SPETTACOLI- Pagina 101

TJF 2023, concerti sold out per un festival diffuso che ha entusiasmato il pubblico

 

Un Torino Jazz Festival di grandi numeri quello del 2023, sold out praticamente tutti i concerti, sia i main, diffusi nei vari luoghi della città, sia i club collocati sul territorio.

Risultato entusiasmante per i 9 giorni di programmazione – dal 22 al 30 aprile 2023 – durante i quali si sono tenuti ben 93 appuntamenti organizzati in 62 luoghi sparsi in città, con artisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno offerto un ampio panorama di tutti i linguaggi del jazz.

L’affluenza per i 17 concerti principali è stata di 12.513 persone mentre nei 32 club si è registrato un dato di 3.200 ingressi. Ai 34 Jazz Blitz hanno partecipato in 2.000 e in 717 hanno seguito i Talk e gli Special. Il TJF 2023 ha totalizza 18.430 ingressi. Il 29% in più rispetto allo scorso anno.

Da segnalare la presenza ai concerti di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e da tutto il mondo alcuni dei quali giunti appositamente a Torino per seguire il TJF durante i ponti del 25 aprile e 1 maggio.

Il 2023 è stato l’anno delle sorprese – dichiara il Direttore del TJ Festival, Stefano Zenni –Siamo stati sorpresi dall’incredibile affluenza di pubblico e dall’entusiasmo scatenato da tutti i concerti; dalla reazione dei musicisti di mezzo mondo che, felici dell’accoglienza degli ascoltatori, hanno dato letteralmente il meglio si sé; dalla straordinaria risposta organizzativa e artistica dei club, dalla contentezza che ha accompagnato i Jazz Blitz in luoghi spesso di sofferenza; dall’interesse vivace per i Jazz Talks e le iniziative speciali. Forse non dovremmo sorprenderci per l’armonia che da tempo si è stabilita tra il festival e tutta la città, ma non si può non rimanere sorpresi dall’intensità dell’abbraccio reciproco. Tutto questo ha lasciato un segno durevole che ci guiderà fino alla prossima edizione”.

“È stato un Festival straordinario che ha messo d’accordo tutti, gli appassionati e la critica, i torinesi e i numerosi turisti in città per i ponti di fine aprile, gli spazi del centro con quelli dei quartieri cittadini – dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, -. Abbiamo chiuso l’XI edizione di una rassegna che sia per la qualità che ha saputo offrire sia per il profilo che ha assunto ha conquistato passione e partecipazione di tantissime persone”.

“Sono molto felice. Questa edizione del Torino Jazz Festival ha saputo interpretare perfettamente lo spirito culturale della Città e in particolare dell’Amministrazione – dichiara l’Assessora alla Cultura, Rosanna Purchia -. Il jazz ha invaso Torino coinvolgendo tutti. Dai club collocati nelle diverse circoscrizioni, che da sempre ne accolgono il ritmo, al centro che ha ospitato molti concerti del programma main. Dai luoghi di assistenza, accoglienza e incontro, ai mercati e agli edifici simbolo come la Scuola di Applicazione e Palazzo Cisterna. Abbiamo cercato di unire lo spirito sociale e civile radicato nella nostra città con la cultura e di proseguire con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Indicazioni, queste, che il direttore artistico ha saputo declinare alla perfezione”.

Dopo la seguitissima esibizione della Marching Band JST Jazz Parade sabato 22 aprile, la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars ‘Natura morta con custodia di sax’ ha ufficialmente aperto l’XI edizione del festival, con una straordinaria partecipazione di pubblico che anche nelle giornate successive ha riempito tutti gli spazi scelti per ospitare i concerti.

Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino; Kenny Barron Trio; Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis; Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake; Hamid Drake con ‘Turiya’; Steve Coleman and Five Elements; Furio Di Castri; Roberto Ottaviano; Paal Nilssen-Love; Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’; Craig Taborn; Eva Risser; Sarathy Korwar, hanno regalato momenti indimenticabili di grande musica sottolineati da lunghissimi applausi e standing ovation.

È stato Stefano Bollani, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con il suo doppio appuntamento all’Auditorium del Lingotto a chiudere il Festival, con quasi 4mila spettatori entusiasti.

Il Torino Jazz Festival 2023 è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.

La musica jazz prosegue in regione con il Torino Jazz Festival Piemonte che a partire dal mese di giugno renderà omaggio al jazz con oltre 20 appuntamenti, diffusi in tutte le province, secondo un modello peculiare e originale. Un cartellone diffuso per portare il meglio delle produzioni jazz contemporanee in Piemonte e che questa estate ospiterà – tra gli altri – il chitarrista statunitense Stanley Jordan, il pianista jazz francese Jacky Terrasson e Boosta, pseudonimo di Davide Dileo co-fondatore dei Subsonica. Il programma sarà presto online su piemontedalvivo.it.

