Il progetto editoriale comprende anche un sito di informazione del settore
Una nuova radio interamente dedicata alla musica da ballo. Partirà il prossimo 2 maggio la nuova emittente radiofonica che avrà tra i suoi protagonisti Ettore Andenna, Clara Taormina, Genio dei Pierrots, Alessio Molla e Wilmer Modat.
RADIO LISCIO promette un’iniziativa editoriale che rivoluzionerà il modo in cui viviamo e godiamo della musica da ballo. Non solo una radio quindi, ma un vero e proprio hub multimediale che pone al centro la produzione delle orchestre di musica da ballo, declinando contenuti unici e coinvolgenti su diverse piattaforme di distribuzione, tra cui DAB+, app e web.
RADIO LISCIO nasce dal lavoro di un gruppo di esperti del settore radiofonico e della musica da ballo, desiderosi di creare uno spazio dedicato a un genere musicale che ha radici profonde nella cultura italiana. Un segmento che ha accompagnato generazioni di italiani nelle loro feste e balli, diventando parte integrante del tessuto sociale e culturale del nostro paese.

Intanto ha fatto il suo esordio il sito radioliscio.it che sarà un portale di informazione del mondo della musica da ballo. Ogni giorno tanti nuovi contenuti live e on demand, condivisi, per raggiungere tutto il pubblico della radio e non solo. Il progetto si propone infatti di offrire ai suoi ascoltatori un’esperienza completa, arricchendo la programmazione con contenuti editoriali originali, tramite interviste esclusive ad artisti del settore, approfondimenti sulla storia e l’evoluzione della musica da ballo, racconti di protagonisti, eventi dal vivo e tanto altro ancora.
RADIO LISCIO propone un palinsesto in diretta, dalle 6 del mattino per tutto il giorno, con un cast di primo piano: da Ettore Andenna, che torna in radio dopo aver debuttato su Radio Monte Carlo nel 1967, a Clara Taormina, conosciuta dai telespettatori del nord Italia per i suoi numerosi programmi televisivi; dall’animatore e creatore di contenuti Alessio Molla a Wilmer Modat, musicista e conduttore televisivo su Primantenna; Dario Maria Dossena sarà la voce ufficiale, mentre la direzione artistico-musicale è affidata a Eugenio Zanni, conosciuto dal grande pubblico del ballo come Genio dei Pierrots.
Con una programmazione curata e innovativa, una presenza su diverse piattaforme e un gruppo di lavoro appassionato e competente, RADIO LISCIO si candida a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che amano ballare e vivere la musica in modo autentico, coinvolgente e live!
COME ASCOLTARLA
RADIO LISCIO sarà fruibile in “multipiattaforma” (DAB+, DTT, App, Web Streaming, Smart Speaker, aggregatori di flussi streaming radiofonici) 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.
- in DAB+ in Lombardia, Piemonte e Liguria.
- su DTT e SMART TV
- scaricando l’APP disponibile su Play Store e Apple Store con possibilità di ascolto su smartphone, tablet, Android Auto, Apple Car Play, Android Tv
- in streaming sul sito radioliscio.it
- attraverso gli Smart Speakers Google Home e Alexa
- attraverso i principali aggregatori di flussi streaming radiofonici
- sulle piattaforme di streaming on demand per podcast e catch up radio
IL PALINSESTO
Un lungo flusso in diretta accompagnerà gli ascoltatori nei diversi momenti della giornata.
Un intrattenimento intelligente e leggero per coinvolgere gli ascoltatori di ogni età e area geografica.
dalle 6 alle 8: ENERGIA CONTAGIOSA con Alessio Molla
La carica giusta per iniziare la giornata. Con ALESSIO MOLLA un’iniezione di buonumore con tanta musica, curiosità e personaggi. E ogni giorno un giro per l’Italia alla scoperta di fiere, sagre, eventi. Gli appuntamenti più divertenti della settimana raccontati dai protagonisti.
dalle 8 alle 10: PIU’ CLARA DI COSI’ con Clara Taormina

Ogni mattina la padrona di casa è CLARA TAORMINA per un buongiorno in diretta tra amici. Canzoni, notizie, curiosità e… un caffè con gli artisti. Il garbo, la classe e la simpatia di Clara per iniziare la giornata con ritmo e allegria, ascoltando i successi di ieri e di oggi delle più grandi orchestre di musica da ballo.
dalle 11 alle 13: CANZONI SENZA FRONTIERE con Ettore Andenna

In questo spazio la nostra musica non ammette frontiere e consente di spaziare dai grandi classici di sempre al meglio della musica italiana, con un’incursione negli anni 60-70-80.
La trasmissione segna il ritorno alla radio del mitico ETTORE ANDENNA che per questo progetto porterà in dote la sua inconfondibile voce, il ritmo e il timing che da sempre lo contraddistinguono.
Due ore in diretta, tutti i giorni, a contatto con i radioascoltatori che hanno la possibilità di dialogare, partecipare e… giocare (e da lui c’era da aspettarselo)!
Alle 15: ROMAGNA CHIAMA ITALIA con Genio dei Pierrots

