SPETTACOLI- Pagina 100

“La locandiera” di Miriam Mesturino, femminismo e languori

Repliche all’Erba nel mese di gennaio

È stata definita la più bella commedia di Carlo Goldoni, nata al teatro Sant’Angelo di Venezia negli ultimi giorni del 1752, “La locandiera”, anche “la più morale, la più utile, la più istruttiva”, stando alle parole dell’autore. In una Firenze che mette l’autore al riparo dai malumori della maggiore classe veneziana, un brillante personaggio femminile, tratteggiata con pieno realismo e a tutto tondo (lontano da quelle maschere che erano ancora materia della commedia dell’arte e che possono essere qui incarnate dalle due comiche), una donna non priva di difetti ma dalle molte virtù, intraprendente e combattiva, onesta e corteggiata, un esempio ante litteram di donna manager, antesignana evidente del femminismo odierno, inequivocabile esempio di donna ”moderna” che bada giorno dopo giorno ai propri interessi, esempio, seppur piccolo, di una borghesia mercantile che nel secolo di Goldoni si sta espandendo, una donna capace di tenere a bada gli assalti amorosi dei nobili e nobilastri che arrivano nelle stanze della sua locanda. Una donna che usa parole secche e abili moine, che lusinga e che allontana, che sa tenere a bada, che usa attenzioni e che non esita a mettere all’angolo un atteggiamento o una parola di troppo dell’avversario: con lei non vince il Conte che forte del proprio denaro sfoggia regali preziosi, né tantomeno il Marchese, capace ancora di vantare una nobiltà ormai trascorsa e di trincerarsi dietro azioni che salvaguardino le sue debolissime sostanze. Nè il Cavaliere, “disprezzator delle donne”, campione di misogenia, che, pure desideroso di alzare una inviolabile barriera e sbandierando ogni sua personale convinzione, scivola a poco a poco travolto dai gesti d’attacco sempre guantati della locandiera.

A fronte di una nobiltà verso cui l’autore è profondamente critico, si pone il “popolano” Fabrizio, che non accampa aspirazioni sociali ma ad ogni apparizione rivendica il suo innamoramento, strenuo e antico, per Mirandolina. Di cui il lieto fine, “amoroso”, non riuscirà a scalfire il carattere malizioso ma soprattutto l’intraprendenza e l’indipendenza, irrinunciabili.

Da tredici anni Torino Spettacoli porta in scena, appuntamento d’obbligo della compagnia, il che vuol anche dire aggiornamenti nei ruoli, con la svelta regia di Enrico Fasella, il testo goldoniano, interprete Miriam Mesturino: la quale ormai si rigira tra le mani il personaggio come vuole, con intelligenza e con grande divertimento, esatta a ogni estro e a ogni sospiro, languori e svenimenti e quotidiane filosofie, aspra e dolce secondo chi le stia davanti. Con lei, Alessandro Marrapodi che dà una bella corposità al suo Conte di Albafiorita, dagli occhi alle invenzioni vocali è tutto da goderselo, come il Cavaliere di Ripafratta di Luciano Caratto denuncia un più che convincente percorso di robustezza iniziale per poi mostrare con giusti ritmi il proprio cedimento. E ancora il godibilissimo Stefano Fiorillo come Marchese, Barbara Cinquatti e Maria Elvira Rao nei ruoli delle due comiche. Stefano Bianco è Fabrizio: emozione e imperizia forse gli fanno nascondere in più occasioni il peso e la presenza determinante del personaggio, la voce gli si soffoca e pare abbia voglia sul termine degli interventi di sparire in fretta dalla scena. Le repliche (nei prossimi 11, 15 e 16 gennaio alle ore 10, il 12 alle ore 11, sabato 13 alle 21 e domenica 14 alle 16) sono lì a dargli più coraggio. Nota a margine per uno spettacolo applauditissimo da un pubblico numeroso, davvero divertito, nella sala dell’Erba di corso Moncalieri.