Il festival nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Piemonte dal Vivo e la Città di Torino con il suo Torino Jazz Festival in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino e il Consorzio Piemonte Jazz.

Foto Alessandro Bosio

“Questa non è la fine E amerai ancora”

Music Tales, la rubrica musicale 

“Questa non è la fine

 E amerai ancora”

La sindrome della persona rigida colpisce il sistema nervoso centrale ma provoca rigidità muscolare progressiva, rigidità e spasmi, principalmente nel tronco e nell’addome.

Celine Dion è affetta da questa rara patologia e per il momento non potrà più cantare. Lo ha rivelato la stessa pop star canadese, 54 anni, in un video pubblicato sul proprio profilo Instagram.

Classe ‘68 la cantante canadese emerge come cantante negli anni ottanta, ottenendo i primi riconoscimenti internazionali con la vittoria al Festival mondiale della canzone popolare del 1982 e all’Eurovision Song Contest del 1988, dove rappresentò la Svizzera. Dopo aver migliorato la conoscenza dell’inglese, firmò un contratto discografico con la Epic Records e nel 1990 pubblicò il suo primo album in inglese, Unison.

Durante gli anni novanta Céline raggiunse la fama dopo aver pubblicato diversi album tra cui Falling Into You (1996) e Let’s Talk About Love (1997), entrambi certificati dischi di diamante negli Stati Uniti, mentre D’eux (1995) divenne l’album in lingua francese più venduto di tutti i tempi. Dion ottenne il successo internazionale anche con diversi singoli come The Power of Love, Think Twice, Because You Loved Me, My Heart Will Go On (cantata per il film Titanic ed i cui autori del testo furono premiati con il Premio Oscar alla miglior canzone) e I’m Your Angel (cantata insieme a R. Kelly).

Nel 1999 Dion annuncia una pausa dalle scene sia per il desiderio di maternità sia per restare accanto al marito René Angélil durante la cura di un cancro faringeo. Nel 2002 torna ai fasti dello star-system con un nuovo album, A New Day Has Come e con un residency show, A New Day…, tenutosi presso il Caesars Palace di Las Vegas tra il 2003 e il 2007.

La sua musica è stata influenzata da generi che spaziano dal rock all’R&B, dal gospel alla musica classica. Canta principalmente in francese e inglese, ma ha anche interpretato brani in giapponese, italiano, latino, napoletano, spagnolo, tedesco e mandarino. Nonostante i suoi dischi abbiano spesso ricevuto pareri contrastanti da parte della critica, è considerata una delle cantanti più influenti della musica pop ed è fra le artiste femminili che hanno venduto di più negli Stati Uniti durante l’era Nielsen SoundScan. Nel 2003 è stata premiata dalla Federazione Internazionale dell’Industria Fonografica (IFPI) per aver venduto oltre 50 milioni di copie in Europa e nel 2016, durante la cerimonia dei Billboards Music Award, è stata riconosciuta con l’Icon Award, rimanendo l’artista musicale canadese con le maggiori vendite, circa 200 milioni di copie in tutto il mondo.

Oggi il suo corpo le lancia dei segnali,ma quando accadono delle coincidenze particolari facciamo fatica a credere che “sia stato solo un caso” perché il destino sembra volerci comunicare qualcosa.

Nella vita di noi tutti arrivano dei momenti in cui tocca imbatterci con delle situazioni dure e complicate, davanti alle quali bisogna trovare la forza di reagire per riuscire a superarle.

Per questo, mentre ascoltate il suo ultimo brano, per favorem sognate come se doveste vivere per sempre, e vivete come se doveste morire domani.

“Il miglior premio che la vita ha da offrire è di gran lunga la possibilità di lavorare sodo per un lavoro che vale la pena fare.”

Buon ascolto

Céline Dion – Love Again (from the Motion Picture Soundtrack) (Official Lyric Video)

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Affetti Collaterali insegna e divulga l’arte teatrale

VIAGGIO TRA LE ASSOCIAZIONI TORINESI

L’Associazione di promozione sociale e compagnia teatrale  Affetti Collaterali  è stata costituita il  3marzo 1999.

Ha conseguito il 1.o PREMIO NAZIONALE ASSOLUTO “CULTURA E SOCIETA’ – SEZ. TEATRO”
MEDAGLIA DELLA PRESIDENZA DELLA CAMERA

Questi gli scopi istituzionali:
Promuovere attività di carattere socio-culturale volte a divulgare l’arte teatrale e il suo
insegnamento, favorire l’integrazione sociale delle persone disabili, proporre laboratori e
stages rivolti ad attività socio/culturali, collaborare con Associazioni aventi scopi
umanitari.

