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La Mole in arancione per i 120 anni di Anpas

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) nasce nel 1904, ma affonda le sue radici nelle società di mutuo soccorso e nei movimenti risorgimentali di matrice laica. Eretta Ente Morale nel 1911 è un movimento autonomo, libero e democratico che fonda la sua attività sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sulla attività di volontariato.

Durante il Congresso di Lerici, 24 ottobre 1987, avvenne la trasformazione della Federazione nazionale delle società di pubblica assistenza e di pubblico soccorso in Associazione nazionale.

A 120 anni dalla fondazione del movimento nazionale che attualmente conta oltre 100 mila volontari e volontarie, e 931 Pubbliche Assistenze si è celebrata proprio il 24 ottobre, per la prima volta, la Giornata Nazionale delle Pubbliche Assistenze Anpas.

Per l’occasione i capoluoghi di provincia, città e paesi hanno illuminato di arancione un monumento o un edificio simbolico, richiamando il colore che rappresenta l’identità delle pubbliche assistenze.

In Piemonte per celebrare l’impegno quotidiano degli oltre diecimila volontari e volontarie dell’Anpas regionale si sono ammirati illuminati di arancione la Mole Antonelliana di Torino, l’Obelisco di Rivoli, piazza Ottinetti di Ivrea, i Municipi di Sestriere, Villastellone, Ceresole Reale, Vinovo, Arquata Scrivia, il Castello di Grinzane Cavour, il Municipio di Ceva, la Cupola della Basilica di San Gaudenzio a Novara, il monumento a Galileo Ferraris e il Palazzo comunale di Livorno Ferraris, la Torre Civica di Santo Stefano a Casale Monferrato, i Monumenti ai Caduti a Ovada e a Villastellone e inoltre le facciate dei Municipi di molti comuni tra cui Ivrea, Villastellone, Sestriere, Santhià, e Ovada hanno esposto le bandiere del 120° anniversario di fondazione dell’Anpas.

Vincenzo Sciortino, presidente Anpas Piemonte: «La storia di Anpas è la storia di migliaia di persone comuni che, con dedizione e spirito di servizio, hanno fatto la differenza nelle loro comunità. Il volontariato non è solo un gesto di generosità, ma un vero e proprio strumento di partecipazione e cambiamento sociale. Ogni giorno, i nostri volontari dimostrano che anche le azioni più semplici possono avere un impatto straordinario. È grazie al loro impegno costante e alla loro capacità di fare rete che Anpas è in grado di rispondere ai bisogni del territorio, promuovendo valori di solidarietà e inclusione. A loro va il nostro più sentito ringraziamento. Sono loro la forza e l’esempio a cui tutti noi ci ispiriamo».

 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.

Torino chiama enti e associazioni per costruire il suo nuovo city brand

Torino è ricca di verde, storia e cultura. Tranquilla, elegante, a misura d’uomo. Inaspettata, per chi la scopre per la prima volta. Una città affascinante con tanto da offrire: la posizione geografica, le Università, il verde, l’architettura, i monumenti, il cibo. Una città con grandi opportunità di sviluppo per tecnologia, innovazione, turismo, eventi, formazione accademica. Con qualche ostacolo ancora da superare, come traffico, inquinamento, collegamenti e l’essere un po’ “chiusa”. Questa la fotografia dei principali aggettivi raccolti dall’indagine demoscopica svolta dall’Istituto Piepoli, per cogliere gli aspetti ritenuti importanti dal territorio e dalla cittadinanza per lo sviluppo del city brand.

Tra novembre 2023 e la fine del mese scorso sono state prese in esame 6.114 persone tra cittadini torinesi e italiani residenti in altre regioni, studenti universitari, turisti, dipendenti comunali e portatori d’interesse. Agli intervistati sono stati domandati età, genere, provenienza (se di Torino anche il quartiere), professione. Nel caso dei turisti è stato chiesto loro se fossero a Torino per la prima volta e come avessero conosciuto la città, mentre, per gli studenti, l’Università frequentata e, nel caso dei fuori sede, se pensassero di restare stabilmente a Torino anche terminati gli studi. A tutti è stato chiesto di elencare aspetti positivi e negativi della città, a cosa associno Torino, quali aggettivi la caratterizzino di più, come la vedano in futuro.

