società

Tanti, maledetti e subito

Chi di noi non ricorda cantautori o gruppi come Battisti, De Andrè, Bertoli, Battiato, Beatles, Rolling Stones, ecc?

Una carriera durata decenni, ricordata oggi anche da chi all’epoca non era presente, costruita attraverso sacrifici, perfezionamenti, modifiche della propria cifra stilistica permettendo, per quanti hanno già raggiunto il Creatore, di lasciare i propri eredi nell’agiatezza.

Oggi si assiste invece al fenomeno del mordi e fuggi. Tralasciando il penoso espediente dell’autotune che sta al canto come l’intelligenza artificiale sta al cervello e che permette a persone che non sanno tenere due note in fila di autodefinirsi cantanti, ovunque è un proliferare di fenomeni mediatici che nascono dal nulla, diventano famosi per la vincita di qualche evento canoro o per la partecipazione a qualche talent show, riempiono gli schermi delle emittenti TV per qualche mese, quando va bene 2-3 anni, e poi tornano nel nulla.  Quando proprio va di lusso, di un gruppo si salva il cantante che proseguirà in solitaria la ricerca di uno spazio nel firmamento della musica.

Il problema principale è l’ubriacatura da successo: persone spesso di origine modesta si ritrovano a viaggiare per tutto il Paese per concerti, interviste e comparsate, a guadagnare cifre da capogiro e, proprio perché non abituati, altrettanto in fretta se li spendonolamentandosi poi di essere ridotti sul lastrico.

Tralasciando la qualità artistica (de gustibus non disputandum est) è evidente che si tratta di personaggi costruiti a tavolino, veri e propri prodotti, che coraggiose operazioni di marketing fanno diventare miti del momento, con tormentoni spesso incomprensibili, vuoi per il tono della voce, vuoi perché non sai se sia il rapper che canta o il tuo compagno di viaggio che ti sta raccontando qualcosa.

E’ evidente che rispetto ai testi, a volte polemici, sempre studiati di cantanti e cantautori degli anni ’70 e ’80, non solo italiani (ricordiamo Joan Baez, Cat Stevens,  Patti Smith e molti altri) i testi attuali, prodotti con ignoranza artificiale (definirla intelligenza è un torto) al computer ed adattabili a chiunque, con la musica hanno niente a che fare.

Per fortuna l’Eurovision Song Contest ancora non consente l’uso dell’autotune, così percepiremo eventuali stonature come un fenomeno umano, che può capitare, e non come un guasto tecnico.

Spezzo una lancia in favore di molti giovani: sentire ragazzi che oggi hanno 20-30 anni ascoltare i nostri miti, ancora in attività o già deceduti, parlare dei testi di questo o quello, riempiono il cuore di gioia, perché evidentemente c’è ancora qualche speranza.

Sfido chiunque, anche dopo 3 ascolti, a ricordare (e, dunque, ripetere) il testo di una “canzone” moderna (o anche solo il titolo…): è evidente che non ci siano penetrati al punto di ricordarli, farli nostri, riflettere sui testi, come avviene con testi articolati (Guccini, Baglioni, Doors, Pet Shop Boys) anche a distanza di quarant’anni.

Non siamo obbligati ad ascoltarli; per fortuna possiamo sempre ascoltare le musiche che amiamo e lasciare le immondizie musicali a che le ha create.

Sergio Motta

Piano contro il bullismo, consultazioni online fino al 28 maggio

Sono aperte fino al 28 maggio le consultazioni on line sulla proposta di delibera per il Piano triennale ’25-’27 contro bullismo e cyberbullismo, previsto da legge regionale. Lo ha stabilito la sesta Commissione, presieduta da Paola Antonetto, che ne ha svolto le prime determinazioni.

Il provvedimento, presentato dall’assessore Elena Chiorino e che verrà inviato all’esame del Cal, “è il primo Piano triennale predisposto dalla Regione ed è frutto del lavoro del tavolo tecnico regionale, composto da esperti provenienti da diversi settori che operano in stretto contatto con le istituzioni scolastiche, le autorità locali e le realtà del terzo settore: ha il compito di monitorare l’evoluzione del fenomeno, raccogliere dati, analizzare le criticità e proporre soluzioni innovative”.
“Gli esperti – ha aggiunto – hanno lavorato per raccogliere le buone pratiche che hanno funzionato nel tempo, come il ‘Patentino per lo smartphone’ che mira a educare i giovani all’uso consapevole delle tecnologie, e il programma ‘Gruppo noi’, che intende gestire il disagio scolastico in collaborazione con le risorse territoriali”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Domenico Rossi e Gianna Pentenero (Pd).