Vengono proposte attività di vario tipo:

spettacoli per tutte le età

(al momento disponibili: KATACLISMA – commedia brillante, BANCA DI RIPOSO – commedia brillante, IL PICCOLO PRINCIPE tratto dall’omonimo libro, MIRIAM QUELLO CHE I VANGELI NON DICONO – reading drammatizzato tratto dall’omonimo libro di Patrizio Righero)

sketch, cabaret, magia, Letture drammatizzate di testi letture (con musicista) laboratori, crazy teatre, gioca teatro, lettura interpretata e uso della voce, il corpo e il gesto ecc…

La Compagnia informa che le attività, possono essere orientate anche alle persone con disabilità fornendo importanti momenti di integrazione.

FB: Compagnia Teatrale Affetti Collaterali

Premio Buscaglione, la settima edizione al via a Torino

Le semifinali e la finale: dal 4 al 6 maggio, in tre dei più importanti  live club di Torino, i 10 semifinalisti della settima edizione del Premio Buscaglione si esibiranno dal vivo. 

A chiusura di ogni serata, i concerti di tre headliner: 

Post Nebbia, 4 maggio

Yosh Whale, 5 maggio 

Gazebo Penguins, 6 maggio

presentano Claudia Losini e Sebastiano Pucciarelli

GIOVEDI’ 4 MAGGIO

Torino, sPAZIO211 

in apertura, 5 semifinalisti 

headliner: POST NEBBIA

biglietto: 13 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

VENERDI’ 5 MAGGIO

Torino, Off Topic

in apertura, 5 semifinalisti 

headliner: YOSH WHALE

biglietto: 10 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

SABATO 6 MAGGIO 

Torino, Cap10100

in apertura, i 4 finalisti 

headliner: GAZEBO PENGUINS

biglietto: 15 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

prevendite disponibili dal 13 aprile su Oooh Events https://oooh.events

scopri i 10 semifinalisti attraverso la playlist online: 

audio

Candra, Cassio, Fonni, Frenesi, Giøve, 

Hey!Himalaya, Miglio, Mivergogno, Tommi Scerd, Ufo Blu

561 artisti si sono candidati all’attesa settima edizione del Premio Buscaglione, il premio dedicato ai giovani talenti musicali italiani, per un totale di circa 65 ore di musica. Dopo aver svelato i dieci semifinalisti, il Premio Buscaglioneannuncia le date in cui i selezionati si sfideranno sul palco di tre dei più importanti live club di Torino, per tre giorni, dal 4 al 6 maggio, di concerti in cui, a chiusura, seguiranno le esibizioni di tre headliner, tre band che, nel corso degli anni, hanno consolidato la propria esperienza artistica.

Tra questi dieci semifinalisti, solo uno si aggiudicherà il premio da 3.000 Euro, più un tour di dieci date in Italia. Il vincitore del premio della Critica si aggiudicherà invece 1.500 Euro, oltre un tour di cinque date. Il premio Booster permetterà ad un artista di avere un’audizione a porte chiuse con l’agenzia di booking Locusta e l’etichetta discografica Woodworm, mentre l’artista che si aggiudicherà il premio Sold Out avrà l’onore di aprire un concerto targato Panico Concerti o Dischi Sotterranei; infine, con il premio Riflettori il vincitore avrà la possibilità di avere visibilità sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione.

Si parte il 4 maggio con il live di Post Nebbia sPAZIO211 che, dall’home recording, arrivano a farsi notare nel panorama musicale indipendente italiano dove, tra psych-rock e funk, hanno conquistato media ed ascoltatori in ogni angolo della Penisola. Il 5 maggio, all’Off Topic, è la volta della sperimentazione di Yosh Whale, band che spazia dall’elettronica al soul, dalla R&B al rock. Yosh Whale hanno inoltre vinto il Premio Buscaglione nel 2018, anno del loro esordio. Il 6 maggio, al Cap10100, arriva la carica punk-rock-emo e free jazz di Gazebo Penguins, pronti a presentare ‘Quanto‘, il quarto album pubblicato a dicembre 2022.

POST NEBBIA 

I Post Nebbia sono una band della nuova scena musicale veneta, nata dalle esplorazioni di home recording di Carlo Corbellini, classe ’99. La band pubblica il primo lavoro autoprodotto, ‘Prima Stagione’ a maggio del 2018, facendosi notare da importanti realtà del panorama musicale italiano indipendente. Con le prime date accolgono un riscontro positivo da parte di tutti gli addetti al settore. Nei primi mesi del 2020 la band viene segnalata tra le band più promettenti sia da rockit.it (CBCR) che da Rolling Stone (Classe 2020).

