MUSIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE
“L’Italia che è in mezzo al mare
L’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare
L’Italia metà giardino e metà galera
Viva l’Italia
L’Italia tutta intera”
1979, avevo sette anni.
Un brano che quest’anno compie 40 anni, e continua a essere un piccolo compendio di quello che succedeva nel Paese in quegli anni. Il racconto lucido e spietato di uno dei cantautori più importanti della Storia musicale italiana, tra Resistenza e Piazza Fontana.
Ecco cosa dice De Gregori, l’autore di questa pietra miliare della musica: “Ogni volta che canto quella canzone sento che ogni parola di quel testo continua ad avere un peso. ‘L’Italia che resiste’, ad esempio; e solo le anime semplici potevano pensare che c’entrasse qualcosa con lo slogan giustizialista ‘resistere resistere resistere’. ‘L’Italia che si dispera e l’Italia che s’innamora’. L’Italia che ogni tanto s’innamora delle persone sbagliate, da Mussolini a Berlusconi. Ma il mio amore per l’Italia, e per gli italiani, non è in discussione”.
Come è attuale questo brano, dopo 40 compleanni; come pesano sulla schiena certe parole appese a bocche a volte sbagliate.
Quanto è bella questa Italia, cosi desiderabile, spesso cosi invivibile, ma cosi bella da inebriare ed incantare ogni cuore, ogni occhio.
Sempreverde questo brano , ascoltatelo a cuore aperto, vi farà amare ed odiare un paese strepitoso.
“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.”
Chiara De Carlo
Francesco De Gregori – Viva l’Italia (Still/Pseudo Video) – YouTube
Ecco a voi gli eventi della settimana!




Lunedì. Al “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Fabrizio Moro. A Collegno per “Flowers” è di scena Giovanni Lindo Ferretti.
Con 78 alzate di sipario, da fine giugno ai primi d’agosto, nel pieno dell’estate, si continuerà ad andare a teatro. Lo propone il Teatro Stabile di Torino, allineando sui palcoscenici del Carignano e del Gobetti tre proposte, “Prato inglese” rivolta al teatro elisabettiano (dal 6 luglio all’8 agosto), “Staff only” ovvero i mestieri del teatro e rivolta a un pubblico di giovanissimi e famiglie (dal 12 luglio al 1° agosto) e “Summer plays”, rivolta alla drammaturgia contemporanea (dal 29 giugno al 4 agosto), “con l’obiettivo di attivare riflessioni e confronti su temi civili e sociali di grande attualità, come la biogenetica, il cambiamento climatico, le questioni di genere, il neorazzismo, le mafie, il plagio di massa”. E poi ancora seminari di aggiornamento (focalizzati su aspetti tecnici della regia, della drammaturgia e della scenografia affidati rispettivamente a Serena Sinigaglia, ad Emanuele Aldrovandi e a Guido Fiorato), incontri con il pubblico e stage per addetti ai lavori.
Aldrovandi, in scena tra gli altri Lorenzo Bartoli, Vittorio Camarota, Fabrizio Falco, Elena Aimone e Sara Putignano. Il titolo shakespeariano si alternerà con “Staff only”, testo originale di Thea Dellavalle, con la regia di Elena Serra, uno sguardo ai “mestieri del teatro”, alle occupazioni che riempiono il retropalco di un teatro e sono capaci di rendere un unicum la realtà e il sogno. A rendere possibile tutto questo, per l’occasione, sono gli attori Chiara Cardea, Anna Gamba, Pierpaolo Preziuso e Aron Tewelde.
(29 – 30 giugno), Marco Gobetti con l’appassionata narrazione delle “130 repliche de Il nome della Rosa” (dal 1° al 3 luglio), Settembre Teatro e Acciòn Cultural Espanola proporranno “Furiosa Scandinavia” di Antonio Rojano per la regia di Javier Sahuquillo (8 – 9 luglio). E ancora Silvia Battaglio porterà in scena “Ballata per Minotauro”, ispirata al “Minotauro” di Durrenmatt (13 – 14 luglio), dal 20 al 22 luglio Domenico Castaldo con “L’arte del vivere e del morire”, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti saranno in scena con “HeLa ovvero l’immortalità di Henrietta Lacks”mentre la coppia Giacopini/Vacis chiuderà la rassegna con “Signorina, lei è un maschio o una femmina?” (3 – 4 agosto).