A maggioranza, la Commissione ha poi espresso parere favorevole alla proposta di delibera sui criteri per la definizione annuale del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado per il triennio.
Il documento, che passerà alla votazione dell’Aula, “è frutto di un confronto dell’Assessorato con Ufficio scolastico regionale, Province e Città metropolitana di Torino”, ha detto Chiorino.
“Per quanto riguarda le sezioni nidi e infanzia – ha aggiunto l’assessore – è stata introdotta una semplificazione delle procedure per riattivare le sezioni scadute e continua a essere garantita la salvaguardia dei punti di erogazione del servizio (Pes) nelle aree interne e nuove sezioni potranno essere attivate in caso di incremento degli alunni e di disponibilità di organico”.
“Per il 2026-’27 – ha proseguito – il nuovo numero di dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi passa da 510 a 515 mentre i dimensionamenti scolastici passano da 20 a 15 a causa dell’andamento demografico: uno ad Asti, due nel Vco, cinque a Cuneo e sette a Torino”.
“Per il 2025-‘26 sono previste sei attivazioni di Istituti pubblici e di uno paritario – ha annunciato – mentre per quanto riguarda il percorso ‘Made in Italy’, la sua attivazione potrà essere richiesta da tutte le scuole”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Emanuela Verzella e Pentenero (Pd).

Sempre a maggioranza, infine, la Commissione ha espresso parere preventivo favorevole in merito agli indirizzi per l’assegnazione dei voucher diritto allo studio per l’anno scolastico 2025/’26 e alla ripartizione delle risorse.
L’assessore Chiorino ha spiegato che “i criteri sono rimasti immutati rispetto agli anni scorsi: 4,48 milioni saranno destinati per i voucher di tipo A, relativi a istruzione e frequenza, e 6,7 milioni per i voucher B, relativi a libri e materiale scolastico. L’apertura del bando è prevista entro la fine di maggio e la pubblicazione delle graduatorie entro l’inizio di agosto”.
Sono intervenuti nel dibattito PenteneroLaura Pompeo (Pd) e Sarah Disabato (M5s).

Ufficio Stampa CRP

Salone Off: Ti scrivo una canzone, il laboratorio di Next Generation Kids

Torna Next Generation Kids al Salone Internazionale del Libro e Salone Off 2025 con “Ti scrivo una canzone”

Gli alunni di scuola primaria di primo e secondo grado degli istituti comprensivi Bobbio Novaro, Giovanni Cena, Aristide Gabelli, Ennio Morricone, che hanno partecipato nell’arco dell’anno scolastico ai laboratori creativi musicali del progetto Next Generation Kids, Ti scrivo una canzone,saranno protagonisti di alcuni appuntamenti che si terranno presso il Salone Internazionale del Libro e Salone Off, dove presenteranno i brani da loro composti.

Gli appuntamenti:

Lunedì 12 maggio, ore 10 – Circoscrizione 6, Sala consiliare, via San Benigno 22
Presentazione del progetto Next Generation Kids, esibizione degli alunni nei brani da loro composti nell’ambito dei laboratori al cospetto delle figure istituzionali presenti. A seguire, il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, premierà gli alunni con un attestato di merito.

Giovedì 15 maggio, ore 10 – Salone del Libro, PADIGLIONE 3, CORRIDOIO U Q17
Lions International ospiterà una conferenza dedicata al progetto Next Generation Kids. Saranno presenti gli alunnie verranno ascoltate le canzoni da loro composte.

Giovedì 15 maggio, ore 15 – Teatro Cecchi Point, via Cecchi 17
Spettacolo aperto al pubblico con esibizione degli alunni, che proporranno le canzoni scritte nell’ambito dei laboratori.

“Ti scrivo una canzone” è un laboratorio creativo musicale che fa parte del più ampio progetto Next Generation Kids, un progetto dedicato ai più piccoli che include percorsi formativi musicali curriculari ed extracurriculari, laboratori creativi musicali, eventi dedicati ai bambini e una linea discografica Kids.

La nascita del progetto Next Generation Kids è stata ufficializzata al Salone Internazionale del Libro 2024 di Torino, Salone Off, dove sono stati presentati i brani scritti e interpretati nel 2024 dagli alunni partecipanti ai laboratori, brani successivamente realizzati e pubblicati nei maggiori stores digitali, piattaforme di streaming e library social.