Elio Rabbione

Nuove repliche per Extreme Magic Show

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Successo straordinario per l’appuntamento natalizio con la magia alla Casa del Teatro che ha già venduto oltre 4000 biglietti

Fino al 7 gennaio in scena un varietà per tutta la famiglia prodotto da Muvix con gli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana. Arrivano così a 22 le repliche programmate di cui numerose sold out

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Gli artisti del Circolo Amici della Magia sono abituati allo stupore e alla meraviglia ma questa volta si sono superati. Il loro Extreme Magic Show, prodotto da Muvix Europa e in cartellone alla Casa del Teatro fino al 7 gennaio sta inanellando una serie di sold out a catena superando i 4000 biglietti già venduti. Un successo straordinario che ha indotto gli organizzatori ad aggiungere, a grande richiesta, due ulteriori repliche (mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio alle 15.30) che portano a 22 il totale degli spettacoli previsti.

Lo spettacolo porta in scena il tentativo del giullare Nespolo di diventare principe attraverso il bacio di una principessa, ma per raggiungere il suo obiettivo, dovrà superare le prove del Grande Maestro di Magia, Marco Aimone (primo prestigiatore laureato alla Silvan Magic Academy, da diversi anni Presidente del Circolo Amici della Magia di Torino). L’inedita coppia sarà protagonista di istanti di divertimento e meraviglia.

Guest star di questa edizione, Ottavio Belli, uno degli Illusionisti Italiani di maggior successo nel mondo, laureato in Cina come “Excellent Act Award” e “Special Prize of the Jury” al “Chimelong International Circus Festival”. Ottavio Belli e Claudia Veneziano sono specializzati nelle grandi illusioni, effetti magici di grande impatto visivo in grado di regalare istanti di suspense e stupore e proporranno una serie di effetti di notevole spettacolarità. Diego Allegri, artista molto seguito dai giovani su YouTube nei suoi tutorial magici, coinvolgerà il pubblico in numeri di manipolazione sorprendenti. Ma ci sarà spazio anche per la poesia e la magia delle ombre cinesi, forma d’arte visuale antichissima e ricca di suggestione e meraviglia.

Meraviglia, dunque, sorpresa e divertimento per trascorrere 75 minuti di grande spettacolo tra realtà e illusione, dove manipolazione di oggetti misteriosi, sparizioni, riapparizioni e coinvolgimento del pubblico sono solo alcuni degli ingredienti di uno spettacolo divertente e per tutta la famiglia.

La produzione è curata da Muvix Europa, realtà di produzione artistica capace di coniugare l’illusionismo con le più diverse discipline dello spettacolo, per realizzare soluzioni su misura.

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria della Casa del Teatro (Corso Galileo Ferraris 266), oppure sui siti www.magic-show.it e casateatroragazzi.it.

EXTREME MAGIC SHOW

Prodotto da Muvix Europa in collaborazione con il Circolo Amici della Magia di Torino

Con Marco Aimone, Diego Allegri, Ottavio Belli e Claudia Veneziano e Nespolo Giullare (Manuel Bruttomesso)

Fino al 7 gennaio 2024

Mercoledì 3 gennaio ore 15.30 e ore 18

Giovedì 4 gennaio ore 15.30 e 18
Venerdì 5 gennaio ore 18 e 21

Sabato 6 gennaio 15.30, 18 e 21

Domenica 7 gennaio 15.30 e 18

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI – Corso Galileo Ferraris 266, Torino

Intero € 20
Ridotto € 16 (over 65, abbonati stagione 2023/2024, associazioni e CRAL convenzionati)
Ridotto ragazzi € 12 (under 14)

Info e prenotazioni Tel. 389.2064590 – biglietteria@casateatroragazzi.it

magic-show.it – casateatroragazzi.it

BIGLIETTERIA

Fondazione TRG c/o CASA del TEATRO RAGAZZI e GIOVANI
c.so Galileo Ferraris, 266 – 10134 Torino
tel. 011/19740280 – 389/2064590
biglietteria@casateatroragazzi.it     www.magic-show.it –  www.casateatroragazzi.it

