteo Cavallero 7 (2/3, 1/2), Gherardo Sabatini 5 (1/2, 1/8), Karl Gamble 3 (1/2, 0/1), Ursulo D’almeida 2 (1/4, 0/0), Morgan Rashed 0 (0/0, 0/0), Lionel Abega 0 (0/0, 0/1), Luca Rossi 0 (0/0, 0/0), Giovanni Lo martire 0 (0/0, 0/0), Stefano Bracale 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 7 / 11 – Rimbalzi: 35 10 + 25 (Alessandro Gentile 9) – Assist: 9 (Alessandro Gentile 6).

Reale Mutua Basket Torino

Juve sempre più giù: terza sconfitta in una settimana

Ottava giornata amara per la Juventus, battuta all’Olimpico da una Lazio concreta e determinata. Finisce 1-0 per i biancocelesti, che con una prestazione ordinata e intensa conquistano tre punti meritati davanti al proprio pubblico.
Per i bianconeri è la terza sconfitta consecutiva in soli sette giorni: prima il ko shock contro il Como in campionato, poi la delusione europea contro il Real Madrid, e ora la caduta a Roma. La squadra di Tudor appare spenta, senza idee e senza reazione.
La crisi è ormai evidente e il tecnico croato è sempre più a rischio esonero. Dall’altra parte, Sarri può sorridere: la sua Lazio ritrova compattezza e cinismo, risalendo la classifica e accendendo di nuovo l’entusiasmo dei tifosi.
La Juve, invece, sprofonda. Crisi nera in casa juventina.

Enzo Grassano

Daniel Grassl conquista l’argento alla Cup of China: primo podio stagionale per l’Italia nel Grand Prix

 
26 ottobre 2025 – Uno straordinario Daniel Grassl ha regalato all’Italia il primo podio stagionale nel circuito internazionale del Grand Prix di pattinaggio di figura, conquistando la medaglia d’argento alla prestigiosa “Cup of China” di Chongqing.
Il ventitreenne di Merano, campione nazionale in carica, si allena stabilmente a Torino presso l’Ice Club Torino, tra il Palavela e il Palazzoli, sotto la guida del tecnico e coreografo di fama internazionale Edoardo De Bernardis. Proprio a Torino, città che lo ha accolto e sostenuto nel suo percorso in queste ultime stagioni, Grassl ha costruito i programmi che lo hanno portato sul secondo gradino del podio nella seconda tappa del più importante circuito mondiale.
Dopo aver superato la barriera dei 90 punti nel programma corto — pattinato sulle musiche di Stefano Lentini “Tango per la Libertà” — Grassl ha mantenuto alta la tensione e la concentrazione anche nel segmento lungo, esibendosi sulla colonna sonora del film “Conclave” realizzata da Volker Bertelmann. Impeccabile nell’esecuzione di più salti quadrupli, ha chiuso la gara con un punteggio complessivo di 269.43, alle spalle del giapponese Sato Shun.
Con questo risultato, Grassl diventa il primo italiano a collezionare cinque podi negli eventi maschili del Grand Prix, confermandosi tra i protagonisti assoluti della scena internazionale.
“Questo argento è il frutto di tanto lavoro e di grande determinazione di Daniel e di tutto il team che lo segue insieme a me” ha commentato Edoardo De Bernardis che ha aggiunto: “In questa gara Daniel ha pattinato bene in entrambi i programmi e ha ancora margini di miglioramento.”
Il prossimo appuntamento agonistico per Grassl sarà Skate America, dove l’atleta tornerà a rappresentare l’Italia con ambizione e determinazione.

Come saranno organizzati i play-off di qualificazione per il FIFA World Cup 2026

Il contesto
Per il Mondiale 2026, il torneo si svolgerà con 48 nazionali finaliste, un ampliamento rispetto alle edizioni precedenti.
Ciò implica che ogni confederazione continentale ha una propria ripartizione di posti diretti + posti riservati ai play‐off.
Il format dei play-off
I play-off si dividono in due grandi tipologie, a seconda della zona geografica:

I play-off all’interno della confederazione (soprattutto per l’Europa)
Si qualificano direttamente 12 nazioni, ovvero i vincitori dei 12 gruppi della fase di qualificazione europea.
I play-off europei vedono 16 squadre: i 12 secondi posti dei gruppi + le 4 migliori squadre della UEFA Nations League (o più precisamente i migliori «non qualificati» tramite il gruppo) che non sono già tra i primi due.
Il formato sarà: quattro “percorsi” indipendenti, ciascuno con 4 squadre. Ogni percorso prevede una semifinale in gara unica e una finale in gara unica, e il vincitore di ogni percorso ottiene il posto mondiale.
Le partite sono programmate nel marzo 2026.