Per il campione più importante degli intervistati il tratto identificativo della città risiede nella cultura e nell’architettura ed il suo futuro la vede come città universitaria e città d’arte. Raffinata è l’aggettivo più frequente con cui la descrivono. Se Torino fosse una forma sarebbe quadrata, se fosse un colore verde o blu mentre se fosse un genere musicale sarebbe musica classica o jazz.

Quale tono scegliere per parlare di Torino? Senza dubbio, elegante. Elementi che saranno la base di partenza nel percorso di city branding avviato lo scorso 11 settembre con la firma del protocollo d’intesa tra Città, Città Metropolitana di Torino, Camera di commercio, Università degli Studi, Politecnico, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo e con la condivisione di un manifesto identitario presentato questa sera insieme ai risultati dell’indagine, nel corso di un evento alla Casa Teatro Ragazzi, a tutti gli enti, le associazioni iscritte al Registro delle Associazioni e le imprese, affinché aderiscano e ne diventino protagonisti.

Per il progetto l’amministrazione ha già stanziato 432mila euro nel triennio 2025/2026/2027 e lanciato una consultazione preliminare di mercato per gli operatori di settore. Entro la fine dell’anno seguirà gara europea a procedura telematica aperta per l’affidamento triennale del servizio di ideazione e realizzazione del percorso di city branding, nonché di definizione dell’identità della città attraverso l’implementazione di strategie comunicative finalizzate al riposizionamento di Torino nel panorama nazionale ed internazionale.

TORINO CLICK

Exodos, il fotografico racconto dei popoli in cammino

 

Fino al 31 ottobre il Circolo della Stampa di Torino ospita in Corso Stati Uniti 27 la mostra “Exodos – Exit – popoli in cammino” con le fotografie di tredici reporter piemontesi sulle migrazioni.

Dare volto, voce e immagine alle donne e agli uomini in viaggio. “Exodos-Exit” (dal greco uscita) è un progetto fotografico nato nel 2017 da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo Giorgio Bocca di Torino con il sostegno della Regione Piemonte. Quest’anno la mostra è stata rilevata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte che ha deciso di riproporla aggiornandone i contenuti. Ne sono coinvolti alcuni dei più importanti e noti fotoreporter piemontesi ( Marco Alpozzi, Max Ferrero, Stefano Stranges, Mauro Donato, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Mirko Isaia, Simona Carnino, Mauro Ujetto, Andreja Restek, Renata Busettini e Paolo Siccardi ) che nel loro percorso professionale hanno descritto il fenomeno delle migrazioni in diversi contesti mondiali.

Un racconto che parte dai paesi di origine dei migranti, in contesti spesso sconosciuti al grande pubblico, per arrivare a quanto accade nei nostri confini, da Trieste alla Val Susa fino a Ventimiglia. Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa. “Exodos”, come nella tradizione del migliore giornalismo, non ha l’obiettivo di indicare soluzione politiche, ma vuole fornire a chi la visiterà qualche strumento in più per formarsi un’opinione libera e documentata su un fenomeno complesso che non può conoscere semplificazioni. La mostra, che è stata esposta in quaranta città italiane e nel 2017 al Parlamento Europeo a Bruxelles, è stata premiata con la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana. Inoltre ha ottenuto il Patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il Patrocinio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

M.Tr.

Un Consiglio “in rosa” contro il tumore al seno

Il Consiglio regionale si “tinge di rosa” per ricordare e diffondere il messaggio che “La prevenzione è vita”. In occasione del mese internazionale della prevenzione del tumore al seno, anche l’Assemblea legislativa aderisce all’iniziativa La Regione si colora di Rosa – Insieme per la Prevenzione, organizzata da Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno). Ieri mattina la Galleria Belvedere, in concomitanza con la seduta del Consiglio, è stata allestita con simbolici palloncini rosa. Palloncini e locandine sono presenti anche nelle vetrine dell’Urp fino al 31 ottobre.