Il laboratorio “Ti scrivo una canzone” è un viaggio nel mondo della creatività musicale, è un progetto visionario, un metodo educativo anticonvenzionale, ma anche una testimonianza tangibile della magia che la vibrazione della musica può suscitare. Inclusivo e appassionante, “Ti scrivo una canzone” è pensato per essere accessibile a tutti, anche a bambini che non hanno una formazione musicale specifica di base, padronanza della lingua italiana, in condizioni di vulnerabilità.

La musica diventa uno strumento universale e aggregante per stimolare lo sviluppo cognitivo e creativo, integrando e potenziando il curriculum scolastico con un approccio multidisciplinare che abbraccia anche lettere e lingue straniere. Grazie al linguaggio ludico e motivante, gli alunni si avvicinano con entusiasmo alla creazione musicale, imparando a osservare, immaginare e “giocare” con note e parole.

“Ti scrivo una canzone” è una celebrazione del potenziale della musica come strumento di crescita personale e collettiva. Attraverso le emozioni e le melodie, gli alunni imparano non solo a creare canzoni, ma anche a credere in sé stessi, scoprendo quanto l’impegno possa trasformare l’immaginario in realtà.

Speciale Salone Off 2024 TG3https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2024/05/letture-per-bambini-mostre-laboratori-diffusi-il-salone-off-invade-torino-428d0f0b-ce4f-49cd-b5b5-3fa33f997246.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews.

Video dello speciale tv “Salone off” 2024:                               https://platform.wim.tv/#/webtv/Caliel/vod/4735af77-46b7-4a25-9642-ed93ff090f15

                                                                                          

 

www.calielnextgeneration.it

Nsango ya Africa. Messaggi dall’Africa

Presentazione del libro edito da Il Pennino, di Alberto Scafella 21 maggio 2025 Ore 21,00 Libreria Comunardi Via San Francesco da Paola 6, Torino

Mercoledì 21 maggio preso la libreria Comunardi a Torino sarà presentato il libro di Alberto Scafella da Salvatore Attanasio padre dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio di quattro anni fa, Rocco Curcio legale di Salvatore Attanasio e Dino Aloi editore. Attraverso queste pagine, l’autore ci guida in un viaggio profondo e crudo, dove la morte e la vita si sfiorano, dove la sofferenza si mescola alla felicità più pura. È un racconto di contrasti, di atrocità spietate che si scontranocon la bontà più disarmante delle
persone, di corruzione e crudeltà che trovano il loro opposto nella sincerità e nell’amicizia autentica. Alberto Scafella, con incarico diplomatico di addetto militare in Angola con accreditamenti per il Gabon, la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Congo, ha collaborato direttamente per alcuni anni con l’Ambasciatore Luca Attanasio. Da questo incontro è nata una profonda amicizia durata sino all’omicidio di Luca nel 2021. Da anni, insieme a Salvatore Attanasio, Scafella è alla ricerca della verità per trovare le responsabilità di quanto accaduto. Nel libro un capitolo è dedicato all’ambasciatore. Nel volume l’autore rievoca la sua esperienza di addetto militare a cavallo tra ricordi personali e accadimenti di cronaca con un ragionamento geopolitico importante relativo a una zona del mondo poco osservata anche dalla stampa internazionale. A seguire un brano dall’intoduzione dell’autore.
Questo racconto vuole testimoniare un periodo di vita eccezionale e irripetibile. Un’esperienza che tocca argomenti di ogni genere ma soprattutto che cerca di descrivere le sensazioni uniche di una esistenza reale dove la morte, la vita, la sofferenza, la felicità, le atrocità più crude e la bontà delle persone, si intrecciano e creano  delle contraddizioni continue che rivelano la reale verità dell’essenza della vita in luoghi dove la vita è vissuta giorno per giorno e dove non ci si preoccupa di quello che succederà domani perchè “bisogna sopravvivere
oggi”. Una grande storia Africana dove ogni minuto del giorno ha un significato, dove le piccole cose, che possono sembrare per noi insignificanti, acquistano un valore immenso. Dove l’amicizia, la sincerità e il rispetto per gli altri si contrappone alla crudeltà, all’invidia, alla corruzione e alla morte.

