Lo spettacolo che non avevate mai visto
La poesia, il genio e il tormento del Maestro dell’Impressionismo in un’opera poetica mai vista prima. Una pista da ghiaccio, luci, colori, immagini, le note della musica classica dal vivo che avvolgono il pubblico, una compagnia di pattinatori di eccellente bravura. L’idea rivoluzionaria che unisce poesia, danza, musica e tecnologia per regalare un viaggio emozionante nell’arte magica di Van Gogh. Con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Torino. “Lo sport si fa danza e la danza si fa arte. I pattini dei più grandi atleti internazionali disegnano il ghiaccio come il pennello sulla tavolozza mentre il ghiaccio diventa la tela, dipinta da proiezioni di ultima generazione”
Venerdì 3 dicembre ore 21 Palavela Torino

Ritorna “la bella abitudine di andare a teatro”. Domani all’Erba con “Finestre sul Po” riapre la “Grande Prosa” nel calendario di Torino Spettacoli, divertimento assicurato e uno sguardo a quel piccolo capolavoro intimistico che Erminio Macario aveva già portato al successo e che oggi ha i tratti e la simpatia di Piero Nuti (93 anni all’anagrafe, energicamente portati). Un appuntamento che sta a significare anche il consolidamento di un rapporto, mai interrotto del resto, neppure durante il periodo di chiusura dei teatri, rapporto di lavoro continuo da un lato e di partecipazione e di informazioni dall’altra, che il pubblico ha con le sale dell’Alfieri, del Gioiello e dell’Erba.
Altri titoli della “Grande prosa” saranno “Caffè nero per Poirot” di Agatha Christie, che sicuramente bisserà il successo ottenuto in periodo ante covid (Gioiello, dal 16 dicembre al 1° gennaio), “L’attimo fuggente” con Ettore Bassi nel ruolo del professor Keating, insegnante diverso da ogni altro, desideroso di infondere ai propri ragazzi i veri valori della vita, insegnando loro a vivere attimo per attimo (“Oh Capitano, mio Capitano…”, ricordate?): e poi la setta segreta dei “Poeti estinti”, i pareri negativi del preside e le punizioni, la tragedia di Neil Perry per una vicenda che la trasposizione cinematografica con la regia di Peter Weir ha reso un autentico quanto indimenticabile capolavoro (28, 29 e 30 gennaio, all’Erba). Inoltre da giovedì 3 a domenica 6 febbraio, ancora all’Erba, “Quegli strani vicini di casa” di Cesc Gay con Kaspar Capparoni e Laura Lattuada, imbarazzi e divertimento nel mènage erotico un po’ appassito di una coppia; nella sala del Gioiello tre appuntamenti da non perdere: dal 25 al 27 febbraio, Milena Vukotic in “A spasso con Daisy” e la coppia Gaia De Laurentiis/Ugo Dighero, dal 3 al 6 marzo, in “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot, penna brillante del teatro d’Oltralpe, ovvero due vicini di casa alla spasmodica ricerca di un partner, con lieto fine prevedibilmente d’obbligo, e ancora dal 18 al 20 marzo “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, sei bravissime attrici, tra cui Rocìo Munoz Morales, Tosca D’Aquino e Paola Tiziana Cruciani, alla ricerca della solidarietà femminile per far fronte alle contrarietà della vita. Alessandro Benvenuti (26 e 27 marzo) in “Panico ma rosa per racontare la personale esperienza di lockdown e Gianluca Ferrato (dall’1 al 3 aprile) in “Tutto sua madre”, entrambi all’Erba.