“Il Consiglio regionale si unisce con convinzione all’iniziativa “Ottobre Rosa”, al fianco di Andos: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori al seno è imprescindibile”, dichiara il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco. “In un percorso che coinvolge migliaia di donne, la diagnosi precoce rappresenta uno strumento essenziale per salvare vite e migliorare la qualità della cura. Voglio ringraziare di cuore tutte le volontarie e i professionisti dell’Andos che, con dedizione, sono un punto di riferimento fondamentale per le donne in un momento delicato della loro vita. Il nostro impegno sarà sempre a sostegno di iniziative che puntano alla tutela della salute e del benessere della nostra comunità, promuovendo la cultura della prevenzione e della solidarietà”.

“Ottobre rosa, il mese della prevenzione rappresenta ormai, grazie ad Andos e all’azione delle sue volontarie e dei suoi volontari, un appuntamento importante per tutto il territorio regionale. Sono moltissimi i Comuni entrati in questa rete dedicata alla prevenzione. Un’occasione per riflettere sul tema della cura delle donne e della medicina di genere. Grazie per questo fondamentale impegno quotidiano che deve avere saldamente accanto le istituzioni e il Consiglio regionale del Piemonte c’è”, afferma la consigliera regionale segretaria Valentina Cera.

In Piemonte l’incidenza del tumore della mammella è di circa 4.500 nuovi casi tra le donne e si stima che il numero di decessi sia attorno a 800-1.000 casi. La mortalità sta diminuendo negli ultimi anni grazie ai progressi nelle terapie e ai programmi di screening che rendono possibili diagnosi precoci.

Il progetto “La Regione si colora di Rosa – Insieme per la Prevenzione”, giunto quest’anno alla quarta edizione, nasce con l’intento di promuovere e incrementare l’adesione ai programmi di screening, interagendo e collaborando con i Comuni piemontesi per poter raggiungere anche le aree più disagiate e creare una rete virtuosa di supporto.

“Hanno aderito alla campagna – illuminando monumenti e piazze di rosa o decorandoli con palloncini simbolici – oltre 200 comuni da tutto il territorio regionale e stiamo ricevendo inviti da quasi tutti i comuni partecipanti per organizzare incontri con la popolazione per una migliore informazione sulle procedure di screening e la prevenzione”, ha spiegato Fulvia Pedani, oncologa e presidente di Andos Comitato di Torino. “La collaborazione con le volontarie Andos, debitamente formate, e il Centro di screening di Torino, ha permesso, tramite il recall telefonico delle donne, di contattare tra febbraio e giugno 2024 oltre 5.500 persone liberando 1.000 posti che sono stati riassegnati a 1.000 donne in lista d’attesa, implementando del 20,3% le agende di prenotazione”.

L’alta cucina è arte?

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Tra il 24 ottobre e il 3 novembre il bookshop Paint It Black ospita cene con piatti pensati da artisti e creativi. Anche mise en place e sedute sono d’artista, in una sala piena di opere ,tra performance, letture e concerti si svelerà il dilemma

L’alta cucina è arte? Una cosa è certa: agli artisti il cibo e’ sempre interessato la storia dell’arte, lo replica in ogni  epoche è piena e lo dimostrano gli autori contemporanei, coinvolti in un progetto pop up in partenza a Torino. La casa editrice indipendente Paint It Black trasforma infatti la sede del suo bookshop vicino Porta Nuova in un ristorante temporaneo, con non solo mise en place e arredi progettati ad hoc, ma anche piatti immaginati dai creativi. Soltanto dal 24 ottobre al 3 novembre 2024, in occasione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea Artissima.
Paint It Black: casa editrice fondata nel 2022, da quest’ anno ha aggiunto anche un bar, per avvalorare la libreria come luogo di incontro e scambio.

GABRIELLA DAGHERO

Cesana si tinge di rosa per la  prevenzione del tumore al seno

CESANA TORINESE – Cesana si tinge di rosa. L’Amministrazione Comunale di Cesana Torinese aderisce alle iniziative della campagna #laprevenzionesalvalavita che fa di ottobre il Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno.