Alberto Scafella
Nsango ya Africa- Messaggi dall’Africa
Edizioni Il Pennino
Pagine 120

Alberto Scafella
Alberto Scafella nasce a Civitavecchia nel giugno 1965. Dopo il Liceo, Alberto ha abbracciato la carriera militare, frequentando i principali Istituti di formazione (Accademia militare, Scuola di Applicazione, Scuola di Guerra, Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze). Laureato sia in Scienze Politiche che in Scienze Strategiche ed ha conseguito i Masters di II livello sia in Politica Internazionale Diplomatica, che in Scienze Strategiche. È pilota di elicotteri con le pregiatissime abilitazioni al volo in montagna, volo notturno e volo tattico. Entrato nei ruoli dirigenziali ed impiegato presso le Ambasciate nazionali nell’Africa centrale, ha ricoperto l’incarico diplomatico di Addetto Militare per la Difesa in Angola con accreditamenti per il Gabon, la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Congo, nazione, quest’ultima, che gli ha tributato la prestigiosa Medaglia di Ufficiale al merito della Repubblica. Parla fluentemente la lingua portoghese, inglese e francese, nonché la lingua “lingala” dell’antico regno del Congo, che viene parlata negli attuali due stati del Congo e nell’Angola. Collabora da oltre venti anni, come grafico vignettista, con la rivista online “Analisi Difesa” sulla quale ha anche pubblicato svariati articoli di valenza tecnica e storica.

Informazioni
Il Pennino
3356869241
info@ilpenninodinoaloi.it

La solastalgia, il disagio creato dai cambiamenti ambientali

Coniato dal filosofo Glenn Albrecht dell’universita’ di Newcastle in Australia, “solastalgia” e’ un neologismo che deriva dalla fusione di “solace” e “nostalgia”, che insieme creano  la nostalgia della conforto. È un termine che indica il senso di malessere che si genera quando l’ambiente circostante viene maltrattato, danneggiato e deturpato.  A dar vita a questa “patologia del luogo” sono fenomeni climatici estremi come tempeste e alluvioni, ma anche fuoriuscite di petrolio e altri disastri causati dall’uomo. Quando i territori a cui apparteniamo, quelli delle nostre radici, non sono piu’ riconoscibili ai nostri occhi e alla nostra memoria questo puo’ causare stress, ansia e malessere.

Ci si sente come se quei luoghi, che rappresentano la nostra identita’ ci fossero stati portati via, si crea un senso di smarrimento dovuto alla trasformazione della nostra casa, di quello spazio che ha la funzione di rifugio e di sicurezza sia fisica che psico-sociale. Albrecht comincio’ a parlare di solastalgiariferendosi alle vicende dell’ Upper Hunter Valley che vennemodificata, meglio dire stravolta, a causa delle  operazioni di estrazione mineraria  che avevano causato nei suoi abitanti importanti problemi di umore, rabbia e senso di frustrazione.


Gli interventi dell’uomo sull’ambiente naturale, sempre piu’spesso, hanno risvolti funesti non solo sul sistema ecologico, ma anche sugli esseri umani che lo vivono e che non lo riconoscono piu’ come loro habitat originario. Questo fenomeno nostalgico, sfortunatamente, non e’ piu’ ricollegabile unicamente a singoli eventi, ma  lo si puo’ trattare a livello globale a causa della massiccia attivita’ di antropizzazione che incede inarrestabile e di frequente in maniera irrispettosa. Quest’anno siamo rimasti tutti sorpresi dal caldo record e innaturalmente protratto al sud e dai violenti temporali al nord che hanno avuto il potere di distruggere paesaggi naturali e urbani; ognuno di noi guarda a questi fenomeni estremi con preoccupazione perche’ compromettono la possibilita’di previsione, di poter pianificare  molte attivita’, ma soprattutto creano la  sensazione di non essere al sicuro nel proprio ambiente.Si da’ origine cosi’ alla “ecoansia” che produce molti dubbi sul futuro, impedisce di progettare soprattutto ai giovani che gia’ da tempo hanno cominciano a ribellarsi. Diversi sono, infatti, gli interventi attivi di ragazzi, conosciuti e non, che alle conferenze dell’Onu o  alle manifestazioni in piazza con determinazionedenunciano lo sfruttamento del pianeta,  urlano la loro  paura per il futuro  chiedendo uno stop all’utilizzo indiscriminato e dannosodel nostro pianeta. Da una parte il progresso dall’altra la necessita’che questo sia sostenibile e riguardoso, generazioni a confronto sull’avvenire, ma di sicuro un malessere ecologico sempre piu’diffuso nel presente.

MARIA LA BARBERA

Travagliato Cavalli 2025: nel cuore di tutti

Sir Winston Churchill (che servì nel 4to Ussari di Sua Maestà Britannica) scrisse che “c’è nel cavallo qualcosa che fa bene alle persone”.

Questo Qualcosa è anche stato a lungo indagato dalla scienza. La situazione è complessa ma non può essere qui indagata. Il fatto però sussiste ed è largamente dimostrato.

Il Torinese” si è allontanato dal suo territorio, arrivando fino alla provincia di Brescia per vivere una intera giornata insieme a chi subisce il fascino di questo nobile animale, oltre all’interesse per il cosiddetto turismo rurale e ai prodotti tipici del territorio lombardo.