Il 23 ottobre 2020 arriva il loro secondo disco, ‘Canale Paesaggi’ per Dischi Sotterranei/La Tempesta Dischi. Qui i Post Nebbia partono da una base psych-rock, giocando però con citazioni al funk, alla musica sample based di produttori come Madlib e The Alchemist e alla library music italiana. Un viaggio allucinato nel mondo dell’esperienza dello spettatore televisivo, con rimandi all’estetica trash dei canali televisivi regionali. L’album ha riscosso gli entusiasmi di pubblico e stampa (tra cui Il Venerdì di Repubblica, La Lettura, Internazionale, Billboard, Rolling Stone). Il 28 maggio 2021 esce il singolo Veneto d’estate feat. Nico LaOnda, che apre e anticipa un fitto tour estivo nei principali festival e venue di tutta Italia. La band fa il suo ritorno con il nuovo album ‘Entropia Padrepio’, anticipato dai singoli Cuore semplice e Cristallo Metallo.

YOSH WHALE

Yosh Whale è un progetto campano nato nel 2017. È composto da Vincenzo Liguori, Andrea Secondulfo, Ludovico Marino e Sam De Rosa. Le loro sonorità variano dall’elettronica al rock, dalla R’n’B al soul; quadrati nei picchi di intensità, morbidi nelle chiusure più espressive. A gennaio del 2017 viene pubblicato il primo EP auto-prodotto “YAWN”, con il quale vincono il Premio Buscaglione. Si aggiudicano un tour in vari festival Italiani, condividendo il palco con artisti come i Ministri, Bud Spencer Blues Explosion, Sick Tamburo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Dardust. Nel 2020 pubblicano il video ufficiale di ‘Nilo’ e una live session di ‘Inutile’ con l’etichetta discografica italiana INRI. Ad ottobre 2021 partecipano alla dodicesima edizione di “Music for change” vincendo un tour in vari club italiani organizzato da KeepOn live. Il 4 Marzo 2022 pubblicano il loro primo disco ‘Tornano sempre’. A giugno partecipano all’edizione di Musicultura 2022 vincendo il premio “Vincitori assoluti”, il premio “Nuovo Imaie” e “Miglior testo”. Yosh parlano unicamente la lingua italiana che nei pezzi si veste di stati d’animo e mentali, di vite di periferia che si esprimono in musica grazie ad una fusione eterogenea dei background dei suoi componenti.

GAZEBO PENGUINS

I Gazebo Penguins nascono a Correggio nel 2004, e ora si dividono tra Correggio e Zocca. Sono sempre stati in 3 ma negli ultimi anni hanno suonato in 4 sul palco, se non in 5.

Hanno pubblicato 4 dischi: ‘The Name Is Not The Named”‘(2009), ‘Legna’ (2011), ‘Raudo”‘(2013) e ‘Nebbia’ (2017), oltre all’EP ‘Invasion” (2005). Alcuni di questi – o alcune loro canzoni – sono finite in varie classifiche della musica rock/emo/sticazzi più importante degli ultimi anni. Nel 2020 stavano facendo un tour per festeggiare i 15 anni di vita quando tutta la musica dal vivo si è fermata.

Nell’estate 2021 hanno suonato 30 concerti in una versione più soft per via delle norme anti-Covid.

Tra una balla e l’altra hanno fatto +400 date in tutta Italia, e l’idea sarebbe quella di farne altrettante prima di diventare ancora più dei vecchi di merda di quanto non lo siano già.

Il 16 dicembre 2022 arriva il nuovo album Quanto’ per Garrincha Dischi – con la collaborazione di To Lose La Track, storica etichetta della band – anticipato dai singoli ‘Nubifragio’ CPR14′ e presentato in anteprima in 4 speciali live a Roma, Bologna, Milano e Rivoli (TO).

I PREMI

Primo Premio: 3.000 Euro + tour in 10 festival partner

Premio della Critica: 1.500 Euro + tour in 5 festival partner

Premio Booster: audizione a porte chiusa con Locusta Booking e Woodworm Label

Premio Sold Out: apertura di una data di una band del roster Panico Concerti o Dischi Sotterranei

Premio Riflettori: uno slot intervista rilanciato sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione: Hipster Democratici; Lerane.netlindiependente.itoutsidersweb.it, Radio Ohm, Radio RBE

Con ben tredici anni di riconosciuta attività e giunto alla sua settima edizione, il Premio Buscaglione è una fucina di talenti che, attraverso le passate edizioni, ha contribuito a scoprire e a dare visibilità a giovani musicisti italiani, contribuendo fortemente alla loro crescita in un complesso sistema che vede gli artisti emergenti inseriti in un network di professionisti musicali nazionali. Negli anni, il Premio Buscaglione ha premiato gli allora esordienti Lo Stato Sociale e lanciato gli Eugenio In Via Di Gioia.