Sabato 26 ottobre dalle ore 15 l’appuntamento è rigorosamente in rosa in piazza Vittorio Amedeo a Cesana Torinese.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni invita alla partecipazione: “La nostra Amministrazione Comunale ha aderito con grande piacere alla campagna #laprevenzionesalvalavita nel Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno. Aspettiamo tutti in rosa sabato pomeriggio in piazza Vittorio Amedeo per colorare la piazza e per dar voce alla campagna. Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e di raccogliere fondi per la ricerca”.

La Consigliera Comunale Clementina Pansoya Di Borio che ha curato l’iniziativa aggiunge: “Abbiamo aderito a questa iniziativa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Sabato raccoglieremo delle donazioni liberali che verranno devolute all’associazione ANDOS promotrice della campagna #laprevenzionesalvalavita insieme alla Regione Piemonte a cui il Comune di Cesana ha aderito insieme ad altri 200 Comuni”.

“Il Silenzio che Parla” nella “Giornata Mondiale dell’Ascolto”

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La torinese “Fondazione Time2” organizza un “laboratorio” rivolto ai giovani fra i 18 ed i 26 anni

Lunedì 21 ottobre, dalle 17,30 alle 19

Lunedì 21 ottobre si celebra la “Giornata Mondiale dell’Ascolto”. In tanti, penso non lo sapessero. E fra quei tanti ci sta pure il sottoscritto. Eppure si tratta, non c’è dubbio, di un’occasione importante per promuovere, una volta tanto, questo benedetto “ascolto” (di cui tanto si parla in tempi di enormi fragilità, psichica soprattutto, dell’essere umano e in particolare di adolescenti e giovani in generale) in modo davvero attivo e consapevole. “L’ascolto è una delle abilità più importanti per una comunicazione efficace e una buona qualità delle relazioni”: a sostenerlo, e a ragion veduta, è la “Fondazione Time2” (realtà torinese creata nel 2020 dalle sorelle Antonella e Manuela Lavazza, con l’obiettivo di promuovere una cultura inclusiva per giovani “con” o “senza disabilità” e permettere loro di costruire un proprio progetto di vita indipendente) che, in occasione di questa particolare “Giornata” e nell’ambito delle attività del “Counseling Day”, promosso in tutta Italia dall’Associazione professionale di categoria “AssoCounseling”, organizzerà il Laboratorio “Il Silenzio che Parla”, finalizzato a trasmettere l’importanza dell’“ascolto reciproco”. L’appuntamento è dedicato ai ragazzi e alle ragazze tra i 18 e i 26 anni, “con” e “senza disabilità”  e si terrà dalle 17,30 alle 19, nello Spazio Open della “Fondazione” (Corso Stati Uniti 62b, a Torino), un luogo nato per stare insieme, studiare, proporre idee in libertà e immaginare il proprio futuro.

“Durante il laboratorio – spiegano gli organizzatori – i partecipanti scopriranno come la comprensione reciproca è possibile grazie alla disponibilità al dialogo, all’ascolto attivo e allo scambio reciproco, in modo coinvolgente e creativo, sperimentando tanto il potere delle parole, quanto quello del dialogo non verbale”.

Su questi elementi si basa la capacità del “counseling” di affiancare le persone “per favorire  lo sviluppo delle loro risorse, la ricerca di nuovi equilibri, la realizzazione di scelte consapevoli, il fronteggiamento di cambiamenti o di momentanee situazioni di difficoltà”.

Il “Laboratorio” si terrà in modo totalmente gratuito e a condurlo ci saranno le “professional counselor” Ida Ginosa e Anna Mirenzi, insieme a Samuele Pigoni (segretario generale di “Fondazione Time2” e “counselor sistemico in formazione” presso l’Istituto “Change” di Torino).

Per info“Fondazione Time2”, corso Stati Uniti 62b, Torino; tel. 011/786545 o www.fondazionetime2.it o www.counselingday.it

g.m.

Nelle foto: “Laboratori” in “Fondazione Time2”

Cercasi maschio Doc

L’avvento di internet ha portato ad un aumento degli annunci di incontri, un tempo presenti solo su carta, con uscita settimanale o mensile, ed ora aggiornati più volte al giorno, con un’offerta indescrivibile anche su tematiche particolari.

