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15/12 Presentazione di fanzine dedicate al Poliamore
18/12 Presentazione del libro “Io sono Io” di Cinzia Messina
22/12 Proiezione di “Make the Yuletide Gay”
CasArcobaleno (via Bernardino Lanino 3/A, Torino) è casa: un luogo pubblico e privato, abitato da una o molte associazioni. CasArcobaleno è un polo integrato di servizi di interesse pubblico rivolti alla popolazione LGBTQIA+ e di servizi diretti alla popolazione cittadina tutta creati dalla popolazione LGBTQIA+ stessa. È l’esplosione del concetto dell’associazionismo LGBTQIA+ inteso come Bene Comune, ovvero una possibilità di crescita per tutta la società. CasaArcobaleno è sintesi di bisogni e ramificazione di desideri. CasArcobaleno è servizi ma anche eventi per tutt*
Mercoledì 15 dicembre alle 18.00
PRESENTAZIONE DI POLY-TECNICO, POLY-TICO E POLY-ROID
Presentazione di Poly-tecnico, poly-tico e poly-roid, raccolta di fanzine, ovvero autopubblicazioni indipendenti a cura di Car (Polycarenze): https://www.instagram.com/polycarenze
L’obiettivo è quello di dare voce al tema del poliamore e delle altre non monogamie etiche/consensuali attraverso una narrazione sia divulgativa, sia politica.
La prima, poly-tecnico, vuole essere una fanzine introduttiva al tema delle non monogamie che tenta di rispondere alle domande più frequenti. Cosa si intende per poliamore? Può esistere una relazione tra una persona monogama e una poliamorosa? Come si gestisce la gelosia? Quali sono le diverse forme che assumono le relazioni non monogame?
La seconda, poly-tico, raccoglie interventi di stampo transfemminista queer. Cosa critichiamo di San Valentino? Perché scendiamo in piazza l’8 marzo? Cosa c’è di problematico nel concetto di decoro?
La terza, poly-roid, è una raccolta di opere artistiche a tema poliamore creata da persone che hanno voluto mettersi in gioco per il progetto.
A condurre l’evento insieme a Car sarà presente Chiara Isabelle Berard, attivista sociopolitica e vicepresidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA.
A seguire, ci sarà una festa polyfriendly.
Sabato 18 dicembre alle 18.00
Presentazione del libro “Io sono Io” di Cinzia Messina, presente l’autrice.
Questa sera presentazione del libro, tratto da una storia vera, “Io sono Io” di Cinzia Messina, Società Editrice “Il Ponte Vecchio” (https://www.io-sono-io.com).
L’autrice sarà a CasArcobaleno, Il tema è il transgenderismo vissuto e narrato da una madre che combatte per il diritto all’autodeterminazione della figlia Greta. L’amore di genitore, la lotta per essere se stess*, il senso della famiglia.
Tanti spunti di discussione ci aspettano.
A dialogare con Cinzia Messina ci saranno Valeria Bonante del Gruppo Cultura di Arcogay Torino, Cristina Cultrera di Agedo Torino e il Gruppo Giovani di Arcigay Torino.
Mercoledì 22 dicembre alle 20.30
Cinefrocium: rassegna di film a tematica LGBTQIA+ / Proiezione di “Make the Yuletide Gay”
Il Cinefrocium presenta film inediti in Italia, in lingua originale e sottotitolati in italiano. Una rassegna per far conoscere a tuttə che la produzione di film a tematica LGBTQIA+ nel mondo è enorme con storie d’amore felici, matrimoni, adozioni, diritti… film che spesso in Italia non vengono distribuiti.
Il film che abbiamo scelto per il 22 dicembre è una simpatica commedia natalizia che ci arriva dagli USA: “Make the Yuletide Gay” (Rendiamo gay le feste natalizie) di Rob Williams. Commedia, USA 2009.
Il film racconta la storia di Olaf “Gunn” Gunnunderson, studente gay dichiarato che si prepara alle vacanze di Natale. Dopo avere salutato il suo ragazzo Nathan, arriva alla casa dei genitori con cui però ancora non ha fatto coming out e che anzi gli hanno preparato un incontro con Abby, la sua compagna di scuola delle superiori ancora innamoratissima di lui. Le cose si complicano quando arriva inaspettato il suo ragazzo Nathan che rimane scioccato nello scoprire che Olaf è ancora velato in famiglia. Anche i genitori sono perplessi nel vedere quest’amicizia del figlio e cercano di indagare più da vicino… Protagonista del film l’attore gay dichiarato Adamo Ruggiero (“Degrassi: The Next Generation”).