La 43ma edizione di TRAVAGLIATO CAVALLI, svolta durante i primi quattro giorni di maggio, ha felicemente raggiunto l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più numeroso, certamente interessato a gare, spettacoli, sport e passione equestre per grandi e piccini, ma anche di grande interesse per visitatori attratti da modi ‘altri’ di contatto con natura, il turismo lento, l’inclusione sociale e attività all’aria aperta.

E’ proprio nello slogan del titolo NEL CUORE DI TUTTI che si esprime la mission di questa fiera, particolarmente pensata per essere accessibile e accogliente per ogni tipo di pubblico, dal neofita al più esigente e esperto.

Questo avvenimento, pur se perfettamente organizzato e gestito, non ha le preteste di fare concorrenza alla notissima (novembrina) Fiera del Cavallo di Verona, anche se una collaborazione fra i due enti è iniziata proprio a partire da Travagliato 2025.

Più raccolta e meno internazionale della secolare manifestazione veneta, Travagliato riesce, però, forse ad essere più vicina al cuore dei visitatori, grandi e piccoli, sia per i numerosissimi spettacoli di ogni genere offerti in strutture luminose, che per la possibilità di vivere meravigliose esperienze a diretto contatto con tanti cavalli semplicemente passeggiando per i viali della Fiera, ormai – per motivi di sicurezza – limitati a Verona Fiere.

Non potendo particolareggiare i tanti aspetti della fiera su un breve articolo, confermiamo di aver incontrato decine di meravigliosi binomi (cavallo e cavaliere/amazzone di ogni età) e ogni genere di attività equestre: dalla monta western (con adrenaliniche gare di rincorsa vitelli con i cavalli al galoppo sfrenato), all’elegantissima monta spagnola, ai nevrili cavalli arabi, alla presentazione al pubblico di razze e soggetti, oltre che a valide strutture di ippoterapia.

Sabato, dopo una emozionante gara di carrozze, molto seguita è stata inoltre l’esibizione della banda musicale ippomontata della Polizia di Stato.

Altro obiettivo raggiunto è stato quello di ampliare l’area Family con aree giochi, laboratori interattivi, fattorie didattiche e un graditissimo ‘battesimo della sella’, con l’offerta per i più piccoli – grazie a pazientissimi ponies – di un’occasione unica per avvicinarsi al mondo del cavallo in modo ludico ed educativo.

La Sintesi, alla base del nostro mestiere di giornalisti, ci impone però severe scelte nell’interesse del Meglio per i nostri lettori. Fra le tante opzioni desideriamo segnalare solo un gruppo sportivo, protagonista di una specialità sportiva veramente originale.

Il centro ippico EPOS di Aosta ha presentato le sue giovanissime speranze (tutte abbondantemente minorenni) le quali, oltre a saper montare a cavallo, vi uniscono la nobile arte dell’arcieria, riuscendo a scagliare in pieno galoppo frecce su paglioni posizionati sul terreno. Da notare che, avendo le mani impegnate da arco e frecce, amazzoni e cavalieri in erba sono in grado di controllare la cavalcatura solo con le gambe e il proprio equilibrio.

Il centro EPOS utilizza solo corti archi mongoli (i migliori per questa specialità sportiva) che riportano alla memoria l’origine di questo antico sport: la conosciutissima arte militare di combattimento a cavallo da sempre praticata in Estremo Oriente.

Per concludere, non possiamo che raccomandare per l’edizione 2026 una gita in Lombardia per un’intera giornata a Travagliato Cavalli, interessante un po’ per tutti i gusti e chiaramente per chi vuole approfondire una passione per il cavallo già consolidata.

Alcuni la chiamano … malattia; molti dei contagiati non ne guariscono infatti (ma allegramente) proprio più!

Sito: www.travagliatocavalli.com

Ferruccio Capra Quarelli

Prima Persona Plurale. Il Festival della Vita Indipendente

Sarà “Open. Spazio aperto di diversità”, voluto da “Fondazione Time2”, ad ospitare a Torino il primo evento in Italia dedicato al tema

Da lunedì 5 a mercoledì 7 maggio

Rivolto alle buone pratiche atte a promuovere il cambiamento verso una società più aperta capace di riconoscere il “valore delle diversità” e la “centralità di ogni persona” (con o senza disabilità), l’evento – primo in Italia dedicato al tema – vuole inserirsi nelle celebrazioni dedicate alla “Giornata Europea della Vita Indipendente”, che ricorre appunto il prossimo lunedì 5 maggio, contribuendo a sottolineare l’importanza di questa giornata in un anno, il 2025, in cui in Italia è iniziata la sperimentazione della nuova “Legge Delega in materia di Disabilità”.