Ecco quindi che, in un attimo, siamo in grado di incontrare virtualmente migliaia di persone, selezionandole per genere, età, località ed anche gusti sessuali: qualcuno cerca una relazione seria, qualcuno un incontro mordi e fuggi, qualcuno cerca chi inserire nel proprio ménage e così via.

Al di là dell’aspetto morale, perché ciò che non è espressamente vietato è consentito, questa possibilità di incontrare (o, quantomeno, contattare) con estrema facilità dei perfetti sconosciuti nasconde alcuni pericoli anche seri.

Il primo è insito nell’anonimato di chi incontriamo: siamo sicuri che la foto rappresenti realmente le fattezze reali? Il nome, l’età e la professione sono reali? Se quando vado all’incontro mi trovo un gruppo di persone che vogliono rapinarmi o, peggio, violentarmi?

Non da meno è il rischio di incontrare realmente chi ci aspettiamo che offrendoci da bere in un locale o, se siamo così sprovveduti da andarci, a casa sua ci narcotizza con la “droga dello stupro” (benzodiazepine) per cui potrà approfittarsi di noi e, al risveglio, non ricorderemo nulla.

Ma un pericolo meno traumatico fisicamente ma che può avere ripercussioni fastidiose è il rischio che qualcuno usi il nostro contatto per commettere reati o illeciti.

Mi spiego meglio: alcuni annunci, come pure alcuni profili sui social, mostrano ragazze o donne mature in atteggiamento inequivocabile, sessualmente esplicito o che, comunque, promettono il paradiso in Terra. Cosa ci costa contattarle, chiederel’amicizia o inviare il primo messaggio? Probabilmente in risposta ci verrà inviato un link dove poter vedere le loro foto, o dove potremo vedere meglio qualcosa di loro e così via.

Ecco che cliccando su quel link abbiamo intrapreso la strada dell’inferno, non in senso morale perché ognuno è libero di gestire la propria vita secondo propri codici, ma in senso pratico, fatto di seccature, rogne, rischi.

Se il link sul quale clicchiamo contiene un trojan o un malware, avremo fornito a chi ci ha inviato il link un passaporto per entrare nel nostro PC (o nello smartphone) a curiosare sui nostri conti correnti, sulle nostre password o, non da meno, rubare la nostra identità.

A me è successo qualche settimana fa: qualcuno ha copiato il mio profilo su un social (senza però mettere la foto) chiedendo amicizia a chi era già mio amico; ovviamente i miei amici, sapendo di avere già amicizia con me, prima di accettare la richiesta mi hanno contatto perché pareva strano che io chiedessi nuovamente l’amicizia.

Peggio ancora se contattiamo una ragazza iscritta ad alcuni siti di incontri (il database che io e collaboratori usiamo contiene profili che cambiano nome e identità pur mantenendo la stessa immagine): perfette sconosciute che chiedono il contatto telegram o whatsapp per poi mandarci foto “particolari”. Peccato che spesso quelle foto contengano al loro interno file eseguibili (una specie di steganografia) o realizzati appositamente per spiare nel nostro PC.

Con questo non voglio dire che la tecnologia o la modernità siano totalmente pericolosi, da evitare; voglio solo mettere in guardia dai pericoli che, oggi più che un tempo, risiedono nei social, nei siti di incontri o negli annunci su siti per adulti.

Anni fa i rischi erano ridotti: al massimo, se ti appartavi con uno conosciuto al ballo in piazza, potevi rimediare una violenza ma decine se non centinaia di persone avevano il loro viso, la targa o altro stampati in mente; ora, specie se chi ha intenzione di delinquere è esperto, è possibile che abbia agito in modo da non lasciare tracce in rete o che, complice l’alta velocità, giunga da Milano a Torino pur avendo dichiarato di abitare in Val di Susa, rendendo molto più difficile l’identificazione e la cattura.

Cosa fare, dunque? Aprire gli occhi, consapevoli che se una donna ci contatta dichiarandosi innamorata di noi senza neppure aver visto la nostra foto vuol dire che c’è qualcosa di poco chiaro sotto; se ci arrivano mail di una tizia di nome XYZ che chiede come stiamo dopo anni che non ha nostre notizie, ma nonostante l’ottima memoria non riusciamo a ricordarla, è il caso di cancellare la mail senza indugio.