Presenta il film Fabio Giuffrè che dal 2008 cura il progetto Buzz Intercultura, occupandosi della traduzione e sottotitolazione dei film.
Prima del film, proiezione random di videoclip a tematica LGBTQIA+ inediti in Italia.
INFO UTILI
Gli eventi sono a ingresso gratuito. Per accedere a CasArcobaleno è necessario: esibire il green pass, indossare la mascherina, esibire la tessera Arcigay (o Arci e federate) in corso di validità.
Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/casarcobaleno.torino/events | eventidicasa@gmail.com
Venerdì 10 dicembre alle ore 17, l’Accademia di Medicina di Torino organizza la presentazione del nuovo testo di Mario Nano, Professore di Chirurgia Generale e membro dell’Accademia, dal titolo “La Chirurgia in Piemonte. Storia di una Scienza e di una Regione” (Edizioni Minerva Medica, 2021). Il testo verrà commentato da Bruno Gambarotta e da Mario Nano. Modera il Presidente dell’Accademia di Medicina, Giancarlo Isaia.
«Il libro presenta via via figure di chirurghi che con le loro osservazioni e i loro studi hanno determinato progressi e innovazioni della disciplina. I fatti che presenta interessano sia lo specialista sia il lettore appassionato di storia, o anche semplicemente il lettore curioso. Il grande numero di personaggi e la parcellizzazione delle loro vicende, di fatti circostanziati, di avvenimenti che coinvolgono le istituzioni ospedaliere e universitarie si trasformano in infinite tessere di un mosaico che va componendosi, col procedere della lettura, in un grande disegno compiuto vivido nei dettagli quanto nell’insieme. La lettura del testo è agevolata anche da una ricca documentazione iconografica» (dalla prefazione di Stefano Geuna, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino).
Con riferimento alle recenti normative di sicurezza, si potrà intervenire in presenza solo se muniti di green pass e previa prenotazione (accademiadimedicina.unito.it oppure telefonando al n. 011/6709607). E’ inoltre richiesta la compilazione del modulo a questo link.
Programma 39° edizione del Torino Film Fest
biglietteria.torinofilmfest.org
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Si laurea in filosofia e inizia a prendere parte a diversi seminari cinematografici per formarsi come regista. E’ il 2014 quando Emanuele partecipa ad un workshop sul cinema documentario diretto dai fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, i quali si appassionano del nascente progetto sulla storia di Paolo. Nel mentre, nel 2016 esce un suo cortometraggio dal titolo “Non chiudere gli occhi”, in cui racconta la storia e la tragica morte del nonno avvenuta nel 1961, quando il suo papà aveva appena 9 anni. Emanuele capisce presto quanto il cinema possa essere per lui un potente mezzo di introspezione e, allo stesso tempo, di condivisione con il mondo esterno e sente ancora di più quella spinta motivazionale che lo porterà a lavorare per ben sette anni alle riprese dei frammenti di vita del suo protagonista. Intanto, nell’intricarsi dei fili del destino, Emanuele partecipa ad un laboratorio di scrittura cinematografica, tenuto dallo sceneggiatore e produttore Alejandro De La Fuente, colui che diventerà anche il produttore di quel nascente documentario ora in concorso al Torino Film Festival.
Irene Cane
Parteciperanno l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, il pari grado della Città di Torino Jacopo Rosatelli, l’atleta Sveva Gerevini e diversi rappresentanti del mondo Special Olympics
Venerdì 3 dicembre verrà celebrata, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: per l’occasione, Special Olympics Team Piemonte organizza la propria Convention Regionale in programma presso l’International Training Centre of the ILO – Campus ONU di Viale Maestri del Lavoro 10 a Torino. L’appuntamento, fissato per le 17, seguirà di un’ora la 3° Convention Nazionale “Leader del cambiamento”, che si svolgerà in modalità digitale con trasmissione in diretta streaming sui canali social di Special Olympics Italia.
