Una bella strigliata da parte di Urbano Cairo, dominus del Corriere della Sera, ma in questo caso nella sua veste di presidente del Toro. Ai suoi calciatori chiede maggiore attenzione dopo la sconfitta 2-1 contro l’Atalanta. L’ansa riporta così il suo sfogo: “Domenica abbiamo gettato via un risultato. Gli assenti sono un alibi? La nostra è una squadra in grado di sopperire agli assenti. Il Torino ha cambiato modulo, con molti nuovi innesti. E dobbiamo continuare a lavorare per fare bene”.
Si tratta di una forte contusione, ma non di una lesione. Questo il responso degli accertamenti effettuati al ginocchio sinistro dell’attaccante granata Ljajic, uscito in barella nel primo tempo dell’incontro con il Milan. Il giocatore dovrà camminare per qualche giorno con le stampelle, non è però escluso che possa già scendere in campo domenica prossima contro il Bologna. Intanto nell’allenamento di questa mattina alla Sisport si è fermato Arlind Ajeti, per forti dolori al flessori della coscia destra: il difensore albanese sarà sottoposto agli esami per accertare il grado della lesione muscolare.
Un grazie di cuore (granata) a mister Ventura
Grazie Mister!
Era l’11 giugno 2006 quando il Delle Alpi festeggiava un’inaspettata promozione in serie A conquistata grazie a una partita di ritorno stupenda contro il Mantova. Un miracolo sportivo. Il neonato Torino F.C. di Urbano Cairo aveva impiegato solo un anno per riconquistare la massima serie e i tifosi sognavano la rinascita di un grande Toro dopo la fallimentare esperienza del duo Ciminelli-Romero. L’anno successivo la squadra riesce a salvarsi tra mille difficoltà e conquistata la permanenza nel massimo campionato i tifosi sentono che il ritorno nel calcio che conta è a un passo. Tutte le aspettative andarono però in fumo. La società granata sognava di diventare grande, ma diventava sempre più piccola, giocatori venivano acquistati, ma arrivavano grandi nomi poco motivati e fuori forma. Alla fine dopo due anni complicati il club di Cairo tornò in serie B, ma questa volta vi resterà per ben tre anni. Un periodo veramente difficile. Gli allenatori venivano cambiati con una frequenza allarmante e ognuno di loro arrivava esclamando a gran voce che aveva accettato perchè convinto dal progetto. Un progetto inesistente che sarebbe finito poche settimane dopo con il loro esonero. Alla fine della stagione 2010-11 viene toccato il fondo con la mancata conquista dei playoff. Lerda viene esonerato e al suo posto in estate viene scelto Giampiero Ventura. La piazza è ormai depressa e il tecnico genovese sembra uno dei tanti che dovranno salutare dopo poco tempo. Tuttavia il Mister si presenta subito in un modo diverso rispetto a coloro che lo avevano preceduto. Non arriva convinto dal progetto, ma è lui che ne porta uno: ricostruire lo spirito Toro. Il suo approccio è differente anche con i tifosi, infatti al momento del primo allenamento in Sisport non si fa problemi ad andare faccia a faccia con i tifosi e spiegare loro le sue intenzioni. I supporter tuttavia negli ultimi anni ne hanno sentite tante e vogliono essere convinti dal campo. Detto fatto. I Granata portano avanti una stagione incredibile e arrivano secondi conquistando la promozione diretta in A. La stagione successiva mantengono tranquillamente la serie, ma la piazza, compreso il sottoscritto, storce un po’ il naso per la brutta gestione e il seguente addio di Capitan Rolando Bianchi.
Tuttavia il tecnico genovese ci mette poco a convincere i tifosi che fosse meglio così. L’anno seguente infatti il Toro assiste all’esplosione di Cerci e Immobile e la squadra conclude la stagione al settimo posto che, viste le vicende societarie del Parma, significa Europa League. Incredibile. In tre stagioni il Mister ha portato i Granata dall’Inferno al Paradiso convincendo un Presidente, che aveva sbagliato molto prima del suo arrivo, a seguire i suoi consigli e trasformando la società in un punto di attrazione per tantissimi giovani calciatori italiani viste le storie di Cerci, Immobile, Darmian, Glik, Maksimovic, ecc… La stagione seguente sia Cerci che Immobile partono, ma Ventura resta e vuole stupire ancora. La stagione inizia male, ma una volta ingranata la marcia il Toro diventa inarrestabile: conquista gli ottavi di finale dell’Europa League grazie a una storica vittoria al San Mamès contro l’Athletic Bilbao, sfiora i quarti giocandosela da grande squadra contro lo Zenit, vince il derby dopo 20 anni e sfiora per il secondo anno consecutivo l’Europa League.
