1) Tre giorni tra fumetti, supereroi e principesse
Dal 13 al 15 agosto
Bard (Aosta)
Il mondo fantasy, con i suoi fumetti e i suoi personaggi più amati prende casa per ben tre giorni fra le antiche mura del “Forte di Bard”. L’appuntamento è per domenica 13 (dalle 15,30 alle 20,30), lunedì 14 e martedì 15 agosto (dalle 9,30 alle 19,30), con la prima edizione di “FantasyBard” ospitata nelle case d’epoca del “Borgo” e al “Forte di Bard”. Tre giorni spumeggianti dedicati a mostre, spettacoli, incontri ed un’ “area mercatino” con le case editrici specializzate nel settore. Tantissime saranno le postazioni con fumettisti, le presentazioni e gli autori che interverranno disegnando dal vivo i personaggi preferiti dal pubblico. In programma anche conferenze e incontri con artisti, scrittori di fama nazionale e tre mostre. Le esposizioni nel “Borgo” saranno dedicate a due icone del fumetto e del cinema – Diabolik (Astorina) e Dampyr (Bonelli) – mentre al “Forte di Bard”, negli spazi della “Cappella militare”, una retrospettiva di tavole e disegni originali sarà dedicata agli Avengers dal titolo “60 anni di supereroi”. Durante le tre giornate sono previsti anche laboratori e workshop per ragazzi.
E poi grandi spettacoli. Lunedì 14 agosto la “Piazza d’Armi” del “Forte di Bard” ospiterà due show per grandi e piccoli: alle ore 17.30, “The Princess Party Show” (tre principesse in uno spettacolo musicale per tutta la famiglia con i più noti brani da “Biancaneve” a “Cenerentola” fino a “Frozen” ed “Encanto”), alle 21,30, Giorgio Vanni in concerto con le sue celebri sigle cartoon.
Il programma completo è consultabile sul sito www.fortedibard.it
La manifestazione è organizzata dall’“Associazione Borgo di Bard”, Comune di Bard, in collaborazione con “Forte di Bard”, “Nerdreams Events”, “The Heroes” e “Cosplay Italia”.
Per ulteriori informazioni e costo biglietti, scrivere a: eventofantasybard@gmail.com
2) Concerto fra Sacro e Profano, con il “Te Deum” di Charpentier
Giovedì 10 agosto, ore 21
Ma prima di invitarci nel fantasioso e multiforme mondo dei “fumetti”, il “Forte di Bard” propone, giovedì 10 agosto, a partire dalle 21 (nell’ambito della Rassegna “Estate al Forte di Bard 2023”) il Concerto “Te Deum – Sacro e Profano alla corte di Luigi XIV” ad opera dei “Solisti, Coro e Orchestra barocca – Gli Invaghiti”. Il programma prende il titolo dal celebre “Te Deum H146 in re maggiore” (per soli coro ed orchestra) di Marc Antoine Charpentier – la “Fenicie di Francia” e massimo esponente della musica sacra francese del periodo Barocco – il cui incipit è noto perché utilizzato come sigla iniziale e finale di tutti i programmi televisivi e radiofonici trasmessi in “Eurovisione” e che vedrà eseguite anche musiche di Giovan Battista Lulli (compositore, ballerino e strumentista fiorentino che trascorse gran parte della sua vita alla corte del “Re Sole”, Luigi XIV, con il nome di Jean – Baptiste Lully), in un tripudio di pomposità barocca, tipica della corte di Versailles.

Il concerto fa parte di “Kalendamaya – Festival Internazionale di Cultura e Musica Antica” (XV edizione) e il cast di livello internazionale (più di 60 musici) eseguirà i brani su strumenti originali o copie di essi e con una vocalità coerente con quella della “Cappella Palatina” della “Reggia di Versailles”. Un’occasione importante, creata in collaborazione con l’“Associazione Forte di Bard” e la “Fondazione CRT”, “per recuperare – dicono gli organizzatori – una dimensione artistica e storica dell’immenso patrimonio culturale che ci circonda cui troppo spesso non si presta la dovuta attenzione”.
Biglietti ingresso 10 euro (posto seduto non numerato) acquistabile presso la biglietteria del “Forte” oppure online su www.fortedibard.it , per i bambini fino ai 10 anni ingresso gratuito
g.m.
Nelle foto:
– Locandina “FantasyBard”
– Giorgio Vanni
– “Gli Invaghiti”