La tematica dell’evento, come suggerito dal titolo stesso, è quella della leadership degli atleti: le persone con disabilità intellettiva, infatti, in moltissime occasioni non possono o non riescono – a causa di barriere sociali e culturali di difficile superamento – a esprimere in pieno le proprie capacità e le proprie competenze. Special Olympics, grazie a un approccio che punta alla loro valorizzazione non solo nello sport ma anche in ottica formativa e lavorativa, ha l’obiettivo di ribaltare questa prospettiva in ottica inclusiva; gli atleti stessi, sperimentando un ruolo di leader in diversi ambiti, possono infatti portare a un cambiamento sensibile nella società e al superamento di stereotipi e pregiudizi. Si tratta, inoltre, di un’importante opportunità di ritrovo per atleti, tecnici, volontari e famiglie.
La Convention è suddivisa in tavole rotonde (ribattezzate “salottini’) in cui l’argomento verrà declinato in tutte le sue sfaccettature con la partecipazione di autorità, professionisti, personalità dello sport piemontese e non solo e rappresentanti del mondo Special Olympics.
Di seguito, il programma degli interventi:
SALOTTINO 1 – Leader del cambiamento
Atleti leader con l’atleta partner Roxana Brosteanue gli atleti leader Fabio Procopio e Carlo Mischiatti;
Leader nelle famiglie con la mamma atleta Cristina Schellembaum;
Leader nello sport con la testimonial Special Olympics Sveva Gerevini;
Leader nell’attenzione alle persone con il neuropsichiatra Roberto Keller.
SALOTTINO 2 – Leader sul territorio
Con l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, il pari grado della Città di Torino Jacopo Rosatelli, il Direttore della Fondazione Time2 Samuele Pigoni e il Direttore Provinciale di Special Olympics Torino Marco Chessa.
SALOTTINO 3 – Leader nel cambiamento delle nuove generazioni
Con i Referenti Regionali Special Olympics Scuola e Volontari Maria Gallardo e Silvia Bazzarone, il Presidente del CONI Piemonte Stefano Mossino e il Direttore Regionale di Special Olympics Carlo Cremonte: «Il vero leader – sottolinea quest’ultimo – non è il capo che impartisce ordini ma colui che viene riconosciuto dagli altri per le proprie azioni e per la capacità di diventare un punto di riferimento da cui prendere esempio. I nostri atleti sono leader del cambiamento perché dimostrano tutti i giorni le proprio abilità e il proprio impegno agendo concretamente sull’evoluzione culturale».
Nel corso della Convention verranno proiettati alcuni video con presentazioni, testimonianze e anticipazioni sui prossimi eventi Special Olympics ospitati a Torino come i Giochi Nazionali nel 2022 e i Giochi Mondiali Invernali nel 2025.
Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile aggiunge alla sua offerta tre nuovi percorsi museali inclusivi e lo fa a partire da venerdì 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
L’obbiettivo del progetto è quello di ottenere un’accessibilità sensoriale soddisfacente rivolta a tutti i visitatori, in linea con i principi di “universal design ” – ovvero della “progettazione universale” – che definisce un luogo “accessibile” se qualsiasi utente può accedervi e muoversi in autonomia. Rendere un luogo “accessibile” vuol dire, pertanto, renderlo confortevole e inclusivo per tutti i potenziali utenti, bambini e giovani, adulti e anziani, prendendo in considerazione anche le diverse disabilità (motorie, sensoriali, cognitive).
Il museo ha intrapreso questo percorso partendo dalla traduzione dell’audioguida in lingua dei segni: da oggi, all’interno dell’app di guida del museo, nel menù delle lingue saranno presenti anche la LIS, Lingua dei Segni italiana e la IS, International Sign Language , che si rivolge ai turisti stranieri. Accedendo quindi alla web-app, i visitatori potranno selezionare la lingua dei segni desiderata e guardare il video segnato e sottotitolato, relativo alla sezione. L’interprete è una persona madrelingua LIS ed interprete IS.
Sul percorso saranno presenti pannelli tattili con mappe, disegni in rilievo con testi in braille e, soprattutto, modelli in resina con tecnica ad esclusione e particolari realizzati con stampante 3d: ogni modello è corredato da audiodescrizioni, attivabili tramite Qr-code a rilievo e tecnologia NFC, che raccontano l’auto e forniscono curiosità ed informazioni in italiano ed in inglese.