La stagione attuale non è stata delle migliori, ma, se è vero che il calcio è ingrato, molti tifosi lo sono ancora di più. Grazie a lei ora c’è un vero progetto e, a differenza di 5 anni fa, si è tornati a tifare Toro per quello che si vede e non più per quello che si spera di vedere in un futuro lontano. Quindi, qualunque sia la sua decisione dopo la partita con l’Empoli, penso che sia doveroso per tutti i tifosi dirle Grazie per tutto ciò che ha fatto sperando che non sia un addio, ma solo un arrivederci prima di vederla lavorare per gli stessi colori anche la prossima stagione.
Filippo Burdese
Udinese-Torino 1-5, la goleada riscatta i Granata
Dopo le sconfitte con la Roma e il Sassuolo il Toro si riscatta. L’Udinese è uscita tra i fischi
Il Torino batte l’Udinese 5-1 in trasferta e arriva a 45 punti in classifica a sole due giornate dalla fine del campionato. Jansson e Acquah segnano i gol nel primo tempo, mentre a inizio ripresa l’Udinese segna con Felipe. Poi Martinez e il resto della goleada con Belotti (12/esimo gol stagionale) e di nuovo Martinez, nella sua prima doppietta in serie A. Nella compagine Granata Ventura ha voluto dare spazio ai giovani che hanno giocato meno fino ad oggi: Jansson, Gaston Silva e Zappacosta – Dopo le sconfitte con la Roma e il Sassuolo il Toro si riscatta. L’Udinese è uscita tra i fischi.
Un vero peccato anche vista la grande affluenza di pubblico
Inizia male l’avventura del Torino nello stadio Grande Torino con una sconfitta per 3-1 contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Un vero peccato anche vista la grande affluenza di pubblico. Seconda sconfitta consecutiva per i Granata che ora sono chiamati al riscatto contro l’Udinese in trasferta.
Padelli 5,5: nonostante i tre goal subiti conduce una discreta partita salvo poi buttarsi in ritardo sul goal del vantaggio neroverde su calcio d’angolo;
Bovo 5,5: chiude bene gli spazi e imposta bene il gioco quando ne ha l’occasione, soffre quando si trova davanti Duncan;
Glik 5,5: comanda bene la difesa, risolve molte situazioni pericolose ed è fondamentale nei contrasti aerei grazie al suo strapotere fisico;
Moretti 5,5: è il migliore dei tre centrali per quanto riguarda gli interventi in area. Dubbio però un suo intervento su Falcinelli che stava andando a rete, poteva essere rigore;
Bruno Peres 6,5: il Brasiliano conferma il suo grande stato di forma con il secondo goal consecutivo in casa ed è il più pericoloso dei suoi. Bellissimo il filtrante con cui mette Martinez solo davanti alla porta, ma il Vinotinto colpisce la traversa;
Acquah 6: tanta forza fisica e buone giocate. Si rende pericoloso nel primo tempo con un gran tiro dalla trequarti che sfiora il palo sinistro della porta neroverde ( dal 72′ Farnerud: s.v);
Gazzi 5: non riesce a reggere bene la mediana facendo sì che sulla difesa si crei una pressione molto difficile da reggere;
Baselli 6: si perde Sansone in area sul goal dell’1-0, ma si riscatta pochi minuti dopo con una bellissima azione personale e l’assist per il goal di Bruno Peres. Sembra aver ritrovato fiducia nei propri mezi. Esce per infortunio ( dal 71′ Benassi: s.v.);
Gaston Silva 4: si perde completamente Peluso sul corner che porta al 2-1 del Sassuolo, sbaglia quasi tutti i passaggi e non riesce mai a saltare l’avversario sulla fascia. Quello di esterno non è il suo ruolo e si vede ( dall’ 82′ Maxi Lopez: s.v.;
Belotti 5,5: sfiora il goal nel primo tempo con una grande conclusione al volo che sfiora il palo. Nel resto della partita pressa tanto mettendo in agitazione i difensori avversari, ma non ha più grandi occasioni;
Martinez 4: dopo l’ennesima occasione a tu per tu con il portiere fallita, l’avventura del Vinotino in Granata sembra essere giunta al termine. Un vero peccato viste le grandi qualità tecniche e fisiche del numero 17, ma un attaccante deve segnare o comunque essere decisivo in qualche modo e in questi due anni, nonostante le tantissime opportunità avute, non lo è mai stato;
All. Ventura 5: difficile da spiegare il tracollo fisico e mentale dei suoi negli ultimi minuti di tante partite. La squadra è giovane e deve crescere, ma sicuramente ci sono anche delle letture tattiche sbagliate.