Allo stesso modo, se chiedono nostre foto al primo contatto, magari sostenendo di essere nostre concittadine e chiedendoci l’indirizzo saremmo davvero stolti a fornirglielo.

Insomma, essendo abbastanza cresciuti da non credere più nelle favole, cerchiamo di non farci più incantare dal canto delle sirene digitali; fanno leva sul nostro bisogno di affetto o di compagnia, sfruttando la nostra debolezza. Provate a dire loro che siete disoccupati e con molti debiti da ripianare: scommettiamo quanto durerà la vostra amicizia?

Sergio Motta

100 biciclette per la scuola: dono di ‘BeChildren’ a 100 bambine indiane

Al via il 14 ottobre ‘Trip To MIMA’, il viaggio a due ruote da Torino a Milano Marittima con protagonisti Edi Righi, Presidente della Onlus torinese autrice del progetto solidale ‘In Classe con la Bici’ e Cristiano Bilucaglia di ‘uBroker’.

Non c’è due senza tre. Dopo il successo delle iniziative benefiche fondate sul binomio sport e tutela dei minori andate in scena nel 2020 e nel 2023, e intitolate rispettivamente ‘Trip to Trieste’ e ‘Trip to Parma’, ecco un’altra entusiasmante avventura: ‘Trip to MIMA’.

Protagonisti di questo avvincente viaggio a pedali da Torino a Milano Marittima, saranno anche questa volta i presidenti di ‘Bechildren Onlus’ Edi Righi e quello di ‘uBroker Spa’ Cristiano Bilucaglia.

L’obiettivo di questi due ciclisti solidali è promuovere la raccolta fondi che donerà 100 bici a 100 bambine indiane che vivono nelle aree rurali dei distretti Dindigul e Pudukkottai nello stato del Tamil Nadu in India grazie al progetto formativo denominato “In classe con la bici”.

Fine dell’iniziativa è garantire l’accesso all’istruzione primaria e secondaria delle bambine e delle ragazze appartenenti alle caste più umili e più povere della società indiana. Donne ancora considerate “intoccabili” sebbene il sistema delle caste sia stato formalmente abolito. Le poche fortunate che vanno a scuola devono spesso percorrere lunghe distanze a piedi. Anche fino a 20 km fra andata e ritorno. Lo stock di due ruote che verrà donato, e che sarà corredato da relativo kit di riparazione, permetterà alle bambine di raggiungere la scuola facilmente e in sicurezza.  Evitando così numerosi pericoli, come: l’abbandono scolastico, il rischio di matrimoni precoci, lo sfruttamento minorile del lavoro e l’accattonaggio. Eguagliando così il diritto alla formazione per lo più esclusivo delle classi maschili” spiega il Presidente di BeChildren.

Che prosegue: “L’azione solidale in corso rientra in un programma più vasto. Si tratta di “Una bicicletta per la scuola” di Interlife ETS, che dal 2008 opera sul territorio indiano con numerosi progetti. Dare il proprio contributo a questa causa significa donare libertà ed emancipazione a queste future donne e, per l’occasione, abbiamo creato sulla piattaforma GoFundMe anche una raccolta fondi aperta a tutti”, conclude Edi Righi.

Sono queste le premesse che hanno dato vita a un nuovo viaggio fatto di cuore, condivisione, pedali, sorrisi e mani strette sul manubrio. Trip To MiMa” avrà luogo on the road dal 14 al 18 ottobre con la finalità di accendere i riflettori sulle condizioni di un paese lontano. Trip to Mima è un modo intelligente ed efficace per aiutare il prossimo con un piccolo gesto.

Il viaggio partirà lunedì 14 ottobre dalla sede di uBroker Spa e queste sono le tappe che affronteranno i due sportivi: 14/10/2024 Torino – Albenga; 15/10/2024 Albenga – Genova; 16/10/2024 Genova – Lodi; 17/10/2024 Lodi – Bologna; 18/10/2024 Bologna – Milano Marittima, con arrivo al Centro Congressi della rinomata località balneare dopo più di 550 kilometri.