Enzo Grassano

Il team studentesco Policumbent sul tetto del mondo

Un nuovo record mondiale per il team studentesco del Politecnico di Torino Policumbent. I membri del team e l’atleta paralimpico Diego Colombari hanno raccontato con parole e immagini, all’apertura del Consiglio di Amministrazione del 23 ottobre scorso, che li ha omaggiati con un lungo applauso, come nella giornata di sabato 18 ottobre, del record mondiale di distanza percorsa in un’ora.

“I miei più grandi complimenti al team per lo straordinario risultato, frutto di passione, perseveranza e duro lavoro. I team studenteschi sono un fiore all’occhiello del nostro ateneo e tutta la nostra comunità segue orgogliosa i loro progetti e gli straordinari risultati che stanno raggiungendo in diversi settori, in cui le competenze tecnologiche vengono abbinate a entusiasmo e grandi valori umani. Queste ragazze e questi ragazzi sono i rappresentanti migliori dell’importanza delle STEM e del metodo di studio del Politecnico di Torino – ha commentato il Rettore Stefano Corgnati”.

Il Rettore ha poi ringraziato il consigliere del Politecnico Andrea Gavosto per aver facilitato la messa a disposizione del circuito di Balocco, senza il quale il record non avrebbe potuto essere raggiunto. Protagonista dell’impresa è il prototipo Hand – Trike Cerberus, un mezzo a tre ruote spinto dalla una pedalata a braccia del ciclista, posto in posizione reclinata, studiata per le persone con disabilità agli arti inferiori, interamente ideato e progettato dal team studentesco Policumbent, dell’ateneo torinese, guidato dal campione paralimpico Diego Colombari.

34,90 km percorsi in un’ora: si tratta della più lunga distanza mai registrata per la categoria “Men Arms Only, Single Reader” dell’International Human Powered Vehicle Association (IHPVA), che ha così battuto il precedente record del 1999 di 33,11 km dell’atleta inglese Kevin Doran.

La distanza percorsa sull’ora è stata calcolata sul numero dei giri completi per la lunghezza del giro, a cui viene aggiunta la distanza calcolata come la velocità media del quinto e ultimo giro per il tempo rimanente al passaggio alla fotocellula al quarto giro. Un sodalizio, quello tra Cerberus e Diego Colombari, che già nel 2024 si era dimostrato vincente con il record mondiale di velocità alla World Human Powered Speed Challenge. Il risultato ottenuto ha quindi replicato la combinazione perfetta della prestazione fisica dell’atleta e dell’eccellenza tecnico-ingegneristica del prototipo che, con questo secondo record mondiale, conferma l’altissimo livello del team, capace ancora una volta di superare i limiti trasformando Cerberus, concepita per la velocità massima in una macchina da endurance, con nuovi sistemi di aerazione e una trasmissione più efficiente.

La sfida più grande per l’atleta e il team è stata proprio quella dell’aerazione: è stato necessario modificare l’aerodinamica del veicolo creando delle prese d’aria che, in assetto da velocità pura, non possono essere usate perché aumenterebbero la resistenza aerodinamica. Anche Diego Colombari ha dovuto affrontare cambiamenti nei suoi allenamenti spostando il focus della preparazione sulla resistenza delle condizioni registrate nell’abitacolo durante alcuni test, vicini ai 50 gradi con il 65% di umidità.

Gian Giacomo Della Porta

Il trofeo delle Nitto ATP Finals in mostra al Grattacielo Piemonte

Dal 24 al 26 ottobre 2025 – orario 9 – 18

Una mattinata all’insegna dello sport, della partecipazione e dell’entusiasmo in piazza Piemonte, ieri, di fronte al Grattacielo della Regione, dove si è tenuta l’inaugurazione della tre giorni di “Tennis in Città 2025”.