(Foto: il Torinese)
Filippo Burdese
Bologna-Torino 0-1: le pagelle del "Torinese"
Dopo tre mesi difficili la squadra di Ventura è riuscita a conquistare 9 punti in tre partite e ora l’ottavo posto sembra un obbiettivo raggiungibile
Il Toro vince la sua terza partita di fila e raggiunge quota 42 punti. La partita ha visto i Granata condurre una partita molto difensiva, infatti la gara ha regalato veramente poche emozioni, ma al 93′ Bruno Peres serve una grande palla a Belotti che viene atterrato in area e conquista il rigore che poi va a trasformare. Dopo tre mesi difficili la squadra di Ventura è riuscita a conquistare 9 punti in tre partite e ora l’ottavo posto sembra un obbiettivo raggiungibile.
Padelli 6: non viene impegnato quasi mai nell’arco dei 90 minuti. Si disimpegna molto bene nelle uscite;
Bovo 6,5: imposta molto bene il gioco e riesce in più di un’occasione ad annullare Giaccherini nonostante la grande velocità dell’esterno rossoblu;
Glik 6,5: dirige molto bene la difesa e nel primo tempo è decisivo quando intercetta un tiro di Giaccherini da distanza ravvicinata;
Moretti 6: sbaglia tanti passaggi semplici costringendo più di una volta Obi al fallo per rimediare all’errore. Nel complesso comunque la sua è una partita ordinata e attenta;
Bruno Peres 7: in una partita così bloccata le sue accelerazioni sono decisive e nel finale dopo una bella azione personale serve una gran palla a Belotti che va poi a guadagnare rigore;
Baselli 6,5: tanto lavoro di interdizione e qualche buono spunto tra cui un bel cross per Belotti nel secondo tempo che viene anticipato all’ultimo però;
Vives 6: svolge bene la fase di copertura, ma quando c’è da impostare, tante volte, è troppo timido preferendo il retropassaggio o il passaggio orizzontale alla verticalizzazione (dal 70′ Gazzi 6: la partita è molto combattuta a centrocampo e questo fa sì che le sue caratteristiche di interditore siano esaltate);
Obi 6,5: il Nigeriano è tra i migliori dei suoi. Cerca spesso il dialogo con i compagni e quando questi sono marcati cerca l’azione personale dimostrano tecnica e carattere ( dall’80’ Farnerud s.v.);
Molinaro 6: non viene servito spesso dai compagni, ma corre comunque tanto rivelandosi più di una volta decisivo nel contenimento degli avversari che si presentano sulla sua fascia;
Belotti 7: il Gallo è sempre decisivo. Non si vede molto durante la partita anche perchè i palloni giocabili sono pochi, ma a un minuto dalla fine viene atterrato da Rossettini conquistando così il rigore. Si incarica della battuta, lo trasforma, alza la cresta e raggiunge quota 10 goal. Formidabile;
Martinez 6: il Vinotinto inizia bene con un bel tiro che viene però respinto da Mirante, dopodichè sparisce a lungo dalla partita per poi farsi vedere nuovamente nel finale con un bel tiro che sfiora il secondo palo. In queste ultime partite dovrà darsi da fare per convincere la società a puntare nuovamente su di lui e lo spirito mostrato oggi è sicuramente un buon inizio;
All. Ventura 7: terza vittoria di fila per la sua squadra che dimostra di essere in grado di soffrire per poi venire fuori nel finale. La speranza è che rimanga sulla panchina del Toro ancora a lungo e queste vittorie sono utili per ricompattare l’ambiente riportando così entusiasmo attorno al tecnico Granata.
Filippo Burdese
Il Toro conquista la salvezza. Le pagelle del Torinese
Torino-Atalanta 2-1
Il Toro vince per 2-1 contro l’Atalanta e conquista la salvezza in modo definitivo. Decidono la partita le reti di Bruno Peres e Maxi Lopez rispettivamente nel primo e nel secondo tempo. I Nerazzurri tuttavia non ci stanno e a metà secondo tempo accorciano le distanze con un bel goal su punizione di Cigarini. I Granata si dimostrano in grado di soffrire e riescono a portare a casa la seconda vittoria consecutiva.