Ad ogni edizione, il Premio Buscaglione scandaglia ogni centimetro d’Italia, intercettando artisti sconosciuti al grande pubblico ma dal potenziale enorme. Con una direzione artistica ed uno staff tutto al femminile, il Premio si è consolidato tra le realtà più importanti tra gli operatori del settore musicale, avviando giovani talenti al professionismo musicale e supportandoli con tour e comunicazione. 15 festival distribuiti in tutta Italia sono infatti quelli che ospiteranno le due band che si aggiudicheranno il Primo Premio ed il Premio della Critica.

Organizzato dall’Associazione F.E.A., con l’obiettivo di trovare la Next Big Thing italiana, il Premio si svolge con cadenza biennale a Torino ed è intitolato a Fred Buscaglione per coltivare la memoria del musicista. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la musica dal vivo emergente e vuole essere prima di tutto un talent scout invece di un talent show, una proposta alternativa in contrasto con i format televisivi dei talent dove il successo è immediato ma non duraturo.

Il Premio Buscaglione è inoltre un luogo di condivisione attraverso le band, gli spazi che ospitano la loro musica durante l’anno, il pubblico che non è solo spettatore ma partecipa attivamente alla selezione degli artisti.

Per conoscere tutti gli aggiornamenti del Premio Buscaglione:

www.sottoilcielodifred.it

fb: sottoilcielodifred –  ig: premiobuscaglione – t.me/premiobuscaglione

Festival partner: Apolide, Arcella Bella, Artico Festival, Fans Out Festival, Filagosto, Live Rock Festival, Memorabilia, Mind Festival, Mira On Air, Omega X Resistenza, Rock & Rodes, Rockunmonte, SEI – Sud Est Indipendente, Tanaro Libera Tutti, Tenetevi il Resto

Media Partner: Hipster Democratici, Outsiders Webzine, Le Rane, Radio Ohm, Radio RBE, L’indiependente

Vincitori passate edizioni 

 

2020

Nervi: Primo Premio, Premio Tempesta Dischi e Premio Sold Out
Noè: Premio della Critica

2018

Yosh Whale: Primo Premio e Premio Tempesta Dischi
La notte: Premio della Critica
Il Branco: Premio Sold Out

2016

Blindur: Primo Premio e Premio Tempesta
Albedo: Premio della Critica
La Municipàl: Premio MEI
Matteo Fiorino: Premio King Kong Radio 1

2014

Etruschi from Lakota: Primo Premio
Eugenio in via di Gioia: Premio della Critica
Pagliaccio: Premio Tempesta Dischi

2012

Lo Stato Sociale: Primo Premio
Andrea Cola: Premio Tempesta Dischi

2010

Giovanni Block: Primo Premio
Jang Senato: Premio della Critica

Live report edizione 2020: https://www.youtube.com/watch?v=gmpaxObUBDQ

“L’importante è che sia illibata e di sani principi”, applausi a Bardonecchia

Sold out e tanti applausi, domenica 30 aprile, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, dove è andato in scena lo spettacolo “L’importante è che sia illibata e di sani principi” con la Compagnia “I Dilettanti all’opera”, diretta da Eugenio Ingribelli.

Ingribelli, nato e cresciuto a Bardonecchia, vive ora a Velletri, vicino a Roma, dove lavora. L’amore per Bardonecchia e la passione per il teatro sono però rimasti intatti. Affetto ampiamente contraccambiato, come hanno dimostrato i tanti amici e compagni di scuola, che hanno voluto essere presenti.


In sala anche il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti e l’assessore Maria Teresa Vivino, che hanno sottolineato la numerosa partecipazione del pubblico dicendo:” momenti come questi, che rivedono insieme compagni di classe uniti dopo tanti anni per riabbracciare un amico che torna da lontano possono rappresentare un faro per I nostri giovani, per il legame che crea il bello ed il senso di comunità”.

Presenti con gli amministratori bardonecchiesi e dei paesi limitrofi anche rappresentanti dell’Amministrazione di Velletri.

Il ricavato della serata, ad offerta libera, 2141,77 euro, sarà devoluto alla Caritas di Bardonecchia.

L’Amministrazione Comunale ringrazia ” per la grandissima partecipazione la cittadinanza e chi è venuto da lontano”.