Successo anche per il concerto – bis di Capodanno

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Ottima affluenza di pubblico anche per il secondo concerto di capodanno, in questo caso di musica classica, oggi alle 16,30 in piazza Castello a Torino. “Abbiamo voluto iniziare l’anno scommettendo ancora una volta sulla cultura, celebrando insieme il 2024 e una delle nostre eccellenze, il Museo Egizio, Torino, che entra nell’anno del suo primo bicentenario e a cui è dedicato il programma eseguito sul palco di Piazza Castello”, ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Trasmesso  in diretta su SKY Classica HD, il concerto verrà riproposto questa sera su Rete 4 alle 23:45.

Piazza Castello sold out per il concerto di fine – inizio anno

Pienone in piazza Castello ieri sera in attesa della mezzanotte. A brindare simbolicamente in piazza 10 mila torinesi che hanno assistito al “concertone” di San Silvestro. Metropolitana aperta fino alle 3 del mattino per consentire il rientro. Le foto sono tratte dalla pagina Facebook del sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Tante le novità di Diagon Hall, il nuovo spazio culturale de l’ARTeficIO

Informazione promozionale

“Il Falò dei Folli”

 

Risale all’ottobre 2023 l’apertura del nuovo spazio culturale dell’associazione l’ARTeficIO, Diagon Hall. È il risultato di anni di militanza in eventi di media portata in location esclusive, dove la musica dal vivo è stata l’attività principe dell’ente.

“Abbiamo deciso di riabbracciare le iniziative legate ai valori tradizionali che sembrano quasi non esistere più – spiegano i direttori artistici Alberto Corrado e Daniela Cressano de l’ARTeficIO – riflessione, introspezione, comunicazione e confronto sono gli elementi chiave degli appuntamenti che trovano sede nel nuovo, piccolo centro culturale dalle grandi idee. Meno ruoli, quindi, e più vicinanza tra le persone. Diagon Hall è anche il luogo adatto per concretizzare i progetti d’arte di professionisti e associazioni esterne, ideale per workshop, masterclass e seminari”.

“Il piccolo centro culturale – aggiungono i direttori Daniela e Alberto – è caratterizzato da incontri letterari, tra cui “Dialoghi tra prosa e poesia”, tenuti da Gian Giacomo Della Porta e da Jacopo Marenghi, in programma mercoledì 21 febbraio. Laboratori di scrittura riparativa, fotoscrittura e masterclass sul mercato musicale discografico, ma anche attività da dedicate al benessere psicofisico, come shivaflow Yoga e Teatro”.

“Diagon Hall è l’ultimo spazio diffuso nato dalla volontà de l’ARTeficIO – precisano i direttori de l’ARTeficIO. Attraverso gli eventi che organizziamo, continuiamo a divulgare arte, cultura e socialità come abbiamo fatto questa estate durante il festival “Estate in Circolo” presso il Giardino dell’Anagrafe centrale, con l’intento di restituire al pubblico torinese un luogo di aggregazione e divertimento. Lo scorso autunno abbiamo iniziato la nostra collaborazione con il Mercato Centrale di Torino dove, presso i loro spazi, insieme alle associazione Turin Cats, La Paranza del Geco e Creacion Tango, tutte le settimane sosteniamo attività dedicate al mondo della danza. Il teatro Juvarra e il circolo ‘Amici della magia’ sono sedi di grandi eventi che ci vedono coinvolti come coorganizzatori: Swing Grand Galà, i concerti del TJF e Stage of Mind Coreographic Hip – Hop Event”.

“’Il falò dei folli’ è l’idea di un nuovo format di incontri firmati l’ARTeficiO, in cui vogliamo ritrovare il senso di un confronto autentico con ospiti un po’ folli. Vogliamo raccontare la persona, non il personaggio che di solito vediamo sul grande palco dei social. Vogliamo guardarci negli occhi, fare domande, ridere insieme, prendere il tempo per riflettere.