“Prima Persona Plurale” (significativo il titolo dato alla rassegna) si articolerà in tre giornate – da lunedì 5 a mercoledì 7 maggio – ideate e ospitate da “Open”, lo spazio aperto di “diversità” aperto due anni fa, in corso Stati Uniti, a Torino, da “Fondazione Time2”, “creatura” (2019) delle sorelle Antonella e Manuela Lavazza, dopo l’apertura di “Casa Mistral” a Oulx, in Valsusa. Tre giornate dal ricco programma fatto di varie attività mirate alla divulgazione, alla riflessione e a un creativo confronto incentrato sul principio di promozione dell’autodeterminazione e della piena partecipazione all’interno del sociale delle persone “con disabilità”.

Dice Antonella Lavazza, vicepresidente “Fondazione Time2”: “Nostro intento è quello di accompagnare le persone con disabilità e le loro famiglie nel passaggio all’età adulta, un momento fondamentale di crescita e autodeterminazione. Diventare adulti significa poter esercitare pienamente la propria cittadinanza: muoversi liberamente negli spazi pubblici, accedere al lavoro, scegliere dove e con chi vivere. ‘Prima Persona Plurale’ nasce proprio per offrire un’occasione di confronto su questi temi e per valorizzare il diritto alla ‘Vita Indipendente’”.

Il via, dunque, lunedì 5 maggio. Alle 18, ad aprire il Festival, sarà Jozef Gjura, attore albanese (Scutari, 1994), diplomatosi alla “Scuola Per Attori” del “Teatro Stabile” di Torino. Vari i film al suo attivo e fra i protagonisti della recentissima serie Tv de “Il Gattopardo”, Gjura racconterà la storia “plurale”  di Giampiero Griffo , casertano, direttore  della “Biblioteca Nazionale” di Napoli, membro del “Consiglio Mondiale Disabled People’s International” e sin dagli anni Settanta attivo nel campo della “difesa e tutela” dei diritti umani e civili dei cittadini con disabilità. A seguire ritroveremo lo stesso Giampiero Griffo in dialogo con Elisa Costantino , attivista disabile ed esperta di “Disability Studies”, in un incontro che esplora l’evoluzione della “Vita Indipendente”. I due analizzeranno le conquiste del passato, le sfide attuali e le prospettive future.

La rassegna ospiterà anche un momento dedicato a reali esperienze di “Vita Indipendente e attivismo”. Martedì 6 maggio, infatti, alle 18, si potranno ascoltare le testimonianze di Marta Migliosi (attivista per la “Vita Indipendente”), Simone Riflesso(“Data Thinker” e “attivista”), Marta Pulimeno (blogger, Autodifensore) e Valentina Perniciaro, attivista, autrice del romanzo “Ognuno ride a modo suo” (Rizzoli, 2021) e fondatrice della “Fondazione Tetrabondi”, che racconteranno le loro storie fatte di sfide e conquiste per promuovere diritti e inclusione.

E, infine, non si mancherà di parlare delle prospettive future. Mercoledì 7 maggio, sempre alle 18, sarà l’occasione di analizzare politiche, servizi e opportunità in un confronto su diritti, accessibilità e modelli di supporto inclusivi con: Jacopo Rosatelli , assessore a “Welfare, Diritti e Pari opportunità” della Città di Torino; Fabrizio Starace , direttore di Psichiatria presso l’ASL TO5; Alice Sodi , vicepresidente “Neuropeculiare APS”, Associazione di Promozione Sociale fondata e diretta da persone autistiche; Monique Jourdan , direttrice “CISS” Pinerolo; Andrea Faini , amministratore delegato di “Coop CVL” e Valeria Carletti , attivista del coordinamento del “Disability Pride”.

Il Festival ospiterà anche uno spazio dedicato ai “Laboratori”, “momenti di creatività, condivisione e advocacy aperti a tutti”. Grazie al Laboratorio Zanna Dura” , il 6 maggioalle 15,30, si realizzerà insieme una “fanzine”(rivista amatoriale) dedicata alla storia del “Movimento per la Vita Indipendente”, mentre mercoledì 7 maggio, alle 15,30, si potrà partecipare al Laboratorio di Uncinetto” dove la manualità diventa “strumento di espressione e affermazione collettiva”. Con l’aiuto di Patrizia Palillo , in arte “UNFILODIGIUSTINA”, “impareremo – spiegano i responsabili – a lavorare all’uncinetto accessori da indossare, mentre apriremo un dialogo su diritti, accessibilità e partecipazione”. Gli eventi di “Prima Persona Plurale” sono aperti a tutti, sono gratuiti e garantiscono la partecipazione di persone “con e senza disabilità”. Saranno inoltre sottotitolati dal vivo, disponibili in LIS e trasmessi in streaming. Per info: “Open”, corso Stati Uniti 62/b, Torino; tel. 011/786545 o www.fondazionetime2.it

g.m.