Note di Classica: Petrenko, Sol Gabetta e Vadym Kholodenko, le “stelle” di Maggio

Martedì 2 alle 20 al teatro Vittoria, per l’Unione Musicale, Vadym Kholodenko al pianoforte eseguirà musiche di Beethoven e Rzewski. Mercoledì 3 alle 20.30 al Conservatorio, per l’Unione Musicale, il Trio di Parma eseguirà musiche di Schubert e Schumann. Domenica 7 alle 16.30 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Musica di Pinerolo, con Francesco Manara al violino, eseguirà musiche di Vivaldi e Piazzolla.

Lunedì 8 per Polincontri Musica, nell’aula magna del Politecnico, Anna Giulia Alvandi al pianoforte, eseguirà musiche di Rameau, Debussy, Medtner e Ravel. Mercoledì 10 alle 20.30 al conservatorio, l’Orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi, eseguirà musiche di Brahms e Schumann. Giovedì 11 alle 20.30 e venerdì 12 alle 20, all’auditorium Toscanini l’orchestra Rai diretta da Robert Trevino, eseguirà la sinfonia n. 6 di Mahler. Sabato 13 alle 20 al teatro Regio, per la stagione d’opera, debutto de “La Figlia del Reggimento” di Gaetano Doninzetti. Opèra -comique in 2 atti. L’Orchestra del Regio sarà diretta da Evelino Pidò. Repliche fino al 23 maggio.   Martedì 16 alle 20.20 all’auditorium G. Agnelli per LingottoMusica, la Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen diretta da Paavo Jarvi e con Sol Gabetta al violoncello, eseguirà musiche di Haydn, Schumann. Mercoledì 17 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Pietro De Maria al pianoforte, eseguirà nel settimo concerto le sonate di Beethoven. Giovedì 18 alle 20.30 e venerdì 19 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Leonidas Kavakos e con Mao Fujita al pianoforte, eseguirà musiche di Mozart e Prokofev. Lunedì 22 per Polincontri Musica al Politecnico, Antonello Pasini relatore e l’Aire Duo suoneranno e parleranno  con il tema “sulle tematiche del clima”.

 Mercoledì 24 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, il Quintetto di fiati dell’Accademia di Santa Cecilia e della Royal Concertgebouw Orkest, eseguirà musiche di Rossini, Briccialdi, Rota e Gershwin. Sempre mercoledì 24 alle 20.00 e giovedì 25 alle 20.30 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Kirill Petrenko, eseguirà musiche di Berg e Sibelius.

Pier Luigi Fuggetta

Cabaret. Brachetti sorprende e affascina

 

TEATRO ALFIERI TORINO

ROMA CITY MUSICAL

con ARTURO BRACHETTI e DIANA DEL BUFALO

 

ideato da Christopher Isherwood | libretto di Joe Masteroff | liriche di Fred Ebb

musica di John Kander | Traduzione e attamento di Luciano Cannito e Arturo Brachetti

 

scene Rinaldo Rinaldi | costumi Maria Filippi | direzione musicale Giovanni Maria Lori

18 interpreti – Musica dal vivo

 

Coreografie di Luciano Cannito

Regia di ARTURO BRACHETTI e LUCIANO CANNITO

CABARET è uno dei titoli più famosi della storia del musical, tratto da un romanzo di Christopher Isherwood e ambientato nella Berlino degli anni 30, durante la salita al potere dei nazisti. Ha ricevuto numerosissimi premi, tra cui 8 Tony Awards, ed è considerato un classico del teatro musicale.

 

La sua messa in scena ha ispirato numerose produzioni teatrali e cinematografiche in tutto il mondo, tra cui l’omonimo pluripremiato film diretto da Bob Fosse, continuando ad affascinare il pubblico con la sua capacità di portare alla vita un’epoca storica attraverso la musica e la danza.

 

Il musical segue la storia di Sally Bowles (Diana Del Bufalo), primadonna del “Kit Kat Klub” -famoso cabaret della città- e del suo coinvolgimento con Cliff Bradshaw, un giovane scrittore americano alla ricerca della sua ispirazione, che si fa inconsciamente conquistare da questa nuova Babilonia piena di profonda povertà, paura del futuro, ma anche di luci, colori, musica, gioia di vivere.

 

I personaggi di questo club ed in particolare EMCEE (il maestro delle cerimonie – Arturo Brachetti), ci fanno vivere momenti fantastici, magici, dove la sensualità, il divertimento, l’assenza di preconcetti culturali e sessuali, rendono il Kit Kat Klub, precursore del mondo contemporaneo, anche se decisamente in controtendenza rispetto all’epoca buia delle leggi razziali e della catastrofe del Nazismo.

 

Con una colonna sonora iconica che include brani come “Willkommen” e “Cabaret”, il musical esplora temi di politica, amore, e libertà personale in un’epoca di grande incertezza.