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AIL, Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma di Torino ha chiesto a Ugo Nespolo, pittore, designer, artista multimediale, di creare una “nuova stella” per l’Associazione. Una Stella per rendere più luminoso il nostro Natale e farlo brillare al tempo stesso di creatività e di solidarietà.
Dopo due anni di pandemia, AIL riprende la raccolta fondi natalizia il 4 – 5 e 8 Dicembre in 15 piazze di Torino e in 46 centri della provincia di Torino.
Come da tradizione, AIL Torino “si affida alle Stelle” per la consueta campagna di autofinanziamento delle proprie attività assistenziali, mettendo in vendita “Stelle di cioccolato” e Stelle di Natale, le suggestive piante ornamentali che fioriscono d’inverno – simbolo della speranza in un nuovo ciclo della vita.
Quest’anno, grazie all’impegno solidale di Ugo Nespolo, vengono proposte anche “100 Stelle d’Artista”: litografie firmate e numerate realizzate per sostenere l’Associazione da uno dei più noti artisti della scena nazionale e internazionale.
A inaugurare la campagna natalizia, sarà il Sindaco Stefano Lorusso che, il 4 dicembre alle ore 12 in piazza San Carlo riceverà la prima “Stella “ di Ugo Nespolo dalla presidente di Ail Torino Federica Galleano, mentre le altre saranno in vendita nell’atrio del Cinema Ambrosio, corso Vittorio Emanuele II n. 52, grazie alla disponibilità del suo proprietario, l’esercente Sergio Troiano, che ha voluto con questo gesto essere vicino ad AIL.
AIL Torino, attiva dal 1990, è impegnata ad assistere i pazienti e a sostenere i loro familiari nel complesso percorso di gestione di patologie che implicano lunghi periodi di cura. Uno degli obiettivi è infatti quello di migliorare la qualità della vita aiutando a costruire strutture e servizi per andare incontro alle necessità di chi soffre, abbreviare i tempi di permanenza in ospedale, e rendere possibile la convalescenza dei malati oncoematologici e delle loro famiglie in un luogo come Casa AIL, dove i degenti e gli accompagnatori possono di nuovo sentirsi a casa propria.
Attiva dal 1 ottobre 1990, AIL Torino ha visto progressivamente crescere l’efficacia dei suoi interventi, anche grazie all’impegno dei volontari, alla generosità di medici e infermieri e alla solidarietà della comunità torinese, tanto che nel 2020 sono stati garantiti 460 pernottamenti presso Casa AIL di via Nizza 24; 850 trasporti in day hospital, 250 visite domiciliari per bambini con il progetto “Voglio stare a casa… vieni tu”.
AIL Torino infine non si limita a fornire servizi per rendere meno doloroso il presente della malattia, ma contribuisce a investire sul futuro, per tener viva la speranza di debellare definitivamente queste patologie, finanziando la ricerca scientifica sui tumori del sangue con 27 borse di studio per un valore complessivo di 490 mila euro all’anno e un posto di specializzazione in Ematologia all’Università di Torino.
Grazie alla partecipazione solidale non soltanto dei singoli cittadini, ma del sistema economico torinese, ci auguriamo – e sono questi per noi i più sentiti auguri di Natale – che le nostre Stelle possano brillare su risultati ancora migliori nel 2022.
Oltre a contribuire alle campagne di AIL Torino acquistando le stelle di Natale, si può sostenere l’associazione in altri modi:
bonifico bancario intestato ad Associazione Piemontese contro le Leucemie Onlus Iban IT36 S030 6909 6061 0000 0116 225
versamento sul CC postale n° 38741104 intestato ad Associazione Piemontese contro le Leucemie ONLUS, Via A. Genovesi, 4 – 10128 Torino.
dal servizio di assistenza e informazione alla cittadinanza per superare l’emergenza covid-19, al presidio in occasione della recente Maratona di Torino; dai corsi di aggiornamento sull’uso delle idrovore, utili in caso di alluvione, all’appuntamento settimanale con la tutela e la protezione dell’ambiente che ogni settimana si ripete in Borgo Vittoria, ma anche in altre aree delle periferie.
di Gianluigi De Marchi
Ora che anche gli studenti del Cavour di Torino hanno lanciato il loro appello per abolire l’individuazione esatta del genere maschile o femminile nelle parole, è il momento di ricordare che le storture (se tali sono) non sono a senso unico.
Partiamo ad esempio dagli animali.