In un’epoca di immensa interconnessione digitale e stimoli di ogni genere, viene sempre più a mancare la reale vicinanza e la scoperta dell’altro. Possiamo condividere l’intimità della nostra casa attraverso uno schermo e provare quel senso illusorio di vicinanza a personaggi che ammiriamo, ma nessuno smartphone potrà mai creare quel legame che nasce dall’incontro dal vivo.

Proprio per questo, all’ingresso di Diagon Hall chiederemo al pubblico di depositare i propri smartphone in una scatola che custodiremo fino alla fine della serata, per permettere loro di ritrovare quella condivisione e quell’interesse comune di cui sentiamo tanto la mancanza”.

Mercoledì 31 gennaio, alle ore 21:00, verrà ospitato Isidoro Sofia “Isidaurum”, il fuorisede. Mercoledì 28 febbraio incontrerà il pubblico di Diagon Hall Valerio Minato, noto fotografo torinese.

infoeventi@larteficio.com

www.larteficioshowroom.com

Telefono: 329 2538654

 

Mara Martellotta

Successo per lo spettacolo “Foglie morte”, andato in scena al Teatro Sporting Dora di Torino

Informazione promozionale

Lo spettacolo teatrale “Foglie morte”, organizzato dall’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, in collaborazione con l’Associazione culturale Genta Rosselli, andato in scena al Teatro Sporting Dora venerdì 26 gennaio, e replicato sabato 27, è stato un successo di pubblico e critica.

Unico atto scritto da Simonetta Murruzzu e Simona Gamberini, che ne è anche la regista, interpretato dalle magistrali attrici Giusi Loschiavo, Marica Cotognini e Floriana Colrito, narra la drammatica vicenda di tre donne costrette in una stanza, ognuna di esse divorata dalla sua storia personale e legata alle altre da un inconsapevole destino comune, che le rende compagne di prigionia e estranee ormai a qualsiasi possibilità di redenzione dal dolore.

Il tema, più che mai attuale e di fondamentale importanza, è quello della violenza sulle donne.

Grazie a un testo breve, intenso e vero in ogni singola parola, le autrici hanno saputo preparare la scena di un messaggio mai banale. La bravura delle attrici Giusi Loschiavo, maschera affascinante che pone domande e getta luce in un pozzo buio; Marica Cotognini, i cui cambi espressivi misurano l’intensità del dramma; Floriana Colrito, che sembra portare il peso incarnato di tutta la storia, ha contribuito a rendere la rappresentazione un modello intellettuale che possa andare oltre il semplice aspetto emotivo, per andare in tutti quei campi umani da riscoprire: il buonsenso, il raziocinio che getta le basi di una nuova cultura.

Isabella Portaccio, Presidente dell’Associazione organizzatrice, ha dichiarato che con lo spettacolo “Foglie morte” si vuole dare un segnale concreto, sensibilizzare e accendere un’altra luce sull’argomento. Un fine che è anche quello dell’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, impegnata a dare una possibilità di ri-nascita a chi non ha le disponibilità economiche, sociali e culturali. Un progetto che vuole sostenere, attraverso azioni concrete di aiuto solidale, tutte quelle persone che faticano ad affrontare la quotidianità, contribuendo nel loro percorso di vita.

 

Gian Giacomo Della Porta

Il “Natale” di Eduardo, un capolavoro di risate anche oggi

Sino al 7 gennaio sul palcoscenico del teatro Alfieri

Dici Eduardo e dici “Natale in casa Cupiello”. L’autore e la “sua” commedia. Dici il groppo in gola, dici il divertimento, dici la risata come pure il dramma di una famiglia che si sta sgretolando, sotto l’occhio non più troppo vigile di quel padre che crede di avere tutti e ogni cosa in pugno ma che al contrario, ora, inciampa in una moglie, Concetta, che dentro quell’aria devota che ha stampata in faccia trova gli spiragli della derisione, in un figlio, Tommaso, fannullone, mariuolo sempre teso a rovistare nelle tasche e nella “robba” altrui, bamboccione ante litteram, pienamente contestatore (“nun me piace ‘o presepio”), in una figlia, Ninuccia, che piomba in casa, la vigilia della festa, a sbandierarti, senza un po’ di pudore, che ha tutta l’intenzione di lasciare quell’uomo ricco che le hanno dato per marito, con la sua fabbrica di bottoni, e di fuggirsene con il bel Vittorio per godersi tutta la vita sua. Una valanga che cala scena dopo scena, sempre più pesante, mentre il capofamiglia si rifugia in quel presepe che va a fatica costruendo, mentre il caso e la disattenzione di qualcuno sono lì pronti a distruggerlo.