 

 

Fabrizio Di Fiore Entertainment con la compagnia Roma City Musical, reduce dal successo di pubblico e botteghino di 7 Spose per 7 Fratelli, porterà in scena la nuova versione di Cabaret firmata da Arturo Brachetti Luciano Cannito con una scelta registica dall’impostazione visiva cinematografica corredata da tanti effetti speciali, rendendo lo spettacolo più vicino alle estetiche di oggi.

 

Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da Giovanni Maria Lori. Tutte figuro di spicco nel mondo del musical e del teatro internazionale che daranno una nuova luce a questo titolo e renderanno questo allestimento totalmente diverso dalle edizioni precedenti.

 

 

REGIA

 

Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. La sua carriera comincia a Parigi, dove, come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Oggi, dopo 40 anni dal debutto di Parigi, Brachetti è il più grande attore-trasformista del mondo. Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura. In Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre a commedie e musical di successo. Tra tutti spicca il rapporto “storico” e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il regista teatrale sin dagli esordi con I Corti, fino a oggi.

 

Luciano Cannito Direttore Artistico Teatro Alfieri e Teatro Gioiello di Torino, consigliere di amministrazione del Teatro Stabile di Napoli e direttore artistico dell’Accademia di Arti Performative Art Village. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), ha diretto opere liriche, musicals, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico. Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.

 

SCENE E COSTUMI

 

Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, pittore e scenografo dalla carriera straordinaria che lavora nei maggiori teatri d’opera del mondo e i costumi sono firmati da Maria Filippi con al suo attivo tantissimi spettacoli di Opera e Balletto e diversi film.

 

 

 

DIREZIONE MUSICALE

 

Giovanni Maria Lori nella sua carriera è stato direttore e supervisore musicale, direttore d’orchestra, ma anche

autore delle musiche e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di altissimo livello. Inoltre, è autore interno Mediaset per sigle e sottofondi, scrive le musiche per noti canali Tvinsegna canto in “Amici”, è autore delle canzoni di varie produzioni televisive e di molti cortometraggi.

Scrive e dirige gli archi per gli album di Chiara Galiazzo e Lorenzo Fragola, entrambi vincitori di X Factor e per quest’ultimo anche delle cover cantate a San Remo. Arrangia anche per Francesco Sarcina, Giulia Luzi e i Maneskin. Nel 2017 ha arrangiato il medley cantato da Robbie Williams per “XFACTOR”.

 

Al Teatro Gobetti lo spettacolo “Come nei giorni migliori” con la trasformazione della sala

 

 

In programma martedì 2 maggio alle 19.30 il debutto dello spettacolo “Come nei giorni migliori”, in cui lo spazio della Sala del Teatro Gobetti risulterà trasformata. La pièce teatrale verrà rappresentata fino al 14 maggio prossimo.

Le sedute normalmente presenti in platea lasceranno il posto a un ampio spazio scenico in cui il pubblico potrà accomodarsi sulle poltrone delle tribune.

Leonardo Lidi, vicedirettore della Scuola  per attori del teatro Stabile di Torino, ha scelto di guidare al debutto uno dei suoi allievi Diego Pleuteri, che già aveva assistito nell’allestimento del Misantropo di Molière.

Questa nuova produzione del Teatro Stabile di Torino vedrà  in scena gli attori Alessandro Bandini e Alfonso De Vrees. Scene e luci sono di Nicolas Bovey, i costumi di Aurora Damanti.

Lo spettacolo sarà replicato per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 14 maggio prossimo.

“Il teatro non può  aver paura – dichiara il regista Leonardo Lidi – La scrittura e la creatività non crescono se il terreno è arido. Necessita fiducia, visione, coraggio. Per questo mi sono imposto in questo cammino l’aver fiducia nell’altro e nel suo potenziale inespresso.

Dopo aver analizzato con il Misantropo il concetto di Altro come minaccia, fondamentale dopo gli anni di pandemia, in cui il deserto emotivo accomunava tanti esseri umani, oggi ritengo sia fondamentale fare un passo ulteriore. L’ho fatto accettando la sfida della Scuola per attori del Teatro Stabile,  dove sono vicedirettore  e coordinatore con Valerio Binasco. Il primo anno tutta la classe mi ha aiutato nello sviluppo del Misantropo e il Teatro Stabile mi ha dato la possibilità di metterlo in scena”.

“È  stato un progetto importante, formativo e trovo doveroso accompagnarlo al debutto, affidandosi alle sue doti e al suo sentire ricordando che essere giovani non può e non deve trasformarsi in un difetto”.

La pièce, con Diego Pleuteri protagonista, ha la regia firmata da Leonardo Lidi, i costumi sono di Aurora Damanti, assistente alla regia Alba Maria Porto.