L’area antistante il palazzo regionale si è trasformata in un vero campo di gioco a cielo aperto, accogliendo studenti e appassionati che hanno preso parte all’evento, cimentandosi sui campi allestiti per l’occasione.

A dare il via alla manifestazione sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Paolo Bongioanni, insieme ai rappresentanti della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e della Federazione Italiana Tennistavolo, che hanno salutato i tanti giovani presenti e sottolineato l’importanza di iniziative capaci di avvicinare lo sport alle persone.

L’iniziativa, promossa dalla FITP in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale, porta gli sport da racchetta nel cuore urbano del territorio, trasformando le piazze e i parchi in spazi di socialità, movimento e inclusione. L’obiettivo è favorire la diffusione della pratica sportiva, in particolare tra bambini e ragazzi, offrendo loro un’occasione per scoprire il tennis e il tennistavolo in un contesto informale e accessibile.

Nel percorso di avvicinamento alle Nitto ATP Finals di Torino, Tennis in Città rappresenta ormai una tradizione consolidata: un progetto che unisce promozione sportiva, educazione e coinvolgimento del territorio.

In questa tappa conclusiva del 2025, piazza Piemonte ospiteràper tre giorni 1 campo da tennis e 4 aree dedicate al tennistavolo, aperte a tutti e animate da maestri e tecnici federali.

Tutti i cittadini potranno cimentarsi gratuitamente con racchetta e pallina venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 ottobre, dalle ore 9 alle 18, grazie alla presenza costante di maestri professionistipronti a guidare i partecipanti di ogni età, dai principianti ai più esperti. Un’occasione per provare il tennis e il tennistavolo in modo divertente e sicuro, immersi nell’atmosfera delle grandi competizioni.

La giornata inaugurale è stata impreziosita dall’arrivo al Grattacielo Piemonte della coppa delle Nitto ATP Finals, simbolo del grande tennis mondiale. Il prestigioso riconoscimento rimarrà esposto nell’atrio del Palazzo della Regione Piemontenelle giornate dal 24 al 26 ottobre, dalle 9 alle 18, offrendo a cittadini e visitatori la possibilità di ammirare da vicino l’ambito trofeo che verrà assegnato ai migliori tennisti del mondo nel torneo di fine stagione.

Con Tennis in Città abbiamo voluto portare lo sport fuori dai palazzetti e dentro la vita quotidiana delle persone – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio –. Piazza Piemonte e il Grattacielo rappresentano la casa di tutti i piemontesi, e oggi diventano anche la casa del tennis. È emozionante vedere tanti giovani avvicinarsi a questa disciplina: significa seminare cultura sportiva e investire sul futuro. Lo sport è crescita, educazione e inclusione, e continueremo a sostenerlo con convinzione.”

L’assessore Paolo Bongioanni ha aggiunto: “Il successo di questa edizione conferma la forza del movimento sportivo piemontese. Tennis in Città entusiasma e coinvolge, facendo scoprire lo sport a nuovi appassionati, soprattutto tra i ragazzi. I campioni che vedremo alle Finals ispirano, ma sono giornate come questa a trasformare l’ispirazione in passione vera. Portare il tennis tra la gente significa costruire una comunità più sana, più unita e più consapevole.”

Addio a Giuliano Besson, campione e uomo vero

E’ trascorso meno di un anno da questa foto, dal momento felice della presentazione del libro sulla vita straordinaria di Giuliano Besson, il discesista della Valanga Azzurra, l’eterno ribelle che si era erto paladino dell’intera squadra, insieme a Stefano Anzi, e con Anzi era stato radiato per aver osato mettere in dubbio lo strapotere della Federazione.

Leggi l’articolo:

Addio a Giuliano Besson. Campione della Valanga Azzurra, imprenditore e uomo vero

Torino tra le migliori città italiane per attività  sportive dei residenti

Nonostante il lavoro da remoto ci abbia reso tutti più sedentari, alcune città italiane spiccano sulle altre per i livelli di attività. Torino è al nono posto, con un numero incredibile di percorsi per il running o per la camminata, e il 28% dei residenti che si spostano a piedi o in bici. Quali altri dati confermano i livelli di attività e quali altre città si classificano tra le più attive? Per rispondere a queste domande, la piattaforma per uno psicologo online “Unobravo” ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori tra cui: densità delle palestre, abitudini di camminate e ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interesse online per il fitness.