Un capolavoro di sentimenti, ormai bacati e tutti sghembi, datato 1931, nato come atto unico che poi, negli anni successivi, in più occasioni, Eduardo ampliò sino a renderlo come oggi lo vediamo. E continuiamo ad ammirare. Vincenzo Salemme – che lo porta a Torino, al teatro Alfieri, sino al 7 gennaio, con una numerosa quanto variopinta compagnia – è nato, era la fine degli anni Settanta, alla scuola del grande autore napoletano, gli si avvicinò un giorno a Cinecittà mentre erano in corso le riprese televisive della commedia. “Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana”: quello era, per sempre, Luca Cupiello. Una scuola che ha dato i suoi frutti ma che poteva anche avviluppare del tutto, sostituirsi, non lasciare un respiro: invece il Luca di Salemme vive di vita propria, mostra i segni concreti di questo autunno del patriarca, il carattere sbiadito, è quanto di più personale ci si possa aspettare, segue certo la vecchia strada ma attualizzandola la ringiovanisce con convinzione, con spirito inesplorato, con estro decisamente maturo. L’attore accresce in quel personaggio la sbadataggine mentale, i chiaroscuri della vita, tutta la cecità che si porta appresso, il tragico e il tragicomico che lo seguono ad ogni battuta: ne firma la sconfitta, propria e di quella atmosfera natalizia costruita ora dopo ora. Mentre le tragedie si compiono, Luca crede che sia ancora tempo di comparire in scena con le candeline accese e con i mantelli e le corone dei re magi, come se tutto continuasse a essere un gioco.

Nella commedia “più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia” Salemme ha riversato tutto lo spirito di Eduardo, il suo desiderio di rovistare, anche a costo di ferirsi, all’interno di tanti nuclei familiari, come tutta l’allegria possibile: ne sono prova l’inizio della tournée fatta di tutti esauriti e il debutto a Torino, fitto di risate e applausi ritmati a scena aperta da un pubblico letteralmente e piacevolmente coinvolto. Un successo: di un interprete e regista, di una compagnia tutta in cui ha avuto un proprio giusto spazio la Concetta di Teresa Del Vecchio: l’attrice è stata chiamata da Salemme soltanto il giorno prima del debutto torinese, soltanto un unico giorno di prove per un ruolo che la vede sempre in scena, chiamata a sostituire la collega che sino a quel momento aveva ricoperto il ruolo, impossibilitata per un serio problema di salute che l’aveva costretta al ricovero in ospedale. Sostituzione eccellente, con la messa a fuoco di un carattere pieno di concretezza e di realismo, del pragmatismo vissuto tra le quattro mura, ma pure delle difficoltà, dei segreti tenuti per sé, delle quotidianità da portare come un grosso peso. Una bella prova, di grande sicurezza, anch’essa rimarcata dagli applausi finali del pubblico che riempiva la sala come di rado s’è visto.

Elio Rabbione

Cioccolata calda per tutti al concerto di Capodanno in piazza Castello

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L’inizio dell’anno a Torino sarà all’insegna dell’armonia e della dolcezza, con la cioccolata calda offerta gratuitamente ai tutti i partecipanti del concerto che si terrà il primo gennaio alle 16.30 in piazza Castello. L’iniziativa, nata da un’idea dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, ha subito trovato l’appoggio dell’assessorato al Commercio, delle associazioni dei commercianti e di Iren, main partner del concerto.