Padelli 6: durante gran parte della partita la sua porta non corre particolare rischi. Nel finale compie una grande parata su Pinilla, ma sulla punizione si tuffa in ritardo permettendo alla Dea di riaprire la partita;
Bovo 6,5: ottime chiusure e grande lettura delle diverse situazioni. Oggi si interessa meno dell’impostazione, probabilmente per ordine di Ventura;
Glik 6,5: tornato dopo la squalifica si fa trovare pronto e risolve con lucidità diverse situazioni intrica. Veniva da un lungo periodo di crisi, probabilmente fermarsi per una giornata gli ha fatto bene;
Moretti 6,5: il migliore nel trio difensivo. Non sbaglia mai nè appoggi nè contrasti e nelle situazioni di maggiore pressione è quello che va meno in affanno tenendo molto bene D’Alessandro;
Bruno Peres 7: Gran partita del Brasiliano condita da un goal e un assist. Sul goal effettua un grande inserimento e conclude bene da posizione ravvicinata. A inizio secondo tempo il suo pallonetto lancia a rete Maxi Lopez che porta così sul 2-0 i suoi;
Acquah 6,5: effettua diversi contrasti decisivi sia in mezzo al campo che in difesa e sul goal di Bruno Peres si inventa regista con un bellissimo filtrante che taglia in due la difesa bergamasca ( dal 45′ Benassi 6: buona prestazione condita con tanti spunti e tanto lavoro di raccordo tra difesa e centrocampo);
Vives 6,5: oltre al solito grande lavoro di copertura oggi è bravo e preciso sia in fase di impostazione che in fase d’inserimento. Una delle sue migliori prestazioni di quest’anno;
Obi 5,5: i diversi infortuni patiti nell’arco della stagione si fanno sentire e fanno sì che la prestazione del Nigeriano ex-Inter sia veramente anonima e senza spunti (dal 57′ Baselli: entra con grande grinta e in più di un’occasione le sue giocate e le sue accellerazioni cambiano il ritmo del gioco granata. Meriterebbe molto più spazio in quanto è senza dubbio uno dei giocatori con maggiore potenziale nell’intera rosa);
Molinaro 6: spinge meno del solito per concentrarsi maggiormente sulla fase difensiva e si rivela molto utile nell’aiutare Moretti a tamponare le scorribande offensive degli avversari sulla fascia sinistra;
Maxi Lopez 7: dopo la bella prestazione di San Siro la scorsa settimana, la Galina si ripete, ma questa volta si toglia anche la soddisfazione del goal. Nonostante il suo poco dinamismo sa sempre farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, difende palla in modo superbo e cerca spesso il fraseggio con i compagni.
Belotti 6: partita di grande sacrificio per il Gallo che spesso e volentieri è chiamato ad abbassarsi a centrocampo per chiudere le linee di passaggio agli avversari. Fa a sportellate e dimostra la solita grinta e abnegazione ( dal 73′ Martinez: s.v.);
All. Ventura 6,5: la sua squadra centra la seconda vittoria consecutiva e ottiene definitivamente la salvezza, ora si potrà parlare con tutta calma con la società riguardo alla prossima stagione, sperando in una conferma del tecnico genovese. L’unica pecca di questa giornata riguarda la gestione di Baselli a cui viene preferito nuovamente Obi nonostante il palese gap tecnico e fisico.
Filippo Burdese
I Granata perdono ancora: il Genoa vince 3-2
Ora la classifica incomincia a intimorire Ventura
Il Torino è stato sconfitto 3-2 dal Genoa. nonostante in un quarto d’ora soltanto i granata fossero in vantaggio di due gol con una doppietta di Immobile i rossoblù hanno riaperto la partita grazie al rigore di Cerci per un fallo di Molinaro su Anzaldi. Altro rigore al termine del primo tempo per un fallo di Acquah su Izzo e Cerci segna ancora. Il Genoa nel 20° della ripresa rimonta e passa in vantaggio con Rigoni. Ora la classifica incomincia a intimorire Ventura.
Al Palazzo di Giustizia l’attaccante e l’ex consorte hanno preso parte all’udienza davanti al giudice
Si sono trovati al cospetto del giudice in Tribunale, a Milano, il calciatore Maxi Lopez, attaccante del Toro, e l’ex moglie Wanda Nara, oggi sposata con l’interista Mauro Icardi. La ragione? Parrebbe il mancato versamento degli alimenti ai figli, per il quale nei giorni scorsi la Questura di Milano gli ha ritirato il passaporto. Al Palazzo di Giustizia l’attaccante e l’ex consorte hanno preso parte all’udienza davanti al giudice Sonja Siracusa, che dovrà decidere se confermare o meno il ritiro del documento.