L’ha scritto Cristiano Bussola, giornalista alessandrino di nascita e torinese d’adozione, appassionato di televisione. Racconta, attraverso una quarantina di testimonianze, l’avventurosa storia del luinese Renzo Villa, uno dei pionieri della televisione commerciale italiana, morto prematuramente nel 2010. Pagina dopo pagina, sfogliando i ricordi di registi e conduttori, cantanti e comici, cameraman e telespettatori, prende vita l’incredibile impresa di un uomo che amava lo spettacolo e la cultura al punto da spingersi, nel 1975, a fondare la prima tv privata in Italia a trasmettere via etere al fianco del petroliere Giuseppe Mancini e dell’amico Enzo Tortora, notissimo volto del piccolo schermo grazie alla Domenica Sportiva e a Portobello. L’esperienza di Telealtomilanese, che trasmetteva da Busto Arsizio in provincia di Varese, dovette fare i conti con mille ostacoli e con il sequestro operato dalla polizia del trasmettitore e delle telecamere dell’emittente. Ma Villa e Tortora non erano certamente dei tipi che si lasciavano intimorire. Nel 1977 fondarono una nuova tv, Antennatre Lombardia, emittente che farà la storia delle trasmissioni televisive, all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia e del linguaggio, con uno
studio ( il celebre Studio 1 a Legnano) che poteva vantarsi di essere il più grande d’Europa, trasmettendo le immagini a colori nell’anno in cui anche la Rai andò oltre al bianco e nero. Nelle interviste raccolte da Cristiano Bussola con un lavoro dove s’intuisce la grande passione per il piccolo schermo viene ricostruita la storia della creatura mediatica di Renzo Villa che lanciò la réclame a livello imprenditoriale in un contesto di creatività e sperimentazione con programmi che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo come La Bustarella, condotta da Ettore Andenna, Il Pomofiore condotto da Lucio Flauto con la regia di Cino Tortorella ( il mitico mago Zurlì dello Zecchino d’Oro) e Bingooo, il gioco a premi ispirato alla versione anglosassone della tombola che andò in
onda per 420 puntate, condotto dallo stesso Villa che compose ed eseguì anche la sigla del programma (“Se la vita non ti sembra bella, gioca al Bingoo, ridi, canta e balla, se sei triste e pieno di guai, vieni dai, e sorriderai…”) che, incisa sul vinile a 45 giri registrò la vendita record di un milione e mezzo di copie. Le testimonianze raccolte da Bussola offrono una visione ricchissima della personalità di Villa e degli anni ruggenti di Antennatre Lombardia tra il 1977 e il 1987. Oltre al già citato Andenna ci sono gli esordi di Massimo Boldi e del suo personaggio Max Cipollino, Gerry Bruno già leader dei Brutos, Enrico Beruschi e Elena, la figlia di Lucio Flauto, Donatella Rettore e Wally Villa che tiene viva la memoria del
marito attraverso l’associazione di amici che porta il suo nome. E ancora Peppo Sacchi, Memo Remigi, Johnson Righeira (L’estate sta finendo fu un grande successo sull’emittente lombarda),il giornalista sportivo Ravezzani, Wilma De Angelis e tantissimi altri. L’ultima parte del libro è dedicata all’album fotografico di quel decennio d’oro che suscita ricordi ed emozioni. Cristiano Bussola ha avuto il grande
merito di dare l’opportunità a chi ignorava questa storia e i suoi protagonisti di conoscere Renzo Villa e i suoi collaboratori che, dal più umile operatore e tecnico ai volti più noti e popolari, hanno contribuito alla storia delle televisione italiana regalando a una larghissima platea di spettatori una grande “fetta di sorriso”.

Domenica 6 agosto, il ritrovo è nell’“Aia della Cascina Berzide” con “Radio Juice – I grandi successi rivisitati in chiave acustica” e arricchiti da effetti elettronici, beatbox, da Giulia Cavallera, Andrea Griffone, Claudio Bozzolasco e Paolo Tarolli (“Fondazione Academia Montis Regalis”). La serata sarà animata dalla partecipazione attiva del pubblico, che avrà un ruolo fondamentale nella realizzazione del concerto.

E sempre al genio di Giorgio Gaber – dopo i due incontri con il poeta, scrittore e regista Franco Arminio (mercoledì 2 agosto, sul Sagrato della Chiesa a Spigno Monferrato, Alessandria, con il suo “Sacro minore”) e con la scrittrice Raffaella Romagnolo ( giovedì 3 agosto, nell’“Area Verde” di Gamalero, Alessandria, con “Il cedro del Libano”) – è dedicato “20 anni senza Signor G” il recital proposto, giovedì 3 agosto nell’“Area di Boscopiano” a Borghetto Borbera (Alessandria), dal cantautore genovese (e di “scuola genovese”) Federico Sirianni, sul palco con i musicisti del “Teatro Canzone di Giorgio Gaber”, Gianni Martini (chitarra) e Claudio De Mattei (basso). “Con questo spettacolo – racconta Sirianni – cerco di ripercorrere alcuni pezzi di storia dello straordinario artista milanese scegliendo, tra le canzoni e i monologhi, quelli più significativi in ciò che veniva definito, in quegli anni belli e difficili, ‘il politico e il personale’. Un omaggio pieno di passione e rispetto per uno dei più straordinari uomini di spettacolo del Novecento italiano”.