Le dieci città più attive d’Italia risultano essere Padova, Bergamo, Prato, Monza, Milano, Rimini, Brescia, Bolzano, Torino, Firenze e Verona. Torino è nona in classifica con più di 2 mila ricerche mensili da parte dei residenti su temi riguardanti il fitness; un numero incredibile di percorsi per il running e per la camminata, piu di 2 mila, e il 25% dello spazio urbano occupato da aree verdi; nella regione c’è anche un tasso di obesità molto basso, di circa il 10%, e il 28% delle persone viene definito “attivo”, ovvero che pratica attività motoria regolare. Padova si posiziona come la città più attiva d’Italia grazie a numerosi spazi verdi, estesi percorsi per correre, fare escursioni e una significativa percentuale di persone che si spostano a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro. Foggia risulta essere la città meno attiva d’Italia, con il minor numero di percorsi per correre o camminare e tassi ridotti di mobilità tra i cittadini.
Nonostante la crescente attenzione verso il benessere fisico, il lavoro da remoto ha ridotto i livelli di movimento quotidiano per molte persone, aumentando i rischi di effetti negativi sulla salute mentale. Attività semplici come camminare o andare in bicicletta possono aiutare, ma mantenersi attivi non dipende solo dall’impegno personale, ma anche l’ambiente in cui viviamo è determinante. Città con spazi verdi e luoghi accessibili in cui praticare sport, facilitano il movimento durante le attività quotidiane. Per analizzare come le città italiane favoriscano stili di vita attivi e salvaguardino il benessere dei propri residenti, Unobravo, piattaforma per uno psicologo online, ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori fra cui densità delle palestre, abitudine alla camminata, al ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interessi online per il fitness.
La psicologa e psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris, direttrice di Unobravo, spiega l’importanza del design urbano nel promuovere l’attività fisica e i motivi per cui lo sport migliori il benessere mentale. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’attività fisica non deve per forza richiedere grandi sforzi.
Integrando il movimento nella routine quotidiana, l’attività fisica diventa una routine naturale che contribuisce al benessere fisico e mentale.

“Il fattore ambientale gioca un ruolo cruciale nel determinare i livelli di attività e benessere mentale – ha dichiarato la dottoressa Valeria Fiorenza Perris – città con pochi percorsi pedonali sicuri, spazi verdi limitati, infrastrutture minime per ciclismo o attività all’aperto contribuiscono a una diminuzione dell’attività fisica per tutti i residenti. Promuovere il movimento attraverso spazi urbani ben progettati non solo favorisce la salute fisica, ma sostiene anche la resilienza mentale, riducendo lo stress e fungendo da fattore protettivo contro ansia e burnout. Il movimento quotidiano può influire sul nostro stato d’animo, incidendo positivamente su stress e ansia (l’attività fisica regola gli ormoni dello stress contribuendo a un regolare funzionamento del sistema nervoso), qualità del sonno, ciclo naturale sonno-veglia, favorendo un sonno più profondo e rigenerante, umore e autostima (le endorfine rilasciate durante il movimento possono migliorare l’umore), mentre abitudini mantenute a lungo termine rafforzano la fiducia in sé stessi.
Ritmi interiori: l’attività fisica può creare uno spazio mentale lontano dalle pressioni quotidiane, aiutando a ridurre i pensieri negativi; interazione sociale e attività di gruppo possono generare un senso di connessione rafforzando la resilienza mentale e riducendo il senso di isolamento”.

Gian Giacomo Della Porta

FIAT Torino City Marathon 2025: una maratona da record

TORINO – L’attesa sta per finire: tra un mese esatto, domenica 23 novembre, le strade di Torino torneranno a riempirsi di energia, passione e movimento con la FIAT Torino City Marathon. Una festa del running e della città, che ogni anno unisce migliaia di corridori e spettatori in un abbraccio collettivo lungo 42,195 chilometri, 21,097 per chi sceglierà la FIAT Torino City Half Marathon, o 5 per chi vorrà semplicemente esserci, con la FIAT Torino City Run, la non competitiva aperta a tutti e, grazie al supporto di Santander, ancora al fianco della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

La FIAT Torino City Marathon è stata presentata oggi, 23 ottobre, nella storica cornice di Palazzo Reale – Musei Reali di Torino.