Nelle foto: Immagine guida della rassegna, Jozef Gjura, Manifesto di intenti “Open”

Partecipazione o relax?

 

Le recenti solennità del 25 aprile e del 1° maggio hanno evidenziato come alcuni valori vengano spesso messi da parte a favore di esigenze molto più umane.

Il 25 aprile, del quale quest’anno ricorreva l’80° anniversario, ed il 1° maggio, seppure per motivi diversi, hanno da sempre attirato attivisti politici e, in generale, chi si sentisse toccato dalle tematiche della Resistenza, del lavoro, ecc.

Non per nulla la Chiesa, almeno fino a qualche anno fa, fissava in quelle date due fra le celebrazioni più importanti: la Prima Comunione e la Cresima, facendo così in modo che almeno parenti ed amici dei “festeggiati”  fossero costretti a recarsi in Chiesa anziché alla manifestazione.  

In analogia ad altri cambiamenti intervenuti nella nostra epoca, anche queste due feste civili hanno subito un diradamento nelle partecipazioni, passando da cortei di migliaia di persone, concerti e manifestazioni di enorme rilievo a eventi che si autocelebrano per dovere di firma.

Il fatto che ora il Governo sia su posizioni non così vicine a quelle due date mostra che i cittadini prendono le distanze se non vengono coinvolti e spinti in alcune manifestazioni ideologiche.

Quest’anno, inoltre, le due date sono cadute in prossimità della Pasqua cristiana e, per giunta, coincidendo con “ponti” che dal 19 aprile sono giunti, con pochi giorni di ferie, fino al 4 maggio, consentendo con 7 giorni tra smart working (che molti posso svolgere ovunque, anche al mare) e ferie di godersi 16 giorni di stacco dalla città.

Due domande sporgono spontanee: quanto è ancora radicato il sentimento di riconoscenza per chi ha liberato l’Italia dal nazifascismo che vede, nel 25 aprile, la logica manifestazione di ricordo? E’ più importante la propria presenza a queste celebrazioni, per mantenere vivo il ricordo e mostrare la propria partecipazione oppure è corretto ogni tanto pensare a sé stessi (ed ai propri cari) e andare a rilassarsi anziché marciare con le bandiere?

A giudicare dai chilometri di cosa sull’autostrada A6 sembrerebbe che le gente sia più propensa al riposo che alla partecipazione civile.

D’altronde quando è stata l’ultima volta che avete visto qualcuno manifestare per l’aumento dell’IVA, per i tagli alla sanità, per il lavoro (diritto sancito, per altro, dall’art, 1 della nostra carta costituzionale) o per i femminicidi?

E l’ultima volta in cui tifoserie sono venute in contatto per problemi (ammesso che ve ne siano) tra le loro squadre?

Benvenuti nel nostro Paese.

Sergio Motta

Risparmio: torinesi più formiche che cicale

Far fronte alle necessità del presente come primo obiettivo. Ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni

 

 

Far fronte alle difficoltà economiche del momento (25%) è il principale obiettivo di risparmio e investimento dei torinesi. Le soluzioni più considerate? Polizze vita (30%) e mercato finanziario (14%).

 

 

 Prudenti sì, ma con lo sguardo rivolto al futuro. È il ritratto del rapporto tra torinesi e risparmio che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.

Nel guardare al proprio futuro economico, quasi un abitante di Torino su due (45%) vede un po’ di incertezza, un 33% si dichiara ottimista e fiducioso e il 22% si dice pessimista.

Le principali preoccupazioni riguardano soprattutto l’inflazione e i rincari (55%), le retribuzioni (39%) e le tasse (37%).

Ma quali sono gli obiettivi di risparmio e investimento dei torinesi? Al primo posto, la volontà di far fronte alle necessità del presente (25%), seguito dal desiderio di incrementare il proprio tenore di vita (22%) e di proteggersi da imprevisti futuri (22%). Un ulteriore 12% dichiara invece di pensare al futuro della famiglia e dei figli.

Tra le forme di investimento cui guarderebbero i torinesi per incrementare il proprio capitale, le più considerate sono le soluzioni assicurative e previdenziali (30%), che precedono il mercato finanziario (14%) e il mattone (10%).