“Siamo grati a Confesercenti, Ascom Confcommercio e Iren per il loro contributo, che ha reso possibile questa bella iniziativa” – dichiarano gli assessori Purchia e Chiavarino -. “Invitiamo tutte e tutti a partecipare numerosi a questo concerto e a godersi la magia della musica classica, arricchita dalla cioccolata calda gratuita a tutti i presenti.”

Il primo gennaio, sul palco di piazza Castello, salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, guidata da Giampaolo Pretto, che eseguirà una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio. Tra i solisti, voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari e il giovane violinista Giovanni Andrea Zanon. Sullo sfondo, video installazioni con le coreografie del collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, registrate negli spazi del Museo Egizio. La serata sarà presentata da Alba Parietti e Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso in diretta su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Il concerto è gratuito, con ingresso libero fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone. Sono previsti soltanto posti in piedi.

Note di Classica. Il duo Shoji-Cascioli, Riccardo Muti e Enrico Dindo, le “stelle” di Gennaio

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Giovedì 4 alle 20 per la stagione del teatro Regio, debutto di Roberto Bolle & Friends. Repliche venerdì 5 e domenica 7. Giovedì 11 alle 20.30 e venerdì 12 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Michele Mariotti e con Ettore Pagano al violoncello, eseguirà musiche di Cajkovskij, Chacaturian e Stravinskij.  Sabato 13 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, il Trio Pantoum eseguirà musiche di Suk e Dvorak. Lunedì 15 alle 20 al teatro Vittoria, Dramatodìa eseguirà brani da opere di Azzaiolo, Caccini, Mainero e musiche popolari cinquecentesche. Mercoledì 17 alle 18 al teatro Regio per la stagione d’opera, debutto del “Don Pasquale” di Doninzetti. Dramma buffo in 3 atti. L’Orchestra del teatro Regio sarà diretta da Alessandro De Marchi. Repliche fino a giovedì primo febbraio. Sempre mercoledì 17 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Sayaka Shoji violino e Gianluca Cascioli al pianoforte, eseguiranno musiche di C:P.E Bach, Mozart, C.Schumann e Beethoven. Giovedì 18 alle 20.30 e venerdì 19 alle 20 all’auditorium Toscanini l’Orchestra Rai diretta da Andrès Orozco-Estrada eseguirà musiche di Mozart e Richard Strauss. Domenica 21 alle 18.30 per Polincontri Classica nell’aula magna del politecnico, Andrea Bernardoni relatore e Silvia Bonino arpa, eseguiranno un programma dal titolo “le macchine di Leonardo”. Mercoledì 24 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Patricia Kopatchinskaja violino e Polina Leschenko pianoforte, eseguiranno musiche di Enescu, Debussy, Patkop, Faurè. Giovedì 25 alle 20.30 e venerdì 26 alle 20 all’auditorium Toscanini, concerto per il Giorno della Memoria con l’Orchestra Rai diretta da Dmitry Matvienko impegnata ad eseguire  musiche di Messiaen e Sostakovic.

Venerdì 26 alle 20.30 per Lingottomusica all’auditorium Agnelli, la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti, eseguirà musiche di Glass, Mendelssohn e Richard Strauss. Sabato 27 alle 18 al teatro Vittoria, Gioele Pierro Violino, Gabriele Marchese violoncello, , Maria Josè Palla pianoforte e con Antonio Valentino, proporrà il decimo episodio “Il Romanticismo” de I Sentimenti. Domenica 28 alle 16.30 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, Fabrizio von Arx violino e Kit Armstrong pianoforte, eseguiranno musiche di Bach, Bird, Bloch, Franck, Saint-Saens, Liszt-Paganini e Sarasate. Lunedì 29 alle 18.30 per PolincontriClassica al Politecnico, Matthias Lingenfelder violino e Oliver Triendl pianoforte, eseguiranno musiche di Schumann/Dietrich/Brahms, David, Joachim, Brahms. Martedì 30 alle 20 al teatro Vittoria Leo Vertunni sitar, Manish Madankar tabla e Valeria Vespaziani danza, eseguiranno musiche e danza classica indiane. Mercoledì 31 alle 20 e giovedì primo gennaio alle 20.30 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Andris Poga e con Enrico Dindo al violoncello, eseguirà musiche di Boulanger, Weinberg e Stravinskij. Sempre mercoledì 31 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Jean-Guihen Queyras violoncello e Krystian Bezuidenhout pianoforte, eseguiranno musiche di Mendelssohn.