A fare gli onori di casa l’architetto Stefania Dassi, che ha portato i saluti della direttrice dei Musei Reali Paola D’Agostino: «Siamo orgogliosi di ospitarvi oggi come lo saremo domenica 23 novembre, con l’arrivo delle tre gare in Piazzetta Reale. Vogliamo sempre di più ricevere tutta la città nei nostri spazi, promuovendo e ospitando attività anche sportive e sociali

«Dagli atleti prendiamo un grande ispirazione. Sport è sinonimo di salute ed è in questa direzione che dobbiamo e ci piace lavorare. Un grazie agli organizzatori ma anche alla Città di Torino, nella persona dell’Assessore Domenico Carretta, perché so bene che disegnare una manifestazione di questa portata sia molto complicato» ha dichiarato l’Assessore al bilancio Regione Piemonte Andrea Tronzano.

«Torino si prepara a vivere un’altra grande giornata di sport e di partecipazione. La FIAT Torino City Marathon è molto più di una semplice corsa: è la perfetta metafora della nostra città, una città che corre veloce ed è capace di unire le sue più diverse vocazioni. Vedere migliaia di atleti, con una significativa percentuale di presenze internazionali, ai nastri di partenza è un segnale forte dell’attrattività e della vitalità di Torino. Sarà una festa che attraverserà i luoghi più iconici, dai palazzi sabaudi al Parco del Valentino, dimostrando ancora una volta come lo sport sia un motore fondamentale di coesione sociale, promozione della salute e richiamo turistico», le parole dell’Assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta.

FIAT e Torino, una corsa di valori
FIAT è il nuovo title sponsor della Torino City Marathon, un sodalizio che nasce nel segno dei valori condivisi. FIAT e Torino City Marathon, pur con linguaggi diversi, perseguono lo stesso obiettivo: valorizzare il territorio, promuovere uno stile di vita attivo e sostenere una città che è simbolo di innovazione, storia e movimento.
La FIAT Torino City Marathon 2025 avrà così un’apripista d’eccezionela 500 Hybrid Torino, che darà il via a maratona e mezza maratona.

«La nuova 500 Hybrid Torino non è solo un’auto, è un simbolo del profondo legame tra FIAT e la città che l’ha vista nascere. Vederla aprire la Torino City Marathon 2025 sarà per noi motivo di grande orgoglio: è un tributo alla nostra storia, ma anche uno sguardo deciso verso il futuro, fatto di innovazione, sostenibilità e passione italiana. Con questa serie speciale, celebriamo il ritorno della produzione a Mirafiori e riaffermiamo il nostro impegno per il territorio e per le persone che lo vivono ogni giorno», ha dichiarato Alessio Scutari, Managing Director FIAT e Abarth in Italia.

Numeri da record, entusiasmo in crescita
A un mese dal via, la FIAT Torino City Marathon registra un entusiasmo senza precedenti. Sono già 3.400 circa gli iscritti nella maratona e quasi 3.500 nella mezza maratona, con ben il 40% di atleti provenienti dall’estero, in rappresentanza di 19 nazioni.
E le iscrizioni sono ancora aperte sul sito ufficiale della manifestazione: www.fiatorinocitymarathon.it.

«Continuiamo a crescere ed è una crescita importante: i numeri di quest’anno ci dimostrano che abbiamo lavorato bene, alzando il livello della manifestazione – ha commentato Luca Vergnano del comitato organizzatore –. Stiamo raccogliendo i frutti di un progetto, iniziato qualche anno fa, che ci ha portato oggi ad aver ritrovato la fiducia da parte dei runner non solo italiani ma anche stranieri. La percentuale del 40% di iscritti provenienti dall’estero ne è una prova indiscutibile. E manca ancora un mese alla gara. L’obiettivo? Accogliere in piazzetta Reale 10.000 runner. Voglio ringraziare le più di 30 società amiche che ci supportano, i comuni interessati dal percorso – Beinasco, Nichelino e Moncalieri, e Green Pea, che per il secondo anno accoglierà il village

Un percorso che racconta il territorio
Partenza e arrivo della maratona saranno nel cuore pulsante della città, in piazzetta Reale, davanti alle residenze sabaude che raccontano la storia di Torino.
La mezza maratona prenderà invece il via da Nichelino, per poi congiungersi alla maratona sotto lo stesso striscione d’arrivo.
Il percorso attraverserà i luoghi più iconici del capoluogo piemontese: Lingotto, Parco del Valentino, Stupinigi, Beinasco e Moncalieri, fino a tornare nel centro storico.