Cristiano Bilucaglia da sempre a supporto dell’Associazione, anche con la sua azienda uBroker Spa, sostiene il nobile intento in prima persona partecipando all’impresa. Con la sua presenza vuole raggiungere tutte le persone che quotidianamente sono coinvolte con le attività di uBroker e nella sua vita privata e professionale, una rete che si è sempre attivata per dare il proprio contributo nei progetti realizzati da Bechildren a favore dei bambini di tutto il mondo in questi anni.

Le tappe previste durante il percorso, inoltre, si fanno altresì opportunità di incontro, scambio e dialogo, da vivere anche davanti a un buon un bicchiere di vino a seguito dei moltissimi chilometri macinati.

È bello fare ritorno sulle strade italiane per portare un messaggio importante. Un messaggio di futuro rivolto a bambine di terre in cui è già persin difficile ogni giorno pronunciare la parola presente. Come già fatto per Trieste e Parma, siamo davvero felici di ripetere l’esperienza. Questa volta in favore di un popolo, come quello indiano, ricco di fascino, storia e suggestione e altrettanto meritevole di attenzione. Tutto questo anche in un un’ottica di riequilibrio del divario sociale e in nome di un sano principio di redistribuzione della ricchezza che da sempre, oltre che i nostri cuori, muove anche da sempre l’agire di ‘uBroker Spa’”, chiude l’imprenditore e ciclista amatore Cristiano Bilucaglia.

PNT Solutions vince il premio “SEO Agency dell’anno”

PNT Solutions ha recentemente trionfato alla premiazione “Le Fonti Awards”, conquistando il titolo di “SEO Agency dell’anno” nella categoria “innovazione”. L’evento si è svolto presso il prestigioso Palazzo Mezzanotte a Milano, in occasione della sua Fall Edition il giorno 10 ottobre 2024.

I Le Fonti Awards sono un riconoscimento annuale che celebra le eccellenze nel mondo delle aziende e dei professionisti, con particolare attenzione all’innovazione e alla qualità dei servizi offerti: questi premi vengono assegnati a realtà che si distinguono per la loro capacità di innovare e di rispondere alle sfide del mercato, rappresentando un importante punto di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano.

Gabriele Pantaleo, consulente SEO e fondatore di PNT Solutions, ha espresso la sua gioia ed emozione per questo riconoscimento, sottolineando che rappresenta un simbolo del duro lavoro svolto da lui e dal suo team nel corso del 2024. Il team di PNT Solutions è composto da esperti come Nino Ribaudo, web master professionista, e Ginevra Lupo, SEO copywriter.

“Questo premio è la testimonianza della dedizione e della passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano. Siamo orgogliosi di essere riconosciuti per l’innovazione che portiamo nel settore SEO.”

PNT Solutions è una seo e web agency che lavora a stretto contatto con piccole e medie imprese (PMI) e professionisti, curando tutti gli aspetti della creazione di siti web e dell’ottimizzazione SEO per i motori di ricerca. Fondata nel 2021, l’agenzia si è affermata come un partner strategico per le PMI, offrendo servizi personalizzati che spaziano dalla realizzazione di siti web professionali all’implementazione di tecniche SEO avanzate.

Il team utilizza approcci innovativi e mantiene sempre un occhio attento al futuro. Tra i servizi offerti ci sono analisi e audit SEO, copywriting SEO, ottimizzazione on-page, realizzazione di siti web ed e-commerce, link building e consulenza di web marketing. Grazie a questo approccio multidisciplinare e completo, PNT Solutions è in grado di garantire risultati concreti e misurabili per i propri clienti, aiutandoli a emergere nel panorama digitale. Pantaleo ha aggiunto:

“Il nostro obiettivo è rendere il sito web dei nostri clienti una calamita per potenziali acquirenti in target, trasformandolo in uno strumento efficace per aumentare le vendite.”

Con questa vittoria ai Le Fonti Awards, PNT Solutions si afferma ulteriormente come un punto di riferimento nel panorama del digital marketing italiano, continuando a fornire servizi di alta qualità a professionisti e PMI.