Pier Luigi Fuggetta

Il Capodanno di Torino raddoppia il 31 dicembre e il primo gennaio tra musica pop, elettronica e classica

 

 

Due grandi eventi sono previsti in piazza, gratuiti e per tutte le età. Quest’anno, a Torino, la festa di Capodanno raddoppia con uno spettacolo il 31 dicembre prossimo, in attesa della mezzanotte, al ritmo della musica pop e elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio 2024. Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e preannunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – Sarà molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

II 31 dicembre saranno protagonisti sul palco di piazza Castello i ragazzi de Lo Stato Sociale, Mace, Teenage Dream Party (con Brenda Asnicar e la Corale Universitaria di Torino). Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che si terranno dal 13 al 23 gennaio 2025 e che porteranno migliaia di studenti e atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali, e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm. Questo concerto darà agli spettatori un assaggio di quella atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino l’emozione delle Olimpiadi 2006, celebrando la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle 21:00, sarà la Corale Universitaria di Torino, la più antica in Italia, che interpreterà il ”Gaudeamus Igitur” che, fin dalla prima edizione dei Giochi, nati a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica. Si entrerà poi nell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagonisti saranno le hit degli anni Duemila di Disney Channel, tanto amate dai Millenials e dalla generazione Z, cresciuta con i balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto ragazzi e ragazze da tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125 mila follower su Instagram e oltre 300 mila biglietti venduti. Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. A completare il cast sarà Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie “Il mondo di Patty”. La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo particolare a Torino, che nel 2012 conferì loro il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati ma allo stesso tempo profondi, questi ragazzi sono saliti alla ribalta al Festival di Sanremo 2018 con la canzone “Una vita in vacanza” e portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con ironia, anche amara, e la capacità di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni, per il suo album “Obe”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, e ha collaborato con importanti esponenti della scena artistica italiana.

A condurre questa lunga notte saranno Daniela Collu, influencer e autrice del famoso blog “Stazzitta” oltre che conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Viktor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore.

Dopo i festeggiamenti in piazza, la festa proseguirà in alcuni tra i più importanti club della città, tra cui il Cap 10100, il Centralino, l’Hiroshima Mon Amour, Milk, OFF TOPIC e Supermarket, che con la loro variegata offerta di intrattenimento rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta la notte. Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato dalla Cooperativa Culturale Biancaneve, per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

La Mole Antonelliana nella serata del 31 dicembre sarà illuminata con uno speciale color bollicine, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale (24-25-26 dicembre) e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2500 lampade stroboscopiche a leddisposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento, illuminazione curata da Iren.

Il nuovo anno verrà salutato a Torino il primo gennaio all’insegna della grande musica, con un concerto che uscirà dai grandi teatri per proporsi gratuitamente in piazza a tutta la città. Alle 16:30, sul palco di piazza Castello, salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino che, da oltre trent’anni, condivide il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il suo repertorio spazia dai capolavori barocchi fino alla musiche più contemporanee. Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto, che guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio. Il programma del concerto sarà infatti legato al tema dell’Egitto, spaziando tra le ouverture, le arie e i duetti più celebri de “Il Flauto magico” di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dall’Aida di Verdi, il cui soggetto ha contribuito all’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale quali Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari, accanto alla presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon. Di rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie dei momenti musicali più intensi, registrate nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata da Paolo Gavazzeni, direttore di Classica HD, e da Alba Parietti.

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, sostenuto da Compagnia di San Paolo e con il contributo di Fondazione CRT e Iren.

 

Mara Martellotta