«Anche quest’anno abbiamo lavorato per costruire un tracciato che rispondesse al meglio sia alle esigenze di sicurezza e di ordine nella viabilità, sia a quelle di linearità e scorrevolezza: due caratteristiche fondamentali per una maratona come la nostra, famosa per i tanti nuovi personal best. In questo, la collaborazione con la Polizia Municipale è stata fondamentale. La maratona partirà da piazza Castello, nel tratto iniziale di via Pietro Micca, e si concluderà nella meravigliosa Piazzetta Reale. Tra i prossimi obiettivi c’è quello di portare il tempo massimo in maratona da 5 ore e 30 a 6 ore: sarebbe uno stimolo in più per molti maratoneti», il commento di Alessandro Rastello del comitato organizzatore.

Gli orari
· FIAT Torino City Marathon: ore 8.30, da piazzetta Reale.
· FIAT Torino City Run: ore 8.45 da piazzetta Reale
· FIAT Torino City Half Marathon: ore 10.00, da Nichelino (TO).

Arrivo per tutte e tre le manifestazioni in piazzetta Reale.

Una maratona con la zampata
Ogni maratona è una storia. Quest’anno, tra le tante, ce n’è una che profuma di emozione e solidarietà: quella di Antonio Puccio, 30 anni, torinese, dog trainer ed educatore cinofilo da 127mila follower.

A Torino correrà la sua prima maratona, ma lo farà con un obiettivo che va oltre il cronometro: raccogliere fondi per Run For Assistance Dog, progetto che finanzia l’addestramento e la donazione gratuita di due cani d’assistenza per bambini con disabilità.
L’obiettivo è ambizioso – 20.000 euro – ma la corsa è già partita: con gli 8.000 euro raccolti finora, due cuccioli, Bolt e Tor, sono già in addestramento. Bolt, labrador di 9 mesi, sarà assegnato a Eleonora, ragazza di Milano con tetraplegia e difficoltà cognitive; Tor, 4 mesi, porterà gioia e sostegno ai fratelli di Perosa Argentina (TO) Edoardo e Mattia, di 4 e 7 anni, affetti da una malattia neurodegenerativa.

Il destino, a volte, corre in parallelo: Andrea, il papà dei due bambini, si era già iscritto alla maratona di Torino, senza sapere nulla del progetto. Anche per lui sarà la prima volta sui 42 km.

Due esordi, una sola missione: trasformare ogni chilometro in un gesto di speranza.
Chi vorrà unirsi alla loro corsa potrà farlo su www.runforassistancedog.com o su GoFundMe.

«Non sono un runner e non lo sono mai stato – ha raccontato Antonio Puccio –. Ho iniziato ad allenarmi per questa mia prima maratona con un obiettivo: correre per chi non può correre. A questo se ne è aggiunto uno personale: voglio tagliare il traguardo in 3 ore!»

«Ringrazio Antonio, ha avuto un’idea stupenda. Siamo stati fortunati a essere stati scelti. Tutto ciò ci insegna che si può sempre fare di più per noi unendo le forze. Al via della FIAT Torino City Marathon ci sarò anch’io, sarà la mia prima volta» ha aggiunto Andrea Debernardi, papà di Edoardo e Mattia.

FIAT Torino City Run, la corsa per tutti
Non è necessario essere maratoneti per sentirsi parte dell’evento. La FIAT Torino City Run è la corsa-camminata di circa 5 km che attraversa il centro di Torino, aperta a tutti: famiglie, gruppi di amici, appassionati di sport e chiunque voglia respirare l’atmosfera della grande maratona.
Un momento di festa, ma anche di solidarietà concretaSantander rinnova infatti il proprio impegno a fianco della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, dopo la donazione, nel 2024, di 20.000 euro all’Istituto di Candiolo – IRCCS.