In diretta da Rimini GENIO e i suoi ospiti portano la Romagna in tutta Italia. Il Direttore Artistico di Radio Liscio Eugenio Zanni (Genio dei Pierrots) al grido di “Facciamo baracca” è un vulcano di idee: personaggi, ricordi e novità discografiche. E ogni giorno un collegamento con i luoghi dove tutto è partito per festeggiare i 70 anni di Romagna Mia.
Alle 16: AIAIAI – NIENTE DI ARTIFICIALE con Wilmer Modat
Una rubrica giornaliera di musica dal vivo in compagnia della voce e della chitarra di WILMER MODAT. In ogni puntata l’eclettico artista si trova a fare i conti con la fredda e a tratti irriverente assistente virtuale. Un dialogo sulla musica e i suoi interpreti in cui a rispondere è l’intelligenza artificiale. Ne nascono spunti curiosi che portano alla riscoperta delle più belle canzoni di tutti i tempi riproposte in chiave acustica e rigorosamente live. Nessun algoritmo, ma solo improvvisazione, simpatia e creatività.
e inoltre:
I SIMPATICI ITALIANI i miti di ieri e di oggi
QUELLI ERAN GIORNI monografie sulle grandi orchestre
MA COS’E’ QUESTO PALCO? I protagonisti si raccontano
ROMAGNA MIA 70 e la storia continua
PEZZI DA BALERA selezione musicale non stop
RADIO LISCIO LIVE le serate delle orchestre dal vivo


Il rapporto madre-figlio, un personaggio, Fulvio, un ragazzo di cui si parla molto ma che non comparirà mai in scena, il suo ritorno nella casa dopo averla abbandonata per sette anni, per inseguire in terra di Francia un amore e una donna che là già aveva un marito e due figli e una vita chiusa in una unione infelice. Fulvio è tornato per morire, ma per Donn’Anna non è quell’ultimo giorno di vita ad averle strappato ogni lacrima, non è ha più di lacrime, le ha consumate il giorno in cui quel figlio se lo è visto tornare, cambiato, irriconoscibile, un altro da come era nei suoi ricordi. Quindi la madre stringerà quell’immagine, e quella realtà, che ha del figlio: “Ma sì che egli è vivo per me, vivo di tutta la vita che io gli ho sempre data: la mia, la mia; non la sua che io non so! …E come per sette anni gliel’ho data senza che lui ci fosse più, non posso forse seguitare a dargliela ancora, allo stesso modo?” Tre atti a svolgere da parte di una madre e a capovolgere da parte di chi le sta accanto un grumo centrale che non poche volte richiederebbe un po’ più di respiro (il testo e le sue rappresentazioni, davvero non molte, nel corso di un secolo – nella memoria una con la regia di Castri e una grandiosa Moriconi -, non ebbero mai il successo che Pirandello si sarebbe augurato), di alleggerire quello svolgimento a tratti ansimante, rotto, frastagliato: giù giù sino all’arrivo della donna amata e della madre di lei, l’una annichilita dinanzi alla notizia, finalmente svelata, della morte di Fulvio e lei costretta a confessare di aspettarne un bambino, l’altra decisa con estrema e pratica razionalità a riportarsela a casa. Un intreccio che Roberto Alonge, nella sua “Introduzione” al testo pubblicata da Mondadori nel 1992, definisce “tragedia astratta”, esplorandola oltre l’autore e analizzandola in quel “labirinto di specchi” in cui Fulvio è vittima, psicanaliticamente con la propria fuga dall’accentramento materno per ricadere in un innamoramento verso una donna che ricalca con esattezza “un doppio evidente della madre”. Quel figlio “accudito” dentro di sé verrà a scomparire, a morire davvero, si scioglierà la finzione di una vita ancora presente, Donn’Anna non potrà più vivere con la “propria” certezza e “come se” il figlio fosse ancora vivo: nell’ultimo attimo non potrà che disfare, in un ambiente che non ha più ragion d’essere e che è diventato come l’involucro rarefatto di un sogno, il letto in cui ha dormito Fulvio e in cui è stato deposto.
Sul palco, attrice e regista, Silvia Laniado, cantante comica, attrice e docente di vocalità, oltreché direttrice artistica, con Martina Soragna, del Festival Internazionale “Pagliacce” che, proprio quest’anno, toccherà la sua terza edizione e che, negli ultimi due anni, ha portato a Torino, le migliori artiste internazionali della comicità, di professione clown. Al centro dello spettacolo, un tema di grandissima attualità e su cui, in verità, c’è ben poco da ridere, ma che nelle mani nei gesti e nella voce della Laniado si trasforma mirabilmente in ghiotta occasione per indurre attrice e pubblico alla comicità e alla risata. Come al circo, del resto, si conviene. Quale tema? La “solitudine”! Ohibò… e che ci sarà mai da ridere? Eppure … Provare per credere!