Mercoledì 3 maggio alle 17.30, si potranno scoprire i retroscena dello spettacolo con gli attori della compagnia.

MARA MARTELLOTTA

“Come nei giorni migliori” al teatro Gobetti, via Gioacchino Rossini 8.

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Baustelle e i Modà

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Pala Alpitour il compositore Hans Zimmer propone i suoi classici cinematografici da “Dunkirk” a “Il re leone” accompagnato dalla band e l’orchestra.

Mercoledì. Al Jazz Club blues con Fast Frank e Andrea Scagliarini. All’Osteria Rabezzana suona il pianista Emanuele Sartoris in duo con il contrabbassista Marco Bellafiore per un omaggio a Baudelaire. Al Lambic si esibisce il cantautore Peppe Voltarelli.

Giovedì. Al Dash è di scena Martin Craig. Al teatro Colosseo si esibisce Fabrizio Moro. Al Maffei sono di scena Federico Pianciola e Andrea Marazzi. Al Concordia di Venaria si esibisce il rapper Mostro. Al Blah Blah punk con i Forty Winks.

Venerdì. All’Istituto Musicale di Rivoli suona il trio Quartocolore. I Modà si esibiscono al teatro Colosseo per 2 sere consecutive. Al Vertigo di Pianezza è di scena Max Forleo. Al Cap 10100 suona il chitarrista Matteo Mancuso. Allo Ziggy arriva il veterano del rock Pino Scotto. Al Folk Club si esibisce la cantautrice Rachel Croft. All’Hiroshima Mon Amour suona il quintetto Bull Brigade con Medusa e Frammenti. Al Blah Blah si esibisce il quartetto Rosegarden Funeral Party.

Sabato. Al Bunker suonano gli Instambul Ghetto Club. Al Concordia di Venaria “sold out” per i Baustelle che presentano in tour il nuovo album “Elvis”. Al Blah Blah suonano i Fulci.

Domenica. Al Jazz Club si esibiscono gli Sweet Soul Singer mentre al Magazzino sul Po è di scena Deian.

Pier Luigi Fuggetta

“Finalmente sola”, a teatro lo spettacolo sulla dipendenza amorosa

 

Allo Spazio Kairos sabato 29 aprile il monologo di Paola Giglio

Un assolo teatrale che ha ricevuto molti riconoscimenti: il Premio per monologhi inediti “Anima e Corpo del Personaggio Femminile“, “Miglior Attrice Protagonista” e Miglior Allestimento” al Premio Nazionale Città di Leonforte, la menzione speciale “Premio Giovane Scena delle Donne” a Sesto al Reghena, il “Premio MaldiPalco” a Torino.

Arriva allo Spazio Kairos di via Mottalciata 7 a Torino “Finalmente sola“, un testo affronta con pungente ironia il tema della dipendenza amorosa: prodotto dalla Compagnia Giglio/Prosperi di Roma è stato scritto da Paola Giglio che lo interpreta, sola, sul palco. La regia è di Marcella Favilla. L’appuntamento sabato 29 aprile alle 21.

La storia

  1. è sempre stata fidanzata, dall’età di 5 anni. Nella sua vita è saltata da una storia all’altra senza soluzione di continuità, schiava dell’amore e degli uomini, ai quali proprio non sa dire di no. Ora, però, qualcosa è cambiato: è rimasta sola, faccia a faccia con sé stessa, senza nessuno cui rivolgersi, da cui farsi consolare. Del resto non ne poteva più della spirale amorosa in cui era incastrata da sempre, con uomini tutti banalmente diversi. Finché non è arrivato F., che l’ha portata dove si trova ora. Dove P. ha fatto un passo avanti nella consapevolezza di sé: non c’è bisogno di avere un uomo accanto per sentirsi completa.
    C’è voluta una relazione violenta per farglielo capire. E no, non ha avuto un’infanzia difficile, nessun problema in famiglia. Capita, anche alle migliori di rimanere invischiate in rapporti malati e potenzialmente pericolosi.

È possibile uscirne indenni, senza segni di mani strette sul collo o costole fratturate? È ciò che si chiede P., che la sua esperienza l’ha avuta e certo sa, al contrario di noi, come è andata a finire.

La riflessione
Un rapporto sentimentale malato per farsi alcune domande: quando una relazione difficile diventa insana? C’è stato un momento che ha segnato l’inizio della fine? C’è un modo, in mezzo alla tempesta, per restare lucidi e salvarsi dall’onda lunga che si avvicina inesorabile, alta come un edificio di otto piani, prima che si abbatta sulla propria testa?

BIGLIETTERIA

Su www.ticket.it

Intero 13. Ridotto 10.  Info: biglietteria@ondalarsen.org.