«Il legame con il territorio è da sempre alla base della storia di Candiolo.  È grazie a istituzioni, enti, imprese e ai tanti sostenitori che la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha potuto realizzare l’Istituto di Candiolo-IRCCS, e può costantemente dotarlo delle migliori risorse, tecnologiche e umane, al servizio dei pazienti, rendendolo un punto di riferimento per l’oncologia a livello nazionale e internazionale. Grazie alla FIAT Torino City Marathon e a Santander, che hanno voluto realizzare una City Run di circa 5 km per raccogliere fondi a favore della cura e della ricerca dell’Istituto di Candiolo-IRCCS», le parole di Andrea Bettarelli, Responsabile Fundraising, Marketing e Comunicazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Lucia Saracco, Direzione Risorse Umane di Santander, ha dichiarato: «Da anni il nostro impegno è verso il benessere, la salute e il sociale. Ed è per questo che siamo orgogliosi di poter essere anche quest’anno a fianco della maratona e della Fondazione».

Lifenet: contro la violenza sulle donne
Nel 202+5, la FIAT Torino City Run abbraccia anche una nuova causa: la lotta alla violenza di genere.

Il gruppo Lifenet, con le strutture sanitarie Ce.Me.Di. e Chiros, sarà al fianco dell’evento con una campagna di sensibilizzazione che unisce sport e impegno sociale.
Nel mese di novembre, Lifenet promuoverà una serie di camminate non competitive in varie città italiane, con l’obiettivo di accendere l’attenzione su un tema che tocca la coscienza collettiva, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il 25 novembre.

Partecipare alla City Run significherà quindi anche correre per dire no alla violenza, trasformando ogni passo in un segnale di solidarietà e di speranza.

«Partecipare a iniziative come la FIAT Torino City Marathon significa essere concretamente vicini alle persone, non solo come operatori sanitari ma come comunità che si prende cura – sottolinea Franco Perona, Chief Medical Officer del Gruppo Lifenet –. La presenza dei nostri professionisti lungo il percorso rappresenta un gesto simbolico ma anche pratico: accompagnare, sostenere e prendersi cura, valori che da sempre ispirano la nostra missione.»

Il Marathon Village a Green Pea
Il Marathon Village torna per il secondo anno a Green Pea, la casa del vivere sostenibile. Uno spazio simbolo della nuova Torino, dove sport, ambiente e innovazione si incontrano.
Su un’area di 15.000 mq distribuiti su quattro piani, Green Pea (via Ermanno Fenoglietti 20, quartiere Lingotto) accoglierà gli atleti, gli stand, le aziende e gli incontri nel weekend della maratona.
Il secondo piano ospiterà il cuore pulsante dell’evento, tra ritiro pettorali, area expo e momenti di socialità.

T-shirt e medaglia
Anche t-shirt e medaglia rappresentano al meglio lo spirito di questa edizione 2025.

Le t-shirt ufficiali. Tre colori per tre distanze: fucsia per la City Run, blu scuro per la mezza maratona e arancio per la maratona. Le maglie, prodotte da Karhu, nuovo sponsor tecnico, presentano una grafica sfumata dall’alto verso il basso e la Mole Antonelliana in primo piano, affiancata dai loghi dei partner principali.
Realizzate in 100% poliestere mesh traspirante, sono leggere e morbide al tatto grazie alla stampa sublimatica, che integra il design direttamente nelle fibre del tessuto. Un capo tecnico, dal tessuto certificato Oeko-Tex, che unisce comfort, qualità e attenzione alla sostenibilità.

«La maratona è la gara più bella che c’è, lì contano le gambe ma soprattutto la testa. Auguro a tutti i maratoneti della FIAT Torino City Marathon di godersela dal primo all’ultimo metro» l’augurio di Franco Arese, campione di atletica fine anni ’60 e ’70.

«I miei genitori si sono sposati a Torino e io e i miei due fratelli siamo nati in questa città. È un onore essere qui oggi. Quando mio papà correva, lo prendevano in giro dicendo: vai Coppi, vai Bartali. La corsa non era minimamente presa in considerazione, ora corrono tutti. La collaborazione con la maratona di Torino è nata sotto una buona stella e ha subito preso la direzione giusta» gli ha fatto eco il figlio Enrico Arese, Amministratore Delegato di Karhu Italia.