Ragazzi del Cavour, sottoscrivete un appello per dare dignità a certi insetti indicati solo al femminile! Aiutate ad uscire dall’ombra il formico, il cicalo, il coccinello, il libellulo, il vespo, il farfallo, che diamine hanno diritto di esistere e voi ve ne lavate le mani?
Ma ci sono anche i pesci ad essere discriminati dalle femmine. Pensate all’inesistente troto (che solo nei testi umoristici compare, citato negli ipodromi, dove si corre al troto e al galopo…), al tinco, al carpo, al mormoro, al sogliolo, all’ombrino, al triglio, all’acciugo, al mureno, al tracino… Sveglia ragazzi, organizzate la difesa di questi esseri abbandonati al femminismo più sfrenato!
E che dire degli uccelli? Lungi da me fare battutacce da avanspettacolo, ma è orribile pensare ad uccelli solo al femminile e privare di dignità il civetto, l’aquilo, l’anatro, il quaglio, il tortoro; per non parlare del povero gazzo che, forse proprio per l’assonanza un po’ triviale, non viene mai citato da nessuno…
La musica non cambia fra gli animali più evoluti, i mammiferi che forse, proprio perché nella classificazione linneana portano impresso il suffisso “mamma”, sono spesso dominati dal femminile. Non ci credete? Avete mai sentito nominare, cari ragazzi del Cavour, il scimmio, il giraffo, il marmotto, il talpo, il capro, il pantero, il baleno (occhio ragazzi, non è un pesce, anche se vive in acqua è un mammifero, spero ve lo abbiano insegnato…).
E chiudiamo queste brevi riflessioni con gli esseri umani. Voi vi lamentate che il genere maschile predomina, ma evidentemente non avete riflettuto sul vostro futuro… Pensate che se vorrete fare una professione legata all’arte, sarete chiamati “artista” e non (come sarebbe se il mondo fosse veramente maschilista) “artisto”! Sorte amara anche per chi vorrà gestire un parcheggio sotterraneo, perché non sarà un garagisto; per chi si dedicherà alla musica, perché non sarà un pianisto o un concertisto, un violinisto o un batteristo; per chi diventerà un campione di atletica senza essere un atleto; per chi si dedicherà alle corse di Formula1 (mestiere tipicamente macho vero?) e non sarà chiamato piloto neppure esibendo barba e baffi…
Insomma ragazzi, pensate a cose serie, non a mettere un simbolo astruso alla fine di un nome per evitare di attribuire un genere preciso alle parole per non offendere gli altri; non vuol dire nulla ragazz*, student#, professor§, genitorǝ, cuginᵿ. Maschile e femminile sono generi linguistici che non coincidono con i generi sessuali; certo, i latini erano più precisi, perché usavano maschile e femminile per esseri viventi (umani, animali, piante) e riservavano un terzo genere, il neutro, per gli oggetti ed i concetti astratti. Abitudine saggia, persa nei secoli, ma non è manipolando la realtà che la si modifica…
In bocc* al lup* ragazz*!
“La tutela dei diritti delle donne sarà il tema portante delle iniziative promosse dal Comitato regionale per i diritti umani e civili nel 2022. Oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, intendiamo promuovere il giusto riconoscimento di tutte quelle donne che – in ogni parte del mondo – si adoperano per la difesa dei diritti violati e per la difesa dei più vulnerabili”. Così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale e del Comitato durante la prima riunione operativa dell’organismo, nell’aula di Palazzo Lascaris a cui ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni. I vicepresidenti del Comitato Sara Zambaia e Giampiero Leo hanno illustrato ai numerosi componenti intervenuti il primo appuntamento proposto, collegato a questa tematica: il 9 dicembre – nell’imminenza della Giornata mondiale dei diritti umani che ricorre il 10 dicembre – si intende premiare in Consiglio regionale alcune donne rifugiate o profughe che si sono distinte in Piemonte per la loro attività a difesa dei diritti delle donne. Si propone inoltre di contribuire al sostegno della Giornata mondiale per la pace, che si celebra il 1° gennaio.
È intervenuto anche il consigliere Silvio Magliano, che ha sottolineato l’importanza di sostenere, accanto alle iniziative istituzionali, i progetti che provengono dal mondo dell’associazionismo che rappresenta un prezioso interlocutore nella difesa dei temi promossi dal Comitato.