Torino-Lazio 1-1: le pagelle del "Torinese"
Finisce in pareggio il match di mezzogiorno tra Toro e Lazio. Un pari che sta stretto ai Granata che più di una volta hanno sfiorato il goal vittoria, ma non sono stati in grado di sfruttare le occasioni create, in particolare pesa molto il rigore sbagliato da Immobile nel primo tempo che poteva chiudere la partita. Molto dubbio inoltre il rigore assegnato ai Biancocelesti in occasione del pareggio.
Padelli 6,5: ottima prestazione da parte dell’estremo difensore granata che nel secondo tempo difende il vantaggio prima con una grande parata su un bel tiro di Milinkovic-Savic e pochi minuti dopo si ripete, questa volta su una bella punizione di Biglia. Solo il rigore assegnato alla squadra di Pioli gli nega la soddisfazione della porta inviolata;
Maksimovic 6,5: il centrale serbo sembra tornato quello dei tempi migliori. Nel primo tempo si fa notare per una bella scivolata che ferma Anderson lanciato in contropiede e più volte si concede le sue classiche incursioni offensive che mettono spesso in apprensione la difesa laziale;
Glik 6,5: regge bene la difesa e nel primo tempo è decisivo nell’anticipare Klose a pochi metri dalla porta salvando così i suoi. Unica pecca nella sua prestazione è la poca precisione in fase di impostazione;
Moretti 6,5: sbaglia poco o nulla e grazie al sostegno dei suoi compagni di reparto riesce ad annullare per gran parte del match Klose e Djordjevic;
Bruno Peres 5,5: spinge molto meno rispetto al solito per concentrarsi più sulla fase difensiva. Si nota in una sola occasione per una buona accellerazione, ma oltre a questo c’è poco altro e un’ammonizione evitabile. Deve tornare sui suoi livelli abituali (dall’80’ Zappacosta 5,5: spinge molto più dell’esterno brasiliano e dà effervescenza all’out destro granata, ma il goal sbagliato è veramente da mani nei capelli);
Acquah 6,5: combatte tutta la partita e si inserisce spesso molto bene davanti. In particolare, sul goal del vantaggio, è lui a farsi trovare pronto per concludere a rete sul cross di Immobile, ma Marchetti respinge e poi Belotti è pronto a ribadire in rete. Deve però tenere a bada la sua irruenza, infatti prende un cartellino giallo per un fallo evitabilissimo;
Vives 6: imposta bene, recupera molti palloni e gestisce il ritmo del gioco granata. Fondamentale la sua esperienza e la sua capacità di lettura delle situazioni. Esce a pochi minuti dalla fine della partita per una botta che gli crea qualche problema di respirazione, nulla di grave comunque (dall’86’ Obi: s.v.);
Benassi 5,5: buona partita in fase d’interdizione, ma si vede troppo poco in fase offensiva e si rende poche volte pericoloso. E’ uno dei gioielli in casa granata, ma deve essere più continuo nelle prestazioni. Esce, giustamente, furioso per il rigore molto generoso assegnato agli avversari (dal 79′ Baselli: s.v.);
Molinaro 6: sul rigore non ha alcuna colpa infatti, come mostrano i replay, non tocca assolutamente Keita che si lascia cadere. Corre tutta la partita avanti e indietro sulla fascia e a fine partita salva i suoi dalla sconfitta fermando Keita che si era ritrovato da solo davanti a Padelli;
Belotti 7: Il Gallo continua a cantare. In Immobile ha trovato il partner perfetto e grazie al sacrificio del compagno di reparto riesce a giocare più vicino alla porta e fare quello che sa fare meglio, goal. Oltre alla rete corre molto e si sacrifica per pressare i difensori avversari;
Immobile 6,5: è il più pericoloso dei suoi. Salta gli avversari, mette ottimi cross in mezzo e sfiora più volte il goal. Peccato per il rigore sbagliato, ma la prestazione è da fuoriclasse, infatti tutte le occasioni avute vengono da azioni personali e manda più di una volta i compagni vicino al goal. Bellissima l’azione e la palla in mezzo per Zappacosta a fine partita che però l’esterno di Sora sbaglia clamorosamente.
All. Ventura 6: la vittoria continua a non arrivare, ma nelle ultime due partite la squadra è sembrata più in palla, energica e meno prevedibile. La strada presa sembra quella giusta e la fine della crisi sembra avvicinarsi. La squadra è composta da molti ottimi giovani che avrebbero bisogno dei tre punti per ritrovare completa fiducia nei propri mezzi. Domenica prossima la sfida sarà contro il Genoa e se i giocatori continueranno su questa falsa riga la vittoria sembra veramente possibile.
Filippo Burdese