La medaglia. Celebra Torino attraverso i suoi monumenti più iconici, disposti come una corona che abbraccia il logo della maratona.
Ispirata ai colori vivaci di FIAT, unisce tradizione e modernità in un design che parla di orgoglio e appartenenza. C’è la Mole Antonelliana, simbolo per eccellenza della città, la Gran Madre, che accoglie i runner nell’ultimo tratto verso via Po, e la Palazzina di Caccia di Stupinigi, che sorprende lungo il percorso a metà gara. Un frammento di Torino, da conquistare passo dopo passo e portare con sé per sempre.

Una rete che corre insieme
Attorno alla FIAT Torino City Marathon si muove una rete di società e volontari senza i quali nulla sarebbe possibile. Un ringraziamento speciale va alle società amiche che, con dedizione e passione, garantiscono sicurezza e assistenza in ogni fase: Alpini Trofarello, Atletica Balon, Atletica Nichelino, Atletica Settimese, Atletica Venaria Reale, Atletica Venturoli, Borgaretto 75, Atletica Chierese & Leo, Cral Amiat, Cral Reale Mutua, Doratletica, Durbano Gas Energy, Equilibra Running Team, Filmar, Gspt 75, Giannone Running Team, Amici di Marcello, Gs Interforze Torino, Next 42,195, OlimpiAtletica Settimo Torinese, Piossasco Trail Runners, Podistica Leinì, Podistica None, Polizia di Stato, Rana Runner Villastellone, Rari Nantes Torino 1899, Run Athletic, Runner Team 99, Tapporosso, Team Peretti, Torino Road Runner e Vigone che corre.

«La maratona di Torino è un evento in continua crescita, che può contare sulla sinergia del comitato organizzatore e numerose società di Torino e provincia, dimostrandosi un appuntamento condiviso e radicato sul territorio – ha dichiarato Clelia Zola, Presidente di FIDAL Piemonte –. Un sistema che fa rete e che consentirà così di restituire alla città la maratona che merita, un grande appuntamento con grandi numeri che possa essere anche un’occasione di scoperta o riscoperta della capitale sabauda e dei suoi luoghi simbolo, come il Palazzo Reale che oggi ci ospita. FIDAL Piemonte è orgogliosa di essere al fianco degli organizzatori con la certezza che anche quest’anno sarà un successo.»

Una maratona di squadra
La FIAT Torino City Marathon è il risultato di un grande lavoro di squadra. Con FIAT nel ruolo di title sponsor, Karhu come sponsor tecnico, Santander, charity partner e Lifenet nel ruolo di medical sponsor; e con il supporto di DuLac FarmaceuticiMicla EngineeringGIMAX rentKINGMassigen; oltre a partner quali IREN CementalBattaglioMonviso e Valmora.

La manifestazione può contare sul patrocinio di Regione PiemonteCittà Metropolitana di TorinoCittà di TorinoCittà di MoncalieriCittà di NichelinoComune di Beinasco, e sulla collaborazione di Turismo Torino e ProvinciaConsorzio Terre Reali del PiemonteDirezione Regionale Musei PiemonteMusei Reali di Torino e Camera di Commercio di Torino.

Iscrizioni online e informazioni su: www.fiatorinocitymarathon.it

Champions League, 3ª giornata Il Real Madrid batte la Juventus 1-0

Champions League, 3ª giornata
Il Real Madrid batte la Juventus 1-0 nella terza giornata di Champions League, grazie a un gol di Bellingham al 57′, pronto a ribadire in rete il pallone dopo un palo colpito da Vinicius. Al Bernabéu, i blancos faticano ma portano a casa tre punti pesanti, restando a punteggio pieno nel girone.
La Juventus, nonostante la sconfitta, tiene testa alla corazzata spagnola. Vlahovic crea più di un grattacapo alla retroguardia madrilena, mentre nel finale Openda e Kostic sfiorano il pareggio. Di Gregorio si rende protagonista con una doppia parata decisiva su Mbappé e Openda, evitando un passivo più pesante.
Per i bianconeri è la prima sconfitta europea, restano fermi a due punti e ora servirà un cambio di marcia per inseguire la qualificazione agli ottavi.

Enzo Grassano