Dalla ricerca è poi emerso come a Torino vi sia un significativo desiderio di informazione su questi ambiti, tanto che il 27% si dice propenso a restare aggiornato anche tramite i social network. Quando si tratta tuttavia di valutare nella pratica decisioni di investimento, si conferma fondamentale il ruolo dei consulenti professionisti (37%), seguito da quello dei familiari (18%) e della propria banca (14%).

La nostra ricerca evidenzia una buona propensione dei torinesi a investire nel proprio futuro e in quello della propria famiglia, con una chiara preferenza per soluzioni che garantiscano sicurezza (43%) e rendimenti (43%)” – dichiara Emiliano De Salazar, Direttore Vita di Sara Vita – “Le polizze assicurative per il risparmio e l’investimento rappresentano un’opportunità per far crescere il proprio capitale in modo vantaggioso, professionale e flessibile, adattandosi agli obiettivi e agli orizzonti temporali di ciascuno. In questa direzione, anche il welfare aziendale può giocare un ruolo chiave: non a caso, quasi 9 torinesi su 10 apprezzerebbero l’inserimento di queste soluzioni tra i benefit offerti dal proprio datore di lavoro”.

Cultura e inclusione sociale, Città di Torino e Museo Egizio aiutano chi si trova condizioni di difficoltà abitativa

Favorire l’accesso ad opportunità culturali, attraverso visite guidate e laboratori al Museo Egizio, a vantaggio di persone e famiglie che si trovano in condizioni di disagio e precarietà abitativa.

È l’obiettivo della convenzione rinnovata tra Città di Torino e Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, approvata questa mattina dalla Giunta comunale con una delibera proposta dall’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli.

L’accordo, che dopo la sperimentazione di un anno viene ora rinnovato per un triennio, prevede nello specifico una serie di interventi interdisciplinari mirati a sviluppare percorsi di avvicinamento alla cultura e alle collezioni custodite dal Museo Egizio, rivolti in modo particolare alle famiglie ospiti dei social housing della città e a persone senza dimora coinvolte nei progetti di inclusione sociale dell’amministrazione.

«Con il rinnovo e l’ampliamento di questa convenzione la Città continua nel suo impegno nel favorire l’inclusione sociale, qui in particolare attraverso la cultura. Offrire a persone e famiglie in difficoltà la possibilità di accedere a esperienze culturali di grande valore è un passo fondamentale per promuovere la coesione sociale e garantire pari opportunità a tutti e siamo felici come amministrazione di veder prorogata questa opportunità per altri tre anni. Un sentito ringraziamento va alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino per la sensibilità e la disponibilità dimostrate: è grazie a collaborazioni come questa che possiamo costruire una città più equa e accogliente. Siamo convinti che la cultura, se resa accessibile, possa infatti essere uno strumento potente per il superamento di molte delle barriere sociali ed economiche», ha affermato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino.

«Siamo orgogliosi di rinnovare la convenzione con la Città di Torino e di rafforzare il nostro impegno a favore dell’inclusione culturale, offrendo opportunità di accesso e partecipazione a chi vive situazioni di fragilità. Questo progetto incarna la nostra vision, che intende il museo come spazio comune, aperto e accogliente in cui sentirsi a proprio agio. Insieme vogliamo continuare a costruire spazi di conoscenza aperti e accessibili a tutti. In questo solco si inserisce anche ‘Io sono Benvenuto’, l’iniziativa che celebra la Giornata Internazionale del Rifugiato, il 20 giugno, con una serata gratuita all’Egizio in cui saranno protagonisti il dialogo interculturale e la partecipazione attiva attraverso arte, musica e performance. Evento che quest’anno si svolgerà in contemporanea anche a Genova al Galata Museo del Mare », hanno dichiarato la presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin, e il direttore, Christian Greco.

Le visite guidate al Museo per adulti e per i nuclei familiari inizieranno nel mese di maggio e proseguiranno per tutto il prossimo triennio, con quattro appuntamenti annuali con sessioni di tour guidati della durata di due ore, ognuno dei quali potrà accogliere un massimo di 15 partecipanti.

Il documento, che disciplina la collaborazione tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e l’Amministrazione Comunale, si inserisce nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale della Città di Torino, strumento di pianificazione mirato a creare un sistema integrato di servizi pubblici e privati per rispondere alle necessità di cittadini in difficoltà economica, occupazionale e abitativa, attraverso un processo di co-programmazione e coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore che favorisca l’accesso ai diritti fondamentali e alla coesione sociale. L’accordo avrà validità fino al 31 dicembre 2027.

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